La Parola di Dio mantiene viva la vostra fede
“La fede non è posseduta da tutti”. — 2 Tess. 3:2.
1, 2. (a) Che cos’hanno accumulato molti nelle biblioteche del mondo? (b) È utile questa riserva di sapienza?
SULLA terra ci sono migliaia di depositi di conoscenza dove sono conservate per il continuo uso informazioni su ogni campo d’attività umana. L’uomo ha scritto e conservato milioni di libri nelle biblioteche in ogni angolo della terra. Dalle biblioteche familiari a quelle nazionali queste pubblicazioni sono state chiamate “memoria della razza umana”. “Sono come un gigantesco cervello che rammenta tutto ciò che scienziati, storici, poeti, filosofi e altri hanno pensato e imparato”. (The World Book Encyclopedia, Vol. 12, pagina 212) La Biblioteca Nazionale di Parigi, la più grande d’Europa, la Biblioteca Lenin di Mosca in Russia con oltre 14.500.000 libri, la Biblioteca di Leningrado con oltre 11.800.000 volumi, la Biblioteca Pubblica di New York con più di 7.500.000 volumi, e la Biblioteca del Congresso con 12.000.000 di libri e opuscoli sono soltanto alcune che vi danno un’idea del grande deposito di conoscenza esistente sulla terra. Nella Biblioteca del Congresso ci sono 145.656 metri quadrati di superficie e quattrocento chilometri di scaffali.
2 Come una raccolta di pensieri, lì sono conservati il racconto degli errori, dei fallimenti e delle imprese dell’uomo, documenti, libri rari, libri parlanti e scritti in Braille per i ciechi, carte geografiche, diapositive, pellicole, dischi musicali, medaglie, drammi, giornali, arte, microfilm e milioni di libri in migliaia di lingue. Complicati calcolatori sono impiegati per attingere a questo immenso deposito di pensieri umani e raccolgono, accumulano e producono nel giro di secondi le informazioni volute. L’uomo sogna il giorno in cui nella sala di studio della sua futura casa avrà un calcolatore che lo collegherà a tutte le biblioteche del mondo e porterà proprio in casa sua tutte le informazioni. L’uomo spera di poter usare questo deposito per ulteriori imprese nel futuro.
3. (a) Come dovremmo considerare il vasto deposito di sapienza umana? (b) Come se ne determina infine il valore?
3 Da dove viene tutta questa conoscenza? È vero che per mezzo di diligente ricerca, esperimento ed esperienza l’uomo ha registrato molti fatti preziosi. C’è una grande quantità di teorie, speculazioni e infondate conclusioni basate sui gusti dell’uomo che riempiono le biblioteche. Non c’è da meravigliarsi che il professor March dicesse: “Non c’è limite alla produzione di libri, ma come per il gran numero di pesci del mare, sono comparativamente pochi quelli che vale la pena di prendere”. Lo scrittore del libro biblico di Ecclesiaste 12:9-14 al capitolo dodicesimo, versetti dal nono al quattordicesimo, elimina pure una gran quantità di sapienza umana e addita la fonte della vera sapienza. Egli scrive: “Il congregatore era divenuto saggio, anche insegnò di continuo al popolo la conoscenza, e ponderò e fece una completa ricerca, per mettere in ordine molti proverbi. Il congregatore cercò di trovare le parole dilettevoli e lo scritto delle parole di verità. Le parole dei saggi sono come i pungoli per buoi, e proprio come chiodi conficcati son quelli che prendono piacere nelle raccolte di sentenze; esse sono state date da un solo pastore. . . . ricevi l’avvertimento: Al fare molti libri non c’è fine, e la molta dedizione ad essi è faticosa per la carne. . . . Dio stesso porterà ogni sorta di opera in giudizio relativamente a ogni cosa nascosta, in quanto a se è buona o cattiva”. Durante la visita missionaria dell’apostolo cristiano Paolo a Efeso molti divennero credenti e bruciarono pubblicamente tali opere indegne, valutate a cinquantamila pezzi d’argento. (Atti 19:19) Avevano “possibilmente il valore di 2.000 sterline inglesi, o 10.000 dollari [L. 6.200.000]”, secondo una nota in calce a pagina 323 di New Testament in Modern Speech di Weymouth.
