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Gabriele fa visita a MariaImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 69
Gabriele fa visita a Maria
Nella città di Nazaret, in Galilea, viveva una ragazza di nome Maria, una parente di Elisabetta. Maria era fidanzata con Giuseppe, un falegname. Quando Elisabetta era incinta di sei mesi, l’angelo Gabriele apparve a Maria e le disse: “Buongiorno, Maria. Tu hai l’approvazione di Geova”. Maria non capì cosa intendeva dire Gabriele. Allora l’angelo le disse: “Rimarrai incinta e partorirai un figlio. Dovrai chiamarlo Gesù. Diventerà Re e il suo Regno durerà per sempre”.
Maria però disse: “Io sono vergine. Come posso avere un figlio?” Gabriele rispose: “Per Geova niente è impossibile. Lo spirito santo verrà su di te e avrai un figlio. Anche la tua parente Elisabetta è incinta”. Allora Maria disse: “Sono la schiava di Geova. Mi accada proprio quello che hai detto”.
Poi Maria andò a trovare Elisabetta in una città sulle colline. Quando Maria la salutò, Elisabetta sentì il bambino saltare dentro la pancia. Allora Elisabetta fu piena di spirito santo e disse: “Maria, Geova ti ha benedetto. Per me è un onore ospitare la madre del Messia”. Maria rispose: “Lodo Geova con tutto il cuore”. Maria rimase con Elisabetta tre mesi e poi ritornò a Nazaret.
Quando venne a sapere che Maria era incinta, Giuseppe pensò di rompere il fidanzamento. Ma in un sogno gli apparve un angelo che gli disse: “Non aver paura di sposarla. Non ha fatto niente di sbagliato”. Allora Giuseppe sposò Maria.
“Geova fa qualunque cosa desideri nei cieli e sulla terra” (Salmo 135:6)
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Gli angeli annunciano la nascita di GesùImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 70
Gli angeli annunciano la nascita di Gesù
L’imperatore romano Cesare Augusto ordinò a tutti gli ebrei di tornare nelle loro città di origine e di farsi registrare. Allora Giuseppe e Maria si misero in viaggio verso Betlemme, la città della famiglia di Giuseppe. Per Maria era quasi arrivato il momento di partorire.
Quando arrivarono a Betlemme, l’unico alloggio che trovarono fu una stalla. Lì Maria partorì suo figlio Gesù. Lo avvolse con dei panni morbidi e lo mise delicatamente in una mangiatoia.
Vicino a Betlemme alcuni pastori stavano trascorrendo la notte all’aperto per badare alle greggi. All’improvviso apparve un angelo e intorno a loro ci fu una grande luce a motivo della gloria di Geova. I pastori si spaventarono, ma l’angelo disse: “Non abbiate paura. Ho una notizia straordinaria da darvi. Oggi a Betlemme è nato il Messia”. In quel momento nel cielo apparvero molti altri angeli, che dissero: “Gloria a Dio in cielo e pace sulla terra”. Poi gli angeli scomparvero. Cosa fecero allora i pastori?
Dissero: “Andiamo subito a Betlemme”. Quando arrivarono, i pastori trovarono Giuseppe e Maria nella stalla con il loro bimbo appena nato.
Tutti quelli che ascoltavano il racconto dei pastori rimanevano stupiti. Maria pensò molto alle parole dell’angelo e non le dimenticò mai. I pastori tornarono alle loro greggi, ringraziando Geova per tutte le cose che avevano visto e sentito.
“Da Dio sono stato mandato e sono qui. Non sono venuto di mia iniziativa, ma è lui che mi ha mandato” (Giovanni 8:42)
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Geova protegge GesùImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 71
Geova protegge Gesù
A est d’Israele c’era un paese in cui le persone credevano che le stelle potessero guidarle. Una notte alcuni uomini videro qualcosa simile a una stella luminosa muoversi nel cielo. Decisero di seguire quella “stella” e arrivarono a Gerusalemme. Lì cominciarono a chiedere alle persone: “Dov’è il bambino che diventerà re dei giudei? Siamo venuti per inchinarci davanti a lui”.
Quando Erode, il re di Gerusalemme, sentì parlare di un nuovo re, si preoccupò molto. Così chiese ai capi sacerdoti: “Dove dovrebbe nascere questo re?” Loro risposero: “I profeti hanno detto che sarebbe nato a Betlemme”. Erode chiamò gli uomini che venivano dall’oriente e disse loro: “Andate a Betlemme e cercate questo bambino. Quando lo avrete trovato, tornate e ditemi dov’è. Anch’io voglio inchinarmi davanti a lui”. Ma quella era una bugia.
La “stella” cominciò di nuovo a muoversi e gli uomini la seguirono fino a Betlemme. A un certo punto la “stella” si fermò sopra una casa e loro vi entrarono. In casa trovarono Gesù con sua madre Maria. Gli uomini si inchinarono davanti al bambino e gli regalarono oro, incenso e mirra. Ma era stato davvero Geova a mandare quegli uomini da Gesù? No.
Quella notte Geova disse in sogno a Giuseppe: “Erode vuole uccidere Gesù. Prendi tua moglie e tuo figlio e scappa in Egitto. Rimani lì fino a quando non ti dirò che puoi tornare”. Giuseppe e la sua famiglia andarono subito in Egitto.
