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  • Mantenete le vostre decisioni

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  • Mantenete le vostre decisioni
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
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  • MANTENETE LA VOSTRA DECISIONE NEL MATRIMONIO
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
w69 1/9 pp. 527-532

Mantenete le vostre decisioni

1. Perché è così importante mantenere la decisione della dedicazione, e quale effetto avrà questo su altre decisioni della propria vita?

LA PIÙ importante decisione che una creatura umana possa prendere è quella di dedicare la sua vita a Geova Dio e simboleggiare tale decisione col battesimo in acqua secondo l’esempio di Cristo Gesù. Una volta presa questa importantissima decisione, è essenziale mantenere tale decisione per partecipare alla rivendicazione del nome di Geova, e per avere la pace mentale, la gioia e la soddisfazione che deriva dal prendere tale decisione. Le centinaia di migliaia di dedicati testimoni di Geova che si trovano oggi in tutte le parti della terra raccomandano vivamente a coloro che conoscono Geova Dio, che comprendono il sacrificio di riscatto di Cristo Gesù e apprezzano le opere del suo spirito santo di prendere appena possibile questa importante decisione. Il mantenimento di questa decisione sarà di guida e influirà favorevolmente su ogni altra necessaria decisione della vita.

2, 3. Quale altra decisione devono prendere tutti, e quanto è importante mantenerla?

2 Una seconda importantissima decisione che ogni creatura umana deve prendere è quella di sposarsi o di non sposarsi. Se uno ha deciso di sposarsi, il modo in cui mantiene tale decisione può influire notevolmente sulla sua relazione con Geova. Se uno ha preso la decisione di non sposarsi, il modo in cui mantiene tale decisione può notevolmente influire sul servizio che rende a Geova. Il mantenere queste decisioni fa parte integrale del mantenere la decisione di fare la volontà di Geova.

3 Se tu sei un marito o una moglie, sono sorti nel tuo matrimonio problemi che hanno influito sul servizio che rendi a Geova? Se hai deciso di non sposarti, sei fermo nella tua decisione, o trovi nella tua mente un conflitto che influisce sull’adorazione che rendi a Geova? Poiché mantenere la decisione di sposarsi o di non sposarsi è così importante per adempiere la propria dedicazione a Geova, nei seguenti paragrafi ne faremo una considerazione scritturale.

MANTENETE LA VOSTRA DECISIONE NEL MATRIMONIO

4. (a) Date la definizione del matrimonio. (b) Che cosa apprendiamo dal primo matrimonio?

4 Sei sposato? La decisione di sposarsi è onorevole e gradita a Geova. Ma il matrimonio non è solo una decisione: vuol dire vivere insieme, vuol dire mantenere tale decisione. Mantenere questa decisione significa riconoscere e adempiere le responsabilità che il matrimonio comporta. Il detto che “i matrimoni si fanno in cielo” non è un pensiero scritturale, ma è vero che il matrimonio è una disposizione istituita dal nostro celeste Padre Geova Dio. Lo si può capire dalla presentazione di Eva ad Adamo allo scopo del matrimonio. “Geova Dio edificava la costola che aveva presa dall’uomo in una donna e la conduceva all’uomo”. — Gen. 2:22.

5. (a) Quale tipo di voto è raccomandato per l’uomo nella cerimonia nuziale? (b) Quale voto è raccomandato per la donna? (c) Che cosa apprendiamo da questi voti, e con quale principio scritturale è questo in armonia?

5 Il voto della cerimonia nuziale raccomandato dalla Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati per l’uomo si può esprimere con queste parole: “Ti prendo come mia legittima sposa, per amarti e aver cura di te secondo la legge divina esposta nelle Sacre Scritture per i mariti cristiani, finché vivremo insieme sulla terra secondo la disposizione matrimoniale di Dio”. Il voto pronunciato dalla futura moglie dice: “Ti prendo come mio legittimo sposo, per amarti, aver cura di te e rispettarti profondamente, secondo la legge divina esposta nelle Sacre Scritture per le mogli cristiane, finché vivremo insieme sulla terra secondo la disposizione matrimoniale di Dio”. È chiaro dunque che non si deve egoisticamente considerare il matrimonio dal punto di vista di ciò che si può ricevere dall’altro coniuge in quanto a soddisfazione, piacere, denaro o sicurezza; ma, piuttosto, dal punto di vista di ciò che si può dare per contribuire alla felicità e al piacere dell’altro. In altre parole, i voti matrimoniali sono di dare, non di prendere, in armonia col principio biblico: “Vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.

