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Che genere di rappresentazioni sono, ornamentali o idolatriche?La Torre di Guardia 1972 | 1° novembre
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dubbio, è sempre meglio preferire la condotta che lascia con una coscienza pura dinanzi a Dio.
Diviene così evidente che chiunque desideri l’approvazione di Dio dovrebbe considerare la cosa con serietà, per assicurarsi di capire ciò che piace a Dio. Fatto ciò, egli potrà religiosamente fare pulizia nella sua casa. Come risultato nulla di ciò che ha lo distrarrà dal rendere al suo Creatore, Geova Dio, esclusiva devozione.
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Non venite meno allo scopo della liberazione di GeovaLa Torre di Guardia 1972 | 1° novembre
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Non venite meno allo scopo della liberazione di Geova
“Operando insieme a lui, vi supplichiamo anche di non accettare l’immeritata benignità di Dio venendo meno al suo scopo”. — 2 Cor. 6:1.
1. Come l’apostolo Paolo ricevette l’immeritata benignità di Geova, e perché l’apprezzò?
QUANDO l’apostolo Paolo parlò dell’immeritata benignità di Geova, parlava per esperienza. Paolo aveva accettato egli stesso l’immeritata benignità da Geova e l’apprezzava moltissimo. L’immeritata benignità di Geova gli era stata mostrata quando in realtà egli era in una missione per perseguitare i veri servitori di Geova, ma Paolo aveva un buon cuore, un cuore sensibile, e il suo cuore accolse l’immeritata benignità di Geova. (Atti 9:1-30) Paolo riconsiderò la sua precedente condotta riguardo alle congregazioni nella Galazia quando scrisse: “Voi, naturalmente, udiste della mia condotta d’una volta nel Giudaismo, che fino all’eccesso perseguitavo la congregazione di Dio e la devastavo, e che facevo nel Giudaismo più progresso di molti della mia stessa età nella mia razza, essendo assai più zelante nelle tradizioni dei miei padri”. (Gal. 1:13, 14) Ma per mezzo dell’immeritata benignità di Geova, Paolo fu liberato dalle antiscritturali tradizioni dei suoi padri. Si pentì della sua passata condotta e intraprese nella vita un nuovo corso.
2. Quale privilegio si offrì a Paolo per immeritata benignità? Come rispose?
2 Da Galati 1:15, 16 apprendiamo che Paolo fu chiamato al ministero cristiano per l’immeritata benignità di Geova Dio. Egli disse: “Dio, che mi aveva separato dal seno di mia madre e mi aveva chiamato mediante la sua immeritata benignità, ritenne bene rivelare riguardo a me il suo Figlio, affinché dichiarassi la buona notizia intorno a lui alle nazioni”. Anche agli Efesini confermò che per immeritata benignità era stato chiamato al ministero: “Io ne divenni ministro secondo il gratuito dono dell’immeritata benignità di Dio che mi fu dato secondo il modo in cui opera la sua potenza. A me, uomo da meno del minimo di tutti
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