Non lasciamoci coinvolgere dagli interessi di questo mondo
PER mettere gli interessi del Regno al primo posto non basta compiere positivi atti d’ubbidienza, ma bisogna anche evitare di fare il male. La Parola di Dio dice chiaramente che l’amicizia col mondo è inimicizia con Dio. “Chi dunque vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Dio”. (Giac. 4:4) Questo significa che il cristiano che vuol compiere la volontà di Dio deve imparare a riconoscere i tre principali ostacoli che si frappongono all’amicizia con Dio ed evitarli. Questi sono Satana il Diavolo e i suoi demoni, l’imperfezione della carne dell’uomo stesso e il mondo di cui Satana è dio. — 2 Cor. 4:4; Efes. 6:12; Matt. 26:41.
2 Gesù stesso riconobbe che “tutto ciò che è nel mondo, il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei beni della vita, non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo”. (1 Giov. 2:16) Il suo esempio nel resistere a queste tentazioni è il modello che dobbiamo seguire. Dopo quaranta giorni e quaranta notti trascorsi nel deserto studiando la Parola di Dio, egli fu tentato da Satana per soddisfare il desiderio della carne con un miracolo a favore di se stesso, trasformando le pietre del deserto in pane che potesse mangiare. Gesù rimproverò Satana rivolgendosi alla Parola di Dio, con la quale mise in risalto la superiorità del cibo spirituale sul cibo per la carne. Fu poi tentato ad esibirsi e a cedere così al desiderio degli occhi, gettandosi dal parapetto del tempio. A Satana, che astutamente torceva le Scritture suggerendo che la potenza di Dio l’avrebbe protetto, egli rispose: “Non devi mettere alla prova Geova il tuo Dio”. Infine furono offerte a Gesù grande potenza e la posizione di sovrano dei governi di questo mondo se avesse compiuto un atto d’adorazione verso Satana. Ma egli non si lasciò coinvolgere e disse: “È scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. — Matt. 4:1-11.
3 E come Satana si allontanò temporaneamente da Gesù a motivo della sua fedeltà, lo stesso è vero per noi. “Assoggettatevi perciò a Dio; ma opponetevi al Diavolo, ed egli fuggirà da voi”. (Giac. 4:7) Quasi tutti hanno dei problemi che per loro sono molto gravi, e secondo molti l’unico modo di risolverli è di lasciarsi coinvolgere ancora più profondamente negli interessi di questo mondo. Per superare queste barriere e sostituirle con l’unica vera speranza per l’umanità, si deve allentare la stretta mortale di questo mondo sugli interessi dell’uomo.
4 La seguente esperienza di Gesù e il consiglio che diede in merito illustrano molto bene che anche gli ordinari doveri della vita possono astutamente soffocare le opportunità di progresso spirituale tenendoci occupati con dettagli inutili. “Mentre essi erano in cammino, [Gesù] entrò in un villaggio e una donna di nome Marta lo ricevette nella sua casa. Ella aveva una sorella chiamata Maria, la quale seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta intanto s’affannava tra molte faccende, e si presentò a dire: ‘Signore, non t’importa che mia sorella mi lasci sola a servire? Dille, dunque, di aiutarmi’. Ma il Signore le rispose: ‘Marta, Marta, tu t’affanni e t’inquieti di troppe cose. Eppure una sola cosa è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta’”. — Luca 10:38-42, Ri.
