BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w70 15/9 pp. 572-575
  • Il canto fa parte della nostra adorazione

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Il canto fa parte della nostra adorazione
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • NEI TEMPI ANTICHI
  • NEI TEMPI APOSTOLICI
  • NEI TEMPI MODERNI
  • AUSILI PER CANTARE
  • Cantate lodi a Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
  • Lodiamo Geova con il canto
    Il ministero del Regno 1991
  • Cantiamo con gioia!
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2017
  • Il ruolo della musica nell’adorazione odierna
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1997
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
w70 15/9 pp. 572-575

Il canto fa parte della nostra adorazione

La buona notizia del regno di Dio che i servitori di Geova recano alle persone della terra è definita un canto e non senza buona ragione. È bella, armoniosa, reca conforto e gioia agli ascoltatori, come avviene per un bel canto letterale. In modo molto appropriato ci è ripetutamente comandato di cantare tale canto, come in Salmo 96:1 e Isaia 42:10: “Cantate a Geova un canto nuovo”.

Come servitori di Geova non solo ci è comandato di cantare questo canto figurativo, ma siamo anche incoraggiati a cantare cantici letterali come parte della nostra adorazione. E si potrebbe ben dire che, di tutti i modi in cui possiamo adorare e lodare Geova Dio — mediante la preghiera, discorsi pubblici, ministero di campo e mediante la nostra esemplare condotta — uno dei modi più belli è questo letterale canto di cantici alla lode di Geova.

Il cantare tali cantici fa dunque parte dell’adorazione cristiana di Geova Dio. Geova ascolta questi cantici come ascolta le nostre preghiere. Il canto di questi cantici dà a tutti l’opportunità di partecipare attivamente all’adorazione. Nella misura che partecipiamo pienamente a questo aspetto della nostra adorazione, in quella misura ne riceveremo gioia ed edificazione spirituale.

NEI TEMPI ANTICHI

È davvero interessante notare come era musicale il popolo di Dio nell’antichità e che parte preminente aveva la musica nella loro adorazione. Pertanto l’esperto di storia della musica, Kurt Sachs, dice: “Tra i libri del mondo, pochi possono pretendere d’avere maggiore importanza della Bibbia per la storia della musica. L’Oxford Companion to Music dice che “in tutta la storia antica del popolo giudaico . . . troviamo che la musica è menzionata con una frequenza che forse supera la sua menzione nella storia di qualsiasi altro popolo”. E Grove’s Dictionary of music and Musicians, Volume 4, chiede: ‘Erano i Giudei un popolo specialmente musicale?’ Esso risponde: “Sì . . . Il re Sennacherib chiese e ricevette come tributo dal re Ezechia molti musicisti giudei, uomini e donne. Durante l’esilio i Babilonesi chiesero ai loro prigionieri giudei di intrattenerli coi loro canti”. Il Salmo 137 ci fa capire che i canti di questi esiliati erano primariamente i “canti di Sion”, “il canto di Geova”.

Com’è dunque caratteristica l’esortazione: “Innalzate melodie a Dio, innalzate melodie. Innalzate melodie al nostro Re, innalzate melodie. Poiché Dio è Re di tutta la terra; innalzate melodie, agendo con discrezione”. (Sal. 47:6, 7) Il primissimo caso in cui si narra che gli Israeliti lodarono Geova con melodie fu dopo la loro liberazione al mar Rosso. Con che giubilo dovettero cantare le parole! “Lasciatemi cantare a Geova, poiché si è altamente esaltato. Egli ha lanciato in mare il cavallo e il suo cavaliere”. — Eso. 15:1-21.

La musica vocale e strumentale divenne parte preminente dell’adorazione nel tempio di Gerusalemme. Il re Davide dispose che su un totale di 38.000 Leviti 4.000 ‘rendessero lode a Geova’. (1 Cron. 23:3, 5) La lode vocale e strumentale a Geova aveva particolare importanza in speciali occasioni, come quando Davide portò l’arca del patto a Gerusalemme, quando Salomone dedicò il tempio che aveva edificato a Geova e quando gli Israeliti sotto Neemia inaugurarono le mura di Gerusalemme che avevano ricostruite. — 1 Cron. 15:1-28; 2 Cron. 5:11-14; Neem. 12:27-30, 38-42.

NEI TEMPI APOSTOLICI

Il canto fece parte dell’adorazione anche nei tempi apostolici. Di Gesù era stato predetto: “Dichiarerò il tuo nome ai miei fratelli; nel mezzo della congregazione ti loderò con cantici”. (Ebr. 2:12; Sal. 22:22) Durante e dopo l’ultima celebrazione valida della Pasqua Gesù e i suoi apostoli cantarono alcuni cantici o salmi come si usava allora. (Matt. 26:30) L’apostolo Paolo ci fa capire che il canto era parte regolare dell’adorazione nella congregazione, poiché dice: “Che si deve fare, dunque? . . . Canterò lodi col dono dello spirito”, cioè in una lingua sconosciuta, “ma anche canterò lodi con la mia mente”. — 1 Cor. 14:15, 16.

Non solo Paolo stesso cantava ma esortò pure i cristiani a cantare: “Continuate . . . parlando a voi stessi con salmi e lodi a Dio e cantici spirituali, cantando e accompagnandovi con musica nei vostri cuori a Geova”. “Continuate ad ammaestrarvi e ad ammonirvi gli uni gli altri con salmi, lodi a Dio, cantici spirituali con grazia, cantando nei vostri cuori a Geova”. — Efes. 5:18-20; Col. 3:16.

