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A5 Il nome divino nelle Scritture Greche CristianeTraduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
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Autorevoli traduttori della Bibbia hanno usato il nome di Dio nelle Scritture Greche Cristiane. Alcuni di loro lo hanno fatto molto prima che venisse prodotta la Traduzione del Nuovo Mondo. Ecco qualche esempio: A Literal Translation of the New Testament... From the Text of the Vatican Manuscript di Herman Heinfetter (1863), The Emphatic Diaglott di Benjamin Wilson (1864), The Epistles of Paul in Modern English di George Barker Stevens (1898), St. Paul’s Epistle to the Romans di W. G. Rutherford (1900), The New Testament Letters di J. W. C. Wand, vescovo di Londra (1946). Inoltre la traduzione in spagnolo di Pablo Besson, risalente agli inizi del XX secolo, usa “Jehová” in Luca 2:15 e in Giuda 14, oltre a riportare il nome divino come possibile resa più di 100 volte nelle note in calce. Molto prima di tali traduzioni, dal XVI secolo in poi, versioni ebraiche delle Scritture Greche Cristiane utilizzavano in numerosi punti il Tetragramma. Nella sola lingua tedesca almeno 11 versioni usano nelle Scritture Greche Cristiane la traduzione del nome divino o la traslitterazione dell’ebraico (“Yahweh”), 4 traduttori lo inseriscono fra parentesi dopo “Signore” e oltre 70 traduzioni lo menzionano in note in calce o commenti. Per quanto riguarda l’italiano, il nome divino è stato generalmente omesso nel testo delle Scritture Greche Cristiane, ma in alcune versioni è riportato in nota: Nuovissima versione dai testi originali (1991), Matteo 1:21; Nuova Riveduta (1996), Matteo 1:1; La Bibbia di Gerusalemme (2009), Matteo 1:20, e altre.
Il nome di Dio in Atti 2:34 nell’Emphatic Diaglott di Benjamin Wilson (1864)
Traduzioni bibliche in oltre 100 lingue contengono il nome divino nelle Scritture Greche Cristiane. Molte versioni in lingue parlate in Africa, in Asia, in Europa, nelle isole del Pacifico e dai nativi americani usano ampiamente il nome divino. (Vedi l’elenco alle pagine 1742 e 1743.) I rispettivi traduttori hanno deciso di usare il nome divino per ragioni simili a quelle menzionate sopra. Alcune sono traduzioni delle Scritture Greche Cristiane apparse di recente, come la Bibbia in rotumano (1999), che usa il nome “Jihova” 51 volte in 48 versetti, e la versione in batak toba (1989), una lingua parlata in Indonesia, che usa il nome “Jahowa” 110 volte.
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