4. Che valore ha l’esposizione della creazione terrestre per la fede dell’uomo?
4 Ma c’è un altro imponente luogo ancora da cui imparare. Più grande di tutte le biblioteche dell’uomo messe insieme, ha una superficie di 510.103.276 chilometri quadrati. Sì, la terra costituisce un’imponente biblioteca, con chilometri e chilometri di sapienza creativa in esposizione. Le rivelazioni di questa sapienza accrescono l’intendimento che l’uomo ha di Dio, il Creatore, come dice pure Romani 1:20: “Le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte”. Dalla sua piattaforma d’osservazione, la terra, l’uomo può scrutare i cieli e ascoltare la creazione di Dio che parla. “I cieli dichiarano la gloria di Dio; e la distesa annuncia l’opera delle sue mani. Un giorno sgorga detti ad altro giorno e una notte mostra conoscenza ad altra notte. Non ci son detti, e non ci sono parole; non si ode voce da parte loro”. (Sal. 19:1-3) Le impressioni fatte durano tutta una vita, e i saggi danno il credito al grande Creatore.
5. (a) Perché la Bibbia è il libro più importante della biblioteca? (b) Che relazione ha con la fede?
5 E Geova Dio ha aggiunto a questo il più importante libro che ci sia sugli scaffali della terra, la Sua Parola, la Bibbia. Questo libro è diverso dalle opere degli uomini. Non dà ammonizioni basate sulle preferenze dell’uomo. È basato su verità e fatti. È una parola vivente. Questa parola è potente, ed esercita una forza che non si trova nelle pubblicazioni d’origine umana. L’apostolo Paolo la descrive in questo modo: “La parola di Dio è vivente ed esercita potenza ed è più tagliente di qualsiasi spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, e delle giunture e del loro midollo, e può discernere i pensieri e le intenzioni del cuore”. (Ebr. 4:12) Oltre 1.500 anni dopo che si era cominciato a scrivere la Bibbia, il Figlio di Dio venne sulla terra. Egli studiò questa stessa parola di verità e la usò nel suo ministero. In preghiera al suo Padre celeste disse: “La tua parola è verità”. (Giov. 17:17) È vero dunque? Si è mostrata verace negli anni passati? È solo in parte accurata e in parte vaga così che si possa applicare in qualsiasi tempo? La sua ammonizione è pratica in questi tempi? Poiché questa Parola di Dio è il deposito di conoscenza che edifica la fede, dev’essere verace. Chiunque desidera avere fede deve esaminarla e averne la prova. Per avere fede bisogna credere che Dio esiste, che la sua parola è verace, e fare uno sforzo per mantenere viva tale fede alimentandola e proteggendola: “Senza fede è impossibile essere accetto a lui, poiché chi s’accosta a Dio deve credere ch’egli è e che è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”. — Ebr. 11:6.
6. Dite i fatti scritturali comprovanti i benefici della Parola di Dio.
6 Il popolo della nazione d’Israele era stato con Mosè per qualche tempo, viaggiando in un’area desertica per quarant’anni. Furono anni per udire le leggi di Dio, anni di ammonizione, di promesse liberazioni, e di predette benedizioni. Ora, furono sicure? Ascoltate il racconto di Giosuè: “Voi sapete bene con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che nessuna parola di tutte le buone parole che Geova vostro Dio vi ha proferite è venuta meno. Vi si son tutte avverate. Nessuna parola è venuta meno”. (Gios. 23:14) Ecco dunque che Giosuè dichiarò pubblicamente che la Parola di Geova era fidata; e il Figlio stesso di Dio esaminò questa stessa Parola e fino al tempo che venne sulla terra, ed egli disse che la Parola di Dio era verace.
