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Qual è la qualità delle vostre preghiere?La Torre di Guardia 1974 | 15 agosto
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Cristo. Egli vi ricompenserà dandovi una vera speranza di vita sotto il dominio del Regno di Cristo, quando “la terra sarà per certo piena della conoscenza di Geova come le acque coprono il medesimo mare”. — Isa. 11:9.
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Com’erano considerati nel primo secolo gli esattori di tasseLa Torre di Guardia 1974 | 15 agosto
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Com’erano considerati nel primo secolo gli esattori di tasse
L’ESATTORE di tasse non è mai stato un uomo benvisto. Questo avveniva specialmente nel primo secolo E.V. fra i Giudei abitanti in Galilea e Giudea.
I Giudei erano tanto irritati per la tassazione da parte delle autorità romane che bastava la possibilità di ulteriori tasse a fare scoppiare una ribellione. Una di queste insurrezioni è menzionata in Atti 5:37: “Sorse Giuda il Galileo, ai giorni della registrazione, e si trasse dietro della gente”.
Una registrazione di questa natura suscitava più controversie che il semplice pagamento delle tasse: ‘Chi comandava ora nel paese? Ogni nuova richiesta non accresceva forse il giogo imposto da Roma? Benché per mantenere la pace i Giudei avessero una certa autorità, non era ora di combattere contro ulteriori violazioni dei loro diritti?’ Così la pensavano uomini come Giuda il Galileo. E, secondo lo storico Giuseppe Flavio, essi istigavano i loro compatrioti a resistere, dicendo che ‘erano codardi se si assoggettavano al pagamento delle tasse ai Romani’.
Ma, oltre al fatto che era un riconoscimento di sottomissione a una potenza straniera, c’era un’ulteriore ragione dell’odio dei Giudei verso le tasse. Questo è chiaro quando si considera il modo in cui venivano riscosse le tasse e gli abusi che ne risultavano.
SISTEMA ROMANO PER L’ESAZIONE DELLE TASSE
Testatico e imposte fondiarie erano riscossi da funzionari imperiali. Ma la facoltà di riscuotere le tasse su merci esportate e importate e sui prodotti trasportati dai mercanti attraverso il paese si acquistava all’asta pubblica. Il diritto di riscuotere tali tasse andava ai migliori offerenti. Quando riscuotevano le tasse, traevano un profitto dagli introiti che superavano l’ammontare della loro offerta. Questi uomini, detti pubblicani, davano in subappalto il diritto di riscuotere le tasse in certe parti del loro territorio. I subappaltatori, a loro volta, avevano alle dipendenze altri uomini che riscuotevano personalmente le tasse.
Zaccheo, ad esempio, pare fosse il capo degli esattori di tasse di Gerico e dintorni. (Luca 19:1, 2) E Matteo, che Gesù chiamò perché fosse un apostolo, svolgeva l’effettivo lavoro di riscuotere le tasse. Matteo, pure chiamato Levi, aveva a quanto sembra il suo ufficio delle tasse a Capernaum o nei dintorni. — Matt. 10:3; Mar. 2:1, 14.
Un decreto sulle tariffe di Palmira risalente al 137 E.V. illustra alcuni abusi a cui era soggetto il sistema fiscale. Il suo preambolo dichiara che in precedenza (nel primo secolo) l’aliquota della tassa non era fissa. Veniva stabilita secondo l’usanza, spesso secondo il capriccio dell’esattore di tasse. Ciò dava frequentemente luogo a dispute.
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