6, 7. Quali responsabilità ha ciascun coniuge, e come si possono adempiere?

6 Il voto matrimoniale implica certe responsabilità che l’uomo e la donna devono adempiere in questo nuovo vincolo matrimoniale. Per esempio, è l’uomo, il capo dell’organizzazione familiare, che deve principalmente lavorare, che deve guadagnare il denaro per provvedere le cose necessarie in quanto a vitto, vestiario e alloggio per sua moglie. Il capo di casa deve riconoscere pienamente che queste responsabilità fanno parte dell’adempimento del voto matrimoniale di amare sua moglie e averne tenera cura. Lo stesso principio si applica alla donna. Ancor prima di stipulare l’accordo matrimoniale sapeva che avrebbe dovuto adempiere certe responsabilità come moglie. È un pensiero scritturale che quando l’uomo e la donna si sposano lascino il padre e la madre e abbiano la propria casa. Quando Geova Dio istituì il matrimonio disse: “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e dovrà tenersi stretto alla sua moglie”. (Gen. 2:24) Quindi avendo una casa c’è da pulire, cucinare, lavare, stirare, fare la spesa, lavare i piatti e molte altre faccende domestiche. Queste responsabilità implicano l’adempimento del suo voto personale di amare suo marito, averne tenera cura e rispettarlo profondamente. — 1 Tim. 5:8.

7 Queste sono necessarie responsabilità che il marito e la moglie devono assumere per contribuire alla pace, alla felicità e all’unità coniugale. Ma è bene notare che si possono adempiere queste responsabilità separatamente. Il marito va a lavorare e guadagna il denaro per provvedere le cose necessarie a sua moglie mentre la moglie resta a casa a pulire, cucinare e adempiere le sue responsabilità domestiche. E questo è bene, poiché così resta il tempo per le cose che si devono fare insieme nella relazione matrimoniale. — Prov. 31:10-27.

8. (a) Sono soltanto le cose materiali il segreto del matrimonio felice? (b) Quando sorgono problemi, quale ne è spesso la causa?

8 Nella vita matrimoniale c’è dell’altro oltre a lavorare e provvedere le cose necessarie all’uno e all’altro in senso materiale. Vi sono coppie di sposi che hanno cibo da mangiare in abbondanza, denaro da spendere per le cose essenziali e per gli svaghi, una casa confortevole in cui vivere e amici con cui associarsi, eppure sono infelici e si tollerano appena, sperando che qualcosa cambi il loro stato d’infelicità o attendendo che la cosa si risolva dopo Armaghedon. Che cos’è accaduto fra questo marito e questa moglie che hanno fatto voto di amare i loro coniugi, di averne tenera cura e rispettarli profondamente per il resto della loro vita? Non vivono e non agiscono insieme come “una sola carne”! È proprio così semplice!

9, 10. (a) Che cosa significa divenire “una sola carne”? (b) Come può il marito essere il capo pur rimanendo “una sola carne” con sua moglie? Illustrate la vostra risposta.

9 Lo scopo per cui il Creatore prese la disposizione del matrimonio fu che l’uomo e la donna fossero così in armonia che il loro pensiero e la loro condotta sarebbero stati come uno solo, poiché disse: “Dovranno divenire una sola carne”. (Gen. 2:24) Questa “sola carne” non esclude che l’uomo sia capo della famiglia come dice chiaramente Efesini 5:22, 23: “Le mogli siano sottoposte ai loro mariti come al Signore, perché il marito è capo della moglie”. Comunque, ciò esclude effettivamente che il marito prenda decisioni definitive riguardo a entrambi i coniugi prima di aver parlato delle cose con la moglie e d’averle considerate insieme. Per fare un esempio, prendiamo la questione delle loro vacanze annuali. Egli può decidere un anno dopo l’altro dove andranno e ciò che faranno, riuscendo a convincere la moglie a fare le vacanze come vuole lui. La moglie ci va per essere sottoposta e per mantenere la pace in famiglia, e può apparentemente divertirsi. Ma è così? Potrebbe ella pensare: “Ci vado solo per mantenere la pace”, oppure: “Non vedo l’ora che questa vacanza finisca”?

