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I cieli fisici dichiarano la gloria di DioLa Torre di Guardia 1952 | 1° gennaio
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soli, stelli e pianeti. Il telescopio di 500 centimetri di Palomar può raggiungere 1.100.000.000 di anni luce (un anno luce corrisponde a 9 trilioni e mezzo di chilometri), e ancora non c’è fine per le stelle. Questo vuol dire che queste stelle son così lontane che la luce che si partì da loro 1.100.000.000 di anni fa sta giungendo appena ora al nostro globo. Tenendo presente questi fatti astronomici, queste distanze, quanto più grande del tempo e dello spazio e di tutto ciò che li colma dev’essere Geova Dio! Quale potenza di comunicazione egli deve possedere! Poiché momento per momento egli sa quello che accade nel più lontano angolo dell’infinità. No, nemmeno “i cieli e i cieli de’ cieli” possono contenere Geova. — 1 Re 8:27; 2 Cron. 2:6; 6:18.
Ancora la domanda: “Che cos’è l’uomo che tu n’abbia memoria?” Ancora la sola, verace risposta: paragonato con Dio Onnipotente, il Creatore dei cieli e della terra, oh l’uomo è tanto, tanto piccolo! “Ecco, le nazioni sono, agli occhi suoi, come una gocciola della secchia, come la polvere minuta delle bilance. Tutte le nazioni son come nulla dinanzi a lui; ei le reputa meno che nulla, una vanità. A chi vorreste voi assomigliare Iddio?” Geova Dio è colui “che sta assiso sul globo della terra, e gli abitanti d’essa sono per lui come locuste; egli distende i cieli come una cortina, e li spiega come una tenda per abitarvi. Levate gli occhi in alto, e guardate: Chi ha create queste cose? Colui che fa uscir fuori, e conta il loro esercito, che le chiama tutte per nome”. Il piccolo uomo non può neanche contare le stelle tanto meno le può chiamare per nome. — Isa. 40:15, 17, 18, 22, 26.
Se tutta questa creazione loda Geova per colui e ciò ch’egli è, quindi “tutta la terra tema Geova; lo paventino tutti gli abitanti del mondo”! — Sal. 33:8, SA; Sal. 148:1-6.
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Il clero esprime ingiustificate criticheLa Torre di Guardia 1952 | 1° gennaio
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Il clero esprime ingiustificate critiche
IL 2 agosto 1950 la Watchtower Society rilasciò la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane (disponibile soltanto in lingua inglese). Il giorno seguente il Daily Star di Toronto pubblicò in prima pagina quanto segue:
“INGIUSTIFICATA LIBERTÀ È RITENUTA DAL CLERO LA BIBBIA DEI TESTIMONI
“Parecchi ecclesiastici e studenti biblici han detto oggi che i testimoni di Geova si son presa una libertà ingiustificata rigettando l’idea della Santa Trinità in una nuova traduzione delle scritture greche comprendente il Nuovo Testamento. La versione, rivelata ieri, sostituisce le parole ‘lo spirito e l’acqua e il sangue’ alla frase ‘Padre, Figlio e Spirito Santo’. Questa ultima traduzione si trova di frequente in tutta la versione del re Giacomo del Nuovo Testamento, usata dalle chiese ortodosse”.
Questi critici ecclesiastici sono poveramente informati, e nella loro fretta di colpire si espongono alla vergogna. Essi avrebbero dovuto dare ascolto al proverbio: “Non t’affrettare a intentar processi, che alla fine tu non sappia che fare, quando il tuo prossimo t’avrà svergognato”. (Prov. 25:8) Gl’informati studenti biblici sanno che la frase “Padre, Figlio e Spirito Santo” non si trova una volta nella Versione del re Giacomo. Una volta si trova la frase “il Padre, la Parola, e lo Spirito Santo” in 1 Giovanni 5:7. E che dire della frase “lo spirito e l’acqua e il sangue”? È essa una sostituzione in luogo dell’altra frase? No; quelle identiche parole sono sia nella Versione del re Giacomo che nella Traduzione del Nuovo Mondo, in 1 Giovanni 5:8. Ciò che fece la Traduzione del Nuovo Mondo non fu altro che tralasciare semplicemente la frase della Versione del re Giacomo in 1 Giovanni 5:7: “Il Padre, la Parola, e lo Spirito Santo: e questi tre sono uno”.
Ebbene, fu questa una “ingiustificata libertà”? I critici ecclesiastici pensarono di sì, poiché il rapporto della stampa continuava: “Il prof. B. W. Horan, autorità biblica del Collegio Wycliffe, ha detto che la traduzione approvata dalla Watch Tower and Bible Society — nome ufficiale dei Testimoni — non può avere nessun effettivo fondamento. Egli ha aggiunto: ‘Le parole “Padre, Figlio e Spirito Santo” son chiare nell’ originale greco, nostra sola autorità, e sono così tradotte in tutte le versioni inglesi. Essi si prendono un’ingiustificata libertà, e una volta che si agisce in tal modo si può far dire quasi tutto ciò che si vuole alle scritture. Essi non hanno nessun diritto per la loro interpretazione.’ Esponenti delle Chiese Anglicana, Unita, Battista, Presbiteriana e della Scienza Cristiana sono stati del parere del prof. Horan”.
Come può Horan essere un’“autorità biblica” per il Collegio Wycliffe, e ciò non ostante dire che questa frase è nell’originale greco ed è tradotta “Padre, Figlio e Spirito Santo” in “tutte le versioni inglesi”? Gli originali greci furono scritti nel primo secolo della nostra èra comune, ma non fu prima del sedicesimo secolo che queste parole spurie entrarono in un manoscritto greco. Nel 1516 Erasmo presentò un testo greco del “Nuovo Testamento”. Egli emise parecchie edizioni, e le prime due non contenevano le parole spurie in 1 Giovanni 5:7. Ma, l’omissione di questo falso testo fu notata da autorità cattoliche, particolarmente da Stunica, e mediante successivi complotti Stunica prevalse su Erasmo onde fosse inserito in una edizione posteriore, contro il miglior giudizio di Erasmo. Guglielmo Tyndale adoperò questa posteriore edizione di Erasmo per rivedere la sua traduzione inglese, ed è questa versione di Tyndale che è la base della popolare Versione del re Giacomo del 1611. Così vediamo come 1 Giovanni 5:7,
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