ACQUISTIAMO FEDE
7. (a) Perché la fede non è posseduta da molti? (b) Tuttavia in che modo Paolo descrive i fratelli a Tessalonica?
7 Per acquistare fede si deve ottenere conoscenza. Per mantenere viva tale fede si deve continuare a studiare. La conoscenza che mantiene viva la fede non deriva dal vasto accumulo di sapienza umana. Molti hanno studiato dottrine e modi di vivere religiosi, hanno accettato certe idee e perfino modellato la loro vita secondo la guida dell’uomo. Quindi dopo un po’ di tempo, forse dopo che era trascorsa metà della loro vita, riscontrano che queste idee sono imperfette e contrarie a ciò ch’è stato insegnato nella Bibbia e si scoraggiano. Le persone che rientrano in questa categoria sono milioni e si trovano in ogni comunità della terra. Il vuoto causato dall’insegnamento infondato e dall’errata rappresentazione ha prodotto anemici sistemi politici anti-Dio, inerti organizzazioni religiose e sistemi commerciali senza vita. È facile capire che, malgrado il più grande deposito di sapienza umana che si può istantaneamente consultare, le azioni dell’uomo verso il suo prossimo non migliorano. Tuttavia notate l’osservazione dell’apostolo Paolo riportata in II Tessalonicesi 1:3: “Siamo sempre obbligati a rendere grazie a Dio per voi, fratelli, come è convenevole, perché la vostra fede cresce straordinariamente e aumenta verso gli altri l’amore d’ognuno di tutti voi”.
8. In che modo i Tessalonicesi mantenevano viva la loro fede, e perché c’è dell’altro oltre all’esortazione?
8 Chiedetevi: Nel vostro vicinato migliorano i rapporti fra le creature umane? fra i vostri associati religiosi? Paolo disse che i suoi fratelli a Tessalonica miglioravano la loro fede e il loro amore gli uni verso gli altri. Perché? Esaminate un po’ più attentamente la loro attività. Trovate I Tessalonicesi 2:13: “In realtà, è anche per questo che ringraziamo incessantemente Dio, perché quando riceveste la parola di Dio, che udiste da noi, l’accettaste non come la parola degli uomini, ma, quale veracemente è, come la parola di Dio, che opera anche in voi credenti”. E facevano qualche cos’altro, come esortò Paolo in I Tessalonicesi 5:21: “Accertatevi di ogni cosa; attenetevi a ciò che è eccellente”. Sì, investigarono la Parola di Dio. Bisogna fare più che esortare per mantenere viva la fede. La cristianità dice continuamente: ‘Dobbiamo aiutare il nostro prossimo’, ma fa qualche cosa oltre a ciò? Per esempio, nei treni della metropolitana della città di New York fu esposto per qualche tempo un manifesto che diceva: “Dobbiamo veramente far nostra l’opera di Dio — Mettete all’opera la vostra fede — Oggi”. (Pubblicità per un Servizio Pubblico dei Trasporti. La religione nella vita americana) Milioni lo leggeranno, ma quanti risponderanno? Ci deve prima essere la fede, e questa si ottiene dallo studio della fidata Parola di Dio. Tale Parola dice in Romani 10:14: “Comunque, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare? Come, a loro volta, udranno senza qualcuno che predichi?”