NEI TEMPI MODERNI

Quelli del popolo di Geova dei tempi attuali offrono lode a Geova e si ammaestrano e si ammoniscono gli uni gli altri con cantici? Sì, e a questo scopo hanno pubblicato libretti di cantici sin dal 1879, l’anno in cui fu pubblicato lo stesso primo numero de La Torre di Guardia. Come lodino Dio e si ammoniscano oggi gli uni gli altri con cantici si può vedere dai temi che si trovano nel loro ultimo libretto dei cantici, ‘Cantate e accompagnatevi con musica nei vostri cuori’. Fra essi sono: “Geova regna!” “Geova è il mio Pastore”, “‘Predichiamo la Parola’!” “La prova d’esser discepoli”.

A motivo di ciò, ne consegue che cantando tali cantici come parte della nostra adorazione ubbidiamo anche al comando dell’apostolo Paolo: “Riteniamo la pubblica dichiarazione della nostra speranza senza vacillare . . . E consideriamoci a vicenda per incitarci all’amore e alle opere eccellenti”. (Ebr. 10:23, 24) Sì, quando cantiamo cantici come “Noi siamo Testimoni di Geova” e “Gioia della Risurrezione” facciamo pubblica dichiarazione della nostra speranza. E quando cantiamo cantici come “Dobbiamo avere la Fede” e “Il Frutto dello spirito”, non ci incitiamo gli uni gli altri all’amore e alle opere eccellenti? Certo!

Se prestiamo attenzione alle parole di questi cantici, le prendiamo a cuore e cerchiamo di vivere secondo i sentimenti da essi espressi nel miglior modo consentito dalle nostre capacità, quale sarà il risultato? Ebbene, ci aiuterà come popolo di Geova a essere zelanti nel nostro ministero, a produrre tutti i frutti dello spirito e così saremo in buona armonia coi nostri conservi cristiani nonché coi nostri stessi familiari. Che benedizione!

AUSILI PER CANTARE

Giacché questi cantici sono parte della nostra adorazione, dovremmo volerli cantare meglio che possiamo. Ciò significa che dobbiamo pensare anche alla loro musica, alle loro melodie. Che cos’è necessario? Anzitutto si tratta di imparare le melodie. Alcuni pare facciano fatica a impararle. Pare che alcuni abbiano limitate doti musicali e in alcune case non c’è nessuno strumento musicale che sia d’aiuto. Questa è una delle ragioni per cui la Società Torre di Guardia ha provveduto i dischi dei cantici. Avendo una serie di questi dischi e suonandoli nelle loro case, ascoltandoli attentamente, tutti possono essere aiutati a conoscere bene le melodie e imparare come si devono cantare.

Una volta che si conoscono le melodie, che cos’altro ci vuole? Un’altra cosa necessaria per cantare bene questi cantici è di prestare attenzione al modo in cui si devono cantare i vari cantici. Per aiutare in ciò, all’inizio di ciascun cantico, proprio sopra il primo rigo musicale, c’è una parola o frase indicante come si deve interpretare il cantico; se felicemente o con fervore, con vigore o teneramente, ecc. Prestando attenzione a questi suggerimenti saremo aiutati ad avere lo spirito dei vari cantici per cantarli con il sentimento o la vivacità richiesti dalle parole e dalla musica.

Seguendo i princìpi appresi nella Scuola di Ministero Teocratico saremo pure notevolmente aiutati nei nostri sforzi di cantare bene. Come nell’oratoria, una delle esigenze fondamentali è di cantarli con sufficiente volume. Naturalmente, non tutti possono alzare la voce nello stesso modo. Alcuni hanno per natura la voce sommessa, altri possono non sentirsi bene, altri possono essere deboli a causa di vecchiaia; alcuni possono non saper affatto cantare. Ma ciascuno può avere nel cuore lo spirito dei cantici e quindi esprimerlo nella misura che può.

Nell’addestramento della Scuola di Ministero Teocratico ci sono anche dati consigli sull’entusiasmo e sul calore e sentimento. Queste qualità sono anche più importanti per cantare bene i nostri cantici di lode a Geova. Vogliamo dunque cantarli con brio e sentimento, specialmente quelli che si devono cantare di cuore. E come l’enfasi è importante per parlare, così l’enfasi, cioè l’enfasi del ritmo, è importante per cantare se vogliamo esprimere lo spirito del cantico.

Com’è appropriato che cantiamo lodi a Geova considerando com’è meraviglioso e amorevole! Com’è pure appropriato ammaestrarci e ammonirci gli uni gli altri coi cantici! Per il fatto che il canto fa parte della nostra adorazione tutti possono parteciparvi attivamente, anche se non tutti hanno il privilegio di parlare dal podio. Prendiamo dunque sul serio questa parte della nostra adorazione, poiché Geova ascolta i nostri cantici di lode come ascolta le nostre preghiere.

E, soprattutto, prestiamo più che la solita attenzione alle parole. Per mezzo delle parole adoriamo Geova Dio, recandoGli lode, e per mezzo delle parole ci ammaestriamo e ci ammoniamo gli uni gli altri. Se veramente ci immedesimiamo con tutto il cuore in quella parte della nostra adorazione che è il canto recheremo gioia a Geova, onore al suo nome e recheremo incoraggiamento e felicità ad altri oltre che a noi stessi. Sì, “innalzate melodie a Dio, innalzate melodie”.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi