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  • Il paese dell’uccello del pepe ode il “nuovo canto”

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  • Il paese dell’uccello del pepe ode il “nuovo canto”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1989
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  • Il “nuovo canto” raggiunge la Liberia
  • Reazioni odierne al “nuovo canto”
  • Il “nuovo canto” registra un crescendo
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1989
w89 15/5 pp. 26-29

Il paese dell’uccello del pepe ode il “nuovo canto”

ALLO spuntare dell’alba, in tutta la Liberia si ode il canto melodioso dell’uccello del pepe. Da generazioni il suo gorgheggiare serve a svegliare gli abitanti, annunciando l’inizio di un nuovo giorno di lavoro sotto il sole tropicale. Questo uccello così comune, appartenente alla famiglia dei bulbul, ha valso alla Liberia il soprannome di “paese dell’uccello del pepe”.

Il nome Liberia, invece, è legato ad altri ricordi. Nel 1822 degli schiavi liberati, che dall’America tornavano al continente dei loro progenitori, arrivarono alla foce del fiume Mesurado e formarono l’insediamento che divenne Monrovia. Altri insediamenti sorsero a Buchanan, Greenville e Harper, e i nuovi arrivati stipularono trattati con i re delle tribù indigene. Quei primi colonizzatori portarono con sé lo spiritual, una musica che univa i ritmi africani a temi biblici e rifletteva il loro desiderio di libertà. In armonia con tale desiderio, nel 1824 la loro colonia assunse il nome di Liberia. Nel 1847 essa divenne la prima repubblica africana nera.

In anni recenti, comunque, in questo paese si è udito un nuovo canto. Non è né il canto dell’uccello del pepe né quello degli schiavi ritornati, bensì quello di un crescente coro di persone che ubbidiscono all’esortazione del salmista biblico: “Cantate a Geova un nuovo canto. Cantate a Geova, genti di tutta la terra. Dite fra le nazioni: ‘Geova stesso è divenuto re’”. (Salmo 96:1, 10) Sì, è il canto dell’istituito Regno di Dio, con Gesù Cristo come Re. A cantarlo sono i futuri eredi del celeste governo di Geova. Nell’attuale “termine del sistema di cose”, essi e i loro compagni stanno proclamando con gioia la “buona notizia” riguardo a questo Regno in tutte le nazioni, Liberia compresa. (Matteo 24:3, 14) Come e quando si udì per la prima volta questo canto nel paese dell’uccello del pepe? E quale effetto ha la sua toccante melodia su chi l’ascolta con apprezzamento? Sentiamo.

Il “nuovo canto” raggiunge la Liberia

Nel 1946 Harry C. Behannan, un pianista nero di talento che si era esibito in tutta l’Europa, rinunciò alla sua carriera musicale per diventare missionario. Per sei mesi prestò servizio da solo come testimone di Geova pioniere, andando di casa in casa a diffondere la verità del Regno. Distribuì oltre 500 libri e si fece molti amici. Poi, tragicamente, il fratello Behannan morì di febbre tropicale. Ma il “nuovo canto” non cessò, poiché dopo di lui giunsero altri missionari.

Nel 1947 George Watkins (ex pugile dilettante) e sua moglie Willa Mae vennero a prestare servizio a Monrovia, la capitale della Liberia. Essi ebbero pazienza e costanza nell’insegnare agli umili liberiani ‘ad osservare tutte le cose che Gesù ha comandato’. (Matteo 28:19, 20) Entro il settembre del 1948 insieme a loro partecipava al servizio del Regno un gruppo di 15 persone. In questo modo in Liberia si formò la prima congregazione di testimoni di Geova.

La predicazione si diffuse rapidamente lungo la costa fino al porto di Harper, a Kakata e nei villaggi vicini, e fra i raccoglitori di caucciù di lingua kisi nella piantagione della Firestone. Nel 1952 in Liberia fu aperta una filiale della Watch Tower Society. L’anno dopo a Monrovia, in McDonald Street, fu costruita la prima Sala del Regno e una casa missionaria. Erano tempi emozionanti. Oggi in questo paese ci sono 1.724 lodatori di Geova, che stanno ottenendo ottimi risultati fra la popolazione amichevole, ospitale e umile.

