Un mondo del tutto nuovo per questo globo
UN NUOVO mondo! Chi lo può creare? A che cosa somiglierà? Secondo le idee di chi sarà fatto? Piacerà esso a ogni vivente? Durerà per sempre? La risposta giusta, basata su un’autorità che non può essere discussa, conforta quelli che fanno cordoglio a causa delle malvage condizioni presenti, e calma tutte le paure del futuro avvolto d’oscurità e incertezza. Essa colma di speranza i cuori delle persone rette. Con tale autorevole informazione, queste vengono confortate dalla certezza che il nuovo mondo sarà assolutamente perfetto e soddisferà appieno il desiderio dei loro cuori e farà più che adempiere le loro più alte aspettative.
Ora è tempo per tutti quelli che amano la giustizia e la verità di farsi coraggio e rallegrarsi. È tempo che tutti quelli che vorrebbero vivere sotto un governo di giustizia e di pace esaminino i fatti alla luce di quel vegnente nuovo mondo per apprendere la verità ed essere guidati da essa. Gli ostacoli che incontrate, la perdita di tempo e lo studio da parte vostra non sono da paragonarsi alle ricompense in conoscenza, intendimento, pace, gioia e speranza di vita che riceverete. Il tempo è breve. Coloro che non s’informano e non scelgono il nuovo mondo il quale le vere Autorità Superiori stabiliranno presto non sopravvivranno per ricevere le sue benedizioni e beatitudini. Esso è per quelli che lo desiderano e per ciò si preparano. Nessuno sarà forzato a entrarvi contro la sua propria volontà e scelta.
Il nuovo mondo significa più di quanto credono le nazioni. Esso richiede più di quello ch’esse possono accumulare. È un fatto che esse non lo vogliono. Perciò il promesso nuovo mondo di pace duratura non dovrebbe esser confuso col cosiddetto “nuovo ordine” o “ordine del nuovo mondo” che fu sostenuto anni fa da una grande pubblicità dei dittatori religiosi e politici allo scopo di adescare il popolo. Il giusto nuovo mondo è tutto l’opposto di quel progetto umano egoistico e ambizioso. Tale progetto cerca di giungere alla sua realizzazione con la forza bruta e crudele, con la distruzione di milioni di vite e di case pacifiche, forzando le coscienze del popolo comune e la libera scelta personale, e, a sua vergogna, mediante la collaborazione della religione organizzata per persuadere i popoli soggetti che tale “nuovo ordine” è in armonia con la volontà di Dio Onnipotente. Istituito con questi mezzi e modi e con tali mire, quel “nuovo ordine” escogitato dall’uomo non può essere mai l’espressione della volontà d’un Dio di verità e di giustizia. Né può resistere o durare, perché sbarra la via del nuovo mondo di giustizia, e si erge come un falso sostituto del promesso regno di Dio. Condannato al fallimento, esso perirà!
Questo non avverrà per la volontà, l’autorità e gli sforzi umani, ma mediante l’onnipotenza e il decreto del grande Governatore dell’universo. Egli è la somma Autorità sulle questioni inerenti all’universo, inclusa la nostra terra e le nazioni e i popoli che sono su di essa. Egli è l’Unica Sorgente di sicura informazione che soddisfa la brama di verità dei cuori onesti. La sua rivelata Parola, la Sacra Bibbia, è il Suo mezzo o canale per dare questa infallibile informazione alle persone ammaestrabili che cercano la giustizia e la vita. Egli è il solo interprete della sua propria Parola profetica. Egli fa che si verifichino ai nostri giorni le situazioni e gli avvenimenti che adempiono e chiariscono il senso occulto delle profezie, e indi apre gli occhi dei ricercatori della sua Parola perché vedano l’accordo o la rispondenza tra le profezie e i paurosi fatti oggi manifesti. (2 Piet. 1:20, 21) Perciò, al grande Governatore dell’universo è dovuto ogni onore, fiducia e riconoscenza per tutta la rivelata informazione circa il nuovo mondo che trasformerà interamente l’esistenza del genere umano sulla terra.