10 Quando il marito insiste perché le cose si facciano a modo suo, inducendo sempre la moglie a fare ciò che vuole lui, senza tenere in considerazione i sentimenti di lei, che cosa succede? La moglie sottomessa può cedere, è vero, per mantenere la pace in famiglia, ma a lungo andare queste irritazioni si accumulano fino a causare tensione nella loro relazione perché non fanno le cose altruisticamente, per amore. Quanto sarebbe meglio parlare delle cose che fanno insieme. Allora il marito può prendere la decisione finale per il loro reciproco bene, tenendo conto sollecitamente dei sentimenti e dei desideri di sua moglie. Per quanto riguarda il fatto di dove trascorrere le vacanze, forse ciascuno ha preferenze diverse. Il marito amorevole e premuroso deciderà di andare in vacanza quest’anno in un certo luogo, e quindi l’anno dopo di andare nel luogo preferito dall’altro. In questo modo, entrambi i coniugi possono essere pienamente soddisfatti e provare gioia nel loro tempo di riposo. Quindi, essere “una sola carne”, come Geova Dio si propose che fossero le coppie di sposi, significa fare le cose in completa armonia e con piena soddisfazione di entrambi i coniugi.

11. Secondo I Corinti 7:8, 9, qual è uno degli scopi del matrimonio, e perché?

11 Una questione intima e personale fra i coniugi, che contribuisce molto alla loro felicità e soddisfazione, è la relazione sessuale. Questo è uno degli scopi del matrimonio, poiché Paolo disse: “Ora dico alle persone non sposate e alle vedove: È bene per loro che rimangano come sono io. Ma se non hanno padronanza di sé, si sposino, poiché è meglio sposarsi che essere infiammati dalla passione”. (1 Cor. 7:8, 9) Il matrimonio è dunque una salvaguardia e una protezione dal fare il male, come avvertì Paolo: “A causa della prevalenza della fornicazione, ciascun uomo abbia la propria moglie e ciascuna donna abbia il proprio marito”. — 1 Cor. 7:2.

12. (a) Qual è il principio scritturale che regola l’intima relazione dei coniugi? (b) Qual è l’unica eccezione a ciò?

12 Paolo dichiarò il principio che dovrebbe regolare l’intima relazione fra marito e moglie quando disse: “Il marito renda alla moglie il suo debito; ma la moglie pure faccia similmente verso il marito. La moglie non esercita autorità sul proprio corpo, ma il marito; e similmente, il marito non esercita autorità sul proprio corpo, ma la moglie”. (1 Cor. 7:3, 4) I coniugi non dovrebbero fare ciò che individualmente piace loro o li soddisfa, ma dovrebbero recarsi piacere e soddisfarsi l’un l’altro. Non dovrebbero privarsi del debito matrimoniale a meno che entrambi i coniugi si accordino d’astenersene per un periodo di tempo negli interessi delle cose spirituali. Paolo scrisse: “Non ve ne private l’un l’altro, se non di mutuo consenso per un tempo fissato, affinché dedichiate il tempo alla preghiera e vi uniate di nuovo, onde Satana non continui a tentarvi per la vostra mancanza di continenza”. — 1 Cor. 7:5.

13. (a) Qual è spesso una causa d’infelicità nella relazione coniugale? (b) Qual è il “debito” matrimoniale, e perché è così importante?

13 I resoconti indicano che la mancanza, o l’eccesso, di rapporti sessuali fra le coppie di sposi causa molte condizioni d’infelicità e grandi difficoltà nel matrimonio. Sorge dunque la domanda: “Qual è il debito verso il proprio coniuge?” Riflettete di nuovo su ciò che disse Paolo, che il marito deve rendere alla moglie il suo debito e la moglie pure faccia similmente verso il marito. Ciò che si deve al coniuge è quanto sarebbe necessario per soddisfare il suo desiderio passionale. Questo varierà notevolmente da persona a persona. Ma il risultato dev’essere che nessuno dei due guarderà qualcun altro del sesso opposto con un desiderio passionale. Ciascuno dovrebbe essere soddisfatto nel matrimonio, poiché, come disse Gesù: “Io vi dico che chi continua a guardare una donna in modo da provar passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. — Matt. 5:28.

14. (a) Quale attitudine dovrebbe avere il marito cristiano riguardo al debito matrimoniale? (b) In quali circostanze il marito cristiano avrebbe specialmente bisogno di coltivare la padronanza di sé, e come si coltiva?

