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  • “Tale il padre tale il figlio”
    La Torre di Guardia 1981 | 1° giugno
    • Asa in questa circostanza non sfuggì a Geova. Tramite il suo profeta Hanani, Dio disse ad Asa: “Ti sei appoggiato al re di Siria e non ti sei appoggiato a Geova tuo Dio. . . . Non erano gli Etiopi e i Libi stessi forze militari assai grandi in moltitudine, in carri e in cavalieri; e perché ti appoggiasti a Geova non li diede egli nella tua mano? Poiché, riguardo a Geova, i suoi occhi scorrono tutta la terra per mostrare la sua forza a favore di quelli il cui cuore è completo verso di lui. Tu hai agito stoltamente rispetto a ciò, poiché da ora in poi ci saranno guerre contro di te”. — II Cron. 16:7-9.

      Si umiliò Asa sentendo queste parole? No. Si offese e fece imprigionare Hanani. Asa cominciò anche ad opprimere altri sudditi. Gli ultimi tre anni di vita di Asa non furono anni felici. Si ammalò di una malattia ai piedi, forse la gotta. Ma anche in questo caso non chiese aiuto a Geova Dio, ma a guaritori, che forse per guarirlo fecero ricorso a mezzi occulti. Dopo aver regnato per circa 41 anni, Asa morì. — I Re 15:23, 24; II Cron. 16:10, 12-14.

      La vita di Asa dimostra chiaramente che non possiamo sottovalutare l’influenza dei nostri genitori, nel bene o nel male. Ma mostrò anche che il detto “Tale il padre tale il figlio” non è necessariamente una regola.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1981 | 1° giugno
    • Domande dai lettori

      ● Si deve distinguere fra regno di Dio e regno di Cristo? Inoltre, poiché l’apostolo Pietro menziona il “regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo”, come fa il dominio di Gesù ad aver fine “quando avrà consegnato il regno al suo Dio e Padre”? — II Piet. 1:11; I Cor. 15:24.

      Gesù insegnò ai suoi seguaci a pregare: “Venga il tuo regno [cioè il regno del Padre]”. (Matt. 6:9, 10) Quindi il regno è di Dio, ma Geova, il “Re d’eternità”, ha affidato le responsabilità di governo al suo unigenito Figlio per un tempo limitato e per uno scopo specifico. Durante questo periodo prestabilito, Gesù serve quale governante delegato inviato dalla destra del Padre. — I Tim. 1:17; Sal. 110:1, 2; Dan. 4:17.

      Vista la ribellione del figlio spirituale che divenne il Diavolo, come pure della prima coppia umana, Geova si propose una nuova espressione della sua sovranità. Ciò sarebbe avvenuto mediante il “seme” della promessa. (Gen. 3:15; Efes. 1:8-12) Il giorno della sua morte Gesù disse ai discepoli: “Faccio un patto con voi, come il Padre mio ha fatto un patto con me, per un regno”. Ma sarebbe stato il Padre a scegliere coloro che avrebbero regnato con Cristo e ad assegnare loro i posti nel governo del Regno. — Matt. 20:23; Luca 12:32; 22:29, 30; Rom. 8:16, 17.

      A motivo di questa autorità delegata a governare, insieme ai 144.000 coreggenti, si può giustamente dire che Gesù ha un regno, il regno messianico. Daniele ebbe una visione dell’allora futura intronizzazione di Gesù e di questi “santi”, e disse: “Ottenne accesso all’Antico dei Giorni [Geova], e lo fecero accostare proprio dinanzi a Lui. E gli furono dati dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui. Il suo dominio è un dominio di durata indefinita che non passerà, e il suo regno un regno che non sarà ridotta in rovina. . . . ‘E il regno e il dominio e la grandezza dei regni sotto tutti i cieli furono dati al popolo che sono i santi del Supremo’”. — Dan. 7:13, 14, 27.

      Questa autorità costituita opera all’interno dell’ordinamento governativo o regno universale di Geova, per cui quando Gesù comincia a regnare come re messianico si odono voci celesti dire ad alta voce: “Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore [Geova] e del suo Cristo [un unto di Dio] ed egli [Geova] regnerà per i secoli dei secoli”. Pertanto il regno messianico deriva il suo potere e la sua autorità da Geova, che è il Sovrano Universale su tutta la sua creazione. — Riv. 11:15; 4:11; Giov. 5:19, 30.

      Dopo essere stato risuscitato, il glorificato Gesù Cristo attese alla destra del Padre il tempo in cui avrebbe cominciato a regnare dai cieli sull’umanità in generale. (Atti 2:32-36; Ebr. 10:12, 13) Questo corrisponde al tempo in cui un’alta voce dal cielo proclama: “Ora son venuti la salvezza e la potenza e il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo”. (Riv. 12:10; confronta 11:17, 18). Insieme a Gesù regnano 144.000 coeredi scelti di fra il genere umano; di loro è detto che “saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni”. — Riv. 20:6; 14:1, 3.