Geova aveva detto agli uomini che venivano dall’oriente di non tornare da Erode. Quando capì che quegli uomini non sarebbero tornati, Erode si arrabbiò molto. Siccome non riusciva a trovare Gesù, fece uccidere tutti i bambini dell’età di Gesù che erano a Betlemme. Ma Gesù era al sicuro nel lontano Egitto.
Passò del tempo ed Erode morì. Geova allora disse a Giuseppe: “Ora non c’è più pericolo. Potete tornare”. Giuseppe, Maria e Gesù tornarono in Israele e andarono a vivere nella città di Nazaret.
“La parola che esce dalla mia bocca [...] di sicuro raggiungerà lo scopo per cui l’ho mandata” (Isaia 55:11)
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Il piccolo GesùImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 72
Il piccolo Gesù
Giuseppe e Maria vivevano a Nazaret con Gesù e gli altri figli. Giuseppe manteneva la famiglia lavorando come falegname. Inoltre aiutava la sua famiglia a conoscere Geova e la Legge. Tutti insieme andavano regolarmente nella sinagoga per adorare Dio e ogni anno viaggiavano fino a Gerusalemme per festeggiare la Pasqua.
Quando Gesù aveva 12 anni, la sua famiglia andò a Gerusalemme come d’abitudine. La città era piena di persone che si trovavano lì per festeggiare la Pasqua. Finita la festa, Giuseppe e Maria cominciarono il lungo viaggio di ritorno, pensando che Gesù fosse nel gruppo che viaggiava con loro. Ma quando lo cercarono tra i parenti, non riuscirono a trovarlo.
Così tornarono a Gerusalemme e lo cercarono per tre giorni. Alla fine andarono al tempio e lo trovarono lì, seduto in mezzo ai maestri. Gesù li ascoltava attentamente e faceva loro domande interessanti. I maestri erano così meravigliati che anche loro cominciarono a fargli delle domande. Furono molto colpiti dalle risposte che Gesù dava e capirono che conosceva bene la Legge di Geova.
Giuseppe e Maria erano molto preoccupati. Maria disse: “Figlio mio, ti abbiamo cercato dappertutto! Dove sei stato?” Gesù disse: “Non sapevate che devo stare nella casa di mio Padre?”
Poi Gesù tornò a Nazaret con i suoi genitori. Giuseppe gli insegnò il mestiere di falegname. Secondo te, che tipo di persona era Gesù da ragazzo? Man mano che cresceva, Gesù diventava sempre più saggio e aveva il favore di Dio e degli uomini.
“Fare la tua volontà, o mio Dio, è la mia gioia, e la tua legge è dentro di me” (Salmo 40:8)
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Giovanni annuncia l’arrivo del MessiaImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 73
Giovanni annuncia l’arrivo del Messia
Giovanni, il figlio di Zaccaria ed Elisabetta, una volta cresciuto diventò un profeta. Geova lo impiegò per insegnare al popolo che stava per arrivare il Messia. Ma invece di insegnare nelle sinagoghe o nelle città, Giovanni predicava nel deserto. Molte persone provenienti da Gerusalemme e da tutta la Giudea andavano ad ascoltarlo. Giovanni insegnava loro che per piacere a Dio dovevano smettere di fare cose sbagliate. Dopo averlo ascoltato, molti si pentivano dei loro peccati e Giovanni li battezzava nel fiume Giordano.
Giovanni viveva in modo semplice. Indossava vestiti fatti di pelo di cammello e mangiava locuste e miele selvatico. Le persone erano incuriosite da Giovanni. Perfino gli orgogliosi farisei e sadducei andarono a vederlo. Giovanni disse loro: “Dovete pentirvi e cambiare il vostro comportamento. Non pensate di essere speciali solo perché dite di essere figli di Abraamo. Questo non significa che siete figli di Dio”.
Molti andarono da Giovanni e gli chiesero: “Cosa dobbiamo fare per piacere a Dio?” Giovanni disse: “Se avete due vestiti, datene uno a chi ne ha bisogno”. Sai perché rispose così? Perché voleva che le persone capissero che per piacere a Dio dovevano amare gli altri.
Giovanni disse agli esattori di tasse: “Siate onesti e non imbrogliate nessuno”. Ai soldati disse: “Non fatevi corrompere con i soldi e non dite bugie”.
Anche i sacerdoti e i leviti andarono da Giovanni e gli chiesero: “Chi sei? Tutti vogliono saperlo”. Giovanni disse: “Sono una voce nel deserto e aiuto le persone ad avvicinarsi a Geova, proprio come ha predetto Isaia”.
Alle persone piaceva quello che Giovanni insegnava. Molti si chiedevano se era lui il Messia. Ma Giovanni disse: “Sta per arrivare qualcuno molto più importante di me. Non sono degno neanche di slacciargli i sandali. Io vi battezzo con l’acqua, ma lui vi battezzerà con lo spirito santo”.
“Venne come testimone, per rendere testimonianza riguardo alla luce, affinché persone di ogni tipo credessero per mezzo suo” (Giovanni 1:7)
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Gesù diventa il MessiaImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 74
Gesù diventa il Messia
Giovanni predicava: “Sta per arrivare qualcuno molto più importante di me”. Quando aveva circa 30 anni, Gesù andò dalla Galilea al fiume Giordano, dove Giovanni battezzava le persone. Gesù voleva che Giovanni lo battezzasse, ma Giovanni disse: “Non dovrei essere io a battezzare te. Tu dovresti battezzare me”. Gesù rispose: “Geova vuole che sia tu a battezzarmi”. Così entrarono nel fiume Giordano e Giovanni immerse completamente Gesù nell’acqua.
