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Dove rivolgersi in tempo d’afflizioneLa Torre di Guardia 1962 | 1° luglio
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coloro che si sono rivolti a Geova in tempo d’afflizione, i superstiti “d’ogni nazione e tribù e popolo e lingua”! — 2 Piet. 3:13; Apoc. 7:9, 10, Na.
E che dire dell’afflizione individuale ora, prima di Armaghedon? La morte è forse oggi la più grande ragione d’afflizione, qualunque ne sia la causa immediata. Le malattie e la vecchiaia possono anche esser causa d’afflizione. Il rivolgersi a Geova reca forse pratico sollievo? Sì! Il dolore che si prova per la morte di una persona cara si trasforma nella sicura attesa della risurrezione promessa da Gesù che disse: “Non vi meravigliate di questo, perché vien l’ora in cui tutti quei che sono nei sepolcri, udranno la sua voce, e ne usciranno”. (Giov. 5:28, 29, Na) La fede nel sollecito adempimento di tale promessa infonde una forte volontà di vivere. Apprendendo i princìpi biblici e la buona notizia del regno di Dio si ottiene una salutare pace mentale e si è dissuasi dal commettere azioni di cui nascerebbe ulteriore afflizione. È possibile sopportare la vecchiaia e le infermità croniche lietamente quando si sa che la nostra generazione si avvicina al tempo in cui malattie, dolori, sofferenze e morte spariranno di mezzo all’umanità. — Apoc. 21:3-5.
Non solo chi si rivolge a Geova ha la forza di sopportare con pazienza le infermità fisiche, ma quando si è spiritualmente malati per aver commesso una trasgressione si può chiedere a dei cristiani maturi di pregare Dio onde conceda il perdono e lo spirito guaritore all’afflitto. (Giac. 5:13-15) Trovandosi in difficoltà economiche i servitori di Geova gli chiedono giustamente di dar loro la possibilità di avere sufficiente “pane quotidiano”. (Matt. 6:11, Na; Prov. 30:7-9) Quando sono afflitti a causa della persecuzione i cristiani si rivolgono a Geova per esser liberati o avere la forza di sopportare per amore della giustizia. (Sal. 143:9; 1 Cor. 10:13) Possiamo anche chiedere fiduciosamente di essere liberati dalla tentazione. — Matt. 6:13; 26:41.
ALLA VOSTRA PORTA
Quando i cristiani testimoni di Geova vengono alla vostra porta con la Bibbia alla mano, ricordate la saggia condotta di Cornelio. Riunite la famiglia per ascoltare le cose che Geova ha comandato loro di dire. Vi insegneranno con piacere come rivolgervi a Geova in questi tempi di crescente afflizione. Anzi, prendete l’iniziativa, come fece Cornelio; chiedete nella più vicina Sala del Regno che un testimone di Geova venga a visitarvi a casa vostra. Essi trovano gioia nel far conoscere il vero Dio e il meraviglioso proposito ch’egli ha per l’umanità. A voi e ai vostri amici i testimoni di Geova dicono con entusiasmo: “Ecco il nostro Dio, in Lui abbiamo sperato ed Egli ci salverà. Il Signore! In Lui abbiamo sperato! Esultiamo e rallegriamoci nella Sua salvezza!” — Isa. 25:9, Na.
Sì, acquistate senza indugio conoscenza di Geova Dio. Egli è colui a cui bisogna rivolgersi in tempo d’afflizione.
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RaccomandazioneLa Torre di Guardia 1962 | 1° luglio
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Raccomandazione
● Un testimone di Geova dell’Ohio narrò questa esperienza: “Un giorno il caporeparto della ditta dove lavoro ebbe a dire di me a quelli del mio reparto: ‘Bill B. . . . è l’unico operaio fidato del mio reparto, l’unico su cui posso fare affidamento’. Dopo aver appreso che ero un testimone di Geova, egli ebbe occasione di parlare agli uomini della pulizia, dell’onestà e del lavorare tutto il giorno. Concluse dicendo: ‘Forse dovreste unirvi tutti alla religione di Bill B. . . . e allora probabilmente fareste tutti meglio’”.
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