Significato delle notizie
Il papa e la bomba
● La storica visita di Giovanni Paolo II in Giappone nel febbraio scorso è culminata con ‘un appello per la pace’ lanciato dal luogo in cui 36 anni fa fu effettuato il primo bombardamento atomico della storia, riferisce il “Mainichi Daily News”. Dal Peace Memorial Park di Hiroshima, il pontefice, con voce rotta dall’emozione, ha fatto appello “ai capi di stato e di governo, a coloro che detengono il potere politico ed economico . . . [perché] promettano a tutti gli esseri umani che opereremo instancabilmente per attuare il disarmo e vietare tutte le armi nucleari. . . . Ricordate Hiroshima”.
Qualcuno ‘ricorderà’ anche che 31 anni fa un dispaccio da Roma pubblicato nel “New York Times” del 3 febbraio 1950, col titolo “Il Vaticano approva la decisione riguardante la Bomba”, riferì: “Il Vaticano, tramite il suo organo ufficiale ‘L’Osservatore Romano’, ha assicurato oggi al governo e al popolo degli Stati Uniti che comprende pienamente le ragioni che hanno spinto il presidente Truman a decidere di approvare la costruzione di una superbomba all’idrogeno”. In precedenza papa Pio XII aveva detto a un organismo americano (U.S. Senate Military Appropriations Subcommittee) che la legge dell’Occidente ‘poteva difficilmente sperare di imporsi a meno che non avesse avuto il sostegno di una forza ragionevole’. — “New York Times”, 18 novembre 1949.
Come conciliare tali contrastanti dichiarazioni fatte da due portavoce “infallibili”? Che siano tentativi di “solleticare gli orecchi” dei loro ascoltatori? — II Tim. 4:3.
Legge e discoteche
● Traffico di droga, immoralità e violenza sono elementi ben documentati nell’ambiente della disco music. Ora in Inghilterra il pericolo della violenza è stato ufficialmente riconosciuto, stabilendo un precedente legale. Sotto il titolo “Violenza in discoteca”, il periodico “Justice of the Peace” (Giudice conciliatore) ha riferito il caso di un uomo “d’indole precedentemente tranquilla” che è stato condannato a dodici mesi di reclusione in seguito a una rissa in discoteca. La Corte d’Appello (Sezione Penale) ha confermato la sentenza dichiarandola “giusta in linea di principio e per nulla eccessiva”. Perché? Perché “la violenza si diffondeva, e dev’essere chiaro che quando la violenza scoppia in luoghi come quello in questione [una discoteca], dove fa presto a dilagare, dev’esserci un’immediata condanna detentiva di consistente lunghezza, a prescindere dal fatto che l’imputato non abbia precedenti penali e dall’ambiente dal quale proviene, e quali che siano le circostanze attenuanti”.
Che lezione possono trarne i cristiani? Quella di stare lontani da tali luoghi! Non solo “le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”, ma le “autorità superiori” hanno per concessione di Dio il diritto di punire quelli che fanno ricorso alla violenza e al male. “Poiché non senza scopo [l’autorità costituita] porta la spada; poiché è ministro di Dio, vendicatrice per esprimere ira su chi pratica il male”. — Rom. 13:1-4; I Cor. 15:33.
‘Peccato contro il proprio corpo’
● “La rivoluzione sessuale degli ultimi venticinque anni ha fatto salire il numero di donne che non possono avere figli”, scrive “The Press” della Nuova Zelanda. Il giornale cita il dott. Robert Catterall, noto esperto britannico nel campo delle malattie veneree, il quale dice: “I negativi effetti biologici della libertà sessuale sulle donne e sui loro figli sono un triste sviluppo della seconda metà del XX secolo”.
Il medico riferisce che gli indici di sterilità maschile e femminile “sono entrambi saliti bruscamente e parallelamente al vertiginoso aumento delle malattie veneree”, e che ogni anno, in Inghilterra e nel Galles soltanto, circa 11.000 donne devono essere curate per disturbi infiammatori della pelvi, la più importante causa di sterilità femminile. Molte di queste donne non sono più in grado di concepire nemmeno se curate con antibiotici. Altre possono trasmettere l’infezione ai figli alla nascita.
Avendo ignorato i sani consigli della Parola di Dio, l’uomo moderno raccoglie ciò che ha seminato: “la corruzione della sua carne”. (Gal. 6:8) È quindi molto appropriato l’avvertimento: “Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del suo corpo, ma chi pratica la fornicazione pecca contro il proprio corpo”. — I Cor. 6:18.