9. In che modo Geremia 17:5-8 fa un contrasto tra il risultato dell’uomo senza fede e il fedele?
9 Nelle pubblicazioni degli uomini potete trovare sapienza che vi meraviglia, tuttavia la vostra allegrezza si trasforma in scoraggiamento allorché investigando riscontrate che l’autore si rivela imprevidente, e la pubblicazione è stata in primo luogo fatta per egoismo. L’autore più sincero è limitato dalla sua capacità, dal materiale che gli è disponibile, ed è certo poco previdente di fronte alla scienza progressiva. Non vogliamo dire con questo che tutta la sapienza accumulata dall’uomo sia scoraggiante o manchi di edificare. Si può ottenere molta utile istruzione, ma oltre a questa abbiamo bisogno della Parola di Dio per acquistare fede. Molti anni fa Geova parlò ai Giudei in questo modo: “Maledetto è l’uomo robusto che confida nell’uomo terreno ed effettivamente fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si diparte da Geova stesso. Ed egli diverrà per certo come un albero solitario nella pianura del deserto e non vedrà quando viene il bene, ma deve risiedere in luoghi aridi del deserto, in un paese salato che non è abitato. Benedetto è l’uomo robusto che confida in Geova, e di cui Geova è divenuto la fiducia. E per certo diverrà come un albero piantato presso le acque, che emette le sue radici proprio presso il corso d’acqua; ed egli non vedrà quando viene il caldo, ma il suo fogliame sarà effettivamente lussureggiante. E nell’anno della siccità non sarà ansioso, né smetterà di produrre frutto”. — Ger. 17:5-8.
10. (a) Chi scrisse la Bibbia? (b) Come si può dunque usare quale alimento per edificare la fede?
10 Avete notato da dove l’albero riceveva forza? Da buone radici, che giungevano sino alla sorgente dell’acqua. È così che si mantiene viva la fede. Dovete prendere cibo per edificare la fede. Tale specie di cibo si può ottenere solo in un luogo e cioè dalla Parola di Dio. Questa Parola è specialmente preparata per i cristiani. La Parola di Dio, la Bibbia, fu prodotta dal Suo spirito; infatti, il Suo spirito è così strettamente legato ad essa che Paolo fa questa dichiarazione in Efesini 6:17: “e la spada dello spirito, cioè la parola di Dio”. Oh, sì, i suoi scrittori furono uomini; non è un gran segreto che circa quaranta uomini furono impiegati per scrivere la Bibbia. Ma non fu scritta o espressa la loro volontà; piuttosto, “la profezia non fu mai recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo”. (2 Piet. 1:21) Dio fu responsabile delle parole e delle descrizioni dei suoi propositi che essi misero per iscritto. È forse più difficile a Dio inculcare idee ed espressioni in menti volenterose e fertili che non far spuntare, germogliare e crescere piccoli semi finché divengano torreggianti alberi della foresta?
11. Mostrate com’è possibile a Geova impiegare l’uomo per scrivere accuratamente la sua Parola, così che essa è ispirata.
11 Secoli fa Geova stabilì certi limiti che sono ancor oggi in vigore. Le creature animate della terra hanno il forte impulso di riprodursi. La vegetazione continua a moltiplicarsi. Mentre sono usati diversi fattori e metodi, è seguìto un definito modello nella riproduzione, e il prodotto è l’immagine dei genitori. Che sapienza e che leggi sono all’opera per far continuare il processo, e, dopo che sono passati centinaia d’anni, riscontriamo d’avere ancora animali, uccelli, pesci, uomini, vegetazione, e tutti in abbondanza nell’ambito della loro famiglia! Nel moltiplicarsi della vegetazione sono implicate molte altre cose perché il prodotto abbia successo. Clima, umidità, nutrizione nel suolo, suolo di un certo tipo o contenuto chimico necessario a varie piante. Molte piante hanno bisogno dell’impollinazione per produrre frutto o seme. Vento, acqua, uccelli e insetti provvedono questo servizio. Le api fanno questo servizio in cambio di polline o nettare, la materia prima del miele. Per esempio, i fiori colorati e profumati invitano l’ape al loro tesoro di nettare, per ottenere il quale l’ape deve scavare, e nel far questo prende su il polline che lascerà sul fiore vicino, causando così l’impollinazione. Che sapienza si cela dietro tale complicata disposizione! Eppure tutti questi agenti interdipendenti fanno così bene il loro lavoro, che tutto avviene senza alcun indebito sforzo o tensione. Sì, ci sono ibridi, un miscuglio tra parenti, e l’uomo ha prodotto differenze, ma entro la stessa famiglia o specie dove non sono in vigore limiti. Ma prendete il mulo, un ibrido ottenuto dall’incrocio di un asino e una cavalla; la progenie è sterile e non può riprodursi. È arrivata al limite e non può andare oltre. È forse più difficile a Dio fare scrivere all’uomo credente la sua parola e far proteggere tale parola con la stessa forza che mantiene operanti questi altri limiti?