Dopo essere uscito dall’acqua, Gesù pregò. In quel momento i cieli si aprirono e lo spirito di Dio scese su di lui come una colomba. Poi Geova parlò dal cielo: “Tu sei mio Figlio, il mio amato Figlio. Io ti ho approvato”.
Quando lo spirito di Geova scese su di lui, Gesù diventò il Cristo, o Messia. Da quel momento in poi avrebbe svolto l’opera per cui Geova lo aveva mandato sulla terra.
Subito dopo il battesimo, Gesù andò nel deserto, dove rimase per 40 giorni. Quando tornò, andò da Giovanni. Vedendolo arrivare, Giovanni disse: “Ecco l’Agnello di Dio! Grazie a lui il peccato del mondo sarà perdonato”. Con queste parole Giovanni fece capire alle persone che Gesù era il Messia. Sai cos’era successo a Gesù mentre era nel deserto? Scopriamolo.
“Dai cieli venne una voce: ‘Tu sei mio Figlio, il mio amato Figlio. Io ti ho approvato’” (Marco 1:11)
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Il Diavolo tenta GesùImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 75
Il Diavolo tenta Gesù
Dopo che Gesù si era battezzato, lo spirito santo lo spinse ad andare nel deserto. Per 40 giorni Gesù non mangiò niente e gli venne molta fame. Allora il Diavolo lo tentò dicendogli: “Se sei davvero figlio di Dio, di’ a queste pietre di trasformarsi in pane”. Ma Gesù rispose citando le Scritture: “È scritto che non si vive solo grazie al cibo. Bisogna ascoltare tutte le parole di Geova”.
Poi il Diavolo sfidò Gesù: “Se sei davvero figlio di Dio, buttati dal punto più alto del tempio. È scritto che Dio comanderà ai suoi angeli di prenderti”. Ma Gesù citò di nuovo le Scritture: “È scritto che non si deve mettere Geova alla prova”.
Allora Satana mostrò a Gesù tutti i regni del mondo con la loro ricchezza e la loro gloria. Gli disse: “Ti darò tutti questi regni e la loro gloria se mi adori anche solo una volta”. Ma Gesù rispose: “Vai via, Satana! È scritto che si deve adorare solo Geova”.
Poi il Diavolo se ne andò e arrivarono alcuni angeli che portarono a Gesù qualcosa da mangiare. Da quel momento in poi Gesù predicò la buona notizia del Regno. Questa era l’opera per cui era stato mandato sulla terra. Alle persone piaceva molto quello che Gesù insegnava e lo seguivano dovunque andasse.
“Quando [il Diavolo] dice menzogne, parla secondo quello che lui stesso è, perché è bugiardo e padre della menzogna” (Giovanni 8:44)
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Gesù purifica il tempioImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 76
Gesù purifica il tempio
Nella primavera dell’anno 30 Gesù andò a Gerusalemme. In città erano arrivate molte persone per festeggiare la Pasqua. Durante la festa venivano offerti degli animali nel tempio. Alcune persone arrivavano già con gli animali da offrire, altre invece li compravano a Gerusalemme.
Quando andò nel tempio, Gesù vide delle persone che vendevano animali. Stavano cercando di guadagnare dei soldi proprio nel luogo in cui si adorava Geova. Come reagì Gesù? Fece una frusta con delle corde e scacciò dal tempio le pecore e i bovini. Gettò per terra i soldi dei cambiamonete e rovesciò i loro tavoli. A quelli che vendevano le colombe disse: “Portate via queste cose! Non trasformate la casa di mio Padre in un mercato”.
Le persone nel tempio rimasero stupite vedendo quello che Gesù aveva fatto. I suoi discepoli ricordarono la profezia che diceva riguardo al Messia: “Avrò un grande amore per la casa di Geova”.
Nell’anno 33 Gesù purificò il tempio per la seconda volta. Non permise mai a nessuno di mancare di rispetto alla casa di suo Padre.
“Non potete essere schiavi di Dio e della Ricchezza” (Luca 16:13)
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La donna al pozzoImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 77
La donna al pozzo
Qualche tempo dopo la Pasqua, Gesù e i suoi discepoli attraversarono la Samaria per tornare in Galilea. Stanco del viaggio, Gesù si fermò al pozzo di Giacobbe, vicino alla città di Sichar. I suoi discepoli andarono in città a comprare da mangiare. Gesù invece rimase lì per riposarsi.
Nel frattempo arrivò una donna che doveva prendere acqua dal pozzo. Gesù le disse: “Dammi da bere”. Lei rispose: “Come mai mi parli? Sono una donna samaritana. I giudei non parlano con i samaritani”. Gesù le disse: “Se sapessi chi sono, mi chiederesti da bere e io ti darei l’acqua che dà la vita”. “Cosa vuoi dire?”, chiese la donna. “Non hai neanche un secchio”. Gesù rispose: “Chi beve l’acqua che io gli darò non avrà mai più sete”. Allora la donna disse: “Signore, dammi quest’acqua”.
