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  • Invito a lodare Geova
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
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  • LA RAGIONE DELLO STUDIO BIBLICO
  • GIUSTO SERVIZIO
  • Vi è esteso un invito
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
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  • Il messaggio che dobbiamo proclamare
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
w61 1/1 pp. 5-7

Invito a lodare Geova

VI POTREBBE essere un privilegio più grande di quello di servire Geova Dio, il Supremo Sovrano dell’universo? Non vi è nulla che possa reggere in paragone con questo. A tutti coloro che lo amano è esteso l’invito: “Cantate a Geova, tutti voi della terra! Annunciate di giorno in giorno la salvezza che egli dà! Narrate fra le nazioni la sua gloria, fra tutti i popoli i suoi atti meravigliosi”. Avete accettato l’invito a lodare Geova? — 1 Cron. 16:23, 24.

Geova è l’Autore del provvedimento per la salvezza dell’umanità dal peccato e dalla morte. Egli “ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. Egli stesso difende i suoi servitori, impedendo al nemico di sopraffarli. Perciò a lui il suo servo Davide gridò con riconoscenza: “Tu sei stato un rifugio per me, una forte torre a motivo del nemico”. Egli continuerà ad essere un rifugio e una forte torre per il suo popolo durante la distruzione della battaglia di Armaghedon, ormai prossima. A tutti coloro che vogliono approfittare di questo provvedimento viene dato il comando: “Annunciate di giorno in giorno la salvezza che egli dà!” — Giov. 3:16; Sal. 61:3.

Noi viviamo nel tempo in cui Dio agisce per porre fine al mondo ingiusto, per rivendicare il suo nome vituperato e per riservare infinite benedizioni su coloro che lo adorano. Egli compirà queste cose per mezzo del suo regno, ora pienamente all’opera nei cieli sotto la sovranità del suo unto Figlio Gesù Cristo. In risposta al sensazionale annuncio dell’istituzione del Regno, i fedeli nelle corti celesti adorarono Dio, dicendo: “Noi ti ringraziamo, Geova Dio, Onnipotente, che sei e che eri, perché hai assunto il tuo gran potere e hai cominciato a governare come re”. Avendo udito la buona notizia che il regno di Dio governa, adoriamo similmente Dio anche noi sulla terra, unendoci nel ringraziarlo, e partecipando alla gioiosa proclamazione che “il regno del mondo è divenuto il regno del Signor nostro e del suo Cristo, ed egli governerà come re nei secoli dei secoli”? Siamo invitati a farlo, e quale privilegio è accogliere ora questo invito! — Apoc. 11:15-17.

LA RAGIONE DELLO STUDIO BIBLICO

Quando studiate la Bibbia, sia da soli che con un testimone di Geova, abbiate in mente la ragione di tale studio. Affinché “siate ripieni dell’accurata conoscenza della sua volontà in ogni sapienza e discernimento spirituale, affinché camminiate in modo degno di Geova per piacergli pienamente mentre continuate a portar frutto in ogni opera buona”. Quando conosciamo la sua volontà, dobbiamo conformarci ad essa. Ciò dovrebbe influire sulla nostra vita e produrre in noi i cambiamenti necessari per ‘camminare in modo degno di Geova’. “Mettete quindi da parte ogni sozzura e la superflua cattiveria morale, accettando con mansuetudine che sia radicata in voi la parola che può salvare le anime vostre”. Se abbiamo risposto in tal modo alla parola di Dio, eliminando la cattiveria morale, e se abbiamo accettato che venga radicata in noi la parola e realmente abbiamo fede in Dio e nelle sue promesse, allora abbiamo il privilegio e la responsabilità di accettare l’invito divino ed essere testimoni di Geova e del suo regno. Così facendo siamo graditi a Dio, perché gli offriamo un accettevole “sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione del suo nome”. — Col. 1:9, 10; Giac. 1:21; Ebr. 13:15.

Non dovremmo mai dimenticare la gravità della cosa. La nostra vita e la vita di coloro ai quali siamo mandati dipendono dalla nostra risposta. (Ezech. 3:17-21) Non una volta soltanto, in una professione di fede, ma ogni giorno, a prova della nostra fede, dobbiamo sostenere la via di Dio. “Poiché col cuore si esercita fede per la giustizia, ma con la bocca si fa pubblica dichiarazione per la salvezza”. (Rom. 10:10) Altrettanto importante della nostra fede in Dio, nel suo Figlio e nel nuovo mondo di giustizia, è la nostra fede nell’importanza di essere all’altezza delle esigenze divine per ottenere il favore di Dio, la salvezza dal peccato e dalla morte, e la vita nel nuovo mondo. Impegnandovi regolarmente a compiere la volontà divina, facendo pubblica dichiarazione di ciò che avete appreso dalla Bibbia, ‘salverete sia voi stessi che coloro che vi ascoltano’. (1 Tim. 4:16) Solo se imparano le giuste esigenze di Dio e si uniformano ad esse, gli uomini saranno risparmiati quando questo vecchio mondo sarà distrutto ad Armaghedon.

