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TribolazioneAusiliario per capire la Bibbia
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profetico, parlare di cose grandi e certe come se fossero vicine e a portata di mano, solo per esprimere la loro grandezza e certezza.... Mille anni sono, agli occhi di Dio, come un solo giorno, 2 Piet. ii.8. Si insiste, proprio a questo proposito, e quindi si potrebbe dire che è immediatamente dopo”. — Matthew Henry, A Commentary on the Holy Bible, Vol. V, p. 205.
Prove bibliche indicano che la tribolazione abbattutasi su Gerusalemme nel 70 E.V. faceva prevedere una tribolazione ben più grande. Circa trent’anni dopo la distruzione di Gerusalemme, fu detto all’apostolo Giovanni, a proposito di una grande folla proveniente da ogni nazione, tribù e popolo: “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione”. (Riv. 7:13, 14) Poco prima l’apostolo Giovanni aveva visto “quattro angeli” trattenere venti distruttivi perché si potesse finire di suggellare i 144.000 schiavi di Dio. Questo suggellare evidentemente ha a che fare col ‘radunamento degli eletti’ che Gesù predisse doveva seguire la tribolazione abbattutasi sulla Gerusalemme terrena. (Matt. 24:31) Quindi la “grande tribolazione” deve venire dopo che gli eletti sono stati radunati e suggellati, e quando i quattro angeli liberano i quattro venti perché soffino sulla terra, sul mare e sugli alberi. (Riv. 7:1-4) Il fatto che una grande folla ‘venga dalla grande tribolazione’ indica che sopravvive. Questo è confermato da un’espressione simile che ricorre in Atti 7:9, 10: “Dio era con [Giuseppe], e lo liberò da tutte le sue tribolazioni”. La liberazione di Giuseppe da tutte le sue tribolazioni significava non solo che fu in grado di sopportarle, ma anche che sopravvisse.
Si noti che l’apostolo Paolo parlò dell’esecuzione del giudizio di Dio sugli empi come di una tribolazione. Egli scrisse: “Ciò comprende che è giusto da parte di Dio rendere tribolazione a quelli che vi fanno tribolare, ma, a voi che soffrite tribolazione, sollievo con noi alla rivelazione del Signore Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante, allorché recherà vendetta su quelli che non conoscono Dio e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù”. (II Tess. 1:6-8) Il libro di Rivelazione mostra che “Babilonia la Grande” e la “bestia selvaggia” hanno recato tribolazione ai santi di Dio. (Riv. 13:3-10; 17:5, 6) È dunque logico che la tribolazione che si abbatte su “Babilonia la Grande” e sulla “bestia selvaggia” faccia parte della “grande tribolazione”. — Riv. 18:20; 19:11-21.
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TriboliAusiliario per capire la Bibbia
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Triboli
Nella Bibbia, denominazione generica di piante spinose. Adamo, e poi i suoi discendenti, dovettero lottare con fastidiosi triboli nel coltivare la terra maledetta. (Gen. 3:17, 18) Poiché i loro semi vengono sparsi dal vento, queste piante attecchiscono facilmente in zone incolte e desolate. (Vedi Osea 10:8). Gesù Cristo si riferì a piante del genere, i cardi, nell’illustrare che le persone, proprio come le piante, si riconoscono dai loro frutti. (Matt. 7:16) In Palestina non è insolito vedere un ammasso di cardi sospinto e fatto rotolare dai venti autunnali, cosa a cui forse si allude in Salmo 83:13 e Isaia 17:13.
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TribùAusiliario per capire la Bibbia
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Tribù
Raggruppamento etnico, comprendente diverse famiglie o clan, uniti da legami razziali o culturali sotto uno stesso capo.
I due termini ebraici spesso resi “tribù” (mattèh e shèvet) significano entrambi verga o bastone. (Eso. 7:12; Prov. 13:24) Questi a quanto pare hanno assunto il significato di “tribù” in quanto gruppo di persone guidate da un capo o capotribù che portava uno scettro o bastone. (Confronta Numeri 17:2-6). Quasi sempre, dove il contesto indica che uno o l’altro di questi termini ha il senso di “tribù”, è riferito a una tribù di Israele, come la “tribù [mattèh] di Gad” o la “tribù [shèvet] dei Leviti”. (Gios. 13:24, 33; vedi ISRAELE n. 2) Tuttavia la ‘tribù che Dio redense come sua eredità’, menzionata nel Salmo 74:2, si riferisce evidentemente all’intera nazione di Israele, parlandone come di una “tribù” o popolo distinto da altre nazioni e popoli. E in Numeri 4:18 il termine “tribù” sembra usato in senso più limitato, riferito ai cheatiti che erano una suddivisione della tribù di Levi. Le “tribù” egiziane di Isaia 19:13 vanno intese come determinate categorie di persone, distinte per regione, casta o altro.
