Il matrimonio che reca mondiale allegrezza
1. Qual è la normale reazione quando deve aver luogo un matrimonio?
UN MATRIMONIO è un avvenimento felice. Nella maggioranza dei casi è una cosa che è stata attesa per un certo tempo con felice anticipazione, e i preparativi per esso son fatti gioiosamente. La famiglia e gli amici sono tutti presenti e si congratulano con la coppia di sposi novelli. Quale matrimonio, però, causa vera, sentita allegrezza in proporzioni mondiali? o anche in proporzioni nazionali? Alcuni matrimoni possono ricevere estesa pubblicità e anche approvazione ma in realtà non grande giubilo.
2. C’è un matrimonio che reca gioia in tutto il mondo? Dite le ragioni.
2 C’è comunque un matrimonio che, non solo per la gioia che reca il fatto di saperlo, ma per i felici benefici che reca a milioni di persone, in effetti dà motivo di felicità in tutto il mondo. Estesi preparativi sono stati fatti per questo matrimonio. Questa è in se stessa una speciale causa di allegrezza. Sviluppiamo il soggetto di questo importante matrimonio e vedremo che le precedenti dichiarazioni sono veraci.
3. Quando ha luogo il matrimonio, e quale descrizione abbiamo degli avvenimenti relativi al matrimonio?
3 Il matrimonio è considerato in Rivelazione capitolo 19º e la sua descrizione segue immediatamente il racconto della distruzione di Babilonia la Grande. Che legame ha questo con il matrimonio? Ebbene, osserviamo anche questo mentre leggiamo il felice racconto. Fu data all’apostolo Giovanni un’ampia visione delle cose che sarebbero accadute sia in cielo che sulla terra al tempo del matrimonio. Descrivendo ciò che vide dopo che Babilonia la Grande era giunta alla sua fine, egli dice:
IMPLICATI I CIELI
4. Qual è l’effetto della distruzione di Babilonia la Grande sui cieli?
4 “Dopo queste cose udii ciò che era come l’alta voce d’una grande folla in cielo. Essi dicevano: ‘Alleluia [Lodate Iah]! La salvezza e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio, perché i suoi giudizi sono veraci e giusti. Poiché egli ha eseguito il giudizio contro la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua fornicazione, e ha vendicato il sangue dei suoi schiavi dalla mano di lei’. E subito dissero per la seconda volta: ‘Alleluia!’ E il fumo di lei continua ad ascendere per i secoli dei secoli”. — Riv. 19:1-3, NM, con la lettura marginale dell’edizione (inglese) del 1950.
5. A chi è dovuta piena lode per la distruzione della Grande Babilonia, e perché?
5 Geova è qui meritatamente lodato per aver recato la vendetta contro Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, per tutto il sangue sparso sulla terra. Secondo la sua legge essa deve pagare con la sua propria vita, poiché il solo modo in cui si può togliere dalla terra la colpa di sangue è spargendo il sangue dell’assassino. (Num. 35:33) Non si può dunque accusare Geova d’essere ingiusto perché esegue il suo giudizio, poiché esso è verace e giusto e in piena armonia coi suoi princìpi. Né la gloria per la distruzione di questa nemica di Dio e dell’uomo che si è resa colpevole di sangue può esser data ai “re” internazionali comunisti e radicali che partecipano alla sua distruzione, poiché dai giorni di Nimrod essa ha esercitato la sua influenza sulle nazioni ed esse non sono state in grado di togliersi il giogo. Solo al tempo fissato da Geova egli stesso la causa. — Riv. 17:16; 18:8.
6. Che cos’è simboleggiato dal fatto che il fumo del suo incendio “continua ad ascendere per i secoli dei secoli”?
6 Per simboleggiare che la sua infuocata distruzione è eterna e che non sarà mai più rianimata è detto che il fumo del suo incendio “continua ad ascendere per i secoli dei secoli”. Quindi il vero cristianesimo prevarrà in eterno!
INVITO A CANTARE
7. (a) Che cos’è indicato dall’Amen! detto in risposta all’invito “Alleluia!”? (b) Da quale più alta autorità viene l’ulteriore comando di ‘lodare il nostro Dio’?
