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Perché il campo di Dio sarà produttivoLa Torre di Guardia 1964 | 15 luglio
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“terra”, poiché spesso l’espressione “terra” significa coloro che abitano la terra. — Gen. 11:1; Sal. 97:1; Ger. 22:29.
32. Logicamente, dunque, che cos’altro diviene simbolico negli scritti di Pietro?
32 Conformemente, il mezzo usato per distruggere gli attuali cieli e terra simbolici diviene pure simbolico, cioè il fuoco. Così i cieli e la terra letterali non saranno distrutti quando si adempirà 2 Pietro 3:7, 10: “Mediante la stessa parola i cieli e la terra che sono ora son custoditi per il fuoco e sono riservati al giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi. . . . il giorno di Geova verrà come un ladro, in cui i cieli passeranno con rumore sibilante, ma gli elementi, essendo intensamente caldi, saranno dissolti, e la terra e le opere che sono in essa saranno scoperte”. L’ardente tempo di afflizione distruggerà l’invisibile dominio di Satana il Diavolo sopra l’umanità e sulla società terrena di empi. Ma i cristiani che sono riconciliati con Dio sopravvivranno.
33. Che cosa sono i nuovi cieli e la nuova terra?
33 Quindi Pietro continua dicendo: “Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. (2 Piet. 3:13) I nuovi cieli, essendo simbolici, saranno il messianico regno di Geova che governerà dal reame invisibile. La nuova terra sarà costituita dalle “altre pecore” organizzate per le quali l’Eccellente Pastore Gesù Cristo depose la sua vita umana. In questa nuova società terrena sarà coltivata e dimorerà la giustizia, affinché nella terra letterale regni ovunque la giustizia in mezzo a condizioni paradisiache.
34. Qual è dunque il campo di lavoro di Dio, e che cosa dovrebbero sentirsi obbligati a fare tutti i cristiani?
34 Questo glorioso messaggio influisce o ha effetto su tutta l’umanità. È volontà di Dio mediante Cristo che questa buona notizia sia recata in tutta la terra abitata prima che i cieli e la terra che sono ora vengano distrutti, insieme a tutti gli empi. (Matt. 24:14) Tutto il mondo dell’umanità è oggi il campo di lavoro e di attività di Dio, come mai prima. Quali cristiani dedicati interamente a fare la sua volontà, siamo obbligati ad essere suoi collaboratori in questa importantissima opera di salvezza. Comprendendo l’immeritata benignità che ci ha mostrata, avanzeremo con determinazione “operando insieme a lui”. In tal modo gli mostreremo amorevolmente di non essere venuti meno allo scopo di tutta la sua immeritata benignità mostrataci mediante Gesù Cristo. — 1 Cor. 3:9; 2 Cor. 5:19 fino a 6:1.
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Insoddisfatti delle chieseLa Torre di Guardia 1964 | 15 luglio
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Insoddisfatti delle chiese
Una Testimone che abita nello Iowa, U.S.A., narra ciò che accadde un giorno quando due fanciulli, di dieci e sette anni, andarono eccitati alla sua porta e le chiesero l’orario delle adunanze tenute dai testimoni di Geova: “Dissero che desideravano andarvi da molto tempo, ed ora la loro madre glielo avrebbe finalmente permesso. I loro genitori li avevano costretti ad andare in diverse chiese, ma da quando avevano sentito la loro nonna parlare del nuovo ordine di cose di Dio diversi anni prima, erano molto insoddisfatti. Andarono all’adunanza per la prima volta quella sera stessa”.
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