5 Secondo la consuetudine del tempo, e anche di oggi in molte case, l’ospitalità di Marta l’indusse a preparare un pranzo molto elaborato per l’ospite eccezionale e ad occuparsi di molti altri dettagli destinati a rendere più piacevole e confortevole il soggiorno di Gesù in casa sua. Tuttavia il risultato fu che la sua premurosa attenzione per tutti questi dettagli le fece perdere i vantaggi della visita di Gesù. Gesù non la rimproverò per la sua ospitalità, né disse a Marta che anch’essa poteva sedere oziosamente senza fare nulla per provvedere ai loro bisogni materiali; notate che egli disse: “Eppure una sola cosa è necessaria”. Il suo consiglio a Marta era che, poiché l’aveva ospitato in casa sua, era giusto che preparasse qualche cosa da mangiare per lui e per la famiglia, ma in tale occasione non erano necessari preparativi laboriosi. Perciò Maria aveva scelto la parte migliore perché si era resa conto del valore di approfittare della presenza di Gesù. Se Marta avesse avuto lo stesso apprezzamento si sarebbe accontentata di preparare solo le cose essenziali, lasciando i dettagli non necessari per un’altra occasione quando non avesse l’opportunità di ascoltare le parole di Gesù. L’esempio di Maria nel cercare informazioni sul Regno è quello che tutti dovrebbero seguire in questo mondo che muore spiritualmente di fame. Quando qualcuno ci fa visita portandoci preziose informazioni spirituali, i familiari farebbero bene a mettere da parte, almeno per il momento, le cose non essenziali che si possono fare in altra occasione ed approfittare di tutti i vantaggi della visita di un rappresentante del governo teocratico di Dio.
6 Trascurando di fare questo, si potrebbe diventare come il seme seminato fra le spine. “Questo è colui che ode la parola, ma l’ansietà di questo sistema di cose e la potenza ingannatrice delle ricchezze soffocano la parola, ed egli diviene infruttuoso”. (Matt. 13:22) D’altra parte i cristiani non dovrebbero praticare la loro religione semplicemente per vantaggio personale. Alcuni che si professano seguaci di Gesù Cristo frequentano una chiesa particolare per certi vantaggi che ne possono trarre. Altri pensano di potersi servire della religione per ottenere favori da Dio o per altri interessi personali. Tale interesse per la religione è egoista e si deve evitare, come Gesù ammonì quelli che aveva cibati miracolosamente con pani e pesci quando vennero a cercarlo il giorno dopo. “In verità, in verità, vi dico che voi mi cercate non perché avete visto dei prodigi, ma perché avete mangiato dei pani e ne siete stati saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che resta per la vita eterna e che vi somministrerà il Figliuol dell’uomo; poiché lui Dio Padre ha segnato del suo suggello”. (Giov. 6:26, 27, Ri) Gli interessi personali sono necessari e appropriati solo quando sono controllati e diretti a promuovere gli interessi del regno di Dio.
7 L’interesse personale di guarire non dovutamente diretto può soffocare il desiderio dell’individuo per la vera guarigione spirituale. Se tale interesse controlla il pensiero al punto che si cercherà d’appagarlo ad esclusione della verità della Parola di Dio, è ben più dannoso per l’individuo della sofferenza fisica. Per questo desiderio di guarire molti oggi non ascoltano l’avvertimento di Gesù riguardo a coloro che fanno grande sfoggio di poteri miracolosi. “Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’ Eppure io confesserò quindi a loro: Non vi ho mai conosciuti. Andatevene da me, operatori d’illegalità”. (Matt. 7:22, 23) Queste parole dovrebbero dar luogo a seri dubbi riguardo ai cosiddetti guaritori e dovrebbero indurre chi onestamente cerca di guarire a valutare il proprio interesse personale per tali pretese, contrarie alla verità della Parola di Dio, prima di essere irretito senza speranza da quest’astuto e ingannevole “desiderio della carne”.
8 L’accurato esame della Parola di Dio rivela che un tempo le guarigioni miracolose non erano compiute su coloro che facevano già parte della congregazione. Benché l’apostolo Paolo possedesse il dono di risanare, egli disse a Timoteo: “Non bere più acqua, ma adopera un poco di vino a causa del tuo stomaco e dei tuoi frequenti casi di malattia”. (1 Tim. 5:23) Egli non compì una guarigione in questo caso. In un’altra lettera a Timoteo disse: “Ho lasciato Trofimo malato a Mileto”. (2 Tim. 4:20) Qui di nuovo egli testimoniò di non aver compiuto una guarigione miracolosa. E ciò non si verificava solo nella congregazione cristiana; ad evidenza che tali guarigioni venivano compiute come segno per gli estranei anche prima del suo tempo, notate le seguenti parole di Gesù: “E al tempo del profeta Eliseo v’erano molti lebbrosi in Israele; e nessuno di essi fu mondato, eccetto Naaman, il Siro”. (Luca 4:27, Ri) Inoltre, contrariamente alla consuetudine generale dei “guaritori” d’oggi, i cristiani furono ammoniti di non accettare denaro per l’esercizio dei loro doni miracolosi. Gesù aveva detto ai suoi discepoli mandandoli fuori: “Guarite malati, risuscitate morti, purificate lebbrosi, cacciate demoni. Avete ricevuto gratuitamente, gratuitamente date”. — Matt. 10:8. Si veda anche 2 Re 5:15-27.