GIUSTO SERVIZIO

Il Signore Gesù stabilì per noi il modello per servire Dio. All’inizio del suo ministero terreno egli menzionò il suo incarico, com’è riportato nel rotolo del profeta Isaia. Questo dice, in parte: “Lo spirito di Geova è sopra me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai poveri, . . . predicare l’anno accettevole di Geova”. (Luca 4:18, 19) Egli studiò la Parola di Dio, riportata nelle Scritture, pregò il Padre per avere il suo spirito, e seguì la Sua direttiva. Pur non nascondendo la buona notizia a coloro che avevano molti beni di questo mondo, ma predicando a uomini come il ricco Zaccheo e il governante Nicodemo, egli non era tuttavia come i “Farisei, amanti del denaro” che trattavano il resto dell’umanità come se non valesse nulla. Egli aveva considerazione per gli umili e i poveri. Egli venne “a cercare e trovare ciò che era perduto”, le “pecore perdute della casa d’Israele”. Egli “n’ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore che non hanno pastore”. Si recò in casa della gente per insegnare loro. Con pazienza spiegò loro le promesse della Parola di Dio. Egli riconobbe l’urgenza della situazione, poiché quello era un tempo di giudizio. Era il tempo propizio per accettare il provvedimento di Geova per la liberazione riconoscendo e seguendo il suo Messia. Le moltitudini lo seguivano per il pane che dava loro, per le guarigioni che compiva, anche per ascoltare le cose che insegnava, ma solo pochi accettarono il suo invito: “Sii mio seguace”. Ma coloro che manifestarono il desiderio di servire Dio e di condividere la buona notizia con altri, egli li prese con sé mentre predicava, perché potessero acquistare esperienza nel ministero. In tutto questo egli stabilì il modello che dobbiamo seguire. — Luca 19:10; Matt. 10:6; 9:31; Giov. 1:43, VR.

Gesù istruì i suoi discepoli perché dovevano essere suoi testimoni fino alla più lontana parte della terra, e li assicurò che sarebbe stato con loro. In armonia con questo comando vi sono oggi uomini, donne e bambini in 175 paesi, che hanno studiato la Parola di Dio come Gesù, che come lui pregano il Padre per avere il suo spirito, e che seguono le sue orme servendo Dio in qualità di testimoni come egli fece. Essi sono testimoni di Geova. Fedele alla sua promessa Gesù è con loro. Essi hanno le sue parole riportate nella Bibbia e prestano attenzione a quello che disse. Regolarmente si radunano nelle loro Sale del Regno per studiare la Bibbia e per divenire qualificati predicatori e insegnanti del messaggio del Regno; e, come promise Gesù, dove due o tre sono riuniti nel suo nome, egli è presente mediante lo spirito santo. (Atti 1:8; Matt. 28:20; 18:20) Così preparati sono operai che non hanno nulla di cui vergognarsi, in grado di maneggiare rettamente la parola di verità. Quando persone di buona volontà esprimono il desiderio di insegnare anch’esse la Parola di Dio ad altri, sono invitate a valersi dello stesso addestramento gratuito e a ricevere personalmente istruzione da un ministro qualificato nell’effettivo servizio di campo. Questo è l’esempio dato da Gesù, ed è quello che i testimoni di Geova seguono oggi. Ogni giorno l’anno scorso 236 nuove persone, come media, in ogni parte del mondo, espressero il desiderio di servire Geova e si valsero di quest’addestramento per diventare ministri qualificati. Alcuni di loro hanno potuto dedicare molto tempo al servizio, mentre le circostanze hanno reso possibile ad altri di dedicare solo alcune ore al mese portando effettivamente ad altri la buona notizia del Regno, ma la cosa più importante è che hanno dimostrato il loro amore a Dio accettando il suo invito d’essere suoi testimoni.

Ma non tutti quelli che ascoltano il messaggio accettano l’invito divino di servirlo. Perché no? Il profeta Ezechiele li descrive così: “Vengon da te come fa la folla, e il mio popolo si siede davanti a te, e ascolta le tue parole, ma non le mette in pratica; perché, con la bocca fa mostra di molto amore, ma il suo cuore va dietro alla sua cupidigia. Ed ecco, tu sei per loro come una canzone d’amore d’uno che abbia una bella voce, e sappia suonar bene; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica”. (Ezech. 33:31, 32, VR) Sono come coloro che ascoltarono Gesù ma non accettarono il suo invito: “Sii mio seguace”. Che errore stanno facendo! Che errore ascoltare le parole pronunciate per comando di Dio e non agire in armonia ad esse! Geova esige amore, non solo a parole, ma con l’ubbidienza ai suoi comandamenti.

È ora il tempo in cui, in armonia con la profezia di Gesù sul tempo della fine, “questa buona notizia del regno” viene predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni prima che giunga la fine. Approfittate delle grandi opportunità che vi si presentano. Ora, prima che giunga la fine compiuta, annunciate la salvezza provveduta da Dio, affinché anche voi possiate riceverne i benefici. Partecipate alla proclamazione dell’istituzione del regno di Dio, affinché possiate essere uno dei suoi sudditi e riceverne i benefici per sempre. — Matt. 24:14.

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