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  • Perché una così vasta diffusione dell’AIDS?

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  • Perché una così vasta diffusione dell’AIDS?
  • Svegliatevi! 1988
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  • Perché così predisposti?
  • L’omosessualità è contro natura?
  • Anche gli eterosessuali sono infettati
  • Il sangue: un’altra fonte di infezione
  • Quali i soggetti a rischio?
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    Svegliatevi! 1988
Altro
Svegliatevi! 1988
g88 8/10 pp. 8-11

Perché una così vasta diffusione dell’AIDS?

PERCHÉ L’AIDS ha avuto una così ampia diffusione? Mentre non si sa con esattezza come, quando o dove abbia avuto origine, esistono degli schemi generali che ne spiegano la diffusione. Negli Stati Uniti e in Europa, per esempio, il principale mezzo di diffusione dell’AIDS è stata l’attività omosessuale maschile. Al suo primo manifestarsi, l’epidemia comparve quasi esclusivamente fra uomini omosessuali (e bisessuali). Fino a poco tempo fa oltre il 70 per cento delle vittime adulte era costituito da uomini omosessuali.

Poi l’AIDS cominciò a comparire fra coloro che assumevano droga per via endovenosa. In pochi anni oltre il 15 per cento di tutti i casi proveniva da questo gruppo, che sta diventando più numeroso. In alcuni luoghi metà di tutti coloro che assumono droga per via endovenosa ha il virus dell’AIDS. Infatti la rivista Science diceva: “Oggi la stragrande maggioranza degli americani infettati sono uomini omosessuali o persone che assumono droga per via endovenosa”.

A San Francisco il 50 per cento o più degli uomini omosessuali ha il virus dell’AIDS. La comunità omosessuale di quella città è sconvolta dai decessi dovuti all’AIDS. Uno studio a lungo termine condotto sugli uomini omosessuali di quella città rivela che di quelli a cui fu diagnosticato il virus dell’AIDS sette anni fa, il 78 per cento è stato colpito da AIDS conclamata, dai primi sintomi d’essa, oppure ha il sistema immunitario compromesso in qualche modo. E sebbene la percentuale di nuovi casi fra omosessuali sia diminuita, c’è poco da fare per chi è già infetto.

Riguardo ad Haiti, il Los Angeles Times osservava: “Nuovi dati fanno pensare che il virus dell’AIDS sia stato introdotto nella zona dei Caraibi soprattutto attraverso contatti omosessuali fra isolani e americani”.

Perché così predisposti?

Perché gli omosessuali sono così predisposti all’AIDS? A motivo delle loro pratiche sessuali. Sebbene l’AIDS si possa trasmettere anche attraverso i rapporti orali, è stata la pratica dei rapporti anali (sodomia) la principale modalità di trasmissione dell’AIDS tra omosessuali.

L’ano dell’uomo è stato fatto per l’eliminazione dei rifiuti — escrementi — e non per i rapporti sessuali. Esso ha solo un sottile strato di cellule epiteliali, il tessuto che riveste l’ano. I rapporti anali provocano lacerazioni in questo rivestimento e lesioni con perdita di sangue. Il seme infetto introdotto dal partner nel retto può costituire una fonte di AIDS, come la possono costituire escoriazioni e lesioni presenti sull’organo maschile. Inoltre, i tessuti rettali danneggiati del soggetto ricevente fanno sì che le secrezioni infette trasmettano l’infezione ad altri partner sessuali.

Per di più gli omosessuali hanno spesso molti partner, centinaia, forse anche migliaia di partner durante la vita. Un giovane omosessuale che ha infettato molti altri prima di morire di AIDS si dice abbia avuto 2.500 contatti omosessuali in dieci anni. Poiché lavorava con una compagnia aerea, viaggiava molto. Un altro ha dichiarato di avere avuto circa 5.000 contatti omosessuali in 20 anni. È ovvio che persone del genere possono diffondere l’AIDS.

Un altro fattore è che a motivo delle loro pratiche sessuali, fra gli omosessuali altre malattie come epatite, gonorrea e herpes sono comuni. Queste malattie danneggiano l’organismo e, si pensa, lo rendono più predisposto all’AIDS.

L’omosessualità è contro natura?

Non può esserci dubbio in merito: I rapporti omosessuali hanno notevolmente accelerato la diffusione dell’AIDS. Queste pratiche sono contrarie alla forma biologica del corpo umano.

Pertanto non si può semplicemente far passare l’omosessualità per uno ‘stile di vita alternativo’. È innaturale, è una perversione del modo in cui siamo stati creati. La Bibbia la include fra le azioni derivanti da “un disapprovato stato mentale” e dice: “Dio li ha abbandonati a vergognosi appetiti sessuali, poiché le loro femmine hanno mutato il loro uso naturale in uno contro natura; e similmente anche i maschi hanno lasciato l’uso naturale della femmina e nella loro concupiscenza si sono infiammati violentemente gli uni verso gli altri, maschi con maschi, operando ciò che è osceno e ricevendo in se stessi la piena ricompensa dovuta al loro errore”. — Romani 1:26-32.

Anche la Legge che Dio aveva dato alla nazione dell’antico Israele diceva: “Nel caso che un uomo giaccia con un maschio come si giace con una donna, entrambi hanno fatto una cosa detestabile”. — Levitico 20:13.

Che l’omosessualità sia contro natura si può vedere da questo fatto basilare: Se tutti fossero esclusivamente omosessuali, la razza umana si estinguerebbe nell’arco di una generazione.