9 Avendo adempiuto il loro scopo di dimostrare la potenza di Dio che agiva sul suo rappresentante, Gesù, e sui suoi discepoli, primi membri della congregazione cristiana, questi doni non erano più necessari e cessarono. Paolo ne parla dicendo: “L’amore non viene mai meno. Ma se vi sono doni di profezia, saranno aboliti; se vi sono lingue, cesseranno; se c’è conoscenza, sarà abolita”. (1 Cor. 13:8) Il più grande dono dello spirito oggi è il dono di predicare, che Dio ha creduto bene estendere a tutte le persone sincere, indipendentemente da età, nazionalità, razza o condizione sociale. (Atti 2:17, 18) Da ciò si può vedere che anche interessi personali come la salute o l’esercizio fisico devono venire dopo gli interessi del Regno. L’esercizio e la normale cura di sé sono importanti, ma come spiega Paolo: “L’addestramento corporale è benefico per un poco, ma la santa devozione è benefica per tutte le cose, dato che offre la promessa della vita presente e di quella futura”. (1 Tim. 4:8) Questo richiede da parte del cristiano una considerazione equilibrata, senza trascurare se stesso, ma certamente senza trascurare le responsabilità relative al suo ministero cristiano a motivo di tale interesse personale.
10 L’errato equilibrio d’interessi mette le vedute personali fuori fuoco. “La lucerna del tuo corpo è l’occhio. Se il tuo occhio è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se è guasto, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebre”. (Luca 11:34, 35, Ri) Alcuni osservano l’opera svolta dai testimoni di Geova e per paura di danno personale o delle critiche concludono che tale lavoro non è per loro. Tale “desiderio degli occhi” li conduce direttamente nel laccio del dio di questo mondo. (Prov. 29:25; Matt. 10:28) Questo mette in risalto la necessità di maturità nella conoscenza e nell’intendimento della Parola di Dio, indica che la fede deve essere rafforzata da una regolare dieta spirituale. Qualcuno senza fede potrebbe convincersi di avere maggiori vantaggi personali non facendo il battesimo che seguendo fedelmente la volontà di Dio con l’immersione in acqua. Costui potrebbe credere di non poter essere un testimone di Geova perché non ha abbastanza fede, non rendendosi conto che la fede è edificata sulla conoscenza e che non ha fatto alcuno sforzo per acquistare conoscenza riguardo al significato e alla ragione del battesimo. Si deve prima porre il fondamento della conoscenza, e quindi la fede risulta dall’esercitare tale conoscenza.
11 Lo stesso si verifica per la partecipazione all’opera di testimonianza. Alcuni non resistono alle insidie di questo mondo neanche abbastanza da acquistare la conoscenza che deve servire da necessario fondamento. Con la conoscenza della Parola di Dio viene la fede e con la fede viene la capacità e il desiderio di predicare. “Perché col cuore si esercita fede per la giustizia, ma con la bocca si fa pubblica dichiarazione per la salvezza. Poiché la Scrittura dice: ‘Nessuno che ripone la sua fede in lui sarà disilluso’. . . . Perché ‘chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato’. Però, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? E come riporranno fede in colui del quale non hanno udito? E come udranno senza qualcuno che predichi? E come predicheranno se non sono stati mandati?” (Rom. 10:10-15) Rafforzato dalla sua nuova fede l’individuo si renderà conto che la predicazione ha la duplice qualità di salvare, come spiegò Paolo: “Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, perché facendo questo salverai sia te stesso che quelli che ti ascoltano”. — 1 Tim. 4:16.