Gesù disse: “Fai venire tuo marito al pozzo”. Lei rispose: “Non ho un marito”. Lui disse: “Hai detto la verità, hai avuto cinque mariti e ora vivi con un uomo con cui non sei sposata”. Allora la donna disse: “Vedo che sei un profeta. Il mio popolo crede che possiamo adorare Dio su questa montagna, ma i giudei dicono che si può adorare Dio solo a Gerusalemme. Io credo che quando il Messia arriverà ci insegnerà come adorare Dio”. Allora Gesù disse alla donna una cosa che non aveva mai detto a nessuno: “Sono io il Messia”.
La donna andò subito in città e disse ai samaritani: “Credo di aver trovato il Messia. Sapeva tutto di me. Venite a vedere!” Così i samaritani andarono con lei al pozzo e ascoltarono quello che Gesù insegnava.
I samaritani chiesero a Gesù di restare nella loro città. Gesù rimase lì a insegnare per due giorni, e molti iniziarono ad avere fede in lui. Dissero alla samaritana: “Adesso che l’abbiamo ascoltato, sappiamo che quest’uomo è davvero il salvatore del mondo”.
“‘Vieni!’ E chi ha sete venga; chi lo desidera prenda l’acqua della vita gratuitamente” (Rivelazione 22:17)
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Gesù predica il messaggio del RegnoImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 78
Gesù predica il messaggio del Regno
Poco dopo essersi battezzato, Gesù iniziò a predicare: “Il Regno di Dio è vicino”. I suoi discepoli viaggiavano con lui in Galilea e in Giudea. Quando tornò a Nazaret, la sua città, Gesù andò nella sinagoga, aprì il rotolo di Isaia e lesse ad alta voce: “Geova mi ha dato lo spirito santo perché io predichi la buona notizia”. Cosa significava? Significava che, anche se le persone volevano vedere i suoi miracoli, il motivo principale per cui Gesù aveva ricevuto lo spirito santo era predicare la buona notizia. Dopo disse a chi lo stava ascoltando: “Oggi questa profezia si è avverata”.
Poi Gesù andò al Mar di Galilea, dove incontrò quattro pescatori che in seguito sarebbero diventati suoi discepoli. Si chiamavano Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni. Gesù disse loro: “Venite con me e vi farò diventare pescatori di uomini”. Loro smisero subito di lavorare come pescatori e lo seguirono. Viaggiarono in tutta la Galilea per parlare del Regno di Geova. Predicavano nelle sinagoghe, nei mercati e nelle strade. Moltissime persone li seguivano dovunque andassero. Si parlava di Gesù dappertutto, perfino nella lontana Siria.
In seguito Gesù diede ad alcuni discepoli il potere di guarire i malati e di espellere i demoni. Mentre predicava nelle città e nei villaggi alcuni discepoli andavano con lui. Molte donne fedeli, come Maria Maddalena, Giovanna, Susanna e altre, si prendevano cura di Gesù e dei suoi seguaci.
Gesù diede istruzioni ai suoi discepoli e li mandò a predicare. In questo modo in tutta la Galilea molti altri diventarono discepoli e si battezzarono. Quelli che volevano diventare discepoli erano così tanti che Gesù li paragonò a un campo pronto per la raccolta. Disse: “Pregate Geova perché mandi più operai per la raccolta”. Poi scelse 70 discepoli e li mandò a due a due a predicare in tutta la Giudea. Questi discepoli parlarono del Regno a persone di ogni tipo. Quando tornarono, furono molto felici di raccontare a Gesù com’era andata. Il Diavolo non poteva fermare in nessun modo l’opera di predicazione.
Gesù si assicurò che i suoi discepoli continuassero a compiere questa importante opera anche dopo il suo ritorno in cielo. Disse loro: “Predicate la buona notizia in tutta la terra. Insegnate alle persone la Parola di Dio e battezzatele”.
“Devo annunciare la buona notizia del Regno di Dio anche in altre città, perché è per questo che sono stato mandato” (Luca 4:43)
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Gesù fa molti miracoliImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 79
Gesù fa molti miracoli
Gesù venne sulla terra per predicare la buona notizia del Regno di Dio. Per dimostrare quello che Gesù avrebbe fatto come Re, Geova gli diede il potere di fare miracoli tramite lo spirito santo. Gesù poteva guarire ogni tipo di malattia. Ovunque andasse, i malati lo avvicinavano per essere aiutati e lui li guariva tutti. I ciechi vedevano, i sordi sentivano, le persone paralizzate camminavano e gli indemoniati venivano liberati dai demoni. I malati guarivano anche solo toccando i suoi vestiti. Le persone seguivano Gesù dappertutto e lui non mandava mai via nessuno, nemmeno quando voleva stare da solo.
Una volta alcune persone portarono da Gesù un uomo paralizzato. Ma nella casa c’era così tanta gente che non riuscirono a entrare. Così fecero un buco nel tetto e da lì calarono l’uomo malato dentro la casa. Gesù disse all’uomo: “Alzati e cammina”. Quando videro che l’uomo camminava, le persone rimasero meravigliate.
In un’altra occasione, mentre Gesù entrava in un villaggio, gli andarono incontro 10 lebbrosi. A quel tempo chi aveva la lebbra non poteva avvicinarsi alle altre persone. Così questi uomini si fermarono a distanza e gridarono: “Gesù, aiutaci!” Gesù disse loro di andare al tempio, come la Legge di Geova comandava di fare ai lebbrosi quando guarivano. Mentre andavano al tempio, i lebbrosi guarirono. Vedendo che non era più malato, uno di loro tornò indietro per ringraziare Gesù e lodare Dio. Di quei 10 lebbrosi, solo lui ringraziò Gesù.
