-
Perché non si deve mormorare?La Torre di Guardia 1979 | 15 luglio
-
-
uno di questi piccoli”. (Luca 17:1, 2) Potete immaginare Gesù che ha tale compassione per altri e nello stesso tempo mormora?
Gesù fu grandemente ricompensato per la leale ubbidienza al Padre suo nonché per l’amorevole interesse che mostrò ad altri. Con la risurrezione e ascensione al cielo, Cristo fu innalzato al di sopra di qualsiasi altra creatura. (Filip. 2:9-11) Quando fu sulla terra poté capire le debolezze e i problemi dell’uomo decaduto. Ora, nella sua posizione elevata, Gesù è in grado di “compatire le nostre debolezze” e venire in nostro aiuto. (Ebr. 2:18; 4:15) Anche noi possiamo essere certi che riceveremo molte benedizioni continuando a mostrare amorevole interesse per altri, non lamentandoci di loro.
Cosa dobbiamo dunque concludere? Che lo spirito critico e lamentatore causa insoddisfazione e malcontento. Può portare anche a ribellarsi contro Dio. Volete che vi accada questo? O desiderate vivere una vita piena e soddisfacente, sapendo di avere la benedizione e l’approvazione del celeste Creatore? Certo desiderate il suo favore. Allora, “continuate a fare ogni cosa senza mormorii e discussioni, affinché siate irriprovevoli e innocenti, figli di Dio senza macchia in mezzo a una generazione perversa e storta, fra la quale risplendete come illuminatori nel mondo”. — Filip. 2:14, 15.
-
-
Un proverbio saggioLa Torre di Guardia 1979 | 15 luglio
-
-
Un proverbio saggio
In Proverbi 24:7 Salomone dice: “Per lo stolto la vera sapienza è troppo alta; alla porta non aprirà la bocca”.
Questo breve proverbio rivela notevole perspicacia. Per lo stolto la vera sapienza è troppo alta, irraggiungibile. Non è disposto a fare lo sforzo necessario per ottenerla. Un’altra versione dell’ebraico originale è che la “sapienza è come i coralli”. Nell’antichità i begli ornamenti di corallo erano costosi. Si potrebbe dire che per lo stolto la vera sapienza sia troppo costosa. Non è disposto a pagare il prezzo dello sforzo o a fare i sacrifici necessari per ottenerla.
Nell’antico Israele i vecchi saggi si radunavano alla porta della città per emanare giudizi su dispute e per dare consigli. Non era il posto dove lo stolto poteva parlare. Non sarebbe andato lì neppure a chiedere saggi consigli. Anziché aprire la bocca presso la porta, si sarebbe trovato da qualche altra parte a fare le sue stolte chiacchiere.
Esponendo vividamente i fatti circa “lo stolto”, Salomone ci aiuta a capire il vero valore della sapienza.
-