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Come si risolve la contesa della proprietàLa Torre di Guardia 1975 | 15 marzo
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prezzo di espiazione mediante cui l’uomo potesse essere redento e liberato dalla condanna. Il prezzo doveva corrispondere esattamente al perfetto uomo Adamo. Con un miracolo, Dio dispose che il suo celeste Figlio venisse sulla terra, per nascere e crescere fino alla perfetta virilità. Gesù intraprese volontariamente questo corso e, come egli disse, diede in effetti “la sua anima come riscatto in cambio di molti”. Come Paolo scrisse: “Vi è un solo Dio, e un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che diede se stesso quale riscatto corrispondente per tutti”. Dio era sia il Creatore e Proprietario che anche l’Autore della disposizione; per cui, possiamo dire che ora si tratta di proprietà associata. — Matt. 20:28; 1 Tim. 2:5, 6; Atti 20:28.
21. Come e quando i benefici del riscatto divengono disponibili per l’umanità in genere?
21 Della giustizia che Dio attribuisce a chi esercita fede nel sacrificio di riscatto di Cristo e lo accetta si parla come di un “gratuito dono”. (Rom. 5:15-17; 6:23) I benefici del riscatto saranno disponibili per l’umanità in genere durante il regno di mille anni di Dio. Finora, la maggioranza è vissuta e morta nella completa ignoranza di questo provvedimento. Ma sotto il dominio del regno di Dio ci sarà una risurrezione di “tutti quelli che sono nelle tombe commemorative”, e un giusto giudizio per tutti come sarà emanato dal Re, cioè Cristo Gesù. — Giov. 5:28; Riv. 20:11–21:4.
22. Come Gesù indicò una condotta contraria a quella della proprietà, suscitando quali domande?
22 Comunque, prima che cominci quel giorno di giudizio per il genere umano, si attua un’ulteriore parte del proposito di Dio. Essa pure concerne il riconoscimento della proprietà di Dio. In un’occasione Gesù disse: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo”. (Matt. 16:24) Che cosa intese dire? Diede egli in qualche modo un esempio che avremmo dovuto seguire durante questo sistema di cose? Che cosa significa oggi questo per noi come individui? Queste domande sorgono naturalmente e attendiamo di prenderle in considerazione nell’articolo che segue.
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A chi appartieni?La Torre di Guardia 1975 | 15 marzo
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A chi appartieni?
1. (a) In che modo la “Nuova Gerusalemme” è usata nella Bibbia come un simbolo? (b) Come altre scritture lo confermano?
BENCHÉ la soluzione della contesa della proprietà si accentri in Gesù, la Parola di Dio mostra che altri si assoceranno strettamente, partecipando con questo personaggio centrale. Nella profetica visione di un “nuovo cielo e una nuova terra”, Giovanni dice: “E vidi la città santa, la Nuova Gerusalemme, . . . preparata come una sposa adorna per il suo marito”. Questa città celeste è costituita dai membri della congregazione cristiana. Collettivamente, essi formano “la sposa, la moglie dell’Agnello”, cioè la sposa di Cristo Gesù. (Riv. 21:1, 2, 9) Gli appartengono. Paolo ne parlò, paragonando l’autorità del marito sulla propria moglie all’autorità di Cristo come “capo della congregazione”. Inoltre scrisse: “Mariti, continuate ad amare le vostre mogli, come anche il Cristo amò la congregazione e si consegnò per essa”. Queste scritture identificano chiaramente la Nuova Gerusalemme e parlano della proprietà esercitata in modo amorevole. — Efes. 5:22-25; si veda anche II Corinti 11:2.
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