12 Per permettere alle persone sincere di raggiungere il giusto equilibrio d’interessi e di mettere da parte tutto per il Regno, Geova Dio invia i suoi testimoni fino alle estremità della terra. Mediante il profeta Isaia secoli fa egli ha comandato loro: “Uscite, uscite dalle porte. Preparate la via per il popolo. Spianate, spianate la strada. Togliete i sassi. Alzate un segnale per i popoli”. (Isa. 62:10) L’incarico di togliere i sassi d’inciampo dinanzi a coloro che s’interessano sinceramente del servizio di Dio non ci è stato dato per far loro del male o per mettere in ridicolo le loro convinzioni. Per riconoscere queste pietre che impediscono il cammino, il ministro del Regno deve avere accurata conoscenza della Parola di Dio, deve aver tatto ed equilibrio nel compiere la sua opera. Il ministro parte dal punto di vista che l’ascoltatore onestamente desideri cose migliori e ami sinceramente la giustizia. Farà quindi appello alla sua ragione invece di tentare di spaventarlo, in tal modo non sarà scoraggiato se la persona a cui si rivolge non apprezzerà immediatamente il vero scopo della sua visita. Lo scopo e l’intenzione dei testimoni di Geova non è di aver ragione nella discussione. A loro interessa dimostrare il sincero amore di Dio per le sue pecore; il loro scopo è di presentare la verità dalla Parola di Dio in modo che l’ascoltatore l’accetti o almeno sia indotto a considerare ulteriormente la rincuorante buona notizia del Regno. Ciò darà loro una reale visione di quel regno e di come sia importante servire i suoi interessi. Questo aiuterà le persone di buona volontà ad avvicinarsi alla società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova per imparare di più riguardo alla vivificante speranza del nuovo mondo di Dio, dando loro la possibilità di mettere al primo posto gli interessi del Regno.
13 Questa è la condotta di cui Gesù Cristo ci ha dato il modello da seguire. Paolo infatti cita le sue parole: “Ecco, io son venuto (nel rotolo del libro è scritto di me) per fare la tua volontà, o Dio”. (Ebr. 10:7) Durante tutto il suo ministero Gesù fece suoi gli interessi di Dio. Dedicandosi interamente al Padre suo, ed essendo battezzato in acqua come simbolo di ciò, egli stabilì il modello per tutti quelli che avrebbero messo al primo posto gli interessi del Regno. La completa dedicazione a Dio seguita dal battesimo in acqua è necessaria per cominciare a compiere la divina volontà. Come predicò Gesù, essi predicano, in adempimento delle sue parole: “E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. (Matt. 24:14) Essi non si lasceranno sviare da obiezioni, scherni o persecuzione. Continueranno la predicazione finché verrà la fine.
14 Divenendo più numerosi, le loro visite nelle case saranno più frequenti ed essi continueranno la predicazione perché si rendono conto che da essa dipende la vita degli ascoltatori che riconoscono ed accolgono la speranza del regno di Dio. Sanno che si deve dare ad ognuno l’opportunità di udire e accettare la buona notizia, e sanno anche che non tutti in una stessa famiglia la pensano allo stesso modo delle loro visite. Mentre uno potrebbe essere contrario e impedire ai Testimoni di tornare, un altro della stessa famiglia potrebbe accoglierli alla visita ulteriore. Per questa eventualità i testimoni di Geova persistono nel loro lavoro per amore di quelle che sono veramente pecore di Dio. Si devono trovare tutte le pecore, e non si potrà fare questo solo con una o due visite. La persistenza con cui si deve cercarle, secondo i metodi di Dio, è descritta nella profezia di Geremia: “Ecco, io mando gran numero di pescatori a pescarli, dice l’Eterno; e poi, manderò gran numero di cacciatori a dar loro la caccia sopra ogni monte, sopra ogni collina e nelle fessure delle rocce”. (Ger. 16:16, VR) L’opera dovrà continuare finché tutte le pecore saranno uscite da questo vecchio mondo, come si vede chiaramente dalla risposta alla domanda fatta da Isaia molti secoli fa. “Io dissi: ‘Fino a quando, Signore?’ Ed egli rispose: ‘Finché le città siano devastate e senza abitanti e non vi sia più alcuno nelle case e il paese sia ridotto in desolazione; finché l’Eterno abbia allontanati gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese’”. — Isa. 6:11, 12, VR.