12. Descrivete la disponibilità della Bibbia.
12 Geova provvide dunque sessantasei libri di informazioni essenziali che abbiamo nella Bibbia fino a questo giorno. Non molti anni fa fu riferito: “La Bibbia è stata tradotta per intero o in parte in 1.136 diverse lingue, di queste 215 sono dell’intera Bibbia e 273 delle Scritture Cristiane complete . . . Nel 1958 solo una Società Biblica Americana distribuì più di 16,6 milioni di copie della Bibbia e aggiunse tre nuove lingue al numero di idiomi in cui ora appare, portando il totale a 1.136”. (Time, 25 maggio 1959) Nei passati 500 anni miliardi di copie della Bibbia sono state stampate, ora in oltre 1.280 lingue interamente o in parte. Questo mette la Bibbia a disposizione di oltre il 90 per cento della popolazione del mondo. Essa esiste da lungo tempo, e parti d’essa hanno aiutato l’uomo con buoni consigli per oltre 3.480 anni.
FACILE A CAPIRSI
13. Spiegate perché la Bibbia dovrebbe essere facile a capirsi, eppure dove avremo difficoltà.
13 Un’altra cosa è che la Bibbia è facile a capirsi per quanto riguarda le parole e le frasi usate. “A. S. Cook stima che il vocabolario della Versione Autorizzata inglese sia di 6.568 parole o 9.884, se si includono le forme flesse di nomi, pronomi, o verbi”. (In The Nation, 12 settembre 1912) Coloro che hanno istruzione limitata possono con uno sforzo ottenere subito conoscenza dalla Bibbia e, una volta ottenuta una certa fede, possono mantenerla viva e accrescerla a poco a poco migliorando la loro capacità di studiare. È vero che nelle traduzioni più antiche ci sono alcune parole o espressioni arcaiche, ma si può ottenere intendimento consultando traduzioni moderne. La Bibbia usa idee, illustrazioni e simboli molto facili. Furono compresi da contadini, pescatori, pastori, governanti, esattori di tasse e donne di casa. Vogliate leggere Matteo capitolo tredicesimo; se qualche termine o descrizione vi è difficile, può darsi che ciò sia dovuto alla vostra località geografica. Fichi, granelli di senapa, spine, reti, perle e altri oggetti sono usati nella vostra località, così che li capite? Essi erano usati nella località dove Gesù disse le illustrazioni di Matteo capitolo tredicesimo.
14. Paragonate II Tessalonicesi 2:6, 7 ne La Sacra Bibbia di Giovanni Diodati e ne La Sacra Bibbia annotata da Giuseppe Ricciotti. Che cosa faremo per capire questo testo?
14 Per vedere quanto può essere rimuneratore lo studio della Bibbia, torniamo a II Tessalonicesi 2:6, 7. Il testo risulta molto difficile a capirsi, ma esamineremo ciascuna parola o idea e vedremo come tutto corrisponde. Ne La Sacra Bibbia di Giovanni Diodati si legge: “Ed ora voi sapete ciò che lo ritiene, acciocché egli sia manifestato al suo tempo. Perciocché già fino ad ora opera il mistero dell’iniquità; aspettando solo che colui che lo ritiene al presente sia tolto di mezzo”. E La Sacra Bibbia annotata da Giuseppe Ricciotti dice questo: “Adesso sapete ciò che lo trattiene, in modo che egli si manifesterà solo al tempo opportuno. Già è in azione il mistero dell’iniquità; solamente v’è colui che lo trattiene ora e lo tratterrà fino a che sia tolto di mezzo”. Che cosa significa? Le parole singolarmente si possono capire ma il significato è un’altra cosa. Analizzatelo ora idea per idea.
