Potete fare a meno di Dio?
È Dio essenziale all’esistenza umana?
È possibile la vita senza di lui?
QUASI duecento anni fa Napoleone Bonaparte chiese al famoso astronomo francese Pierre Simon Laplace perché non avesse menzionato Dio nel suo nuovo libro sulle stelle. Laplace rispose: “Non avevo bisogno dell’ipotesi”. Sebbene allora in alcuni circoli fosse un pensiero piuttosto radicale il considerare Dio non necessario, oggi non è più considerato tale.
Ora non è insolito che molte persone pensino di poter fare a meno di Dio. Sebbene dicano di credere che esiste, la maggioranza delle persone fanno poco o niente per mostrare che riconoscono di aver bisogno di lui. Non lo pregano regolarmente. Non cercano di conoscere la sua volontà. Né si sforzano di condurre la loro vita in armonia con gli eccellenti princìpi che si trovano nella Sua Parola la Bibbia. Possono elogiare gli insegnamenti biblici come eccellenti ideali, ma non li adottano per vivere in base ad essi.
Alcuni si vantano persino di aver ottenuto tutto quello che hanno coi loro propri sforzi, senza alcun aiuto da Dio. È corretta tale conclusione? Siamo in alcun modo in debito verso Dio o dipendiamo da lui? Possiamo realmente fare a meno di Lui?
LA FONTE DELLA VITA
Tanto per cominciare, chi ci ha dato la vita? Individualmente, è ovvio, ce l’hanno data i nostri genitori. Ma chi diede origine o chi creò la vita umana? Ovviamente siamo in debito verso tale Fonte. Ma poteva la vita originare per caso, e, perciò, non avere nessuna fonte intelligente?
Recentemente questa domanda è stata esaminata dal noto filosofo francese Claude Tresmontant, che tiene conferenze sulla filosofia della scienza alla famosa Sorbona di Parigi. In un’intervista, egli osservò: “Solo pochissimi scienziati ora pensano seriamente” che il puro caso si possa “avanzare come spiegazione della comparsa anche del più semplice organismo vivente”.
Quindi proseguì spiegando perché la casuale combinazione degli elementi non si può prendere come spiegazione seria dell’origine della vita. “Siamo ora consapevoli della straordinaria complessità delle grandi molecole che entrano nella composizione della cellula vivente”, egli disse. “Sono stati fatti calcoli per scoprire che probabilità ci sarebbe di imbattersi nella più semplice di queste grandi molecole mediante le operazioni del caso da uno stato iniziale di caos primitivo, e la conclusione è che il periodo di tempo e la quantità di materia necessaria per la creazione casuale di una singola molecola sarebbero del tutto sproporzionati all’età nota della nostra galassia”.
Tresmontant osservò dunque che “affinché la materia abbia potuto, da sola”, inventare complesse forme di vita, “doveva essere dotata di grande sapienza e incomparabile genio”. Se si attribuisce al caso ciò che è radicalmente contraddittorio con le leggi della probabilità, in effetti, si scrive il caso con la lettera maiuscola, e lo si usa come sinonimo di Dio.
È chiaro che non il caso privo di intelligenza ma l’Onnipotente Dio è la Fonte della vita! La persona riverente riconosce insieme ai salmisti della Bibbia: “Egli è colui che ci ha fatti, e non noi stessi”. “Presso di te è la fonte della vita”. (Sal. 100:3; 36:9) Veramente, siamo in debito verso Dio perché ci ha dato la vita, e dovremmo ringraziarLo con gratitudine per questo meraviglioso dono.
SOSTENITORE DELLA VITA E PROVVEDITORE
Ma ora che siamo vivi, abbiamo bisogno di Dio? Dipendiamo in alcun modo da lui? Un neonato semplicemente non può fare a meno dei suoi genitori terrestri. Ha bisogno di qualcuno che lo nutra, lo vesta e si occupi degli altri suoi bisogni. Similmente gli uomini dipendono da Dio, loro celeste Padre, o Datore di vita?
Molte persone pensano di no. ‘Che cos’ha fatto Dio per me?’ possono chiedere. È vero, molti lavorano duramente per provvedere vitto e abiti alla loro famiglia, forse dedicando lunghe ore a seminare, e affaticandosi sotto il sole cocente per raccogliere il frutto. Eppure, chi fa trasformare quel seme in cibo nutriente che può dare forza ai loro corpi e far crescere i loro figli? Come mai quel seme, con un po’ d’acqua e di terra, può produrre tali miracolosi risultati? Ne è responsabile qualche uomo?
