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  • Non tornate ‘alle cose deboli e meschine’

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  • Non tornate ‘alle cose deboli e meschine’
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
w83 1/12 pp. 16-22

Non tornate ‘alle cose deboli e meschine’

“Ora che avete conosciuto Dio, . . . come mai vi rivolgete di nuovo alle deboli e meschine cose elementari?” — GALATI 4:9.

1, 2. (a) Quale effetto ebbe un fulmine su un cieco? (b) Quale cambiamento ancor più significativo è avvenuto nella vostra vita? (Atti 26:18)

NEL giugno del 1980 la stampa riportò la notizia di un fatto sorprendente capitato a un certo Edwin Robinson, sessantaduenne, che nove anni prima aveva perso la vista in seguito a un incidente automobilistico. I giornali riferirono che durante una bufera egli aveva cercato rifugio sotto un albero. Un fulmine aveva colpito l’albero, lasciando l’uomo tramortito. Quando riprese conoscenza, ci vedeva. Pensate come dovette sentirsi dopo tanti anni di cecità! Senz’altro non voleva tornare nelle tenebre.

2 Se sei un vero testimone di Geova, in te ha avuto luogo un meraviglioso cambiamento. L’apostolo Pietro scrisse che i cristiani “eletti” sono stati “chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce”. (I Pietro 1:1; 2:9) Per diventare testimone di Geova forse hai dovuto abbandonare pratiche impure e disapprovate che hanno a che fare con le tenebre. (Romani 13:12, 13; Giobbe 24:14-16) Perché? Perché volevi vivere alla luce della verità e avere l’approvazione di Dio.

3. Divenendo testimoni di Geova, come è cambiato lo scopo della vostra vita? (Efesini 2:12)

3 Prima di diventare un vero cristiano, avevi un vero scopo nella vita? (I Pietro 4:15, 16) Se qualcuno ti avesse chiesto quali erano i tuoi obiettivi, avresti risposto che erano quelli di guadagnarti da vivere, mettere su famiglia, divertirti o prepararti per la vecchiaia? Queste cose non sono certo sbagliate. Ma che differenza ci sarebbe fra una vita simile e quella di uno scoiattolo, un passero o qualche altro animale che nasce, cresce, mangia, dorme, si accoppia e infine muore? (Ecclesiaste 3:18-20; Giacomo 4:14; Giuda 10) Da quando sei diventato un vero cristiano, invece, la tua vita ha acquistato significato; ora le tue mete s’imperniano sul servizio al Creatore. — Ecclesiaste 12:13.

4. Che effetto ha avuto su di voi la conoscenza biblica? (Salmo 36:9; Proverbi 6:23)

4 Il contrasto fra la luce in cui ora ti trovi e le tenebre di un tempo è particolarmente evidente dalla tua conoscenza e dal tuo intendimento. Prima non sapevi perché esiste la malvagità, perché le cose vanno di male in peggio, qual è la condizione dei morti o cosa ci riserva l’immediato futuro. Ora comprendi queste cose grazie all’intendimento della Bibbia. Come sono veraci queste parole dell’apostolo Paolo: “[Geova] ha rifulso sui nostri cuori per illuminarli con la gloriosa conoscenza di Dio”! — II Corinti 4:6.

Non tutti rimangono nella luce

5. Che prova abbiamo che non tutti rimangono nella luce?

5 Non tutti quelli che un tempo erano veri adoratori di Geova sono rimasti tali. Una potente creatura spirituale si allontanò e divenne Satana. Adamo ed Eva abbandonarono la luce. Se creature perfette hanno potuto commettere tali azioni, non c’è da meravigliarsi che alcuni uomini imperfetti, come siamo noi, si siano pure allontanati. Gli israeliti uscirono dalla schiavitù d’Egitto, eppure prima di raggiungere la Terra Promessa cominciarono a lamentarsi e a dire con rimpianto: ‘Come ricordiamo il pesce che mangiavamo in Egitto, i meloni, i cocomeri, i porri, le cipolle e l’aglio!’ (Numeri 11:5) Pur avendo la luce e la libertà, desideravano le tenebre e l’aglio d’Egitto.

