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Le menzogne fanno perdere la vitaLa Torre di Guardia 1955 | 15 marzo
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di Dio. Soltanto quelli che sono retti, puri e veraci entreranno nel nuovo mondo. “Felici quelli che lavano le loro vesti, onde abbiano l’autorità di andare agli alberi di vita ed entrino nella città per le sue grandi porte. Fuori sono i cani, quelli che praticano lo spiritismo, i fornicatori, gli assassini, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna”. (Apoc. 22:14, 15, NW) Quelli che dicono menzogne e fanno altre specie di male insieme a questo vecchio mondo sotto Satana riceveranno il premio secondo le loro azioni. Geova non lascia nessun dubbio su questo. “Queste cose dice il Figlio di Dio, . . . ‘io sono colui che investigo i pensieri più reconditi e i cuori, e darò a voi individualmente secondo le opere vostre’”. — Apoc. 2:18, 23, NW.
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I cristiani vivono la veritàLa Torre di Guardia 1955 | 15 marzo
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I cristiani vivono la verità
“Ora che avete abbandonato la menzogna, dite dunque la verità ciascuno al suo prossimo, perché noi siamo membra appartenenti gli uni agli altri”. — Efes. 4:25, NW.
1. Perché nessuna specie di menzogna dovrebbe esistere nella congregazione di Dio?
GEOVA Dio ha ora una società del Nuovo Mondo in azione. In tutto il mondo egli sceglie delle persone e le ammaestra per la vita nel nuovo mondo. Egli esige che si purifichino e si serbino pure, e che si tengano separate dal vecchio sistema di cose sotto Satana. Fra loro non c’è posto per le pratiche di questo mondo. Alcune delle cose da farsi sono menzionate in Colossesi tre. Poi i versetti 9 e 10 di Colossesi 3 ci ammoniscono: “Non mentite gli uni agli altri. Svestitevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova personalità che mediante accurata conoscenza si va rinnovando secondo l’immagine di colui che la creò”. È tempo per i cristiani di stare attenti al modo in cui vivono. È saggio evitare le cose che inducono a mentire e sono contrarie alla verità. “Chi è savio ed intelligente fra voi? Mostri dalla buona condotta le opere sue con mansuetudine di sapienza. Ma se avete nei vostri cuori amara gelosia e dissensioni, non vi vantate e non mentite contro la verità”. (Giac. 3:13, 14, Co e Ti) Infatti è come dire che se una persona ha nel cuore gelosia o dissensioni, se il suo cuore non è retto, non passerà molto tempo prima che dica menzogne. Un male conduce a un altro; una menzogna copre un’altra. Ma la menzogna in nessuna forma dovrebbe esistere nella congregazione di Dio. È un male; è disapprovata da Geova.
2. Quali conseguenze subiscono quelli che dicono menzogne nella congregazione?
2 Ci sono state, in passato e nei tempi moderni, circostanze in cui alcuni hanno tentato di mentire nella congregazione di Dio, e questo ha sempre condotto a dispiaceri e difficoltà, specialmente per coloro che hanno detto le menzogne. Spesso la ragione per mentire, dire falsità o usare inganno è la paura dell’uomo o l’orgoglio di un individuo. Atti 5 (NW) ci dice: “Però, un certo uomo, di nome Anania, assieme a Saffira sua moglie, vendette un possedimento e segretamente ritenne parte del prezzo, sapendolo anche sua moglie, ed egli portò solo una parte e la depose ai piedi degli apostoli. Ma Pietro disse: ‘Anania, per qual fine Satana ti ha indotto a fare il falso allo spirito santo e a trattenere segretamente parte del prezzo del campo? Finché rimaneva a te non rimaneva esso tuo, e dopo ch’era venduto non restava in tuo potere? Per quale ragione ti sei messo un atto come questo nel tuo cuore? Tu hai fatto il falso, non agli uomini ma a Dio’. Udendo queste parole Anania cadde a terra e spirò. E una gran paura venne su tutti quelli che lo udirono”. Sua moglie si unì a lui nella menzogna e subì lo stesso giudizio. Si erano macchiati d’ipocrisia. Volevano pretendere di apparire davanti agli altri quello che effettivamente non erano. Se avessero detto la verità, se avessero detto che davano parte del prezzo che avevano ricevuto non avrebbero fatto del male. Ma i loro cuori non erano retti. Geova scrutò nell’intimo dei loro cuori per vedere quali erano i loro motivi, e perché avevano agito così. Egli vide che i loro cuori erano cattivi. Come conseguenza subirono l’avverso giudizio di Geova. Il caso di Anania e Saffira mostra che si può essere disassociati se si mente, perché Geova disassociò loro per sempre. Menzogna e falsità non ricevono buona paga.
LA VERITÀ IN MEZZO AI FRATELLI
3, 4. (a) Che specie di testimonianza dev’essere data da un testimone durante un’udienza tenuta dai servitori della congregazione? (b) Quali fattori che possono indurre a mentire dovrebbe evitare un cristiano? (c) Quali sono alcuni esempi scritturali di danno recato da testimoni falsi?
3 Nel trattare coi nostri fratelli dobbiamo dire la verità. Dobbiamo mantenere la congregazione netta, pura e verace. Geova ci dice in Proverbi 6:19 ch’egli odia i falsi testimoni che dicono menzogne. Se si dice sempre la verità sarà fatto quel che è giusto. Forse un fratello accusato dovrà subire un interrogatorio davanti ai servitori di una congregazione e gli verrà chiesta una franca dichiarazione. Vorranno sapere se ha agito bene o male. Una persona chiamata a testimoniare dirà la verità riguardo al suo fratello anche se ciò le procurerà un po’ di persecuzione o riprovazione da quelli che hanno una mentalità mondana. Non si dovrà permettere che la paura di una qualsiasi forma di rappresaglia influisca sulla testimonianza. Certe persone primitive e mondane sono indotte a mentire per paura della magia, ma i testimoni di Geova non hanno tale paura; la completa armatura di Dio li protegge. (Efes. 6:11-20) Né si dovrà permettere che la parentela o l’amicizia, per un errato concetto di lealtà, svisi la testimonianza per proteggere un malfattore. Taluni tendono a voler sempre piacere a qualcuno che considerano superiore, dicendo quello che egli avrebbe piacere di udire. Ma il desiderio di piacere a un uomo non dovrebbe mai indurre nessuno a dire cose non vere, sia in udienza davanti a una congregazione o in altre circostanze. Chi piace a Geova dev’essere sincero e deve dare tutta la sua testimonianza. Menzogne e verità non escono insieme dalla bocca del cristiano. — Giac. 3:10, 11.
4 A Geova non piace un bugiardo, la cui testimonianza può essere comprata con qualche falso profitto o con regali. In un’udienza non si devono dire falsità per mettere l’accusato in difficoltà. Il falsificatore diventa odioso a Dio. Con la sua testimonianza potrebbe credere di acquistarsi il favore di qualcuno o di agevolare i propri interessi, ma egli incorre senz’altro nel disfavore di Geova. “Il testimonio fedele non mentisce, ma il testimonio falso spaccia menzogne”. (Prov. 14:5) Molto male potrebbe essere fatto a una persona se nel testificare a suo riguardo è data falsa testimonianza. Naboth subì la morte a causa di falsi testimoni. (1 Re 21:8-13) Falsi testimoni deposero contro Gesù e
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