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La massima celebrazione dell’anno — Vi sarete?La Torre di Guardia 1973 | 1° aprile
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fisico di cui la maggioranza nemmeno prenderà parte? Naturalmente no! L’aspetto spirituale di questa importante celebrazione ci spinge ad assistere. Tutta l’attenzione dei presenti sarà rivolta alla Fonte della vita, Geova stesso, e al suo grande provvedimento per la vita eterna mediante il sacrificio di riscatto del suo diletto Figlio, il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. La morte che questi subì sul palo di tortura sarà ricordata non solo perché provvide il riscatto per il genere umano, ma anche perché dimostrò l’amore, la devozione e l’ubbidienza di Gesù verso Geova. In questo modo Gesù diede prova che il Diavolo era un bugiardo, rivendicando la Parola e il nome di Geova.
Perciò, chi deliberatamente sarà assente a questa celebrazione, il 17 aprile, fa bene a considerare questa domanda: Se la volontaria mancanza di riguardo per l’antica Pasqua era punibile con la morte, non sarebbe una punizione più severa inflitta a chi disprezza il Pasto serale del Signore, calpestando il provvedimento rappresentato dal pane e dal vino? Di sicuro vorrete accettare l’invito a esser presente a questa celebrazione e, con fede, accettare il provvedimento del sacrificio di riscatto di Gesù — Num. 9:13; Ebr. 10:26-31.
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Pietro fu mai a Roma?La Torre di Guardia 1973 | 1° aprile
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Pietro fu mai a Roma?
SE APPARTENETE alla Chiesa Cattolica Romana o ne conoscete gli insegnamenti, sapete che il suo fondamento dipende dall’esser Pietro stato a Roma. The Catholic Encyclopedia del 1911 dice: “Questo costituisce il fondamento storico della pretesa dei Vescovi di Roma al Primato apostolico di Pietro”.
Il fatto che si attribuisca tale grande importanza all’esser Pietro stato a Roma dà veramente ragione d’attendere che sia sostenuto da prove storiche degne di fede. The Catholic Encyclopedia afferma che questo accada, dicendo: “La residenza e la morte di S. Pietro a Roma sono stabilite al di là di ogni contesa giacché i fatti storici con una serie di distinte testimonianze si estendono dalla fine del primo alla fine del secondo secolo”. In modo simile, la New Catholic Encyclopedia osserva: “È assolutamente certo che Pietro trascorse a Roma i suoi ultimi anni”.
BABILONIA FU ROMA?
La più antica testimonianza addotta è quella di I Pietro 5:13: “Colei che è in Babilonia, eletta come voi, vi manda i suoi saluti”. Una nota in calce nella New American Bible, una moderna traduzione cattolica romana, identifica questa “Babilonia” come segue: “Roma la quale, come l’antica Babilonia, conquistò Gerusalemme e ne distrusse il tempio”. Tuttavia questa stessa traduzione cattolica riconosce che, se Pietro scrisse la lettera, “dovette avere una data anteriore al 64-67 d.C., periodo in cui ebbe luogo sotto Nerone la sua esecuzione”. Ma Gerusalemme non fu distrutta dai Romani fino all’anno 70 E.V. Al tempo in cui Pietro scrisse la sua lettera non esisteva dunque nessuna corrispondenza fra Babilonia e Roma.
Così l’idea che Babilonia significa Roma semplicemente è un’interpretazione,
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