6. Perché il fatto che ci siano persone che si allontanano dalla luce ci dovrebbe interessare?

6 Anche per i cristiani c’è il pericolo di allontanarsi dalla luce. Paolo avvertì che nella congregazione sarebbero sorti uomini che si sarebbero tirati dietro discepoli. (Atti 20:29, 30) Questo succedeva già mentre egli era ancora in vita. (Filippesi 3:18; II Timoteo 2:16-18) Più specificamente, conoscete qualcuno che ai nostri giorni, per un motivo o per l’altro, si è allontanato? Potrebbe succedere a noi?

7. Quale consiglio diede Paolo ai galati a questo riguardo?

7 Oggi pochi cristiani preferirebbero deliberatamente le tenebre alla luce. Perciò, quali cose potrebbero indurre un fratello o una sorella (chiunque di noi) ad allontanarsi? Un’indicazione ci è data dalle parole di Paolo in Galati 4:9: “Ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto ora che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo alle deboli e meschine cose elementari e volete nuovamente esser loro schiavi?”

8. Perché quel consiglio era necessario, e come si applicava alla Legge?

8 A quanto pare alcuni cristiani ebrei sostenevano che si doveva tornare ad osservare la Legge mosaica, o almeno parti d’essa. Paolo invece scrisse che i veri adoratori erano stati liberati dalla Legge. (Galati 5:1-6) Dato che la Legge non poteva produrre giustizia, era in un certo senso debole, e doveva essere sostituita da una disposizione o “speranza” migliore. (Ebrei 7:18, 19) Si poteva quindi dire che coloro che tornavano ad osservare la Legge ‘si rivolgevano a una cosa debole e ne divenivano di nuovo schiavi’.

9, 10. In che modo l’avvertimento circa le “meschine cose elementari” si applicava (a) agli insegnamenti dei greci? (b) alla Legge mosaica?

9 Fu anche appropriato l’avvertimento di non tornare alle “meschine cose elementari”. L’espressione greca qui usata fa pensare alle lettere dell’alfabeto messe in fila, all’ABC di una questione, per così dire. Gli insegnamenti pagani allora diffusi erano senz’altro “meschine cose elementari”. Nonostante i greci andassero orgogliosi delle loro filosofie, esse si basavano su concetti umani, idee errate e miti. Ma anche un ritorno alla Legge mosaica avrebbe significato ‘rivolgersi di nuovo alle meschine cose elementari’. Perché?

10 Sebbene la Legge fosse di origine divina, aveva in gran parte a che fare con realtà della sfera umana, come il tabernacolo e le sue “esigenze legali relative alla carne”. L’adorazione cristiana, invece, era imperniata sulle cose spirituali tipificate da quelle “rappresentazioni tipiche” di natura materiale. (Ebrei 9:6-10, 23) Perché mai i cristiani sarebbero dunque dovuti tornare a quelle cose elementari, a quei rudimenti? Chi avesse studiato matematica fino a divenire esperto in algebra o in calcolo differenziale e integrale tornerebbe a contare sulle dita? — Confronta II Pietro 2:20-22.

Cose deboli e meschine di oggi

11. A quale pericolo potrebbe oggi applicarsi Galati 4:9?

11 È probabile che pochi di noi si sentano in pericolo di tornare alle “deboli e meschine cose elementari” della filosofia greca o della Legge. Eppure quel consiglio è stato messo nella Bibbia anche per nostro beneficio. Per esempio, c’è il rischio di tornare a ciò che I Giovanni 2:16 definisce “il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento”.

