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  • Isaia, un libro ricco di buone notizie!
    La Torre di Guardia 1976 | 1° agosto
    • moderni. E vedendo adempiersi tante sue profezie, possiamo avere fiducia che si adempiranno anche le altre.

      Inoltre, il libro di Isaia aiuta tutti i servitori di Geova ad apprezzare maggiormente la loro relazione con Geova in quanto dà risalto alla Sua grandezza e alla piccolezza dell’uomo. Ci avverte pure di non accontentarci di un’adorazione formalistica, ma di voler praticare la giustizia, d’essere puri perché portiamo i “vasi” di Geova, e di rivolgerci sempre a lui quale nostro “Grande Istruttore” e Maestro. (Isa. 30:20; 52:11; 54:13) E non è inopportuno notare che, poiché i servitori di Geova hanno un tale eccellente messaggio da recare alle persone, devono interessarsi, come Isaia, di esprimerlo nel miglior modo possibile. — 50:4.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1976 | 1° agosto
    • Domande dai lettori

      ● Cosa pensano i testimoni di Geova dei matrimoni fra persone di razza diversa? — Francia.

      I testimoni di Geova cercano sempre di vedere le cose dal punto di vista della Bibbia. La Bibbia non considera in modo specifico il matrimonio fra persone di razza diversa. Tuttavia, mostra come Geova considera l’umanità e stabilisce alcuni princìpi che chi pensa al matrimonio può seguire come guida.

      La Bibbia non insegna né esplicitamente né implicitamente la superiorità della razza. Geova Dio accetta come suoi approvati servitori persone di ogni razza, senza discriminazione. La Bibbia ci dice: “[Dio] ha fatto da un uomo ogni nazione degli uomini, perché dimorino sull’intera superficie della terra, e ha decretato le stagioni fissate e i limiti stabiliti della dimora degli uomini, perché cerchino Dio, se possono brancolare per lui e realmente trovarlo”. (Atti 17:26, 27) “Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accettevole”. — Atti 10:34, 35.

      Quindi la Bibbia non fa mai pensare che la diversità di razza sia ciò che determina se un matrimonio è corretto o no. Delle vedove che si risposavano, l’apostolo Paolo scrisse: “La moglie è legata per tutto il tempo che il marito vive. Ma se il marito si addormenta nella morte, ella è libera di sposare chi vuole, solo nel Signore”. (1 Cor. 7:39) Pertanto il cristiano è libero di sposare chiunque sia scritturalmente e legalmente libero di farlo, purché abbia la sua stessa fede.

      Ma ci sono altri fattori da considerare? Sì, poiché i cristiani cercano d’essere giudiziosi e saggi in tutte le cose. Fra l’altro, sono incoraggiati a continuare “a camminare con sapienza verso quelli di fuori”, verso quelli fuori della congregazione cristiana. — Col. 4:5.

      In molti luoghi è sempre più comune che persone di razza diversa si sposino. La gente viaggia di più, e spesso trova attraenti le abitudini e le usanze di persone d’altri paesi. Anche la guerra ha fatto la sua parte e molti soldati europei e nordamericani hanno sposato ragazze asiatiche. Molti quindi hanno vedute alquanto più aperte riguardo al matrimonio fra persone di razza diversa.

      Ciò nondimeno, non tutti sono di vedute così aperte, né tutti comprendono le norme bibliche. Tra gli uomini continuano a esistere molti pregiudizi profondamente radicati. Essendo realistico, il cristiano deve affrontare la vita per quello che è, non per come vorrebbe che fosse.

      In alcuni luoghi, ci sono anche leggi che rendono illegale il matrimonio fra persone di razza diversa. Stando così le cose, i cristiani hanno l’obbligo scritturale di ubbidire a tali leggi, poiché non impediscono loro di adorare Dio “con spirito e verità”. (Giov. 4:24; Rom. 13:1) Ovviamente, il cristiano che preferisce trasferirsi in un luogo dove non esistono tali leggi è senz’altro libero di farlo.

      In altre comunità, i pregiudizi locali generano discriminazione e un trattamento poco benevolo verso persone di certe razze. Questi pregiudizi non rendono errato il matrimonio fra persone di razza diversa. Il cristiano che usa discernimento, però, considererà se un tale matrimonio sia consigliabile. Indipendentemente dalla razza dei coniugi, perché un matrimonio riesca e sia felice, entrambe le persone devono sapersi adattare parecchio. In ogni matrimonio l’imperfezione umana causa qualche ‘tribolazione nella carne’, come indica saggiamente l’apostolo Paolo. (1 Cor. 7:28) In certi luoghi dove ci sono forti pregiudizi razziali, ciò potrebbe rendere più tesa la relazione coniugale e causare problemi specialmente ai figli che potrebbero nascere. Quindi il cristiano deve pensare bene alle probabili conseguenze prima di considerare la possibilità di sposare una persona di un’altra razza.

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