14 Il marito cristiano non dovrebbe essere aspro o esigente a questo riguardo. Ciò causerebbe sicuramente infelicità e potrebbe condurre alla separazione. Rammentate la gioia che il marito e la moglie provarono allorché contrassero il vincolo matrimoniale. Perché non operare per conservare quel sentimento? Perché il marito che teme Dio seguirebbe le vie di alcuni uomini del mondo che dominano senza considerazione le loro mogli e le sottopongono a trattamento crudele e duro o, forse, si aspettano pure che pratichino perversioni sessuali? L’altruistico e amorevole marito deve sempre avere a cuore la salute e la felicità di sua moglie. Quindi non deve aspettarsi che il proprio debito sia superiore a ciò che la forza fisica e il benessere di lei consentono. Come la passione si può coltivare, così si può controllare, e se il marito s’accorge di chiedere più di ciò che la moglie può ragionevolmente dare, è bene che coltivi la padronanza di sé. Un modo di far questo è di tenere di più la mente sulle cose spirituali. Essendo attivo nel ministero, nello studio personale della Bibbia, nel prepararsi per le adunanze e nel parteciparvi, nonché nell’adempiere altre responsabilità nella congregazione, sarà aiutato ad avere padronanza di sé. — Cant. di Sal. capitolo 4.

15. Come la moglie cristiana deve considerare il debito verso suo marito?

15 La moglie altruistica e amorevole sarà sempre ansiosa di rendere giustamente al marito il suo debito, e di fare le cose che lo renderanno felice e l’avvicineranno maggiormente a lei. Paolo disse che il marito ha autorità su sua moglie; quindi anche se ella può non provare soddisfazione, o non ha bisogno di soddisfazione quanto suo marito, tuttavia i suoi primi pensieri dovrebbero essere la soddisfazione dei desideri passionali di lui. Ella trarrà diletto e soddisfazione dal soddisfare suo marito.

16. Qual è la base della felice relazione sessuale nel matrimonio?

16 Il principio fondamentale è che ciascuno ha fatto voto di dare, non di prendere. Nell’intima relazione fra marito e moglie è molto importante mantenere questa reciproca decisione. È una cosa di cui il marito e la moglie dovrebbero parlare liberamente fra loro per essere in completo accordo riguardo a questo diritto dato loro da Dio. In tutto ciò adempiranno la volontà di Dio nel loro matrimonio e manterranno la loro decisione della dedicazione a lui.

MANTENETE LA VOSTRA DECISIONE DI NON SPOSARVI

17. Per quali ragioni molti hanno deciso di rimanere celibi o nubili?

17 Molti dedicati cristiani, uomini e donne, hanno preso la decisione di rimanere celibi o nubili per un periodo di tempo. Hanno preso questa decisione per avere più libertà di servire Geova ed essere in grado di servirlo più pienamente senza distrazione. Alcuni hanno deciso di rimanere celibi in questi ultimi difficili anni di questo vecchio sistema di cose fin dopo Armaghedon. Altri hanno preso la decisione di rimanere celibi per un certo numero d’anni onde compiere l’opera di pioniere, il servizio alla Betel o nel campo missionario. Alcuni prendono questa decisione semplicemente perché riconoscono d’essere ancora giovani e desiderano crescere verso la maturità spirituale e mentale prima di considerare la decisione di sposarsi. — 1 Cor. 7:32-35.

18. Perché è importante mantenere la propria decisione di non sposarsi?

18 Avete preso questa decisione? In tal caso, è molto importante che la manteniate. La vostra gioia e felicità nel servizio di Geova come persona celibe o nubile dipende notevolmente dal tenere la mente su ciò, dal non essere divisa nei vostri pensieri. Come disse Paolo, l’individuo deve essere “fermo nel suo cuore, non avendo nessuna necessità”, per provare gioia nel servizio di Geova in tale stato. — 1 Cor. 7:37.