15. Perché Paolo scrisse Secondo Tessalonicesi?
15 Prima il contesto. Paolo scrisse questa lettera per aiutare i Tessalonicesi a mantenere viva la loro fede. Egli dice loro: “La fede non è posseduta da tutti . . . il Signore è fedele, ed egli vi renderà fermi . . . udiamo che certuni camminano disordinatamente fra voi, non lavorando affatto ma intromettendosi in ciò che non li riguarda”. (2 Tess. 3:2, 3, 11) Paolo li aveva lodati per la crescita della loro fede (2 Tess. 1:3), ma si preoccupava che qualche cosa o qualcuno facesse indebolire quella fede; infatti, egli disse che era “già all’opera”. — 2 Tess. 2:7.
16-20. (a) A chi si riferisce il primo caso di “voi”? (b) Spiegate la frase “ciò che lo ritiene”. (c) Chi è il primo “egli” menzionato? (d) Quando e come è questi “manifestato”?
16 Le due lettere, Primo e Secondo Tessalonicesi, furono scritte alla congregazione dei cristiani a Tessalonica, in Macedonia. (c. 50-51 E.V.) (1 Tess. 1:1; 2 Tess. 1:1) I primi “voi” sarebbero stati dunque i cristiani a quel tempo e, naturalmente, il pronome si applica con ugual forza ai cristiani di ora. (Rom. 15:4) Qual è il significato di “ciò che lo ritiene”? Il Vocabolario della Lingua Italiana di Nicola Zingarelli dice su “Ritenere”: “Tenere indietro, fermare, arrestare, trattenere. . . . impedire, frenare; reprimere”. Gli apostoli cristiani ricevettero da Gesù Cristo l’autorità di agire da restrizione. (Matt. 10:1) “Finché i dodici apostoli di Cristo vissero e sorvegliarono la congregazione cristiana, trattennero o rallentarono l’apostasia, l’allontanamento verso la religione babilonica. Agirono da restrizione sullo sviluppo di un’organizzazione religiosa che professava d’essere cristiana ma che in realtà era anticristiana e babilonica”. — “Babilonia la Grande è caduta!” Il regno di Dio domina!, pagina 474.
17 Gli apostoli avevano l’autorità di tenere la congregazione sottoposta a Cristo; ma essi, che agirono da restrizione sull’azione illegale nella congregazione, sarebbero stati tolti di mezzo con la morte e quindi la congregazione si sarebbe allontanata seguendo l’illegalità e falsi insegnamenti. (2 Cor. 10:2-6; 2 Tess. 2:3-12; 2 Tim. 4:3, 4; Atti 20:29, 30) Inoltre, in Matteo 18:18, Gesù mostra chiaramente la forza che questi uomini maturi, operanti sotto lo spirito di Geova, avrebbero avuto nella congregazione. Si veda anche Efesini 4:11-13 e Atti 20:28. Paolo, uno di questi uomini, agiva da restrizione, come mostra II Tessalonicesi 3:6: “Ora vi diamo ordini, fratelli, nel nome del Signore Gesù Cristo, di ritirarvi da ogni fratello che cammina disordinatamente e non secondo la tradizione che avete ricevuta da noi”. — Si veda anche 2 Tessalonicesi 3:10-15; 1 Tessalonicesi 4:1-8; Colossesi 2:8; Atti 20:31; Efesini 4:17–6:9; 1 Corinti 5:1-5; 2 Corinti 10:2-6.
