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“Geova stesso dà sapienza”La Torre di Guardia 1999 | 15 novembre
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se, inoltre, chiami l’intendimento stesso e levi la voce per lo stesso discernimento,
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“Geova stesso dà sapienza”La Torre di Guardia 1999 | 15 novembre
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Per prestare attenzione alla sapienza dobbiamo acquistare discernimento e intendimento. Il discernimento è la “facoltà della mente di giudicare, valutare, distinguere, rettamente”. (Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli, 1996) Il santo discernimento è la capacità di distinguere il bene dal male e poi scegliere la via giusta. Se non ‘incliniamo il cuore’ al discernimento o non siamo ansiosi di acquistarlo, come possiamo rimanere sulla “strada che conduce alla vita”? (Matteo 7:14; confronta Deuteronomio 30:19, 20). Il discernimento si ottiene studiando la Parola di Dio e mettendola in pratica.
Come possiamo ‘chiamare l’intendimento’, cioè la capacità di capire in che modo i vari aspetti di un soggetto hanno relazione tra loro? Età ed esperienza sono certo fattori che possono aiutarci a sviluppare maggiore intendimento, ma non necessariamente. (Giobbe 12:12; 32:6-12) “Mi comporto con più intendimento degli anziani”, disse il salmista a Geova, “perché ho osservato i tuoi propri ordini”. E aggiunse: “Il medesimo dischiudersi delle tue parole dà luce, facendo comprendere agli inesperti”. (Salmo 119:100, 130) Geova è “l’Antico di Giorni” e ha un intendimento infinitamente superiore a quello di tutta l’umanità. (Daniele 7:13) Dio può dare intendimento all’inesperto, permettendogli di superare in questo anche persone avanti negli anni. Dobbiamo quindi essere diligenti nello studiare la Parola di Dio, la Bibbia, e nel metterla in pratica.
Le esortazioni dei primi versetti del secondo capitolo di Proverbi includono espressioni come ‘ricevere’, ‘far tesoro’, ‘chiamare’, ‘continuare a cercare’, ‘continuare a ricercare’. Perché lo scrittore ricorre a questo crescendo espressivo? Secondo un’opera di consultazione, qui “il saggio vuol dare risalto alla necessità di ricercare la sapienza con grande premura”. Sì, dobbiamo ricercare premurosamente la sapienza e le qualità del discernimento e dell’intendimento ad essa correlate.
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