12. Illustrate come alcuni cristiani potrebbero soccombere per il pericolo menzionato in I Giovanni 2:16.

12 Alcuni pensano che la “vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento” significhi sfoggiare abiti firmati o un’abbondanza di gioielli, come il portare quattro o cinque anelli contemporaneamente. (Giacomo 2:2, 3) E potrebbe essere così, perché la Bibbia consiglia di non dare troppa importanza a “oggetti d’oro”. (I Pietro 3:3) Ma si può fare “vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento” anche in altri modi. Un cristiano potrebbe invidiare lo stile di vita di persone senza speranza che vivono solo per le cose materiali. In certi paesi la gente lotta per procurarsi e sfoggiare oggetti che localmente sono considerati un lusso, come il televisore a colori o una piccola automobile. Altrove le persone ambiscono ad avere un nuovo videoregistratore o un’auto di lusso, sperando di far colpo su altri. Il cristiano, che ‘ha lasciato ogni cosa per seguire Cristo’, dovrebbe cominciare a desiderare di far sfoggio di queste cose? Possiamo chiederci: I beni materiali assorbono ora una fetta maggiore del mio tempo e dei miei pensieri rispetto a quando ‘ho udito la parola, l’ho accettata con gioia’ e l’ho messa in pratica nella mia vita? — Matteo 19:16-27; 13:20-22.

13. (a) In che modo il consiglio di Paolo potrebbe applicarsi anche alla questione della casa? (b) Cosa dovrebbe esaminare un cristiano che intendesse traslocare in una casa più grande? (Leggi Luca 12:16-21).

13 Oppure un cristiano potrebbe tornare alle meschine cose elementari per quanto riguarda la casa. In certi luoghi le abitazioni private sono piuttosto costose. Quindi molte persone del mondo acquistano una casa per l’immagine che questo conferisce loro, anche se comporterà uno schiacciante peso economico. Persone materialiste che non hanno una famiglia numerosa possono traslocare da un’abitazione media a una più grande, e poi a una ancora più grande e lussuosa. (Vedi Luca 17:28). Perciò, se un cristiano ha in mente di acquistare una casa o di trasferirsi in un’abitazione più grande, dovrebbe esaminare i propri motivi e gli effetti che ciò può avere sulla sua spiritualità, in modo da non ‘rivolgersi di nuovo alle cose elementari’ a causa di un motivo errato. Dovremmo certamente resistere a qualsiasi tentazione di cedere al desiderio di opulenza per far colpo su altri con i nostri “mezzi di sostentamento”. (I Giovanni 2:16) Senza giudicare altri in queste questioni, continuiamo personalmente a mettere al primo posto il servizio di Dio nella nostra vita. Come siamo felici di vedere molti cristiani maturi, la cui situazione in qualche modo lo consente, ridurre le loro ore di lavoro per far posto al servizio continuo come pionieri, una cosa che non è certo debole o meschina! — Matteo 6:31-34; 7:1-3; 9:36-38.

14. Come potrebbe qualcuno tornare indietro in relazione al desiderio di preminenza?

14 Il desiderio di preminenza in questo sistema è un’altra cosa a cui un cristiano potrebbe ‘rivolgersi di nuovo’. Non c’è nulla di male nel desiderare che gli altri abbiano una buona opinione di noi; gli anziani cristiani devono “avere un’eccellente testimonianza da persone di fuori”. (I Timoteo 3:7) Ma la Parola di Dio raccomanda di ‘non pensare di noi stessi più di quanto sia necessario pensare’. (Romani 12:3) L’importanza che il mondo attribuisce all’essere qualcuno può rendere difficile a certuni continuare a perseguire la modestia cristiana e avere una buona reputazione presso Dio.

