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  • Geova esalta il suo nome
    Il Regno di Dio è già una realtà!
    • 7, 8. (a) Perché ci volle del tempo prima che il popolo di Dio potesse portare il Suo nome? (b) Cosa prenderemo in esame ora?

      7 I servitori di Dio dei tempi moderni usano il nome divino nelle loro pubblicazioni sin dagli anni ’70 del XIX secolo. Per esempio, La Torre di Guardia di Sion dell’agosto 1879 e i Canti della sposa, un libro di cantici pubblicato quello stesso anno, menzionavano il nome Geova. Eppure, prima di permettere ai suoi servitori di chiamarsi pubblicamente col suo santo nome, Geova volle a quanto pare che possedessero i requisiti necessari per quel grande privilegio. In che modo preparò quei primi Studenti Biblici affinché portassero il suo nome?

      8 Guardando indietro, notiamo che tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 Geova fece in modo che il suo popolo comprendesse in maniera più chiara importanti verità legate al suo nome. Prendiamone in esame tre.

      9, 10. (a) Perché inizialmente gli articoli della Torre di Guardia si incentravano sulla figura di Gesù? (b) Quale cambiamento avvenne a partire dal 1919, e con quali risultati? (Vedi anche il riquadro “La Torre di Guardia esalta il nome di Dio”.)

      9 Primo, i servitori di Geova compresero la giusta importanza del nome di Dio. I primi Studenti Biblici consideravano il riscatto l’insegnamento principale della Bibbia. Questo spiega perché La Torre di Guardia spesso si incentrava sulla figura di Gesù. Per esempio, nel primo anno di pubblicazione della rivista le ricorrenze del nome Gesù furono dieci volte superiori rispetto a quelle del nome Geova. Parlando di quegli anni, La Torre di Guardia del 15 marzo 1976 (1º settembre in italiano) fece notare che gli Studenti Biblici avevano dato eccessiva importanza a Gesù. Col tempo, però, Geova li aiutò a comprendere che la Bibbia dà maggior risalto al suo nome. Come influì questo sugli Studenti Biblici? Lo stesso articolo della Torre di Guardia diceva che specialmente a partire dal 1919 questi “cominciarono a mostrare più apprezzamento per Geova Dio, il celeste Padre del Messia”. Infatti, durante il decennio successivo La Torre di Guardia menzionò il nome di Dio più di 6.500 volte!

      10 Dando al nome Geova il giusto riconoscimento, i nostri fratelli mostrarono amore per quel nome. Al pari di Mosè, erano determinati a ‘dichiarare il nome di Geova’ (Deut. 32:3; Sal. 34:3). Come promesso nelle Scritture, Geova a sua volta prese atto dell’amore che avevano per il suo nome e mostrò loro favore (Sal. 119:132; Ebr. 6:10).

      11, 12. (a) Che cambiamento subirono le nostre pubblicazioni poco dopo il 1919? (b) Su cosa Geova attirò l’attenzione dei suoi servitori, e perché?

      11 Secondo, i veri cristiani giunsero al corretto intendimento dell’opera assegnata loro da Dio. Poco dopo il 1919, i fratelli unti che dirigevano l’opera furono spinti a esaminare il libro profetico di Isaia. Successivamente le nostre pubblicazioni cominciarono a dare più risalto all’opera di predicazione. Perché questo cambiamento si rivelò “cibo a suo tempo”? (Matt. 24:45).

      12 Prima del 1919 La Torre di Guardia non aveva mai esaminato nel dettaglio la dichiarazione di Isaia: “‘Voi siete i miei testimoni’, è l’espressione di Geova, ‘pure il mio servitore che io ho scelto’”. (Leggi Isaia 43:10-12.) Ma poco dopo il 1919 le nostre pubblicazioni cominciarono a prestare attenzione a queste parole, incoraggiando tutti gli unti a partecipare all’opera assegnata loro da Geova: rendergli testimonianza. Basti pensare che, solo dal 1925 al 1931, il capitolo 43 di Isaia fu esaminato in 57 numeri della Torre di Guardia e ciascun numero applicava le parole di Isaia ai veri cristiani. È ovvio quindi che in quegli anni Geova stava attirando l’attenzione dei suoi servitori sull’opera che dovevano compiere. Perché? In un certo senso perché fossero “prima provati in quanto all’idoneità” (1 Tim. 3:10). Prima di essere degni di portare il suo nome, gli Studenti Biblici dovevano dimostrare a Geova con le loro opere di essere davvero suoi testimoni (Luca 24:47, 48).

      IL SIGNIFICATO DEL NOME DI DIO

      Il Tetragramma: le quattro lettere ebraiche che costituiscono il nome personale di Dio

      IL NOME Geova deriva da un verbo ebraico che significa “divenire”. Alcuni eruditi credono che in questo caso il verbo sia nella sua forma causativa. Si ritiene perciò che il nome di Dio significhi “Egli fa divenire”. Questa definizione si adatta bene al ruolo di Geova quale Creatore. Geova ha fatto venire all’esistenza l’universo e gli esseri intelligenti e continua a fare in modo che la sua volontà e il suo proposito si realizzino.

