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Quanto pratica è la Bibbia?La Torre di Guardia 1951 | 15 novembre
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con più gran male. In questo vertiginoso turbine uomini e nazioni sono presto sbilanciati e precipitati nelle trappole di Satana. I Cristiani eviteranno queste insidie, rifiutando di chiudere il primo circolo o di metterlo in moto rendendo male per male. Essi lo contraccambieranno invece col bene. “Non vi fate vincere dal male, ma vincete il male col bene”. — Matt. 5:44; Rom. 12:21, NM.
18. Verso chi praticheremo noi questi buoni principi, e tenendo presente quale esempio?
18 Considerando tutto questo, noi sosteniamo con energia che è altamente pratico che le persone seguano oggi i principi della Bibbia, non solo verso i loro conservi cristiani, ma nelle loro relazioni con tutti gli uomini. “Se amate quelli che vi amano quale credito ne avete? Poiché anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, in realtà quale credito ne avete? Anche i peccatori fanno lo stesso”. Manifestate piuttosto disinteressato amore verso tutti, come anche Geova è “benigno verso gl’ingrati e i malvagi”. (Luca 6:27-36, NM) Il bene che seminate sui mari del genere umano tornerà a voi moltiplicato al proprio tempo, se non da chi lo riceve da Geova Dio.
19. Quali ulteriori proteste cadono, e quando si dileguerà ogni opposizione ai giusti principi?
19 È pratico vivere in accordo con la Parola di Dio. Alcuni protesteranno che se tutti gli uomini facessero così sarebbe una bella cosa, ma poiché la maggioranza non agisce in questo modo è inutile che i pochi lo facciano. Tuttavia questi stessi uomini combattono per le loro convinzioni politiche e sociali, anche se sono in minoranza. I Cristiani rimangono saldi nelle loro credenze. Altri mondani potrebbero dire che il regno di Cristo sarà una bella cosa quando comincerà a operare, ma che fino ad allora devono fare qualche cosa per migliorare le condizioni. Per altro i Cristiani non si mettono oziosamente a sedere, aspettando che il Regno prenda pieno potere sopra la terra. A loro è assegnato tanto lavoro da fare che è imperativo per loro riscattare il tempo affin di completare la loro predicazione dell’evangelo. I mondani continuano con indifferenza a lasciarsi assorbire dai suoi piani politici e sociali, scartando la Bibbia come priva di praticità. Effettivamente, il loro ripudio della Bibbia come non pratica è solo per giustificare il loro disaccordo con essa o il loro rifiuto di camminare nelle sue pure e strette vie. Essi vogliono fare le cose a modo loro, confidando nei loro propri mezzi, nei loro propri tentativi, nei loro propri diritti. Questo è diametralmente contrario alla praticità, dato il fatto che Geova Dio è la più saggia e potente forza dell’universo. Ad Harmaghedon, Iddio in modo pratico spazzerà via nell’oblio tutti quelli che gli si oppongono e darà a tutti quelli che rimangono una mentalità simile alla sua. Allora i popoli saranno unificati nei giusti principi della Sua Parola. Tutti li metteranno in pratica, e in quel giusto nuovo mondo tutte le calamità di questo vecchio mondo si saranno dileguate come fumo al vento.
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Perché la Bibbia è specialmente pratica per i nostri giorniLa Torre di Guardia 1951 | 15 novembre
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Perché la Bibbia è specialmente pratica per i nostri giorni
1. Perché tanti oppositori bollano come mancante di praticità il presente avvertimento che ora viviamo negli ultimi giorni?
QUANDO si fa menzione di Harmaghedon e del fatto che viviamo negli ultimi giorni di questo presente stato di cose, molti se ne fanno beffe e dicono che questa è la parte meno pratica dell’intera Bibbia, credere che Dio sta per combattere una battaglia di Harmaghedon per distruggere gli empi e introdurre un regno perfetto che trasformerà la terra in un globale paradiso. Manca di qualsiasi praticità ed è irragionevole, essi dicono, il proclamato messaggio che stiamo vivendo negli ultimi giorni. Essi continueranno citando il fatto che la stessa affermazione si faceva ai giorni dei loro padri e dei loro nonni. Questo potrebbe esser vero. Noi sappiamo che molti falsi avvertimenti sono stati dati. Come oggi vi sono molti ecclesiastici che travisano le Scritture e le rendono ridicole e vuote, così nelle passate generazioni vi furono alcuni che non comprendevano le profezie della Bibbia relativamente agli ultimi giorni e perciò diedero prematuri avvertimenti. Ma il semplice fatto che nel passato si diedero falsi allarmi non dimostra che il presente allarme fatto risonare dai testimoni di Geova sia falso. È follìa giudicare una cosa prima di ascoltarla. — Prov. 18:13.
2. Che cos’è Harmaghedon, e perché avvertire della sua venuta?
2 Le Scritture mostrano che Cristo Gesù non viene nella forma di carne e sangue visibile all’uomo al tempo della sua seconda presenza. (Giov. 14:19; 1 Cor. 15:45) Il suo regno è nel cielo. Quivi egli è insediato sul trono. Ma egli volge la sua attenzione alla terra, per far dare avvertimento prima d’Harmaghedon, la battaglia di Dio Onnipotente, quando gli empi saranno spazzati via dalla faccia della terra così completamente come lo furono ai giorni di Noè. Harmaghedon non è un combattimento fra le nazioni, ma è la battaglia di Geova, che sarà combattuta mediante Cristo e i suoi angeli, contro Satana e i suoi demoni e i loro rappresentanti visibili sulla terra. (Apoc. 16:14-16; 19:11-21; 20:1-3) L’avvertimento è dato in anticipo affinché gli onesti che amano la giustizia, che vogliono usare la loro mente che non sono accecati dal bagliore e orpello della presente civiltà, possano discernere l’avvicinarsi di Harmaghedon e fare i passi necessari per sopravvivere.
3. A quale tempo è paragonata Harmaghedon, e quali passi delle scritture mostrano che il paragone è appropriato?
3 Nelle Scritture questa battaglia di Harmaghedon è descritta come una stagione invernale. Parlandone come
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