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  • ‘Discerniamo ciò che siamo’ alla Commemorazione
    La Torre di Guardia 1990 | 15 febbraio
    • E fece similmente riguardo al calice, dopo aver preso il pasto serale, dicendo: ‘Questo calice significa il nuovo patto in virtù del mio sangue. Continuate a far questo, ogni volta che ne berrete, in ricordo di me’.

  • ‘Discerniamo ciò che siamo’ alla Commemorazione
    La Torre di Guardia 1990 | 15 febbraio
    • Vino con un significato

      9. Quale altro emblema Gesù disse di usare?

      9 Gesù usò un altro simbolo: “Egli prese anche un calice, e dopo aver ringraziato Dio lo diede loro dicendo: ‘Bevetene, voi tutti; questo significa il mio sangue, il nuovo sangue del patto, sparso per molti, per ottenere la remissione dei loro peccati’”. (Matteo 26:27, 28, Moffatt) Cosa c’era in quel calice comune che egli passò, e che significato ha per noi mentre ci sforziamo di discernere ciò che noi stessi siamo?

      10. Come fu che nella Pasqua ebraica si cominciò a usare il vino?

      10 Quando Mosè descrisse per la prima volta la festa della Pasqua non menzionò alcuna bevanda. Molti studiosi ritengono che il vino fu introdotto nella Pasqua ebraica molto tempo dopo, forse nel II secolo a.E.V.b Ad ogni modo, l’uso del vino in questo pasto era comune nel I secolo, e Gesù non vi fece obiezione. Nell’istituire la Commemorazione egli usò il vino pasquale.

      11. Che genere di vino è adatto per il Pasto Serale del Signore?

      11 Dato che la Pasqua ebraica aveva luogo molto tempo dopo la vendemmia, Gesù non può aver usato succo d’uva non fermentato bensì vino rosso, che poteva facilmente rappresentare il suo sangue. (Confronta Rivelazione 14:20). Il sangue di Cristo non aveva bisogno di essere rinvigorito, per cui è appropriato usare vino puro anziché vini irrobustiti con brandy (come il porto, lo sherry e altri vini analoghi) o aromatizzati con spezie o erbe (come il vermouth o molti aperitivi). Tuttavia non c’è bisogno che ci preoccupiamo di sapere quale trattamento ha subìto il vino, se durante la fermentazione vi è stato aggiunto dello zucchero per correggerne il gusto o il contenuto alcolico o se è stata usata un po’ di anidride solforosa come conservante.c Molte congregazioni usano un vino rosso commerciale o un semplice vino rosso fatto in casa. Vino e pane sono solo emblemi, simboli; pertanto, ciò che avanza d’essi si può portare a casa e usare in seguito come gli altri cibi e bevande.

      12. In base a ciò che spiegò Gesù, cosa rappresentava il vino?

      12 Il fatto che Gesù parlasse del suo sangue la notte di Pasqua avrebbe potuto far pensare al sangue dell’agnello al tempo dell’Egitto. Ma notate che Gesù fece un paragone diverso, e disse: “Questo calice significa il nuovo patto in virtù del mio sangue, che dev’essere versato in vostro favore”. (Luca 22:20) In precedenza Dio aveva fatto un patto con la nazione dell’Israele carnale, e questo patto era stato inaugurato con il sangue di sacrifici animali. C’era una corrispondenza fra il sangue di quei sacrifici e il sangue di Gesù. Entrambi avevano a che fare con l’inaugurazione, da parte di Dio, di un patto con una nazione di suoi servitori. (Esodo 24:3-8; Ebrei 9:17-20) Un aspetto del patto della Legge era che l’Israele carnale aveva la prospettiva di formare una nazione di re-sacerdoti. (Esodo 19:5, 6) Tuttavia, dopo che Israele mancò di osservare il patto di Geova, egli disse che avrebbe sostituito “il patto precedente” con “un nuovo patto”. (Ebrei 9:1, 15; Geremia 31:31-34) Il calice di vino che Gesù passò agli apostoli fedeli rappresentava questo nuovo patto.

  • ‘Discerniamo ciò che siamo’ alla Commemorazione
    La Torre di Guardia 1990 | 15 febbraio
    • 1 Corinti 11:23-

  • ‘Discerniamo ciò che siamo’ alla Commemorazione
    La Torre di Guardia 1990 | 15 febbraio
    • Similmente, quando la cena era finita, Egli prese il calice e disse: ‘Questo calice è il nuovo patto, suggellato col mio sangue; ogni volta che ne bevete, fatelo come mia commemorazione’”. — An Expanded Paraphrase of the Epistles of Paul, di F. F. Bruce.

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