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MatrimonioPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Sotto la Legge il marito poteva divorziare dalla moglie per qualcosa “di indecente” da parte di lei. Questo naturalmente non includeva l’adulterio, che comportava la pena di morte. Poteva trattarsi di grave mancanza di rispetto per il marito o per la casa di suo padre, o di qualcosa che avrebbe recato disonore alla famiglia. Il marito doveva darle un certificato scritto di divorzio, il che significa che agli occhi della comunità egli doveva avere buoni motivi per divorziare. Poiché il certificato era un documento legale, era richiesta la consultazione degli anziani o delle autorità cittadine. La donna allora poteva risposarsi, e il certificato la proteggeva da eventuali future accuse di adulterio.
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MatrimonioPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Se dopo il divorzio una donna sposava un altro uomo e questi poi divorziava da lei o moriva, il primo marito non poteva risposarla. Questo per prevenire qualsiasi macchinazione intesa a provocare il divorzio dal secondo marito o forse anche la sua morte in modo che la coppia originale potesse risposarsi. — De 24:1-4.
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