Una donna malata da 12 anni era disperata e avrebbe fatto di tutto per guarire. Così si avvicinò a Gesù da dietro, in mezzo a molte altre persone, e toccò il suo mantello. Immediatamente guarì. Allora Gesù chiese: “Chi mi ha toccato?” La donna era spaventata, ma si fece avanti e gli disse la verità. Gesù la rassicurò dicendole: “Figlia, vai in pace”.
Un uomo importante di nome Iairo supplicò Gesù: “Vieni a casa mia! La mia bambina è molto malata”. Ma prima che Gesù arrivasse a casa di Iairo, la bambina morì. Quando arrivò, Gesù vide molte persone che piangevano insieme ai familiari della piccola. Gesù disse loro: “Non piangete, sta solo dormendo”. Poi prese la mano della bambina e disse: “Piccola, alzati!” Lei si alzò subito, e Gesù disse ai suoi genitori di darle qualcosa da mangiare. Quanto saranno stati contenti i genitori di quella bambina!
“Fu unto da Dio con spirito santo e potenza e [...] percorse il paese facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano oppressi dal Diavolo, perché Dio era con lui” (Atti 10:38)
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Gesù sceglie i 12 apostoliImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 80
Gesù sceglie i 12 apostoli
Circa un anno e mezzo dopo aver iniziato a predicare, Gesù dovette prendere una decisione importante. Doveva scegliere delle persone che avrebbero collaborato con lui e a cui avrebbe insegnato a guidare la congregazione cristiana. Gesù voleva l’aiuto di Geova per prendere questa decisione. Così andò su una montagna per stare da solo e pregò tutta la notte. La mattina seguente Gesù chiamò alcuni dei suoi discepoli e scelse i 12 apostoli. Ricordi alcuni dei loro nomi? Si chiamavano Pietro, Andrea, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Tommaso, Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Taddeo, Simone e Giuda Iscariota.
Andrea, Pietro, Filippo, Giacomo
I 12 apostoli viaggiavano con Gesù. Dopo averli istruiti, Gesù li mandò a predicare per conto loro. Geova diede loro il potere di espellere i demoni e di guarire i malati.
Giovanni, Matteo, Bartolomeo, Tommaso
Gesù si fidava dei 12 apostoli e li considerava suoi amici. Secondo i farisei, gli apostoli erano persone comuni e poco istruite. Ma Gesù li preparò per l’opera che dovevano compiere. Gli apostoli furono con Gesù nei momenti più importanti della sua vita, come prima della sua morte e dopo la sua risurrezione. La maggior parte dei 12 apostoli veniva dalla Galilea, proprio come Gesù. Alcuni di loro erano sposati.
Giacomo figlio di Alfeo, Giuda Iscariota, Taddeo, Simone
Gli apostoli erano uomini imperfetti che facevano errori. A volte parlavano senza pensare e prendevano decisioni sbagliate. Altre volte erano impazienti. Litigarono perfino su chi di loro fosse il più importante. Ma erano persone buone che amavano Geova. In seguito sarebbero stati tra i primi membri della congregazione cristiana, nella quale avrebbero avuto un ruolo molto importante.
“Vi ho chiamato ‘amici’, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho sentito dal Padre mio” (Giovanni 15:15)
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Il Discorso della MontagnaImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 81
Il Discorso della Montagna
Dopo aver scelto i 12 apostoli, Gesù cominciò a scendere dalla montagna e si fermò in un posto dove si erano riunite moltissime persone. Queste persone erano venute dalla Galilea, dalla Giudea, da Tiro, da Sidone, dalla Siria e dall’altra parte del Giordano. Avevano portato lì i malati e quelli tormentati dai demoni. Gesù guarì tutti. Poi si sedette e iniziò a parlare. Spiegò cosa dobbiamo fare per essere amici di Dio. Dobbiamo capire che abbiamo bisogno della guida di Geova e imparare ad amarlo. Ma non possiamo amare Dio se non amiamo gli altri. Dobbiamo essere gentili e comportarci bene con tutti, anche con i nostri nemici.
Gesù disse: “Non dovete amare solo i vostri amici. Dovete amare anche i vostri nemici e perdonare di cuore. Se qualcuno è arrabbiato con voi, andate subito da lui e chiedetegli scusa. Trattate gli altri come volete essere trattati voi”.
Gesù diede buoni consigli anche riguardo alle cose materiali. Disse: “È più importante essere amici di Geova che avere tanti soldi. Un ladro può rubarvi i soldi, ma nessuno può rubare la vostra amicizia con Geova. Smettete di preoccuparvi di quello che mangerete e berrete o dei vestiti che indosserete. Guardate gli uccelli. Dio si assicura che abbiano sempre qualcosa da mangiare. Preoccuparvi non vi farà vivere un giorno in più. Ricordate, Geova sa di cosa avete bisogno”.
Le persone non avevano mai sentito nessuno parlare come Gesù. I loro capi religiosi non insegnavano queste cose. Perché Gesù era un insegnante così bravo? Perché tutto quello che insegnava veniva da Geova.
“Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mite e modesto di cuore, e troverete ristoro per voi stessi” (Matteo 11:29)
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Gesù insegna ai suoi discepoli come pregareImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 82
Gesù insegna ai suoi discepoli come pregare
I farisei cercavano sempre di far colpo sulle persone. Se facevano una cosa gentile, era solo per farsi notare dagli altri. Si mettevano a pregare nei luoghi pubblici, dove tutti potevano vederli. Imparavano a memoria lunghe preghiere e le ripetevano nelle sinagoghe e agli angoli delle strade per farsi sentire dalla gente. Per questo le persone furono sorprese quando Gesù disse: “Non pregate come i farisei. Loro pensano che usando molte parole possono far colpo su Dio, ma non è così. La preghiera è una cosa tra voi e Geova. Non ripetete sempre le stesse cose. Geova vuole che gli raccontiate quello che avete davvero nel cuore.
“Dovete pregare così: ‘Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo Regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, così sulla terra’”. Gesù disse loro di pregare anche per il cibo di ogni giorno, per il perdono dei peccati e per altre cose personali.
Gesù aggiunse: “Non smettete mai di pregare. Continuate a chiedere cose buone al Padre vostro, Geova. Tutti i genitori vogliono dare cose buone ai loro figli. Se vostro figlio vi chiede del pane, non gli date una pietra, vero? Se vi chiede un pesce, non gli date un serpente, vero?”
Poi Gesù spiegò qual era la lezione: “Se voi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, Geova, vi darà spirito santo! Tutto quello che dovete fare è chiedere”. Stai seguendo il consiglio di Gesù? Per quali cose preghi?
“Continuate a chiedere e vi sarà dato, continuate a cercare e troverete, continuate a bussare e vi sarà aperto” (Matteo 7:7)
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Gesù sfama migliaia di personeImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 83
Gesù sfama migliaia di persone
Poco prima della Pasqua dell’anno 32, gli apostoli finirono il loro giro di predicazione e tornarono da Gesù. Erano stanchi, così Gesù li invitò ad andare con lui in barca a Betsaida, dove si sarebbero potuti riposare. Ma quando si avvicinarono alla riva, Gesù vide che migliaia di persone li avevano seguiti fino a lì. Anche se voleva stare da solo con i suoi apostoli, Gesù trattò in modo gentile quelle persone. Curò i malati e poi iniziò a insegnare. Per tutto il giorno Gesù parlò loro del Regno di Dio. La sera gli apostoli dissero a Gesù: “Sicuramente queste persone hanno fame. Di’ loro di andare via, così possono comprarsi qualcosa da mangiare”.
Gesù rispose: “Non c’è bisogno che vadano via. Pensateci voi a dar loro qualcosa da mangiare”. Gli apostoli chiesero: “Vuoi che andiamo a comprare del pane per loro?” Uno degli apostoli, Filippo, disse: “Anche se avessimo tanti soldi non basterebbero a comprare del pane per tutti”.
Gesù chiese: “Quanto cibo abbiamo?” Andrea rispose: “Abbiamo cinque pani e due pesciolini. È pochissimo”. Gesù disse: “Portatemi il pane e il pesce”. Poi disse alle persone di sedersi sull’erba in gruppi di 50 e di 100. Gesù prese i pani e i pesci, guardò verso il cielo e pregò. Poi diede il cibo agli apostoli, e loro lo distribuirono alle persone. Tutti quelli che erano lì, cioè 5.000 uomini, più le donne e i bambini, mangiarono fino a che furono pieni. Per non sprecare niente, gli apostoli raccolsero tutto il cibo avanzato. Con quello che era rimasto riempirono 12 cesti! Quello fu davvero un miracolo straordinario!
Le persone erano meravigliate e volevano che Gesù fosse il loro re. Ma Gesù sapeva come la pensava Geova: non era ancora arrivato il momento di diventare re. Così Gesù mandò via le persone e disse ai suoi apostoli di andare sull’altra riva del Mar di Galilea. Loro salirono sulla barca e Gesù andò da solo su una montagna. Sai perché? Perché voleva parlare con suo Padre. Anche quando era molto impegnato, Gesù trovava sempre il tempo per pregare.
“Datevi da fare non per il cibo che si deteriora, ma per il cibo che dura e porta alla vita eterna, quello che vi darà il Figlio dell’uomo” (Giovanni 6:27)
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Gesù cammina sull’acquaImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 84
Gesù cammina sull’acqua
Oltre a guarire i malati e a risuscitare i morti, Gesù poteva anche controllare il vento e la pioggia. Dopo aver pregato su una montagna, Gesù guardò verso il Mar di Galilea e vide che c’era una tempesta. Gli apostoli erano sulla barca e facevano fatica a remare a causa del vento. Così Gesù scese dalla montagna e andò verso la barca camminando sull’acqua. Quando videro che qualcuno stava camminando sull’acqua, gli apostoli si spaventarono. Ma Gesù disse: “Sono io. Non spaventatevi”.
Pietro disse: “Signore, se sei davvero tu, comandami di venire da te”. Gesù gli disse: “Vieni!” Allora, nel bel mezzo della tempesta, Pietro scese dalla barca e iniziò a camminare sull’acqua. Ma quando arrivò vicino a Gesù, Pietro guardò la tempesta ed ebbe paura. Sentì che cominciava ad affondare e gridò: “Signore, salvami!” Gesù lo prese per la mano e gli disse: “Perché ti sono venuti dei dubbi? Non hai fede?”
Gesù e Pietro salirono sulla barca e immediatamente la tempesta si calmò. Riesci a immaginare come si sentirono gli apostoli? Dissero: “Tu sei veramente il Figlio di Dio”.