7 In risposta a questo invito, “Alleluia!” (Lodate Geova!), si ode un poderoso, unito Amen! (che significa “Veramente; in verità; così sia”). Le grida di lode dalla folla celeste e terrestre sono sostenute nel più alto dei cieli. Esso proviene niente meno che dall’esaltata fonte di quelli ai quali è assegnato di sedere su troni nei cieli della presenza di Dio, raffigurati dalle “ventiquattro persone anziane”, e da tutti quelli intorno al trono centrale di Dio che continuamente richiamano l’attenzione sulla sua santità, come raffigurano le “quattro creature viventi”. Queste sono quelle che pronunciano questo vigoroso Amen! E quindi da un’autorità ancora più alta, dal trono stesso, viene la voce: “Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi schiavi, che lo temete, piccoli e grandi”. Di chi è questa voce? Senza dubbio è la stessa voce che parlò secoli prima quando Egli ispirò i Salmi, come Salmi 22:23; 134:1; 135:1; 115:3, da cui egli cita le parole. — Riv. 19:5.
8. (a) Qual è la fonte del comando che tutti gli schiavi di Dio lo lodino? (b) Chi è colui mediante il quale è logicamente dato il comando, e chi deve ubbidirvi?
8 Geova Dio è Colui che è seduto sul trono, e senza dubbio egli parla dal suo trono per mezzo del suo diletto Figlio, cioè Gesù Cristo, che è chiamato La Parola di Dio, il glorificato portavoce di Geova. (Giov. 1:1; Riv. 19:13) In cielo il Figlio era chiamato Michele, che significa “Chi è simile a Dio?” nome che lo designa come vendicatore di Dio, colui che risolve tale questione per sempre mostrando che nessuno è paragonabile a Dio. Egli riconobbe Geova come suo proprio Dio, parlando ripetutamente di lui come del “mio Dio”. (Riv. 3:12) Egli morì per recare lode al Padre suo. È logico che il comando dal trono di Dio venga per mezzo di lui a tutti i dedicati schiavi di Dio sulla terra al tempo della distruzione della Grande Babilonia. Perché lodare Geova Dio a questo punto? A motivo della sua dimostrazione di giudizio e potenza e dell’esecuzione di Babilonia la Grande. Ora tanto più dovremmo temerlo. Sia vecchi che giovani, preminenti o no, nella visibile organizzazione di Dio, temete Dio anziché i re della terra che fanno cordoglio per la distruzione di Babilonia, o anche le potenti simboliche dieci corna della bestia selvaggia di colore scarlatto che Dio impiegò come convenienti strumenti per distruggere Babilonia la Grande.
9. Perché la distruzione della Grande Babilonia è un così eccellente passo verso la completa allegrezza nel matrimonio dell’Agnello?
9 La distruzione di Babilonia la Grande è certo un eccellente passo per la completa allegrezza nel matrimonio dell’Agnello, poiché essa è sempre stata l’acerrima nemica sulla terra di quelli che sono stati scelti per sposare l’Agnello, cioè i futuri membri della Sposa, il suo corpo di 144.000 coeredi spirituali, la sua congregazione. Babilonia ha fatto tutto quello che ha potuto per distruggerli e impedire il matrimonio, ma così facendo è andata contro l’Iddio del cielo, il Padre che dispone il matrimonio celeste di suo Figlio e i cui propositi non possono fallire. Egli provvede la Sposa, come Abraamo dispose la sposa per il suo figlio ed erede Isacco. Il giorno della distruzione della grande, gelosa meretrice viene dunque al tempo del matrimonio della sposa dell’Agnello. Questo dà per certo al cielo e alla terra somma gioia. Giovanni dice:
10. Quali ragioni sono indicate dalla folla celeste per rallegrarsi a questo punto?
10 “E udii ciò che era come la voce di una grande folla e come il suono di molte acque e come il suono di forti tuoni. Essi dissero: ‘Alleluia, perché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare. Rallegriamoci ed esultiamo, e diamo a lui la gloria, perché è arrivato il matrimonio dell’Agnello e la sua moglie s’è preparata. Sì, le è stato concesso di adornarsi di lino luminoso, puro e fino, poiché il lino fino rappresenta gli atti giusti dei santi’”. — Riv. 19:6-8, margine (1950).
11. Fino a che punto c’è allegrezza in cielo, e a che cosa è paragonata?
11 Come i banchetti nuziali sono spesso accompagnati da canti, così questo matrimonio è accompagnato dalle grida di un gran coro di voci. Un quarto Alleluia risuona in tutti i cieli da un poderoso coro di voci, proprio come avviene nel gioioso giorno dell’intronizzazione di un nuovo re.
