EGLAT-SELISIA
(Èglat-Selisìa) [prob., terza Eglat].
Termine usato da Isaia (15:5) e Geremia (48:34) nelle rispettive dichiarazioni di condanna contro Moab, a indicare, sembra, una località di quella nazione. Secondo alcuni c’erano tre città vicine con lo stesso nome, alla terza delle quali (la “Terza Eglat”, Mar, nt.) sarebbero state rivolte le dichiarazioni dei due profeti. Questi luoghi non sono mai stati identificati.
Vari studiosi comunque sono dell’avviso che l’espressione ebraica (ʽeghlàth shelishiyàh) non vada traslitterata come un nome proprio. La ritengono un’espressione simbolica che andrebbe resa “vitella di tre anni”. (Ger 48:34, Lu; vedi anche Di; Ri; Vg; ATE, nt.). In questo caso i profeti paragonerebbero la vinta Moab a una robusta giovenca già cresciuta dalla quale però non si odono che strazianti ‘grida’ di angoscia.