Questa non fu l’unica volta in cui Gesù controllò i fenomeni atmosferici. In un’altra occasione Gesù e gli apostoli stavano andando in barca verso l’altra riva del mare quando, a un certo punto, scoppiò una violenta tempesta. Le onde sbattevano contro la barca, che iniziò a riempirsi d’acqua. Gesù stava dormendo nella parte posteriore della barca, così gli apostoli lo svegliarono, gridando: “Maestro, stiamo per morire. Aiutaci!” Gesù si alzò e disse al mare: “Calmati!” Immediatamente il vento e il mare si calmarono. Gesù chiese agli apostoli: “Non avete fede?” Loro si dissero l’un l’altro: “Perfino il vento e il mare gli ubbidiscono”. Gli apostoli impararono che se si fidavano completamente di Gesù non dovevano avere paura di niente.
“Se la vostra fede sarà grande quanto un granello di senape [...] nulla vi sarà impossibile” (Matteo 17:20)
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Gesù guarisce un uomo di SabatoImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 85
Gesù guarisce un uomo di Sabato
I farisei odiavano Gesù e cercavano un motivo per arrestarlo. Dicevano che non doveva guarire i malati di Sabato, perché era un giorno di riposo. Un Sabato Gesù vide un uomo cieco dalla nascita che chiedeva l’elemosina per strada. Allora disse ai suoi discepoli: “Ora vedrete in che modo la potenza di Dio aiuterà quest’uomo”. Gesù fece un miscuglio con la sua saliva e un po’ di terra, e lo mise sugli occhi dell’uomo. Poi gli disse: “Vai a sciacquarti gli occhi nella piscina di Siloam”. L’uomo lo fece e per la prima volta nella sua vita riuscì a vedere.
Le persone erano molto sorprese e dicevano: “Ma questo non è l’uomo che stava seduto a chiedere l’elemosina? O forse è qualcuno che gli assomiglia”. L’uomo disse: “Sono proprio io”. Alcuni gli chiesero: “Come mai non sei più cieco?” Quando raccontò quello che gli era successo, lo portarono dai farisei.
L’uomo disse ai farisei: “Gesù mi ha messo un miscuglio sugli occhi e poi mi ha detto di andare a lavarli. Io l’ho fatto e adesso ci vedo”. I farisei dissero: “Se Gesù guarisce qualcuno di Sabato, il suo potere non può venire da Dio”. Ma altri dissero: “Se il suo potere non venisse da Dio, non potrebbe guarire nessuno”.
I farisei chiamarono i genitori dell’uomo e chiesero loro: “Come mai vostro figlio adesso ci vede?” I genitori dell’uomo avevano paura perché i farisei avevano minacciato di cacciare dalla sinagoga tutti quelli che credevano in Gesù. Per questo motivo risposero: “Non lo sappiamo. Chiedetelo a lui”. I farisei fecero all’uomo altre domande, e alla fine lui disse: “Vi ho detto tutto quello che so. Perché continuate a farmi domande?” I farisei si arrabbiarono e lo cacciarono.
Gesù andò a cercare l’uomo, e quando lo trovò gli chiese: “Hai fede nel Messia?” L’uomo rispose: “Vorrei avere fede nel Messia, ma non so chi è”. Gesù disse: “Sono io il Messia”. Gesù fu davvero buono con quell’uomo. Non solo lo guarì, ma lo aiutò anche ad avere fede.
“Voi sbagliate, perché non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio” (Matteo 22:29)
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Gesù risuscita LazzaroImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 86
Gesù risuscita Lazzaro
A Betania Gesù aveva tre amici a cui voleva molto bene: Lazzaro e le sue due sorelle, Maria e Marta. Un giorno, mentre Gesù era dall’altra parte del fiume Giordano, Maria e Marta gli mandarono un messaggio urgente: “Lazzaro è molto malato. Per favore, vieni subito!” Ma Gesù non andò subito, aspettò due giorni. Nel frattempo Lazzaro morì. Poi disse ai suoi discepoli: “Andiamo a Betania. Lazzaro sta dormendo, ma io lo sveglierò”. Gli apostoli dissero: “Se Lazzaro sta dormendo, allora starà meglio”. Così Gesù disse chiaramente: “Lazzaro è morto”.
Quando Gesù arrivò a Betania, Lazzaro era nella tomba già da quattro giorni. Molte persone erano andate a confortare Marta e Maria. Quando Marta sentì che Gesù era arrivato, gli corse incontro e gli disse: “Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto”. Gesù le disse: “Tuo fratello tornerà in vita”. Lei rispose: “So che tornerà in vita quando ci sarà la risurrezione”. Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita. Ci credi, Marta?” Lei gli rispose: “Sì, ci credo”.
Poi Marta andò da Maria e le disse: “Gesù è qui”. Maria corse da Gesù, e le persone che erano con lei la seguirono. Maria si gettò ai piedi di Gesù, e piangendo disse: “Signore, se tu fossi stato qui nostro fratello sarebbe ancora vivo”. Gesù vide che Maria soffriva tanto e anche lui iniziò a piangere. Vedendo Gesù piangere, le persone dicevano: “Guarda come voleva bene a Lazzaro”. Ma alcuni si chiedevano: “Perché non ha salvato il suo amico?” Cosa avrebbe fatto Gesù?
