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Disciplina che può produrre un pacifico fruttoLa Torre di Guardia 1988 | 15 aprile
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Troncare ogni rapporto?
7. Quali due classi di peccatori devono essere trattate in maniera diversa?
7 I cristiani non evitano le persone in generale. Abbiamo normali contatti con vicini, colleghi di lavoro, compagni di scuola e altri, e diamo loro testimonianza, anche se alcuni sono ‘fornicatori, avidi, rapaci o idolatri’. Paolo scrisse che non è possibile evitarli completamente, ‘altrimenti dovremmo uscire dal mondo’. Diede però istruzioni di agire diversamente nei confronti di un “fratello” che avesse vissuto in quel modo: ‘Cessate di mischiarvi in compagnia di qualcuno chiamato fratello che [è tornato a praticare tali cose], non mangiando nemmeno con un tal uomo’. — 1 Corinti 5:9-11; Marco 2:13-17.
8. Quale consiglio diede l’apostolo Giovanni?
8 Negli scritti dell’apostolo Giovanni troviamo consigli analoghi che fanno vedere fino a che punto i cristiani devono evitare costoro: “Chiunque va avanti e non rimane nell’insegnamento del Cristo non ha Dio . . . Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. Poiché chi gli rivolge un saluto [greco chàiro] partecipa alle sue opere malvage”.a — 2 Giovanni 9-11.
9, 10. (a) Cosa accadeva in Israele ai peccatori impenitenti, e perché? (b) Come dovremmo considerare oggi l’analoga disposizione nei confronti dei peccatori impenitenti che vengono espulsi? (2 Pietro 2:20-22)
9 Perché anche oggi è appropriato assumere questo atteggiamento risoluto? Ebbene, riflettete sulla severità con cui venivano troncati i rapporti sotto la Legge data da Dio a Israele. In varie questioni gravi, i trasgressori intenzionali venivano giustiziati. (Levitico 20:10; Numeri 15:30, 31) Quando ciò accadeva, gli altri, compresi i parenti, non potevano più parlare col trasgressore morto. (Levitico 19:1-4; Deuteronomio 13:1-5; 17:1-7) Sebbene gli israeliti dell’epoca fossero normali esseri umani con emozioni simili alle nostre, sapevano che Dio è giusto e amorevole e che la sua Legge proteggeva la loro purezza morale e spirituale. Potevano quindi accettare il fatto che la Sua disposizione di stroncare i trasgressori era fondamentalmente buona e giusta. — Giobbe 34:10-12.
10 Possiamo essere altrettanto sicuri che la disposizione di Dio, che impone ai cristiani di non frequentare il peccatore impenitente che è stato espulso, costituisce una protezione per noi: “Eliminate il vecchio lievito, affinché siate una nuova massa, secondo che siete liberi da fermento”. (1 Corinti 5:7) Evitando anche coloro che si sono volontariamente dissociati, i cristiani sono protetti da possibili idee critiche, indifferenti o persino apostate. — Ebrei 12:15, 16.
Che dire dei parenti?
11, 12. (a) Quando in Israele un trasgressore veniva stroncato, che effetto aveva questo sui parenti? (b) Illustrate i vantaggi dell’ubbidienza.
11 Dio si rende sicuramente conto che il mettere in pratica le sue giuste leggi relative al troncare i rapporti con i trasgressori coinvolge spesso i parenti e influisce su di loro. Come già menzionato, quando un trasgressore israelita veniva giustiziato, i familiari non potevano più avere contatti con lui. Anzi, se un figlio era ubriacone e ghiottone, i suoi genitori erano tenuti a portarlo davanti ai giudici e, se si mostrava impenitente, i genitori dovevano partecipare alla sua giusta esecuzione, ‘per togliere ciò che è male da Israele’. (Deuteronomio 21:18-21) Come si può comprendere, questa non doveva essere una cosa facile per loro. Immaginate anche come potevano sentirsi i fratelli, le sorelle o i nonni del trasgressore. Nondimeno, il fatto di mettere la lealtà al loro giusto Dio al di sopra degli affetti familiari poteva salvare loro la vita.
12 Ricordate il caso di Cora, che capeggiò una rivolta contro l’autorità di Dio esercitata mediante Mosè. Nella sua perfetta giustizia, Geova decise che Cora doveva morire. Ma tutti i leali furono avvertiti: “Allontanatevi, vi prego, d’innanzi alle tende di questi uomini malvagi e non toccate nulla che appartiene a loro, perché non siate spazzati via in tutto il loro peccato”. I parenti che non diedero ascolto all’avvertimento di Dio perirono con i ribelli. Alcuni parenti di Cora scelsero saggiamente di rimanere leali a Geova, cosa che salvò loro la vita e successivamente fece ottenere loro benedizioni. — Numeri 16:16-33; 26:9-11; 2 Cronache 20:19.
13. Come reagiranno i cristiani leali se un componente dell’immediata cerchia familiare viene disassociato o si dissocia?
13 L’espulsione dalla congregazione cristiana non comporta la morte immediata, per cui i vincoli familiari sussistono. Pertanto un disassociato o dissociato può continuare a vivere a casa con la moglie cristiana e i figli fedeli. Il rispetto verso i giudizi di Dio e il provvedimento preso dalla congregazione spingerà la moglie e i figli a riconoscere che con la sua condotta egli ha alterato il legame spirituale che precedentemente li univa. Ma, dato che la sua disassociazione non pone fine al vincolo coniugale o alla parentela, i normali rapporti familiari e affettivi possono continuare.
14. Di quale consiglio divino dovremmo tener conto nei nostri contatti con un parente disassociato fuori della nostra immediata cerchia familiare?
14 La situazione è diversa se il disassociato o dissociato è un parente che vive fuori di casa o non è dell’immediata cerchia familiare. Potrebbe essere possibile non avere quasi nessun contatto col parente. Anche se eventuali questioni di famiglia richiedessero qualche contatto, è certo che questi contatti dovrebbero essere mantenuti al minimo, in armonia col principio divino di “non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore [o colpevole di un altro peccato grave] . . . con un tale non dovete neppur mangiare”. — 1 Corinti 5:11, Versione Riveduta.
15. In questi casi come possono i parenti dominare le emozioni? (Salmo 15:1-5; Marco 10:29, 30)
15 Si capisce che questo può essere difficile, a causa dei sentimenti e dei vincoli familiari, ad esempio dell’amore che i nonni provano verso i nipoti. Tuttavia questa è una prova di lealtà a Dio, come spiega la sorella citata a pagina 26. Chiunque provi la tristezza e il dolore che il parente disassociato ha in tal modo causato, può trovare conforto ed essere incoraggiato dall’esempio di alcuni parenti di Cora. — Salmo 84:10-12.b
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Disciplina che può produrre un pacifico fruttoLa Torre di Guardia 1988 | 15 aprile
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5, 6. (a) Quale saggio consiglio ci viene dato su come trattare coloro che commettono peccati gravi e sono impenitenti? (Matteo 18:17) (b) Quali domande ci si presentano?
5 Poiché un uomo di Corinto praticava impenitentemente l’immoralità, Paolo disse alla congregazione: ‘Cessate di mischiarvi in compagnia di qualcuno chiamato fratello che è fornicatore o avido o idolatra o oltraggiatore o ubriacone o rapace, non mangiando nemmeno con un tal uomo’. (1 Corinti 5:11-13)
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