15. Quand’è che questo potrebbe costituire un problema per i giovani o per i loro genitori?

15 Ai giovani si presenta spesso questo problema, perché insegnanti e compagni di scuola li esortano a diventare qualcuno nello sport o nei consigli scolastici e nei circoli studenteschi. Possono anche essere sottoposti a pressioni perché frequentino l’università così da trovare un lavoro prestigioso. Alcuni genitori contribuiscono ad accrescere queste pressioni col loro proprio desiderio di ottenere prestigio mediante il successo dei figli. Forse avete udito genitori pronunciare frasi come questa: ‘Non voglio che mio figlio sia un comune operaio per tutta la vita’. — Confronta Marco 6:3.

16. Perché il desiderio di preminenza può essere un pericolo anche per i cristiani adulti? Spiegate.

16 Molti uomini sono tentati di cercare la preminenza nel lavoro. Se esaminasse a fondo i propri motivi, una persona potrebbe accorgersi che il suo desiderio di diventare caporeparto è sostanzialmente dovuto al prestigio che questo comporta. È possibile che alcuni cristiani, i quali godono di una certa sicurezza economica e che potrebbero ridurre le ore di lavoro (o andare in pensione) e fare i pionieri, siano stati tentati a continuare a svolgere in una ditta un lavoro che li faccia sentire importanti o influenti? Che ottimo esempio diede Paolo! Aveva una posizione influente nel sistema giudaico, nonché la sicurezza economica. Ma preferì perdere tutto per ‘guadagnare Cristo ed essere trovato unito a lui’. Consapevole che questo era il modo per ottenere un’approvazione di valore durevole, Paolo non tornò mai alle cose deboli ed elementari. — Filippesi 3:4-11.

17. In quanto a tornare indietro, quale pericolo rappresentano i divertimenti?

17 Pochi negheranno che gran parte dei divertimenti di oggi sono ‘deboli e meschini’. È indispensabile essere selettivi. Ma anche nei divertimenti che non violano chiaramente i santi princìpi, è necessario esercitare cautela per il tempo e le risorse che possono richiedere. Molti giochi, elettronici e d’altro genere, possono assorbire sbalorditive quantità di tempo e denaro. Individualmente, o come famiglia, sedetevi e fate un calcolo realistico di quanto tempo e denaro impiegate in media per lo svago in una settimana o in un mese. Includete anche il tempo dedicato a guardare la televisione. Questo è un problema che si fa sempre più serio man mano che aumentano le trasmissioni televisive a puntate — anche di documentari, avvenimenti storici e tornei sportivi — le quali diventano un appuntamento fisso. È chiaro che i cristiani devono stare molto attenti a come impiegano il loro tempo limitato e le loro risorse, per non essere riportati indietro alle cose deboli e meschine. — Efesini 2:2, 3.

18. Quale ammirevole condotta ha seguìto la maggioranza dei cristiani?

18 Con questo non si pensi che la maggior parte dei servitori di Dio si rivolga di nuovo a queste cose. Ci sono migliaia, centinaia di migliaia, sì, milioni di testimoni di Geova devoti che si attengono alla vera adorazione, e la maggioranza da anni. Probabilmente ne conoscete molti, cristiani che potrebbero essere descritti con queste parole di Paolo: “Noi ringraziamo sempre Dio quando facciamo menzione di tutti voi nelle nostre preghiere . . . Voi diveniste imitatori . . . del Signore, visto che accettaste la parola fra molta tribolazione con gioia dello spirito santo, tanto che diveniste un esempio per tutti i credenti”. (I Tessalonicesi 1:2, 6, 7) Ciascuno di noi dovrebbe essere così e prendere la determinazione di non ‘rivolgersi di nuovo alle deboli e meschine cose elementari’. E non c’è alcuna ragione per cui dovremmo tornare indietro.

Cercate le ricchezze spirituali

19, 20. Quali cose potenti e preziose vi ha dato il vero cristianesimo?