Il termine greco phylè significa “gruppo di persone unite da parentela o abitazione; clan, tribù”. Ricorre spesso nelle Scritture Greche Cristiane riferito alle tribù della nazione di Israele. (Atti 13:21; Rom. 11:1; Filip. 3:5; Ebr. 7:13, 14; Riv. 5:5) Nell’espressione “di ogni tribù e lingua e popolo e nazione”, “tribù” sembra indicare un gruppo di persone aventi discendenza comune. (Riv. 5:9) Espressioni del genere quindi sono onnicomprensive, si riferiscono a tutti, sia come tribù di individui imparentati fra loro, sia facenti parte di un gruppo linguistico, di una grande massa o settore dell’umanità o tendenza politica. (Riv. 7:9; 11:9; 13:7; 14:6) Phylè ricorre anche nell’espressione “tutte le tribù della terra” di Rivelazione 1:7, che evidentemente significa tutti quelli che sono sulla terra, dal momento che il versetto dice anche “ogni occhio lo vedrà”. — Confronta Matteo 24:30.
LE TRIBÙ DELL’ISRAELE SPIRITUALE
Rivelazione 7:4-8 divide i 144.000 che fanno parte dell’Israele spirituale in dodici “tribù” di dodicimila ciascuna. (Vedi ISRAELE DI Dio). Questo elenco è un po’ diverso dagli elenchi dei figli di Giacobbe (incluso Levi) che erano i capi tribali dell’Israele naturale. (Gen. 49:28) La ragione di ciò può essere la seguente:
Ruben primogenito di Giacobbe perse la primogenitura per il suo comportamento indegno. (Gen. 49:3, 4; I Cron. 5:1, 2) A Giuseppe (figlio primogenito di Giacobbe dalla sua seconda, ma prediletta moglie Rachele) andarono i privilegi del primogenito, incluso il diritto a due parti o porzioni in Israele. (Gen. 48:21, 22) Efraim figlio minore di Giuseppe diventò più importante in Israele di Manasse (Gen. 48:19, 20), e quindi nell’elenco di Rivelazione “Giuseppe” evidentemente sta per Efraim, mentre Manasse rappresenta la seconda porzione di Giuseppe nell’Israele spirituale. Essendo elencata la tribù di Levi, a quanto pare la tribù di Dan non è inclusa in Rivelazione 7:4-8 per far posto alla seconda porzione di Giuseppe rappresentata da Manasse. L’inclusione di Levi starebbe pure a indicare che nell’Israele spirituale non c’è una speciale tribù sacerdotale, perché l’intera nazione spirituale è “un regal sacerdozio”. — I Piet. 2:9.
“GIUDICANDO LE DODICI TRIBÙ D’ISRAELE”
Gesù disse agli apostoli che nella “ricreazione” si sarebbero seduti “su dodici troni, giudicando le dodici tribù d’Israele”. (Matt. 19:28) Ed espresse un pensiero simile quando fece il patto per un regno con gli apostoli fedeli. (Luca 22:28-30) Non è ragionevole pensare che Gesù volesse dire che avrebbero giudicato le dodici tribù dell’Israele spirituale menzionate poi in Rivelazione, dato che gli apostoli dovevano farne parte. (Efes. 2:19-22; Riv. 3:21) Viene detto che quelli “chiamati ad esser santi” giudicano non se stessi ma “il mondo”. (I Cor. 1:1, 2; 6:2) Coloro che regnano con Cristo formano un regno di sacerdoti. (I Piet. 2:9; Riv. 5:10) Quindi le “dodici tribù d’Israele” menzionate in Matteo 19:28 e Luca 22:30 rappresentano evidentemente “il mondo” del genere umano non facente parte di quella classe regale e sacerdotale, “mondo” che sarà giudicato da coloro che siedono sui troni celesti. — Riv. 20:4.
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