19. Come si può mantenere questa decisione? Illustrate.

19 Ma come potete mantenere la vostra decisione di non sposarvi? Una volta che la persona abbia “preso questa decisione nel suo cuore, di mantenere la propria verginità”, deve stare attenta per rimanere mentalmente e fisicamente in armonia con questa decisione e non divenire incerta nel suo cuore. (1 Cor. 7:37) Se ne potrebbe illustrare l’importanza in questo modo: Se aveste deciso di seguire una dieta per dimagrire, sarebbe ragionevole che ad ogni pasto vi metteste davanti cibi sostanziosi e ingrassanti non inclusi nella vostra dieta? Non sarebbe ragionevole che vi metteste davanti solo il cibo raccomandato per quel pasto per non perdere la gioia di mangiarlo guardando altro cibo che non dovete prendere in quel tempo? Può dirsi la stessa cosa della persona non sposata che ha deciso di rimanere tale. Se ha preso questa decisione per un certo periodo di tempo, in quel tempo si asterrà ragionevolmente dal cercare di frequentare una persona del sesso opposto. Certo non darebbe appuntamenti o non si assocerebbe continuamente a tali persone, poiché questo farebbe nascere un desiderio che cerca di controllare.

20. Che importanza ha la conversazione nel mantenere la propria decisione?

20 È vero che di qualsiasi cosa la persona si interessi di questa parlerà. Vi interessa rimanere celibi o nubili? Allora nelle vostre conversazioni con altri non parlate estesamente del sesso opposto, considerando di proposito cose contrarie alla vostra decisione. Poiché coloro coi quali vi associate determineranno spesso il soggetto della vostra conversazione, scegliete come vostri intimi compagni coloro che hanno lo stesso desiderio e la stessa veduta, coloro che hanno preso la stessa decisione.

21. Nei nostri pensieri, in quali due modi possiamo mantenere la nostra decisione?

21 I propri pensieri hanno molta importanza per mantenere la propria decisione. Non sarebbe saggio far soffermare la mente sui diritti che si hanno nello stato coniugale se la propria decisione è di rinunciarvi per un certo tempo negli interessi del servizio di Geova. È pure importante essere soddisfatti della vostra decisione per il tempo che l’avete presa, altrimenti parlandone continuamente o pensandoci nella vostra mente non vivreste secondo il vostro desiderio di rimanere celibe o nubile.

22. Come può la persona non sposata evitare di sentirsi sola?

22 La persona non sposata dovrebbe avere una vita piena e intensa nel servizio di Geova. Riempite la vostra vita di Geova. Siate disposti ad accettare ulteriori incarichi nel suo servizio. Non permettetevi di trascorrere tempo in ozio. Quando siete a casa da soli occupate questo tempo con la preghiera, lo studio personale e la costruttiva meditazione. Non siete mai soli, poiché i vostri migliori compagni, Geova Dio e Cristo Gesù, sono sempre con voi. Fatevi dei buoni amici così che quando avete tempo per svagarvi possiate fare qualcosa con questi amici. Anche questo contribuirà a rendere la vostra vita piena e soddisfacente.

23. Fate esempi scritturali di persone non sposate che servirono Geova con successo.

23 È incoraggiante pensare a coloro che scelsero di servire Geova da celibi o nubili ed ebbero successo. L’apostolo Paolo diede un eccellente esempio ai fratelli che hanno preso questa decisione mantenendo la decisione di rimanere celibe. Alle nostre sorelle che hanno deciso di seguire questa condotta, la figlia di Iefte diede un rimarchevole esempio mantenendo la sua decisione. Ella visse in un tempo in cui il successo di una donna nella vita si calcolava in base alla sua fruttuosa famiglia. Tuttavia ella mantenne fedelmente la sua decisione di rimanere nubile, in armonia con la promessa di suo padre, per amore del servizio di Geova. — 1 Cor. 7:8; Giud. 11:36-40.

24. Che cosa significa mantenere la vostra decisione?

24 Per quelli che sono sposati, e per quelli che hanno deciso di rimanere non sposati, è appropriato il consiglio di Paolo che disse: “Sei tu legato ad una moglie? Smetti di cercare uno scioglimento. Sei sciolto dalla moglie? Smetti di cercar moglie”. (1 Cor. 7:27) Voi che siete sposati, mantenete la vostra decisione di amare il vostro coniuge, averne tenera cura e rispettarlo profondamente, e non invidiate quelli che non sono sposati. Voi che avete deciso di rimanere celibi o nubili, ricordate questa decisione nella vostra condotta, nella vostra conversazione, nei vostri pensieri e nei vostri compagni, e non invidiate quelli che sono sposati. Piuttosto, ciascuno provi piacere nel suo proprio dono da Dio mantenendo la propria decisione. Così facendo, metterete in pratica la Parola di Dio nella vostra vita, mantenendo così la più importante di tutte le decisioni, la vostra dedicazione per fare la volontà di Geova. — 1 Cor. 7:7.

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