      Entro la fine del suo regno millenario, tutti gli uomini sulla terra che si saranno valsi dei benefìci del Regno saranno divenuti perfetti agli occhi di Dio. Saranno simili ad Adamo prima che peccasse. Avendo portato a termine il compito affidatogli dal Padre, Gesù ‘consegnerà quindi il regno al suo Dio e Padre’. (I Cor. 15:24-28) Da quel momento in poi non ci sarà più alcun regno sussidiario fra Geova e l’umanità ubbidiente. Termineranno gli aspetti messianici, ma il regno di Geova continuerà in eterno. Il dominio di Cristo e dei suoi coeredi “non sarà mai ridotto in rovina” e “non passerà ad alcun altro popolo”. (Dan. 2:44) La speciale autorità delegata sarà semplicemente riassorbita da Geova. “Allora il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti”. — I Cor. 15:28.

      I benefìci di quel regno di Cristo saranno ‘eterni’, anche se in effetti esso sarà stato solo “di lunga durata”, secondo uno dei significati del termine greco aionios usato in II Pietro 1:11. Relativamente parlando, il suo regno millenario è eterno. In contrasto con la durata del regno di qualsiasi re umano che ha governato sulla terra, il regno di Gesù sull’umanità continua per molti secoli. Il suo regno supererà per durata l’età dell’uomo vissuto più a lungo nella storia umana, cioè Metusela, a cui, quando morì, mancavano 31 anni per compierne mille. (Gen. 5:27) Oltre a ciò, Gesù continuerà ad essere un re onorario, in quanto la sua posizione regale non terminerà solo per il fatto che egli restituisce il regno messianico al Padre. Egli s’interesserà sempre dell’umanità, perché, come Artefice di Geova, viene descritto mentre dice: “Le cose che mi dilettavano erano presso i figli degli uomini”. (Prov. 8:31) Egli occuperà sempre un posto particolare nel cuore degli uomini per tutto ciò che ha fatto per loro. Questo concorda con ciò che vien detto in Ebrei 7:17, cioè che Gesù è “sacerdote per sempre”.

      La Bibbia non dice esattamente ciò che Gesù e i suoi coeredi riceveranno l’incarico di fare dopo la fine del regno millenario. Descrivendo la Nuova Gerusalemme nei cieli, paragonata a una città, Rivelazione 22:5 menziona quelli che “regneranno nei secoli dei secoli”, con evidente riferimento ai coeredi di Gesù, i 144.000 re che compongono la sua sposa. Possiamo essere certi che Geova ha molti eccellenti privilegi e compiti in serbo per loro sotto forma di incarichi di servizio in tutta la creazione.

  • “Paura” del futuro?
    La Torre di Guardia 1981 | 1° giugno
    • “Paura” del futuro?

      In una lettera allo “Star” di Toronto, una ragazza canadese ha scritto ciò che pensa del mondo d’oggi:

      “Ho quattordici anni e ho paura, paura di non avere un futuro, di saltare in aria prima di finire la scuola superiore. Ogni giorno sento parlare di crisi nell’Iran, crisi del petrolio, omicidi, rapine, ecc. Mi chiedo perché la gente faccia queste cose, e perché io e gli altri della mia generazione dobbiamo pagare per gli errori dei grandi.

      “Pensando agli anni ottanta, mi chiedo se la terra sopravvivrà fino al 1990. Il futuro mi appare piuttosto nebuloso. . . . Il guaio è che nessuno si preoccupa di ciò che succederà fra dieci anni, allorché la mia generazione dovrà raccogliere i pezzi. Bell’egoismo. Purtroppo la maggioranza è troppo indifferente per capire cosa sta accadendo. È una prospettiva molto triste”.

      “Molto triste” davvero. Ma non disperate. Gesù Cristo predisse tempi difficili in cui ‘gli uomini sarebbero venuti meno per il timore delle cose in procinto di venire sulla terra’. “Ma”, aggiunse, “quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina”. (Luca 21:26, 28) Pertanto questo è il tempo non d’ ‘aver paura’ ma di accettare la speranza che la Bibbia offre di un gioioso futuro. — II Piet. 3:13.

  • Programma di studio
    La Torre di Guardia 1981 | 1° giugno
    • Programma di studio

      5 luglio: Come possiamo scampare? Pagina 16. Cantici: 30, 57.

      12 luglio: Fuggiamo al regno di Dio! Pagina 22. Cantici: 80, 13.

  • Si può conoscere il futuro?
    La Torre di Guardia 1981 | 1° giugno
    • Si può conoscere il futuro?

      Sì. Informazioni sul futuro si possono avere leggendo La Torre di Guardia e Svegliatevi!

      Leggete regolarmente queste riviste e saprete perché possiamo aver fiducia che è prossimo un mondo migliore. Riceverete entrambe le riviste (quattro copie al mese) per un anno inviando solo L. 5.000 a Watch Tower, Via della Bufalotta 1281, 00138 Roma.

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