15 Coloro che propendono per il pensiero, gli usi e gli ideali del presente mondo saranno sopraffatti dalle ansietà e preoccupazioni di questo mondo, perderanno la loro posizione dinanzi a Dio e ogni capacità di aiutare quelli che hanno estremo bisogno d’aiuto. Nessuno dovrebbe lasciarsi ingannare e trascinare nella fatalistica convinzione propria di questo mondo che gli uomini potranno sopravvivere solo mediante i propri sforzi, e che se gli uomini non trovano la soluzione di questi problemi, non vi potrà essere alcuna soluzione. La verità della Parola di Dio dice chiaramente che è ora tempo di essere provati col fuoco e di rendere manifeste le opere di ognuno mediante le penetranti prove di questo tempo della fine. Solo mantenendosi rigorosamente in equilibrio e mettendo al primo posto gli interessi del Regno il cristiano può evitare di lasciarsi coinvolgere dagli interessi di questo mondo e resistere come un vero baluardo contro la crescente marea di ateo materialismo che ora dilaga sulla terra.
16 Perché le parole del cristiano siano convincenti, egli deve vivere in armonia con l’espressione della sua fede, deve costantemente applicare alla propria vita i princìpi imparati dalla Parola di Dio e cercare continuamente d’allargare tale conoscenza. Deve cercare che ogni giorno segni un passo verso il progresso teocratico, senza lasciar incompiuto il lavoro necessario, senza trascurare ogni opportunità di abbattere il muro d’incomprensione che il dio di questo sistema di cose ha elevato intorno ai propositi di Geova. Se mette gli interessi del Regno al primo posto non si comporterà con negligenza, dedicando un po’ di tempo al servizio di campo solo perché si sente in obbligo di farlo. Si renderà conto che la fine completa di questo sistema di cose è vicina e che coloro che non lo lasciano periranno. Riconoscerà che diligente sforzo e maggiore efficacia sono necessari per terminare l’opera di avvertire le persone di buona volontà perché si liberino dai lacci di questo mondo e fuggano al luogo di rifugio amorevolmente provveduto da Geova. Facendo questo, si assicurerà un posto in quel giusto nuovo mondo e avrà l’indicibile privilegio e la gioia di magnificare il nome di Geova dando il buon esempio che sarà seguito dalle persone di buona volontà, mettendo al primo posto nella propria vita gli interessi del regno di Geova Dio.
[Domande per lo studio]
1. Quali tre ostacoli impediscono l’amicizia con Dio?
2. Come resisté Gesù al desiderio della carne, al desiderio degli occhi e alla vistosa ostentazione dei beni della vita?
3. Quale consiglio ci è dato in Giacomo 4:7 e quali barriere dobbiamo superare?
4. Di che cosa si lamentò Marta con Gesù, e quali circostanze provocarono questo?
5. (a) In che senso Marta mostrò mancanza d’apprezzamento, e in che modo Maria scelse la parte migliore? (b) Come si può seguire oggi l’esempio di Maria?
6. Quali interessi egoisti si dovrebbero evitare nel praticare la religione, quale ammonimento diede Gesù, e quando sono appropriati gli interessi personali?
7. In che modo l’interesse di guarire non dovutamente diretto può recare grave danno, e a che cosa può essere trascinato l’incauto?
8. Come venne usato in tempi biblici il dono miracoloso di risanare, e come smaschera questo i guaritori moderni?
9. Che disse Paolo dei miracolosi doni dello spirito, e quale equilibrata considerazione della cosa dovrebbe avere il cristiano?
10. Come considerano l’opera dei testimoni di Geova alcune persone immature, e da che cosa dipende a volte tale posizione?
11. Perché la conoscenza è il necessario fondamento per resistere ai lacci di questo mondo?
12. Quale servizio devono rendere i testimoni di Geova alle persone di buona volontà, e con quale atteggiamento mentale si deve compiere questo servizio?
13. Quale modello di condotta ci ha dato Gesù, e come lo seguono i testimoni di Geova?
14. Perché i testimoni di Geova continuano a tornare nelle case, e per quanto tempo continuerà la loro opera?
15. In che modo si sarà certamente coinvolti dagli interessi di questo mondo, e come si può evitarlo?
16. In che modo inoltre si può diventare efficaci nella predicazione, e che cosa si deve tenere sempre presente?