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  • Uso biblico della parola legge
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
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  • LEGGE EDENICA E PATRIARCALE
  • LA LEGGE MOSAICA E IL NUOVO PATTO
  • LEGGE DEL PECCATO, LEGGE DELLA MENTE
  • Siamo sotto i Dieci Comandamenti?
    Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca
  • Traete beneficio personale dalle leggi e dai princìpi della Bibbia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
  • La legge del Cristo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
  • La giusta Legge del Re eterno è la Verità
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
w59 1/4 pp. 197-200

Uso biblico della parola legge

LA LEGGE biblica costituisce una parte complessa delle rivelazioni divine scritte per noi nelle Scritture Ebraiche e Greche. Nelle edizioni de La Torre di Guardia del 1º dicembre 1952 e del 1º gennaio 1953, furono esaminate e studiate basilari questioni legali. Fu spiegato che ogniqualvolta creature intelligenti si uniscono con uno speciale proposito, esse formano un’organizzazione. Perché tali organizzazioni operino con successo è necessaria qualche forma di governo. Governo, a sua volta, viene definito come direttiva esercitata da creature mediante leggi per tenere in movimento le ruote dell’organizzazione.

Infine, la legge stessa è definita come un corpo di regole d’azione o regole di condotta che guidano e dirigono le creature nelle vie volute dai governi, abbiano questi governi un’origine celeste o umana. Il modo di dirigere il popolo potrebbe essere buono o cattivo, secondo se i governi che fanno le leggi sono buoni o cattivi, perfetti o imperfetti. Essendo i governi a dettare le leggi, vengono descritti come “superiori”, mentre il popolo che deve osservare le leggi è detto “inferiore”. I campi d’azione soggetti a regole e leggi sono vasti come l’universo della creazione di Dio.

Per comprendere pienamente il significato della parola “legge” in qualsiasi parte della Bibbia, è necessario prima determinare dal contesto della Bibbia quale campo della legge viene considerato. Tale campo della legge deriva da Geova Dio, o ha avuto origine ed è sotto controllo umano o perfino satanico? Quando è stato accertato il campo della legge, allora con gli occhi della mente bisogna esaminare chi sono i “superiori” che fecero la legge e gli “inferiori” che devono essere soggetti alla legge. Inoltre, bisogna rendersi conto che la parola “legge” nella Bibbia può riferirsi ad una singola legge o può essere usata in modo collettivo riferendosi ad un insieme di regole di condotta. Anche un “comando” che si applichi a più di una persona è detto “comandamento”, che è un altro termine usato riferendosi alla legge. Per esempio, i Dieci Comandamenti dati a Mosè erano in realtà dieci leggi basilari date agli Israeliti.

Saranno esaminati in ordine di numero i sei diversi campi della legge menzionati nella Bibbia. Scoprendo chi sono i “superiori” e chi gli “inferiori” saremo piacevolmente sorpresi di vedere come il nostro intendimento delle Sacre Scritture sarà immensamente accresciuto.

LEGGE EDENICA E PATRIARCALE

(1) La parola “comando” compare per la prima volta nella Bibbia in Genesi 2:16, 17: “E Geova Dio impose all’uomo anche questo comando: ‘Di ogni albero del giardino puoi mangiare a volontà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, perché nel giorno in cui ne mangerai sicuramente morrai’”. Immediatamente è chiaro che questa legge si riferisce al campo della legge edenica, legge in vigore qui sulla terra, nel giardino di Eden e con la sua civiltà perfetta. Geova Dio è certamente il legislatore, il superiore. Adamo ed Eva e i loro futuri discendenti umani avrebbero dovuto osservare la legge, essendo gli inferiori nell’organizzazione governativa di Dio che operava nel paradiso di Eden. La sanzione o punizione per l’infrazione alla legge edenica è dichiarata in modo inequivocabile, cioè la morte, sicura o certa morte.

Quindi il campo della legge edenica contro la quale Adamo commise in seguito una violazione fatale non era ristretto avendo origine umana, ma derivava dal Sovrano Re dell’universo, trattandosi di un’ispirata legge divina. Benché Geova abbia posto termine alla legge edenica pure qualsiasi legge divina sia rivelata, essendo applicabile ai nostri giorni, merita la nostra più viva attenzione.