      Come va intesa, quindi, la risposta che Geova diede a Mosè, riportata in Esodo 3:13, 14? Mosè aveva chiesto: “Supponiamo che ora io sia andato dai figli d’Israele e realmente dica loro: ‘L’Iddio dei vostri antenati mi ha mandato a voi’, ed essi realmente mi dicano: ‘Qual è il suo nome?’ Che dirò loro?” Geova rispose: “Io mostrerò d’essere ciò che mostrerò d’essere”.

      È da notare che Mosè non stava chiedendo a Geova di rivelargli il suo nome. Lui e gli israeliti conoscevano bene il nome di Dio. Mosè voleva che Geova gli rivelasse qualcosa sul tipo di Dio che egli è in modo da rafforzare la fede, qualcosa che si potesse anche riscontrare nel significato del suo nome. Quindi, dicendo “io mostrerò d’essere ciò che mostrerò d’essere”, Geova stava rivelando un aspetto emozionante della sua stessa natura: in ogni situazione lui diventa qualunque cosa sia necessaria per realizzare il suo proposito. Ad esempio, per Mosè e per gli israeliti Geova mostrò d’essere un Liberatore, un Legislatore, un Padre generoso e molto altro. È Geova stesso a scegliere di divenire qualunque cosa sia necessaria per mantenere le promesse che fa ai suoi servitori. Tuttavia, sebbene possa racchiudere questo concetto, il nome divino non è limitato a quello che Geova stesso sceglie di divenire, ma include anche l’idea che Geova fa divenire la sua creazione qualunque cosa desideri per adempiere il suo proposito.b

      b Vedi l’appendice A4 della Traduzione del Nuovo Mondo riveduta o la sezione 1 dell’opuscolo Una guida per lo studio della Parola di Dio.

      LA TORRE DI GUARDIA ESALTA IL NOME DI DIO

      Nel corso degli anni, la copertina della Torre di Guardia ha dato sempre più importanza al nome Geova. Ecco alcune modifiche così come furono apportate nell’originale inglese.

      • La copertina della Torre di Guardia di Sion del luglio 1879

        La Torre di Guardia di Sion, luglio 1879

        Sin dall’inizio la rivista ha usato il nome di Dio. Il secondo numero diceva: “‘La Torre di Guardia’ ha, crediamo, GEOVA come suo sostenitore”.

      • La Torre di Guardia, 15 ottobre 1931

        Sulla copertina cominciò a figurare il nome Geova nel versetto di Isaia 43:12.

      • La Torre di Guardia, 1º gennaio 1939

        Il nome Geova cominciò a comparire due volte sulla copertina, nei versetti di Isaia 43:12 ed Ezechiele 35:15.

      • La copertina della Torre di Guardia del 1º marzo 1939

        La Torre di Guardia, 1º marzo 1939

        Il nome Geova cominciò a figurare tre volte sulla copertina; a partire da questo numero il titolo completo della rivista divenne La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova.

      Inoltre, dalla fine degli anni ’20 e per oltre vent’anni il primo paragrafo del primo articolo di ciascun numero della Torre di Guardia riportò il nome Geova. Che splendido modo per ricordare ai servitori di Dio di esaltare il suo nome!

      13. In che modo la Parola di Dio rivela qual è la questione più importante in assoluto?

      13 Terzo, i servitori di Geova capirono l’importanza della santificazione del nome di Dio. Negli anni ’20 compresero che la santificazione del nome di Dio è la questione più importante in assoluto. In che modo la Parola di Dio rivela questa verità fondamentale? Vediamo due esempi. Quale fu la ragione principale per cui Dio liberò Israele dall’Egitto? Egli stesso affermò: “Perché il mio nome sia dichiarato in tutta la terra” (Eso. 9:16). E perché mostrò misericordia agli israeliti quando si ribellarono a lui? Ancora una volta è lui a spiegarlo: “Agivo per amore del mio proprio nome affinché non fosse profanato davanti agli occhi delle nazioni” (Ezec. 20:8-10). Cosa impararono gli Studenti Biblici da questi e altri passi della Bibbia?

      14. (a) Cosa comprese il popolo di Dio verso la fine degli anni ’20? (b) Come influì sull’opera di predicazione il fatto che gli Studenti Biblici avessero acquisito un intendimento più profondo? (Vedi anche il riquadro “Un potente incentivo a predicare”.)

      14 Verso la fine degli anni ’20 il popolo di Dio comprese cosa implicava ciò che Isaia aveva scritto circa 2.700 anni prima riguardo a Geova: “Così tu guidasti il tuo popolo, per farti un nome glorioso” (Isa. 63:14, La Nuova Diodati). Gli Studenti Biblici capirono che la questione principale non era la salvezza dell’uomo, ma la santificazione del nome di Dio (Isa. 37:20; Ezec. 38:23). Nel 1929 il libro Profezia, parlando di questa verità, disse: “Il nome di Geova costituisce il più vitale dilemma che mai si sia presentato davanti alla creazione”. Questa correzione nell’intendimento fornì ai servitori di Dio un incentivo in più per rendergli testimonianza e per riabilitare il suo nome dalle calunnie.

  • Geova esalta il suo nome
    Il Regno di Dio è già una realtà!
    • Inoltre, dalla fine degli anni ’20 e per oltre vent’anni il primo paragrafo del primo articolo di ciascun numero della Torre di Guardia riportò il nome Geova. Che splendido modo per ricordare ai servitori di Dio di esaltare il suo nome!

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