UNA NUOVA EPOCA NEL DOMINIO DI GEOVA
12. Dal momento che Geova assunse il suo potere di regnare nel 1914 insediando Gesù Cristo sul trono, perché si direbbe a questa tarda data: “Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare”?
12 Non assunse Geova Dio il suo gran potere nel 1914 E.V., cominciando a regnare per mezzo del suo regno messianico appena insediato? (Riv. 11:15-18) Sì. Perché proclamare dunque che è divenuto re in questo tardo tempo? Perché questo avvenimento segna una nuova epoca nel regno di Geova Dio per la ragione che Babilonia la Grande è stata un’oppositrice religiosa sin da quando il Suo regno è stato stabilito nel 1914 e per molti secoli essa si è arrogata il diritto di ungere e insediare re sulla terra. Infatti, il primo re umano, Nimrod, il “potente cacciatore in opposizione a Geova”, cominciò nell’antica Babilonia. Al tempo che l’antica Babilonia cadde ad opera del re Ciro nel 539 a.E.V. ed egli liberò i suoi prigionieri, fu detto a Sion: “Il tuo Dio è divenuto re!” (Isa. 52:7) Ora, quando Babilonia la Grande è stata distrutta, Geova regna per sempre senza alcun rivale religioso.
13. In che modo lo Sposo fece preparativi di secoli per il matrimonio?
13 Sebbene il Padre abbia fatto i preparativi molto in anticipo e si sia accertato che suo Figlio abbia una sposa, la Sposa e lo Sposo fanno alcun preparativo? Sicurissimamente. Anzitutto, Gesù Cristo depose la sua vita per essa, quindi rese a Geova in cielo il valore di questo prezzo, la sua vita umana. Egli nutrì la Sposa e ne ebbe cura, di fronte alla più severa opposizione della sua rivale che voleva distruggerla con ogni mezzo possibile, compreso quello di impiegare contro di lei l’opposizione politica. Babilonia, nei suoi sforzi di vincere la Sposa, ha prodotto molte figlie meretrici, le organizzazioni religiose che ne fanno parte. Essa ha fatto uno speciale sforzo per contaminare la Sposa e farne una meretrice che si associasse alle sue impudiche figlie, cercando di sedurre la sposa, farla cadere mediante falsa dottrina, ingerenza politica, movimenti per l’unione delle fedi e opposizione fino al punto della morte. Durante tutta questa lotta, lo Sposo è stato con la sua diletta sposa e, con la piena cooperazione del Padre suo, ha fatto in modo che ne uscisse sana e salva. — Giov. 17:11, 19, 20; Efes. 5:25-27.
GLI STRENUI PREPARATIVI DELLA SPOSA
14. Come si è preparata la Sposa per il suo matrimonio, e che cosa c’è voluto da parte sua?
14 Da parte della Sposa c’è voluto grande sforzo. C’è voluta fede, c’è voluto coraggio e determinazione e amore per Geova Dio e per il suo promesso Sposo ed essa ha dovuto odiare la malvagità ed essere completamente pura ed esente da contaminazione con Babilonia la Grande per ottenere la vittoria. Con la distruzione di Babilonia la Grande si può dire indiscutibilmente che la moglie dell’Agnello si è preparata. Essa esce dalla prova portando simbolico “lino fino”, “gli atti giusti dei santi”. È un abito immacolato, e questi atti giusti sono una giustificazione per divenire la “moglie” dell’Agnello. È stata questione d’integrità da parte sua, e il cielo può giustamente rendere testimonianza che “le è stato concesso di adornarsi di lino luminoso, puro e fino”. Essa ha ottenuto la completa vittoria e ora non esiste sulla terra nessuna rivale organizzazione religiosa.
15. In considerazione del fatto che lo Sposo e la Sposa hanno fatto tanti preparativi, perché la gloria del matrimonio va a Geova?
15 Poiché Geova Dio l’Onnipotente è Colui che dispone il matrimonio per suo Figlio e provvede la Sposa, è appropriato che il cielo ‘dia a lui la gloria’, specialmente perché egli predisse e prefigurò che ci sarebbe stato tale matrimonio e si impegnò più di 1.900 anni fa a formare la Sposa. Egli come pure lo Sposo e la Sposa hanno ogni ragione per fare di questa occasione un tempo di gioiosa celebrazione.
ASSICURATA AI FEDELI LA PARTECIPAZIONE AL MATRIMONIO
16. Allorché Babilonia la Grande cade e hanno luogo questi grandi canti, sarà tutta la Sposa in cielo con lo Sposo? Spiegate.
16 Quando l’apostolo Giovanni vide la visione era ancora sulla terra. Era uno di quelli invitati a essere presenti come membro della classe della Sposa al “pasto serale del matrimonio dell’Agnello”. In modo corrispondente, quando Dio tra breve eseguirà il giudizio sulla “grande meretrice”, Babilonia la Grande, ci sarà un rimanente di fedeli, unti membri della classe della Sposa ancora sulla terra, come lo era Giovanni, che si aspettano di essere presenti alla stessa grande cena celeste. Perciò, è di speciale incoraggiamento e beneficio per loro leggere ciò che Geova comandò a Giovanni:
17. Quale meravigliosa promessa si avvera rispetto al rimanente?
17 “Ed egli mi dice: ‘Scrivi: Felici gli invitati al pasto serale del matrimonio dell’Agnello’. E mi dice: ‘Queste sono le veraci parole di Dio’”. — Riv. 19:9.
18. Quale assicurazione, perciò, hanno i membri del rimanente?
18 Per i membri promessi della Sposa ancora sulla terra c’è ora l’assicurazione che essi stessi parteciperanno pienamente a questa cerimonia. Quando la grande meretrice sarà stata distrutta essi avranno ancora maggior ragione d’essere felici, come lo fu Giovanni, che vide queste cose in visione:
19. Quale fu l’effetto di questa visione su Giovanni, ma che cosa gli consigliò l’angelo?
19 “Allora caddi davanti ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi dice: ‘Sta attento! Non farlo! Io sono un compagno di schiavitù tuo e dei tuoi fratelli che hanno l’opera di recar testimonianza a Gesù. Adora Dio; poiché il render testimonianza a Gesù è ciò che ispira la profezia’”. — Riv. 19:10.
20. Come potrebbe essere definito da alcuni religionisti il fatto che Giovanni cadde davanti all’angelo, e quale spiegazione diede l’angelo proibendo una tal cosa?
20 L’angelo era indubbiamente quello mandato da Gesù a presentare a Giovanni la rivelazione “in segni”. (Riv. 1:1) Questo angelo non avrebbe permesso neppure ciò che si potrebbe definire “adorazione relativa”. Egli rammentò a Giovanni che si doveva adorare solo la grande Fonte della rivelazione, Geova Dio, e che ogni profezia era ispirata per rendere testimonianza al Figlio e unto Re di Geova, Gesù Cristo, che è la Verità, poiché è la disposizione di Dio mediante cui l’universo sarà dominato e mediante cui il genere umano può ottenere la vita. Geova è Colui che ispira la profezia, per cui l’angelo comandò: “Adora Dio”.
IL MATRIMONIO ABBRACCIA UN PERIODO DI TEMPO
21. (a) Quando i primi membri della Sposa raggiunsero lo Sposo? (b) Che cosa ha luogo riguardo al rimanente che muore in questo tempo? (c) Che dire del rimanente, invitato alla celebrazione del matrimonio, dopo la distruzione di Babilonia la Grande, e quando il matrimonio è completamente consumato?
21 L’evidenza delle profezie bibliche e il loro adempimento nel nostro tempo indicano che Gesù Cristo venne col Padre suo, Geova Dio, al tempio per il giudizio nel 1918 E.V. Prima rivolse la sua attenzione ai membri della sua Sposa che erano addormentati nella morte e li risuscitò. Essi, naturalmente, raggiunsero a quel tempo lo Sposo. Quindi Rivelazione 14:13 dice: “Felici i morti che da ora in poi muoiono unitamente al Signore. Sì, dice lo spirito, si riposino dalle loro fatiche, poiché le cose che fecero vanno direttamente con loro”. Quando questi muoiono dunque raggiungono immediatamente lo Sposo in cielo. Naturalmente, anche dopo la distruzione di Babilonia alcuni dell’unto rimanente saranno rimasti sulla terra. Col tempo devono morire per poter ricevere il cambiamento di natura e divenire immortali, incorruttibili spiriti ed essere col loro diletto Sposo. Quando l’ultimo di questi sarà risuscitato nei cieli, il matrimonio dell’Agnello sarà completamente consumato. Ma prima che i massimi benefici del matrimonio possano essere elargiti al genere umano lo Sposo deve combattere una guerra. Il modo in cui fa questo e quindi come egli e la sua Sposa si dispongono ad aver cura di una “famiglia” sarà descritto in successivi numeri di questa rivista. — 1 Cor. 15:51, 52.