Reazioni odierne al “nuovo canto”

Testimoni di Geova provenienti dalle 16 principali tribù della Liberia, insieme ai missionari e a singoli individui che sono venuti a prestare servizio dove c’è più bisogno, hanno ora unito le loro voci nel far risuonare il messaggio del Regno. Recentemente, l’invito che rivolgono a chi cerca la verità ha assunto anche una nota d’urgenza. In media, ogni Testimone dedica oltre 27 ore al mese all’opera di predicazione, e negli ultimi cinque anni il numero dei ministri a tempo pieno si è più che triplicato. Tali sforzi sono stati fonte di benedizioni sia per loro che per altri. Ecco alcune esperienze.

Emmanuel ha sistemato i suoi affari così da poter provvedere alla sua numerosa famiglia e servire a tempo pieno come pioniere a Gardnersville. Egli ha incontrato Varney e Lucinda e ha iniziato con loro uno studio biblico a domicilio. Essi, però, credevano che cambiare religione costituisse un peccato. Emmanuel mostrò loro ciò che dice sull’argomento il libro Ragioniamo facendo uso delle Scritture. Essi presero in prestito il libro, vi lessero altre informazioni e iniziarono a frequentare le adunanze cristiane. Poco dopo intrapresero il ministero cristiano. Nel frattempo il loro padrone di casa, un ecclesiastico, notò che la loro condotta era cambiata e li invitò a usare il suo salotto per lo studio biblico. Dopo aver partecipato a un’assemblea di distretto, il padrone di casa si convinse di aver trovato la verità e chiese di avere uno studio biblico.

Il “nuovo canto” ha liberato Tamba, un ex medium spiritico della contea di Lofa. Preoccupato per la malattia di suo figlio, Tamba aveva consultato gli spiriti. Questi gli avevano assicurato che suo figlio sarebbe sopravvissuto, ma sostenevano che sua moglie ne stava tramando la morte. Con offerte e sacrifici, Tamba implorò gli spiriti di uccidere sua moglie così da impedirle di far del male al figlio. Quale fu il risultato? Il figlio morì mentre la moglie rimase illesa. Adirato e frustrato, Tamba buttò via tutti i suoi oggetti legati allo spiritismo. Nel suo dolore, egli fu toccato profondamente dal messaggio relativo alla speranza della risurrezione e alla terra paradisiaca ora prossima. Accettò uno studio biblico, purificò la sua vita e si dedicò a Geova. Da allora ha aiutato i suoi familiari e nove altre persone della sua comunità a giungere alla dedicazione.

Il “nuovo canto” ha influito sulla vita di molte persone sincere. Herbert aveva vinto una borsa di studio all’università di Monrovia e un lavoro statale grazie alla sua grande abilità di calciatore. Ma quando apprese ciò che dice la Bibbia dello spirito competitivo decise di abbandonare la carriera sportiva. (Galati 5:26) Ora prova gioia nella sua nuova carriera di ministro a tempo pieno.

James chiese al Testimone che studiava con lui come poteva vincere la sua dipendenza alla marijuana. Incoraggiato a pregare al riguardo, James chiese a Geova di aiutarlo a smettere. Un paio di settimane dopo non seppe resistere e fumò un’altra volta. Camminando verso casa andò a sbattere dritto contro una sbarra di ferro, procurandosi attorno all’occhio una ferita che sanguinava abbondantemente. Ricordando la preghiera che aveva fatto, non ricadde mai più nel vizio. Oggi presta servizio come pioniere regolare e servitore di ministero nella congregazione.

Il “nuovo canto” ha attirato anche un uomo anziano, Samuel, della tribù Krahn, che era stato soprintendente della contea di Montserrado. Cosa lo ha spinto a rinunciare a una carriera ben retribuita e a intraprendere il ministero a tempo pieno? “Ciò che mi colpì fu il fatto che nella mia Bibbia potevo trovare prove a sostegno di tutto ciò che i testimoni di Geova dicevano, insegnavano e facevano”, disse Samuel. Egli aggiunse che fra i testimoni di Geova ha trovato l’amore che Gesù descrisse in Giovanni 13:34, 35. In contrasto, Samuel notò che fra i membri della sua chiesa precedente, “c’erano sempre dispute e lotte per questioni di soldi proprio in chiesa”. Samuel presta ora servizio come pioniere regolare.