(2) I successivi riferimenti biblici alla legge sono i regolamenti che Noè e i suoi familiari ebbero ordine di osservare. “E Noè fece così; fece tutto quello che Dio gli aveva comandato”. Qui entriamo nel campo della giusta legge patriarcale che ebbe inizio prima del Diluvio. Geova Dio è il Superiore legislatore e Noè e la sua famiglia sono gli inferiori che osservano la legge. Questo sistema di dettagliate istruzioni legali permise alla società patriarcale di Noè e dei suoi familiari di sopravvivere al Diluvio e di dar inizio a una nuova civiltà giusta su di una terra purificata. — Gen. 6:22; 7:9, VR.

Ai giorni di Abrahamo coloro che facevano parte della giusta società patriarcale ricevettero ulteriori comandamenti legali. “Poiché io l’ho prescelto [Abrahamo] affinché ordini ai suoi figliuoli, e dopo di sé alla sua casa, che s’attengano alla via dell’Eterno per praticare la giustizia e l’equità”. La legge della circoncisione fu una di queste nuove leggi. In seguito, al patriarca Isacco, Geova disse: “Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie, perché Abrahamo ubbidì alla mia voce e osservò quello che gli avevo ordinato, i miei comandamenti, i miei statuti e le mie leggi”. È vero che la legge patriarcale non è più in vigore come codice legale di leggi; tuttavia contiene molti princìpi e figure profetiche molto importanti per i Cristiani della società del Nuovo Mondo di oggi. — Gen. 17:11, 12; 18:19; 26:4, 5, VR.

LA LEGGE MOSAICA E IL NUOVO PATTO

(3) La più dettagliata legislazione menzionata nelle Scritture è quella data per mezzo di Mosè nel 1513 a.C. “Sali da me sul monte, e fermati quivi; e io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti, perché siano insegnati ai figliuoli d’Israele”. (Eso. 24:12, VR) Un codice di più di seicento leggi oltre ai Dieci Comandamenti venne dato per mezzo di Mosè. Questa legge è comunemente conosciuta nella Bibbia come la “legge di Mosè” o semplicemente come “la legge”. Israele fu organizzato in una teocratica società nazionale con Geova Dio come regale Superiore e gli Israeliti stessi come inferiori, servitori o schiavi di Dio.

Questo codice di leggi tenne unito Israele come società teocratica per circa millecinquecento anni, finché Dio stesso annullò legalmente, quando Gesù fu messo al palo nel 33 d.C., questo documento legale scritto a mano, compresi i Dieci Comandamenti. “Egli [Dio] ha benignamente perdonato tutti i nostri falli e ha cancellato il documento scritto a mano contro di noi che consisteva in decreti e ci era avverso, ed Egli l’ha tolto di mezzo inchiodandolo al palo di tortura”. Perciò oggi i Cristiani non sono più sotto quest’antica legge divina che ha cessato di essere in vigore, benché anch’essa contenga una quantità di tipi profetici e princìpi che si applicano alla società del Nuovo Mondo sviluppatasi dal 1919. — Col. 2:13, 14; Rom. 7:4.

(4) Dal 33 d.C. gli Israeliti spirituali, Cristiani unti, volontariamente si sono sottomessi come “inferiori” o schiavi alla nuova legge di Geova, conosciuta come il nuovo patto, fatto mediante Gesù Cristo. “Poiché se quel primo patto [della legge mosaica] fosse stato senza difetto, non si sarebbe cercato posto per un secondo [il nuovo patto]; ‘Perché questo è il patto che io farò con la [spirituale] casa d’Israele dopo quei giorni’, dice Geova: ‘Io porrò le mie leggi nella loro mente, e le scriverò sui loro cuori, ed io sarò loro Dio ed essi saranno il mio popolo’”. — Ebr. 8:7, 10.

Quindi dal tempo di Gesù fino ad oggi la società dei testimoni di Geova si è sviluppata ed ha operato entro i limiti legali del sistema di cose cristiano costituito dalle regole e dai comandamenti pronunciati mediante il più grande Noè, e più grande Mosè, Cristo Gesù, e i suoi ispirati apostoli. Le “altre pecore” compagne dei Cristiani unti si sono pure sottomesse amorevolmente e volontariamente come “inferiori” al codice divino di norme cristiane, poiché sono divenute parte di quel “solo gregge”. — Giov. 10:16.