18 “Egli”: questi è colui che dev’essere manifestato. “Egli” è quello a cui si fa riferimento al versetto terzo come “l’uomo del peccato”, “il figliuol della perdizione”. Notate come Paolo li descrive in Atti 20:29, 30: “So che dopo la mia partenza entreranno fra voi oppressivi lupi e non tratteranno il gregge con tenerezza, e che fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per trarsi dietro i discepoli”. Questi apostati capi dei professanti cristiani dovevano crescere in forza e influenza, e non appena la restrizione fosse stata tolta di mezzo essi avrebbero avuto il sopravvento.
19 Questa classe di professanti cristiani comparve sulla scena dalla Pentecoste del 33 E.V. e particolarmente dopo la morte dei dodici fedeli apostoli di Gesù Cristo. Essi sono organizzati nel clero religioso della cristianità e formano la parte predominante di Babilonia la Grande. Poiché Babilonia la Grande opera ancora, questo “uomo del peccato” o “figliuol della perdizione” è ancora qui.
20 “Manifestato”. Il Vocabolario della Lingua Italiana di Nicola Zingarelli dice: “Palesare, far noto. . . . Mostrare, dimostrare, far visibile, . . . rivelare”. Perciò, questa classe di professanti cristiani si manifestò apertamente alla morte degli apostoli; “egli” fu manifestato al suo tempo. — 2 Piet. 2:1-3.
21. Perché Paolo dice che “già fino ad ora opera il misterio dell’iniquità”?
21 “Già fino ad ora opera il misterio dell’iniquità”. Quando Paolo scrisse la sua seconda lettera ai Tessalonicesi verso il 51 E.V. questo “misterio” o segreto allontanamento dalle vere dottrine bibliche era già all’opera. Uomini influenti nella congregazione si prostravano già all’adorazione babilonica.
22. Mostrate il significato di “aspettando solo che colui che lo ritiene al presente sia tolto di mezzo”.
22 “Aspettando solo che colui che lo ritiene al presente sia tolto di mezzo”. Abbiamo visto che la parola “ritenere” dà l’idea della restrizione. Questo è il significato che dovremo tenere presente. In Atti 20:29 Paolo dice: “So che dopo la mia partenza entreranno fra voi oppressivi lupi”. Si veda anche II Pietro 1:12 fino a 2:3. Alla morte degli apostoli la forza di restrizione fu tolta di mezzo, il segnale di stop fu abbattuto e i lupi entrarono con pieni poteri.
23. Che cosa significa ora per noi II Tessalonicesi 2:6, 7?
23 Tenendo presente ciò che avete appreso dalla vostra ricerca, mettetelo insieme e si riassume in questo modo: Voi cristiani sapete che i fedeli apostoli impedirono agli apostati capi dei professanti cristiani di introdurre l’adorazione babilonica. Comunque, questa restrizione doveva sparire alla morte degli apostoli e questi lupi dovevano rivelarsi apertamente e condurre le congregazioni all’adorazione babilonica.
24. Che cosa fa la fede per voi e per altri?
24 La vostra fede, dunque, è un segno indicante che avete una riserva di verità accessibile ad altri. Se tale riserva è scesa a un pericoloso basso livello, voi siete il primo a subire la perdita delle benedizioni di Geova Dio, e coloro che vengono da voi per ottenere conoscenza con cui edificare la fede dovranno andarsene a cuore vuoto. La continua esortazione della Parola di Dio è di edificare regolarmente la fede alimentandosi con la Parola di Dio, “gli scritti sacri, che possono renderti saggio per la salvezza per mezzo della fede riguardo a Cristo Gesù”. (2 Tim. 3:15) Gesù stesso descrive l’operato della fede e in Giovanni 7:38 è scritto: “Chi ripone fede in me, come ha detto la Scrittura: ‘Dalla sua parte più intima sgorgheranno torrenti d’acqua viva’”. Il nostro tesoro sarà allora la sapienza della Parola di Dio, e la nostra fede sarà viva.
“Dissi: ‘Certo guarderò le mie vie per astenermi dal peccare con la mia lingua. Certo metterò una museruola a guardia della mia propria bocca, finché qualche malvagio è di fronte a me’”. — Sal. 39:1.