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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1962 | 15 agosto
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di prendere grandi quantità di insetti che volano o che camminano per provvedere cibo fresco alle creature che oggi mangiano insetti.
L’anno successivo Noè non uscì dall’arca con meno bestie selvatiche, meno animali domestici, meno creature volatili e che strisciano e uccelli di quanti ne avesse introdotti nell’arca. È possibile che quando uscì ne avesse di più, a motivo della riproduzione di queste creature inferiori. Di che cosa si nutrirono dunque tutte le creature viventi nell’arca durante quei dodici mesi lunari e dieci giorni, o durante un intero anno solare, chiusi nell’arca? Certamente non di carne, né mangiandosi l’una con l’altra.
Tutte queste creature, umane e di specie inferiore, poterono vivere nell’arca senza carne per un anno intero. Perché non avrebbero potuto tutte quelle creature viventi vivere senza carne nei 1.656 anni prima del Diluvio, o prima del tempo in cui Dio disse specificatamente ad Adamo ed Eva nell’Eden ciò che egli aveva dato come cibo alle creature terrestri? E se poterono esistere in questo modo nei primi 1.656 anni di esistenza dell’uomo, perché non potrebbero ritornare a vivere in questo modo e continuare a vivere in questo modo durante il regno millenario di Gesù Cristo e poi per l’eternità? Durante il suo regno millenario, essendo il Re, Gesù Cristo avrà il dominio sopra la vita degli animali, degli uccelli, degli insetti e dei pesci e anche sopra la vita dell’uomo. Egli la regolerà secondo la volontà di Dio e per il benessere della vita di tutte le creature sulla terra. Perciò non dovremmo pensare solo alla parte della domanda che riguarda il tempo posteriore al Diluvio e trascurare di considerare la parte della domanda che riguarda il tempo anteriore al Diluvio, come se non avesse importanza. Accettiamo il punto di vista biblico sul soggetto e non preoccupiamoci eccessivamente di questioni d’importanza solo secondaria, fino al punto di sciupare tempo, cervello e tranquillità di cuore e rischiare di cadere nell’errore degli atei evoluzionisti.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1962 | 15 agosto
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Domande dai lettori
● Potreste aiutarmi a trovare quella dichiarazione, che dovrebbe essere nella Bibbia, secondo cui “è meglio che un uomo metta il proprio seme nel seno di una prostituta piuttosto che versarlo in terra”? — M. P., Stati Uniti.
Questa domanda è stata fatta spesso ed è stata citata quasi invariabilmente da cattolici romani. Secondo il Servizio d’Informazioni dei Cavalieri di Colombo, tale dichiarazione non rappresenta il punto di vista cattolico romano. Ma d’altra parte un sacerdote, parlando nella cattedrale di S. Patrizio a New York, disse che era più naturale mettere il proprio seme in seno ad una prostituta che versarlo per terra, benché non vi fosse alcuna scrittura in proposito. Questo è il modo di pensare di certi sacerdoti cattolici romani in alcune parti d’Italia, che sono noti per aver scusato la fornicazione e l’adulterio purché non venisse praticato il controllo delle nascite.
Ovviamente, tale dichiarazione è in contrasto con tutto ciò che le Scritture dicono sul soggetto delle relazioni sessuali. Tuttavia può darsi che tale detto sia una corruzione del racconto scritturale circa Onan, che sciupò il suo seme versandolo per terra anziché compiere il proprio dovere verso il fratello defunto, secondo il matrimonio per levirato, a causa di cui fu ucciso da Geova. — Gen. 38:9.
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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1962 | 15 agosto
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Domande dai lettori
● Saprà la gran folla delle “altre pecore” che sopravvivranno ad Armaghedon se i loro compagni del rimanente furono fedeli e ottennero il premio dell’immortalità o no? — F. C., Stati Uniti.
Sì, pare ragionevole pensare che quelli delle “altre pecore” che vivranno nel nuovo mondo dopo Armaghedon sapranno chi costituisce i 144.000 membri del corpo di Cristo. A questo proposito possiamo applicare ciò che si legge in Salmo 87:5, 6 (Na): “E di Sion si dirà: ‘E questo e quello, tutti sono nati in lei, ed Egli la rende stabile, l’Altissimo’. Il Signore scriverà nel libro dei popoli: ‘Questo è nato colà’”.
È più che ragionevole che sia così. Certamente nei tempi attuali sappiamo, grazie al racconto scritturale, che nell’antichità certuni ricevettero l’approvazione di Geova, e queste informazioni sono un incoraggiamento per noi. Quindi per coloro che vivranno nel nuovo mondo dopo Armaghedon sarà similmente uno stimolo a mantenersi fedeli il sapere che certuni furono fedeli e ricevettero la gloriosa ricompensa dell’immortalità. La loro fedele devozione sarà ricordata da coloro che li conobbero, in armonia con il principio dichiarato in Ebrei 13:7 (Ri): “Ricordatevi di quelli che sono stati a voi preposti, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; e considerando l’esito del loro tenor di vita, imitatene la fede”.
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