-
Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1975 | 1° maggio
-
-
Domande dai lettori
● Potrebbe Satana essere responsabile di alcune delle gravi tempeste e inondazioni che in anni recenti hanno distrutto tante vite e tanti beni? — U.S.A.
La Bibbia riferisce un caso in cui Satana provocò una tempesta che causò la morte dei figli del fedele Giobbe. (Giob. 1:12, 18, 19) Ma in base a ciò non dobbiamo supporre che Satana sia direttamente responsabile di tutte le distruttive tempeste. Perché no? Perché fu per speciale permesso divino che Satana poté mettere alla prova l’integrità di Giobbe.
In effetti, l’uomo stesso è di sovente colpevole dei cosiddetti disastri “naturali”. Avendo egli male amministrato le risorse della terra e intralciato i suoi cicli naturali, ciò ha avuto uno specifico effetto sul tempo e sul clima. L’Encyclopædia Britannica (edizione del 1974) osserva: “C’è la crescente evidenza che immettendo nell’atmosfera grandi quantità di calore, gas e particelle risultanti da operazioni industriali e d’altro genere si provocano cambiamenti nel tempo e nel clima”. Per di più, molti danni provocati dalle inondazioni sono stati causati dall’abbattimento degli alberi, che contribuiscono a prevenire l’erosione, e dalla costruzione di città in zone basse o in pianure alluvionali adiacenti ai fiumi. Molti esperti raccomandano alle nazioni di evitarlo, poiché così facendo l’uomo si procura tanta sofferenza.
Si può pure notare che gli uomini hanno preferito non tener conto della legge di Dio nella loro vita e così il Creatore li ha lasciati ad arrangiarsi da soli. Come risultato, su di loro si adempie la sua immutabile legge: “Qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà”. — Gal. 6:7.
Tuttavia, in modo indiretto, Satana è stato responsabile delle calamità che si sono abbattute sull’uomo. Il Diavolo ha senz’altro esercitato una nociva influenza sugli uomini, spingendoli a seguire una condotta egoistica e avida fino al punto di rovinare l’ambiente. L’apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani di Efeso, indicò che non erano più modellati da quella cattiva influenza, dicendo: “Dio vi rese viventi benché foste morti nei vostri falli e peccati, nei quali un tempo camminaste secondo il sistema di cose di questo mondo, secondo il governante dell’autorità dell’aria, lo spirito che ora opera nei figli di disubbidienza”. — Efes. 2:1, 2.
Satana è pertanto chiamato “il governante dell’autorità dell’aria”. Giacché è mostrato che i cristiani non sono più sotto la sua influenza, è evidente che l’“aria” su cui egli domina non potrebbe essere l’atmosfera letterale. Poiché, come tutti gli altri del genere umano, i cristiani risentono delle agitazioni atmosferiche letterali. Ma non sono sotto il dominio o sotto l’influenza delle “malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti” su cui Satana esercita autorità. (Efes. 6:12) L’“aria” è dunque il reame superterrestre in cui operano queste “malvage forze spirituali”. E lo “spirito” che opera non nei veri cristiani, ma nei “figli di disubbidienza”, è l’invisibile forza attiva su cui domina il “governante” satanico e che emana da lui per influire su quelli che, come lui, disubbidiscono a Geova Dio.
Si vede pertanto che non vi sono chiare indicazioni scritturali o d’altro genere per attribuire direttamente a forze sovrumane le tempeste o i disastri causati da inondazioni in anni recenti.
-
-
Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1975 | 1° maggio
-
-
Domande dai lettori
● Il Salmo 5:4 dice di Geova: “Nessun cattivo può risiedere per alcun tempo presso di te”. Perché, dunque, Geova permise a Satana di rimanere in cielo per millenni e di andare in qualche occasione perfino alla Sua presenza? — U.S.A.
Il contesto rivela che Satana non ‘risiedeva’ presso Geova Dio nel senso a cui si riferì il salmista Davide. Nel quinto salmo, Davide espresse fiducia nella prontezza di Geova ad ascoltare la sua preghiera. Quindi, presentandone la ragione, Davide addita la giustizia di Dio, dicendo: “Poiché tu non sei un Dio che provi diletto nella malvagità; nessun cattivo può risiedere per alcun tempo presso di te”. (Sal. 5:3, 4) ‘Risiedere’ in tal modo presso Dio vuol dire essere un ospite approvato nella sua casa o nel suo santo tempio. (Si paragoni Salmo 15:1-5) Lo si capisce dalle successive parole di Davide. Mettendo la sua situazione in contrasto con quella di coloro che praticano il male, ai quali non è permesso di ‘risiedere’ presso Geova, egli dice: “In quanto a me, nell’abbondanza della tua amorevole benignità verrò nella tua casa, mi inchinerò verso il tuo santo tempio nel timore di te”. — Sal. 5:7.
Fu permesso a Satana il Diavolo di rimanere in cielo per millenni e in certe occasioni (evidentemente per qualche specifica ragione) gli fu permesso d’essere presente a un’assemblea
-