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InfernoRagioniamo facendo uso delle Scritture
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Che cos’è il ‘tormento eterno’ menzionato in Rivelazione?
Apoc. [Riv.] 14:9-11; 20:10, PIB: “Se alcuno adora la bestia e la sua effigie, e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, berrà del vino dell’ira di Dio versato puro nella coppa dell’ira di Lui, e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello. E il fumo del loro tormento [greco, basanismòu] sale per tutti i secoli, e non hanno riposo nè dì nè notte gli adoratori della bestia e della sua effigie, e chi riceve il marchio del suo nome”.
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InfernoRagioniamo facendo uso delle Scritture
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Che cos’è il ‘tormento’ di cui parlano questi versetti? È degno di nota il fatto che in Apocalisse 11:10 (PIB) si parla di ‘profeti che hanno tormentato gli abitanti della terra’. Questo tormento è determinato dall’umiliazione di essere smascherati dai messaggi proclamati da questi profeti. In Apocalisse 14:9-11 (PIB) è detto che gli adoratori della simbolica “bestia” e della sua “effigie” o immagine sono ‘tormentati con fuoco e zolfo’. Questo non può riferirsi a un tormento cosciente dopo la morte, perché “i morti non sanno niente”. (Eccl. 9:5, PIB) Cosa fa dunque provare loro tale tormento mentre sono in vita? La proclamazione, da parte dei servitori di Dio, del fatto che gli adoratori della “bestia” e della sua “effigie” subiranno la seconda morte, simboleggiata dallo “stagno del fuoco e dello zolfo”. Il fumo, che è messo in relazione con la loro infuocata distruzione, ascende per tutti i secoli nel senso che la loro distruzione sarà eterna e non verrà mai dimenticata.
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