Un grandioso sconvolgimento è in corso sulla terra. Da una parte son nuovi metodi di guerra atomica, moderni mezzi di trasporto e di comunicazione, sorprendenti scoperte della scienza e dall’altra sono fasci luminosi di verità che smascherano gli schemi infondati del “nuovo ordine” della religione. Per conseguenza, grandi mutamenti sono in corso. Il bisogno del nuovo è ammesso; il vecchio deve passare. Tuttavia gli umani son propensi ad aderire al vecchio perché vi sono abituati, sebbene a loro danno. I pochi che egoisticamente han mietuto profitto, vantaggi, potenza e autorità dal vecchio, lo preferiscono e cercano di arrestare o controllare ogni movimento che tenda al nuovo. Per i loro egoistici interessi offrono cose ch’essi definiscono nuove, ma che sono invece semplici mascheramenti con nomi e vesti moderne le quali sotto hanno le stesse vecchie cose. Un’attenta investigazione rivela che esistono forze più potenti dell’uomo che gli impediscono d’istaurare veramente un nuovo sistema di cose. L’uomo può cambiare soltanto l’apparenza superficiale di poche cose sulla terra, e può farle sembrare nuove solo per breve tempo; egli non può controllare le cose che sono al disopra dell’uomo e invisibili a lui. Ma Colui che è assiso sul trono dell’universo ha detto: “Ecco, io fo ogni cosa nuova . . . Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci”. — Apoc. 21:5.
Il discorso dell’uomo riguardo a un “nuovo mondo” mediante l’opera umana è recentissimo ed è effettivamente designato a saggiare il progresso e la libertà dell’uomo stesso. Già circa seimila anni fa il Creatore preannunciò l’istituzione e la venuta d’un grandioso nuovo mondo il quale avrebbe liberato gli uomini ubbidienti dall’inganno, dall’oppressione e dalla morte. E perché, nei primi albori dell’esistenza dell’uomo, il Creatore della perfezione preannunciò un futuro nuovo mondo? Per rispondere a questa domanda è necessario esaminare i fatti concernenti il mondo che il Creatore fece originariamente, nonché i fatti concernenti il mondo che esiste ora e che è responsabile dell’attuale distretta.
DUE PARTI NEL MONDO ORIGINARIO
Il termine “mondo” come è impiegato dal grande Creatore non è ristretto alla terra e alle cose visibili all’uomo. Le ispirate Scritture di verità indicano che un “mondo” comprende i cieli, o cose più elevate invisibili all’uomo, e pure la terra. Comprende insieme l’invisibile e il visibile, in quanto che l’invisibile domina e influenza ciò che è visibile all’occhio umano. Non si confonda su ciò che scritturalmente costituisce le due parti d’un mondo. Qui i “cieli” non si riferiscono agli astri e ai pianeti degli spazi stellari, né la “terra” ha riferimento a questo globo terrestre, fisico, che percorre annualmente un’orbita solare. In un senso simbolico i “cieli” e la “terra” di un mondo sono costituiti da creature intelligenti piuttosto che da oggetti inanimati, essendo la parte celeste composta di creature invisibili, mentre le creature umane formano la parte visibile, terrestre. Un diligente studio della Bibbia ci mostrerà che questa definizione e spiegazione di ciò che costituisce un mondo non è una fiaba ingegnosamente concepita, ma è conforme alle Sacre Scritture.
Il mondo che Dio creò originariamente, e come l’uomo lo conobbe da principio, era costituito di elementi visibili e invisibili. La parte superiore, i “cieli”, era composta di creature spirituali, figli spirituali di Dio, tutti perfetti, gloriosi e santi, tutti organizzati in maniera ordinata per il servizio di Dio. Ad alcuni furono affidati incarichi di serafini, ad altri di cherubini, ad altri ancora di angeli o “messaggeri”. L’insieme di tutte queste innumerevoli miriadi di gloriose creature spirituali formava l’organizzazione universale di Dio, ed esse eran tutte in armonioso accordo con Lui e sottoposte alla Sua direzione. — Sal. 80:1; 99:1.