Il “nuovo canto” registra un crescendo

Quando si tratta di cantare lodi a Dio il popolo di Geova non conosce periodo più felice delle annuali assemblee di distretto. Di recente, comunque, qui in Liberia non è stato facile trovare strutture grandi abbastanza da ospitare tutti i Testimoni e gli interessati che avrebbero partecipato. Nel 1986 furono tenute due assemblee nell’unico auditorio adatto. Ma gli oltre 4.000 presenti gremirono il locale. Cosa bisognava fare per il 1987? Ebbene, il complesso sportivo Samuel K. Doe fu completato appena in tempo con l’aiuto del governo cinese. Ma come potevamo permetterci di affittare questi impianti?

Grazie alla natura educativa del nostro programma, la direzione ci concesse l’uso dello stadio a un prezzo molto ragionevole. Ma quando mancavano solo un paio di settimane all’inizio dell’assemblea la direzione voleva aumentare l’affitto. Perché? Perché un famoso predicatore televisivo degli Stati Uniti aveva appena fatto una crociata nello stadio, e la folla aveva lasciato l’impianto in condizioni pietose, con rifiuti sparsi dappertutto. Alla direzione fu assicurato che i testimoni di Geova erano diversi. Il giorno prima dell’assemblea oltre 500 fratelli e sorelle ripulirono a fondo lo stadio. Dopo l’assemblea si sentì un membro dell’amministrazione cinese dire che il nostro lavoro di pulizia dello stadio valeva più di ciò che avevamo pagato per poterlo usare.

L’assemblea in sé fu un successo. Al discorso pubblico “Un’era di timore: in chi confidare?” assisté un nuovo massimo di 5.852 persone. E che gioia vedere 101 nuovi simboleggiare la loro dedicazione a Dio con l’immersione in acqua! Per la prima volta in Liberia, i battesimi ebbero luogo in due piscine portatili sul luogo stesso dell’assemblea!

Con l’aumento numerico di quelli che rispondono al “nuovo canto”, la filiale originale di McDonald Street a Monrovia divenne troppo piccola. Anche la sede successiva, a Sinkor, non era abbastanza grande per immagazzinarvi tutta la letteratura biblica necessaria per aver cura dei bisogni spirituali dei liberiani. Pertanto, fu acquistato e ristrutturato un grande edificio residenziale vicino alla Sala del Regno di Paynesville, e il 28 marzo 1987 fu dedicata una nuova filiale. Con questo edificio spazioso e in una posizione ideale, i servitori di Geova in Liberia sono ben preparati ad aver cura del crescente interesse.

Quanto lavoro resta ancora da fare in Liberia? Gli 8.600 presenti alla Commemorazione del 1988, cinque volte il numero dei proclamatori del Regno, indicano che c’è un enorme potenziale per altri discepoli. E i laboriosi Testimoni liberiani stanno raccogliendo la sfida. Ogni mese conducono più di 3.000 studi biblici a domicilio. Preghiamo che in questo paese molti altri si uniscano alla crescente “grande folla” che sta lodando Geova in risposta al “nuovo canto”. — Rivelazione 7:9, 10.

[Riquadro a pagina 28]

Di casa in casa in Liberia

Nell’avvicinarci a una casa di legno e fango, anziché bussare annunciamo la nostra presenza gridando: “Kpaw, kpaw, kpaw!”

Non ricevendo risposta, ci dirigiamo verso il retro della casa e lì troviamo una famiglia seduta nella “cucina”, una piccola baracca nel cortile. Sopra un fuoco di legna c’è una pentola in cui sta bollendo un grosso pezzo di burro di palma. La madre, che serve il riso, manda subito i bambini in casa a prendere delle sedie per noi.

Ora i familiari si accomodano. Seduti su una panca, ci ascoltano con attenzione mentre presentiamo il messaggio del Regno. Accettano con gioia una copia dell’opuscolo Vivere sulla terra per sempre! e prendiamo accordi per tornare. Noi ci alziamo per andarcene, e una voce annuncia: “È pronto in tavola!”

[Cartine/Immagini a pagina 26]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

SIERRA LEONE

LIBERIA

CONTEA DI LOFA

CONTEA DI MONTSERRADO

Monrovia

Kakata

Buchanan

Greenville

Harper

GUINEA

COSTA D’AVORIO

OCEANO ATLANTICO

Km 0 100 200 300

mi 0 100 200

[Cartina]

AFRICA

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