19 Il vero cristianesimo ci provvede molte cose potenti e preziose. Per ricevere molte benedizioni è indispensabile avere conoscenza delle Scritture. Perfino gli eruditi del mondo attestano che la Bibbia è un’opera letteraria del massimo livello. Ma sappiamo che la Bibbia è molto di più: è ‘la Parola di Dio, che opera anche nei credenti’. (I Tessalonicesi 2:13) Sappiamo infatti che ha il potere di cambiare le persone, di dare una valida speranza e di indicarci cosa ci riserva il futuro. Leggendola, possiamo ricevere informazioni provvedute dal Creatore e imparare esattamente ciò che disse e fece suo Figlio. — Giovanni 21:24, 25.

20 Con l’aiuto del popolo di Dio, avete imparato mediante la Bibbia a conoscere Geova; sarete quindi d’accordo con queste parole: “O profondità della ricchezza e della sapienza e della conoscenza di Dio! Come sono imperscrutabili i suoi giudizi e impenetrabili le sue vie!” (Romani 11:33) Oltre alla conoscenza, avete “il modello delle sane parole”. (II Timoteo 1:13) Molte persone leggono la Bibbia da anni ma non ne afferrano il senso. Voi, invece, ne comprendete in sostanza il significato. Potete parlare con intendimento e con una sicurezza che sconcerta perfino i teologi. — Atti 4:13.

21, 22. Quali altre cose preziose avete ricevuto divenendo testimoni di Geova?

21 Godete anche della migliore delle compagnie. È vero che i fratelli e le sorelle sono imperfetti e qualche volta possono irritarvi. Nell’insieme, però, è una vera benedizione trovarsi fra persone che amano Dio, che si sforzano di applicare i princìpi biblici e che cercano di ‘operare ciò che è bene verso tutti, e specialmente verso quelli che hanno relazione con loro nella fede’, voi inclusi. (Galati 6:10) Di recente un pediatra di un ospedale americano (il Mount Sinai Hospital di New York) ha fatto un commento basato sulla sua esperienza personale. A un ministro dei testimoni di Geova che era andato a trovarlo ha detto: ‘Qualunque cosa stiate facendo, continuate a farla. È meraviglioso il modo in cui trasformate le persone. Tutti quelli che hanno contatti con voi notano che siete diversi, calmi e gentili. Perciò, qualsiasi cosa stiate facendo, continuate a farla!’ Questo è il tipo di compagnie che avete.

22 Un’altra cosa potente e preziosa di cui potete rallegrarvi è la vostra speranza basata sulla Bibbia, sia essa l’immortalità nei cieli o la vita eterna su una terra paradisiaca. Quale persona ragionevole vorrebbe abbandonarla? Infine, non sottovalutate l’incarico di lavoro che avete ricevuto da Geova e per il quale vi ha poderosamente equipaggiati. (II Corinti 10:4; Filippesi 4:13) È vero che fare discepoli richiede sforzi, ma dà anche profonda soddisfazione e gioia, perché si aiutano altri a incamminarsi sulla via della vita. Quest’opera può soddisfare la mente e il cuore.

23. Ricordando Galati 4:9, quale dovrebbe essere la nostra determinazione?

23 È perfettamente chiaro, quindi, che il vero cristianesimo ci dà molte cose potenti e preziose. Riflettiamoci sopra e apprezziamo ciò che abbiamo, essendo determinati a non ‘rivolgerci di nuovo alle deboli e meschine cose elementari in generale e a non divenirne nuovamente schiavi’.

Ricordate?

◻ Perché i galati correvano il pericolo di ‘rivolgersi di nuovo alle deboli e meschine cose elementari’?

◻ Come potremmo tornare indietro in relazione

ai beni materiali?

alla casa?

al desiderio di preminenza?

allo svago?

◻ Quali cose potenti e preziose ci ha dato il cristianesimo?

[Immagine a pagina 18]

Molti coniugi, evitando la “vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento”, sono stati aiutati ad accrescere le loro attività cristiane

[Immagine a pagina 20]

Quanto tempo e denaro impiegate personalmente nello svago?

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