Nell’ordinata disposizione di quel mondo originario, Iddio collocò un’invisibile, principesca creatura, un “cherubino protettore”, sopra la parte terrestre visibile, perché prendesse cura dell’uomo e vigilasse per il suo benessere. Relativamente a questa creatura è attestato: “Eri in Eden il giardino di Dio; . . . Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Io t’avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco”. (Ezech. 28:13, 14) Completamente diversi da queste creature spirituali che formavano i “cieli” di quel primo mondo erano Adamo e la sua compagna, Eva, i quali erano ‘della terra, terreni’. (1 Cor. 15:47) “Ci sono anche de’ corpi celesti e de’ corpi terrestri; ma altra è la gloria de’ celesti, e altra quella de’ terrestri”. (1 Cor. 15:40) In tal modo il mondo originario era composto di due parti, ambedue perfette e giuste.
Ma rimase esso puro e virtuoso nella sua interezza? Continuò quel primitivo mondo come una parte dell’organizzazione universale di Dio a star sottoposto alla sovrana dominazione di Geova? I tragici fatti che seguirono e che ora fanno parte della dolorosa storia del genere umano mostrano che non fu così. Scoppiò la ribellione. La cupidigia e l’insubordinazione invasero il cuore del “cherubino protettore”, e da allora egli è stato conosciuto sotto i nomi di Diavolo, Satana, Dragone, Serpente e Lucifero. La coppia umana e anche molte creature angeliche, ora chiamate demoni, si unirono a Satana in quella ribellione. E fu così che ambedue le parti di quell’originario mondo di giustizia andarono incontro alla loro rovina.
Di conseguenza, le inique creature spirituali furono poste sotto controllo, mentre il disubbidiente Adamo e la sua complice nel peccato furono cacciati dal giardino della perfezione, per cominciare a scontare la loro sentenza di morte tra condizioni di faticoso lavoro e di afflizione. I figliuoli ch’essi diedero all’esistenza per eredità eran tutti imperfetti, peccatori e impuri, e condannati alla morte. — Rom. 5:12.
Quel primo mondo decaduto durò soltanto sedici secoli e mezzo prima di giungere alla sua fine disastrosa nel travolgente diluvio dei giorni di Noè. “Il mondo d’allora,” dice l’apostolo Pietro, “sommerso dall’acqua, perì”. (2 Piet. 3:6) Quel “mondo” che perì non fu questo globo, poiché ci sono troppe evidenze storiche e geologiche le quali dimostrano che fu la nostra attuale sfera terrestre che subì il diluvio. Che cosa perì dunque col diluvio? La società umana nella sua corrotta e degenerata generazione, e infranta fu anche la struttura dell’organizzazione delle invisibili orde demoniche di Satana che ingannavano e opprimevano l’umanità. Questo mise fine a quel primo mondo, malgrado il fatto che la parte celeste, gli angeli empi, non perì, ma ebbe soltanto troncata l’organizzazione allora esistente. Prova, questa, che occorrono entrambe le parti per costituire un mondo.
IL MONDO PRESENTE RIMPIAZZATO DA UN NUOVO MONDO
Le invisibili forze demoniche del Diavolo, non essendo state distrutte col diluvio, ben presto si riorganizzarono e poi riuscirono ad allontanare da Dio la maggior parte della progenie di Noè. Così un altro mondo, composto di parti invisibili e visibili, venne all’esistenza, e a causa del suo perverso andamento, e dato ch’esso è durato fino al tempo presente, le Scritture parlano d’esso come di “questo presente mondo malvagio”. (Gal. 1:4; Tito 2:12, RG) Questo mondo non ha relazione col promesso nuovo mondo di Dio. Esso è il mondo del Diavolo. Egli è il suo sommo invisibile “principe”, il “dio di questo mondo”. (Giov. 14:30 e 2 Cor. 4:4, RG) E ancora i Cristiani sono avvertiti che “tutto il mondo giace nel maligno”. (1 Giov. 5:18, 19) C’è poi un’altra scrittura la quale prova che un mondo è composto di parti visibili e invisibili. “Perché [come testimoni di Dio] siamo stati fatti spettacolo al mondo, agli angeli ed agli uomini”. — 1 Cor. 4:9, Co.