No, bensì è opera di Dio! Molto tempo fa l’apostolo cristiano Paolo considerò la questione della crescita, e disse: “Io piantai, Apollo innaffiò, ma Dio faceva crescere; così che né chi pianta né chi innaffia è alcuna cosa, ma Dio che fa crescere”. (1 Cor. 3:6, 7) Sebbene Paolo considerasse lì la crescita spirituale, il principio è ugualmente valido trattandosi della crescita del seme letterale. Dio sostiene i miracolosi processi che permettono loro di germogliare e produrre le molte cose di cui l’uomo ha bisogno.
L’astronomo francese Laplace suppose presuntuosamente che, siccome aveva scoperto alcune leggi che regolano gli ordinati e complessi movimenti dei corpi celesti, la mano di Dio non fosse implicata. Ma chi dispose, ad esempio, che la terra ruotasse sul suo asse proprio alla giusta velocità (circa 1.600 chilometri all’ora all’equatore) così che la vita sulla terra sia trascorsa in ideali periodi di luce solare e di tenebre? E chi stabilì che la velocità orbitale della terra intorno al sole fosse di circa 107.000 chilometri all’ora, che è proprio la velocità giusta per tenere la terra su un percorso alla distanza ideale dal sole così che la vita terrestre cresca e prosperi?
I magnifici legge e ordine che regolano l’universo escludono la possibilità che queste ideali circostanze si verificassero per caso. Geova Dio è il Creatore e Progettatore dei sistemi stellari e planetari. Come spiega la Bibbia: “Conta il numero delle stelle; le chiama tutte per nome”. (Sal. 147:4; Isa. 40:25, 26) E la legge e l’ordine che continuano a regolare il movimento dei pianeti e delle stelle attestano che Dio esiste ancora e sostiene e fa rispettare queste leggi. Sì, l’uomo non potrebbe fare a meno di Lui; infatti, la vita non continuerebbe sulla terra.
Come il neonato dipende dal suoi genitori per le cose necessarie della vita, così tutti gli uomini dipendono similmente da Geova Dio. L’apostolo Paolo disse correttamente alle persone che Dio dà “piogge dal cielo e stagioni fruttifere, riempiendo i vostri cuori di cibo e buon umore”. (Atti 14:15-17) Perciò, dovremmo dare a Dio il credito di queste cose e ringraziarlo sentitamente. Poiché, come dice la Bibbia, “egli stesso dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa”, e “da lui abbiamo la vita e ci muoviamo ed esistiamo”. — Atti 17:25, 28.
Quindi sia che gli uomini decidano di riconoscerlo o no, sono in debito verso Dio per la vita e dipendono da lui per le numerose cose fisiche necessarie che rendono possibile la vita. Tuttavia, il Padre celeste provvede forse soltanto cibo per nutrire il corpo e nulla per nutrire la mente? Possono gli uomini fare a meno dei provvedimenti spirituali di Geova Dio?
VIVONO SENZA DIO
Sebbene forse la stragrande maggioranza della popolazione della terra dica di credere che Dio esiste, la maggior parte preferisce vivere ignorando i suoi provvedimenti spirituali. Volgono un orecchio sordo alle Sacre Scritture. Fanno poco o nessuno sforzo per imparare intorno ai provvedimenti di Dio di ristabilire il genere umano dai deterioranti effetti del peccato e benedirli con perfetta salute e vita in un giusto nuovo sistema di cose.
La condizione di tali persone è simile a quella degli antichi Efesini prima che divenissero cristiani. L’apostolo Paolo scrisse a costoro: “In quel particolare tempo eravate senza Cristo, alienati dallo stato d’Israele ed estranei al patto della promessa, e non avevate nessuna speranza ed eravate senza Dio nel mondo. Ma ora unitamente a Cristo Gesù, voi che una volta eravate lontani, vi siete avvicinati mediante il sangue del Cristo”. — Efes. 2:12, 13.
Prima di acquistare conoscenza dei propositi di Dio quegli Efesini erano “senza Dio”. Vivevano ignorando i suoi provvedimenti spirituali e non avevano nessuna vera speranza di vita nella durevole felicità. La prospettiva che avevano dinanzi era di vivere una breve vita e morire. Solo dopo aver accettato il messaggio delle Sacre Scritture strinsero un’intima relazione con Dio ed ebbero la sicura speranza della vita eterna. Questa prospettiva fu resa possibile con la loro accettazione del provvedimento divino di Gesù Cristo, mediante il cui sacrificio furono liberati dalla condanna derivante dal peccato ereditato e avvicinati a Dio. — Efes. 1:7; Rom. 5:12.