Vuol dire questo, come hanno asserito alcuni, che sia Dio a mandare il morbo dell’AIDS agli omosessuali? No, la Bibbia non lo dice. Piuttosto essi ‘mietono quello che seminano’. (Galati 6:7) La Parola di Dio enuncia questo principio: “Essi da parte loro hanno agito rovinosamente . . . è il loro proprio difetto”. — Deuteronomio 32:5.

Anche gli eterosessuali sono infettati

L’AIDS, tuttavia, non è una malattia che colpisce solo gli omosessuali; si è diffusa anche tra uomini e donne eterosessuali. Uno dei modi in cui avviene è tramite uomini bisessuali che vengono infettati attraverso contatti sessuali con altri uomini e che poi infettano le donne con cui hanno rapporti.

Anche i tossicodipendenti che assumono droga per via endovenosa possono trasmettere ad altri l’AIDS con lo scambio di siringhe e aghi contaminati. Dopo di che possono infettare gli uomini o le donne con cui hanno rapporti sessuali. In molti luoghi, inoltre, un’alta percentuale di prostitute ha l’AIDS ed esse la trasmettono ai clienti.

In Africa l’AIDS è molto diffusa tra gli eterosessuali. Ce l’ha un ugual numero di donne e di uomini. Sebbene in Europa, Stati Uniti e altrove la diffusione dell’AIDS fra eterosessuali non sia così estesa come in Africa, sta aumentando anche in questo gruppo. Quindi sempre più donne e uomini che non sono omosessuali o bisessuali prendono l’AIDS e la trasmettono ad altri. Un articolo diceva: “A New York l’AIDS è ormai la causa di morte numero uno fra le donne dai 25 ai 34 anni”. E purtroppo un gran numero di donne portatrici del virus dell’AIDS — circa il 50 per cento, secondo alcuni — partoriscono bambini affetti dalla malattia.

Dato l’atteggiamento permissivo degli scorsi decenni nei confronti della moralità sessuale, fornicazione e adulterio sono diventati una cosa comune. Uomini e donne hanno spesso parecchi partner. E coloro che sono affetti dall’AIDS possono trasmetterla ad altri. Anche questo comportamento promiscuo è condannato dalla Bibbia. — 1 Corinti 6:9, 10; Rivelazione 22:15.

Il sangue: un’altra fonte di infezione

Altri hanno preso l’infezione dalle trasfusioni di sangue. Il Medical Post del Canada riferisce: “Il dott. Thomas Peterman, un epidemiologo del settore AIDS dei Centri per il Controllo delle Malattie . . . calcola che nel periodo 1978-1984 siano stati infettati dall’HIV [il virus dell’AIDS] 12.000 americani con trasfusioni di sangue contaminato ”.

Molti di questi soggetti che hanno ricevuto sangue sono morti o stanno morendo. A coloro che hanno ricevuto trasfusioni di sangue prima del 1985, quando vennero introdotti nuovi metodi di analisi, vari ospedali hanno consigliato di sottoporsi ai test dell’AIDS.

Secondo studi effettuati dai Centri Federali per il Controllo delle Malattie con sede ad Atlanta (USA), al principio del 1985 quasi tutti i 10.000 americani affetti da grave emofilia erano stati infettati col virus dell’AIDS. Per di più, erano stati infettati anche dal 30 al 50 per cento di coloro che soffrivano di emofilia meno grave. Si calcola che in Brasile oltre metà degli emofiliaci possa essere stata infettata dal virus dell’AIDS.

La dottoressa Margaret Hilgartner del New York Hospital—Cornell Medical Center ha detto: “Chi è affetto da emofilia grave viene a contatto ogni anno col sangue di un numero di persone variabile da 800.000 a 1 milione. Prima che le case farmaceutiche cominciassero a trattare col calore i derivati del sangue, il rischio di infezione era straordinariamente elevato”. Ha detto inoltre: “I casi di suicidio fra i giovani emofiliaci sono sempre più frequenti. Sono molto arrabbiati. Si sentono come dei capri espiatori”.

Jonathan Goldsmith, del Centro Regionale Emofiliaci di Omaha (Nebraska, USA), ha detto che la medicina trasfusionale “è sempre stata pericolosa perché si ha a che fare con un prodotto biologico. Ma questo è il peggio che potesse capitare. I medici ne sono molto rattristati. Non volevamo certo che accadesse una cosa simile”.

Le persone sposate che hanno preso l’AIDS da trasfusioni di sangue possono trasmettere la malattia al coniuge attraverso i rapporti sessuali. Da uno studio condotto su uomini sposati che hanno preso l’AIDS da trasfusioni di sangue è emerso che anche il 14 per cento delle mogli era sieropositivo.

Si afferma che in Africa circa il 10 per cento degli uomini e delle donne che hanno il virus dell’AIDS l’ha preso da sangue trasfuso infetto o attraverso l’uso di aghi contaminati, come ad esempio quelli adoperati per le vaccinazioni. Dal momento che secondo alcune stime ci possono essere circa cinque milioni di portatori del virus, questo potrebbe significare che nell’Africa centrale ci sono oltre 500.000 persone che hanno preso il virus dell’AIDS da sangue contaminato.

Vista l’attuale diffusione dell’AIDS, come ci si può difendere?

[Testo in evidenza a pagina 10]

In Africa l’AIDS è molto diffusa tra gli eterosessuali

[Testo in evidenza a pagina 10]

In Africa circa il 10 per cento di quelli che hanno il virus l’hanno preso da sangue infetto

[Immagini a pagina 9]

All’inizio l’AIDS si diffuse soprattutto attraverso gli omosessuali e i tossicodipendenti. Anche le trasfusioni di sangue hanno diffuso l’AIDS

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