Per nostro incoraggiamento in questo tempo di apparente trionfo dell’iniquità la fidata Parola dell’Iddio Onnipotente dichiara: “Io punirò il mondo per la sua malvagità, e gli empi per la loro iniquità; farò cessare l’alterigia de’ superbi, e abbatterò l’arroganza de’ tiranni. Perciò farò tremare i cieli, e la terra sarà scossa dal suo luogo per l’indignazione dell’Eterno degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente”. (Isa. 13:11, 13) Che il Signore Geova questa volta abbatterà e consumerà in un’ardente distruzione gli elementi del mondo governati dal Diavolo, sia invisibili che visibili, notate ciò che dichiara l’apostolo Pietro: “Mentre i cieli d’adesso e la terra, per la medesima Parola son custoditi, essendo riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi”. — 2 Piet. 3:7.
Molti ciechi seguaci delle credenze religiose sostengono che l’affermazione di Pietro significa che questo nostro globo fisico è destinato ad esser bruciato interamente. Gente insensata! Non hanno letto mai l’infallibile Parola del Signore: “La terra riman sempre al suo posto”? (Eccl. 1:4, Ti) Inoltre, adottando tale veduta gli ecclesiastici religionisti vengono a trovarsi nella ridicola posizione di presumere d’andare in cielo quando la terra è consumata, negli stessi cieli che Pietro dice “si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno”. (2 Piet. 3:12) Se dunque, per districarsi dai corni di questo dilemma, i religionisti ammettono che in un caso i “cieli” sono simbolici anziché letterali, allora son costretti ad ammettere che la “terra” di cui si parla nello stesso passo è pure simbolica, il che è la semplice verità della questione.
Il fatto, però, che il Signore ha prestabilito di distruggere interamente questo presente mondo malvagio, questo attuale sistema visibile di cose sottoposte al controllo delle invisibili potenze sataniche della malvagità, non dovrebbe dar luogo a terrore, ansietà o costernazione. No, poiché l’apostolo continua con questa rallegrante dichiarazione: “Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, ne’ quali abiti la giustizia”. (2 Piet. 3:13) Ah, sì, un mondo completamente nuovo! E tutto “secondo la sua promessa” fatta anticamente nel giardino di Eden quando per la prima volta scoppiò la ribellione. (Gen. 3:15) Proponendosi dunque sin dal principio di stabilire un mondo giusto, con creature celesti giuste sorveglianti le attività delle perfette creature terrene, Dio Onnipotente, per bocca dei suoi profeti, diede di tempo in tempo le rassicuranti promesse che al suo proprio tempo avrebbe adempiuto il suo proposito. “Ecco,” dice Geova, “io creo de’ nuovi cieli e una nuova terra; non ci si ricorderà più delle cose di prima; esse non torneranno più in memoria. Rallegratevi, sì, festeggiate in perpetuo per quanto io sto per creare”. — Isa. 65:17, 18.
Chi, dunque, può creare tale cosa? Geova Dio, colui che creò il giusto mondo originario. A che cosa somiglierà? La parte visibile esisterà nel più splendido, perfetto, e piacevole giardino che si possa immaginare! Ben differente dal presente mondo del Diavolo in ogni particolare. Secondo quale concezione sarà esso fatto? Solo secondo il perfetto disegno del grande Iddio, la sapienza, l’amore, la giustizia e la potenza del quale sono supremi. Piacerà esso a ogni vivente? Certissimamente, poiché solo gli amanti della giustizia e quelli che si dilettano nell’abbondanza della pace vivranno in tale mondo perennemente. Sotto il governo teocratico retto dai “cieli” invisibili con Cristo Gesù il Re e Signore, tutto sarà felicità, pace e benedizione sulla terra. Malessere e malattia, bisogno e paura saranno sconosciuti; l’adorazione di Geova sarà pura e libera, in spirito e verità, e l’uomo e gli animali inferiori saranno nella pace. Durerà esso per sempre? Sì, perché il Diavolo e tutti i suoi empi, associati spiriti saranno distrutti, non essendo più permesso loro di trascinare nuovamente un giusto mondo nel peccato e nella disubbidienza.