Perciò è vero che si può vivere temporaneamente senza i provvedimenti spirituali di Dio. Il solo cibo fisico sosterrà la persona per un po’. Ma, col tempo, risente inevitabilmente degli effetti del peccato e muore. L’uomo, persino coi suoi grandi progressi nella scienza medica, non è in grado di far nulla per impedirlo. Com’è dunque evidente che l’uomo ha bisogno di Dio! Non può andare avanti indefinitamente senza saper nulla di Lui e suoi provvedimenti! Gesù Cristo mise in risalto questo fatto quando fu coi suoi discepoli, dicendo: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. — Giov. 17:3.
RICONOSCETE DI AVER BISOGNO DI DIO
Comunque, apparentemente perché vedono tanta malvagità e sofferenza umana senza discernere alcun intervento di Dio, molte persone mettono in dubbio che ci sia un Dio, e concludono che, se c’è, possono fare a meno di lui. Questo induce persino alcuni a ostinarsi in una condotta malvagia, come osservò lo scrittore biblico: “Perché la sentenza contro un’opera cattiva non è stata eseguita rapidamente, per questo il cuore dei figli degli uomini s’è in loro pienamente volto a fare il male”. — Eccl. 8:11.
Ma solo perché Dio non si leva immediatamente per sradicare la malvagità questa non è una prova che Egli non esista, o che si possa fare a meno di Lui. Significa trarre una conclusione affrettata, forse la conclusione a cui la persona desidera egoisticamente credere. L’ispirato salmista biblico osserva: “Il malvagio secondo la sua alterigia non fa nessuna ricerca; tutte le sue idee sono: ‘Non c’è Dio’”. (Sal. 10:4) La persona che si rifiuta di investigare con mente aperta l’evidenza non perverrà mai alla verità. Continuando la sua meschina, ingrata condotta si priverà delle meravigliose benedizioni che Geova Dio ha in serbo per tutti quelli che si valgono dei suoi provvedimenti.
Mostrate dunque apprezzamento e gratitudine. Date a Dio il credito per la vita che avete. FateGli conoscere la vostra gratitudine per il cibo che mangiate, per l’aria che respirate, per i bei panorami che deliziano l’occhio, i suoni melodiosi che accarezzano gli orecchi, e per le Sue molte altre benedizioni. Cominciate ora! Per esempio, la prossima volta che vi sedete per consumare un pasto, perché non rendete a Geova Dio sentiti ringraziamenti per aver provveduto il cibo? È stato Lui a farlo crescere.
Comunque, avete bisogno più che dei semplici provvedimenti fisici di Dio. La vita è solo temporanea e vuota senza il Suo cibo spirituale con cui nutrire la mente e il cuore. (Matt. 4:4) Perciò, mostrate apprezzamento per questo provvedimento riservando del tempo al regolare studio della Bibbia. Non rimandatelo! I testimoni di Geova saranno felici di aiutarvi a ottenere questa preziosa conoscenza riguardo a Dio e ai suoi propositi. Non potete farne a meno. Ricordate: Gesù disse che significa vita eterna.
Come sarà meraviglioso quando il potere di redenzione del sacrificio di Cristo sarà applicato a favore di tutti quelli che apprezzano il loro grande Creatore! Persino i cari morti saranno fatti uscire dalle loro tombe. Allora, non solo alcuni, ma milioni proveranno la gioia che provarono i genitori della ragazza dodicenne che Gesù Cristo risuscitò. Il racconto biblico dice: “Furon presi da grande estasi”. (Mar. 5:42) Immaginate che allegrezza ci sarà sulla terra quando si adempirà la sicura promessa di Gesù: “L’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori”! (Giov. 5:28, 29) Nessun potere umano può compiere questo. Ciò può avvenire solo per mezzo del potere dell’originaria Fonte della vita, Geova Dio, che impiegherà Gesù Cristo per attuare la risurrezione. È ovvio che abbiamo bisogno di Dio, che non possiamo fare a meno di Lui.
Se, ora, come i cristiani di Efeso molto tempo fa, accettate il provvedimento di Dio per ristabilire il genere umano dalla condanna del peccato e della morte, avrete la felice prospettiva di non essere mai, per tutta l’eternità, senza Dio. Piuttosto, farete personalmente parte della gloriosa scena descritta nella Parola di Dio la Bibbia:
“Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”.
Potete avere fiducia che questa è una promessa sicura? Sì, veramente, poiché la Bibbia prosegue dando l’assicurazione: “E colui che sedeva sul trono disse: ‘Ecco, faccio ogni cosa nuova’. E dice: ‘Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci’”. — Riv. 21:3-5.