LEGGE DEL PECCATO, LEGGE DELLA MENTE

(5) Oltre al già menzionato campo della legge di Dio, Paolo accenna ad un’altra legge a cui i Cristiani si trovarono sottoposti, ma questa volta, involontariamente. “Così dunque, con la mia mente io stesso sono schiavo [inferiore] della legge di Dio [rivelata mediante il nuovo patto], ma con la mia carne della legge del peccato”. (Rom. 7:25) Entriamo nel campo della schiavitù legale conosciuta come la “legge del peccato e della morte”. (Rom. 8:2) Chi sono i superiori in questo campo? Paolo risponde mostrando che il ‘peccato’ e la ‘morte’ con Satana che li sostiene, son gli inesorabili padroni. (Rom. 5:21; Ebr. 2:14) Come peccatori dal tempo di Adamo ci troviamo venduti come inferiori schiavi a causa della nostra eredità della carne decaduta. — Rom. 7:24.

(6) Geova è venuto in nostro soccorso provvedendo amorevolmente il sacrificio di riscatto di Gesù Cristo. Paolo mostra che i Cristiani dedicati sono ora in grado di entrare in un altro campo della legge conosciuto come “la legge della mia mente”, ora che è stata tolta la condanna della legge di Mosè che denunciava la loro carne umana come molto lontana dal modello di perfezione stabilito da Dio. (Rom. 3:21-23) “Ma ora siamo stati sciolti dalla Legge, perché siamo morti a ciò da cui eravamo legati, affinché siamo schiavi [inferiori] in un nuovo senso secondo lo spirito, e non nel vecchio senso secondo il codice scritto [la legge mosaica]”. — Rom. 7:6; Matt. 20:28.

Il vecchio patto della legge di Mosè riguardava la carne decaduta e cercava di contenere le opere della carne. (Gal. 5:19-21) La forza che agiva a sostegno di questa legge era quella delle sue sanzioni punitive, che costituivano una grande condanna o maledizione contro il popolo d’Israele poiché mancava incessantemente di osservare la legge. (2 Cor. 3:9) Ma il nuovo sistema, iniziato da Gesù Cristo, ha la potenza dello spirito di Dio come forza che lo guida. (2 Cor. 3:6) Lo spirito di Dio guida dunque le nostre menti sui sentieri della giustizia e compie ciò che il vecchio patto della legge con i suoi Dieci Comandamenti, e altre leggi, non avevano potuto fare. “Inoltre, se siete guidati dallo spirito, non siete sotto la legge”. — Gal. 5:18.

Il provvedimento di Geova dà ai Cristiani la possibilità di combattere contro la cattiva tendenza della carne naturale schiava del peccato. “Io trovo dunque questa legge nel caso mio: che quando desidero fare ciò ch’è giusto, ciò che è male è presente in me. Io realmente prendo diletto nella legge di Dio [rivelata mediante il nuovo patto] secondo l’uomo che sono internamente, ma vedo nelle mie membra un’altra legge [quella della carne soggetta al peccato] che guerreggia contro la legge della mia mente e mi conduce in prigionia della legge del peccato che è nelle mie membra”. (Rom. 7:21-23) Tutti i Cristiani hanno questo aspro combattimento fra le “cose della carne” e le “cose dello spirito”. — Rom. 8:4-8.

Ma nella sua bontà Geova ha introdotto sulla scena cristiana la disposizione dell’immeritata benignità, affinché “regnasse mediante la giustizia” ed esercitasse una forte influenza sui nostri cuori quando traiamo beneficio dall’amorevole provvedimento di Dio mediante Cristo. (Rom. 5:21) Diveniamo “schiavi [inferiori] della giustizia”, che ci rende possibile di intraprendere la dura lotta per mantenere la pura vita cristiana e l’integrità, per quanto forte sia la cattiva tendenza della carne. Con l’aiuto di Geova mediante Cristo Gesù e con la nostra forte fede, possiamo riuscir vittoriosi in questa lotta contro la nostra carne. Con questa nuova disposizione siamo in grado di produrre abbondantemente il frutto dello spirito alla lode di Geova. — Rom. 6:17-20; Gal. 5:22-24.

Speriamo che questo breve studio dell’uso biblico della parola “legge” vi abbia dato maggior intendimento della vostra posizione di dedicati Cristiani, schiavi di Geova Dio.

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