Gesù andò alla tomba. L’entrata della tomba era chiusa da una grande pietra, così Gesù comandò: “Togliete la pietra”. Marta disse: “Ma sono passati quattro giorni! Il suo corpo deve puzzare”. Ma tolsero lo stesso la pietra. Gesù pregò: “Padre, grazie che mi hai ascoltato. So che mi ascolti sempre, ma parlo ad alta voce così che queste persone sappiano che tu mi hai mandato”. Poi gridò: “Lazzaro, vieni fuori!” A quel punto accadde una cosa straordinaria: Lazzaro uscì dalla tomba ancora avvolto in bende di lino. Gesù disse: “Toglietegli le bende e lasciatelo andare”.
Dopo aver visto questo miracolo, molti credettero in Gesù. Ma alcuni andarono a raccontare ai farisei quello che era successo. Da quel momento in poi i farisei cercarono di uccidere sia Lazzaro che Gesù. Uno dei 12 apostoli, Giuda Iscariota, andò di nascosto dai farisei e disse loro: “Quanti soldi mi date se vi aiuto a trovare Gesù?” Decisero di dargli 30 monete d’argento. Così Giuda cominciò a cercare l’occasione buona per consegnare Gesù ai farisei.
“Il vero Dio è per noi un Dio che salva; Geova, il Sovrano Signore, fa la via d’uscita dalla morte” (Salmo 68:20)
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L’ultima cena di GesùImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 87
L’ultima cena di Gesù
Ogni anno, il 14º giorno del mese di nisan, gli ebrei festeggiavano la Pasqua. Questa festa li aiutava a ricordare come Geova li aveva liberati dalla schiavitù in Egitto e portati nella Terra Promessa. Nell’anno 33 Gesù e gli apostoli celebrarono la Pasqua a Gerusalemme, in una stanza al piano superiore di una casa. Dopo aver mangiato, Gesù disse: “Uno di voi mi tradirà”. Gli apostoli erano molto sorpresi, perciò chiesero: “Chi ti tradirà?” Gesù rispose: “L’uomo a cui darò questo pezzo di pane”. Allora Gesù diede un pezzo di pane a Giuda Iscariota. Subito Giuda si alzò e se ne andò.
Poi Gesù disse una preghiera, spezzò del pane e lo passò agli apostoli rimasti nella stanza. Gesù disse: “Mangiate questo pane. Rappresenta il mio corpo, che darò per voi”. Poi pregò per il vino e lo diede agli apostoli. Disse: “Bevete questo vino. Rappresenta il mio sangue, che darò per il perdono dei peccati. Vi prometto che regnerete con me in cielo. Fate questo ogni anno per ricordarvi di me”. I seguaci di Gesù continuano a riunirsi ogni anno la sera di quello stesso giorno. Oggi questo evento è chiamato Cena del Signore.
Dopo aver mangiato, gli apostoli litigarono su chi di loro fosse il più importante. Ma Gesù disse loro: “La persona più grande tra voi è quella che si considera come la più piccola, la meno importante.
“Voi siete miei amici. Vi dico tutto quello che mio Padre mi ha detto di dirvi. Presto andrò da mio Padre in cielo. Voi rimarrete qui, e le persone capiranno che siete miei discepoli dall’amore che avrete fra voi. Dovete amarvi come vi ho amato io”.
Infine Gesù pregò Geova chiedendogli di proteggere tutti i discepoli e di aiutarli a essere uniti e in pace. Pregò che il nome di Geova fosse santificato. Poi Gesù e i suoi apostoli cantarono cantici per lodare Geova e uscirono. Di lì a poco Gesù sarebbe stato arrestato.
“Non aver timore, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha deciso di darvi il Regno” (Luca 12:32)
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Gesù viene arrestatoImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 88
Gesù viene arrestato
Gesù e gli apostoli attraversarono la Valle del Chidron e arrivarono sul Monte degli Ulivi. Era passata la mezzanotte e c’era la luna piena. Quando arrivarono al giardino di Getsemani, Gesù disse loro: “Restate qui e vigilate”. Poi Gesù andò un po’ più avanti e si inginocchiò. Era molto preoccupato e pregò Geova: “Sia fatta la tua volontà”. Geova mandò un angelo a incoraggiare Gesù. Quando Gesù tornò dagli apostoli, li trovò addormentati. Allora disse: “Svegliatevi! Questo non è il momento di dormire. Sto per essere consegnato nelle mani dei miei nemici”.
Poco dopo arrivò Giuda insieme a un gruppo di persone armate di spade e bastoni. Giuda sapeva dove trovare Gesù perché erano stati molte volte in quel giardino. Giuda aveva detto ai soldati che avrebbe indicato loro chi era Gesù. Si avvicinò a Gesù e disse: “Salve, Maestro”. Poi lo baciò. Gesù gli disse: “Giuda, mi tradisci con un bacio?”
Gesù si fece avanti e chiese: “Chi cercate?” Loro risposero: “Gesù il Nazareno”. Allora Gesù disse: “Sono io”. Gli uomini indietreggiarono e caddero a terra. Gesù chiese di nuovo: “Chi cercate?” Una volta ancora risposero: “Gesù il Nazareno”. Gesù disse: “Vi ho detto che sono io. Lasciate andare questi uomini”.
Quando si rese conto di quello che stava succedendo, Pietro prese la spada e con un colpo staccò l’orecchio a Malco, uno schiavo del sommo sacerdote. Ma Gesù toccò l’orecchio dell’uomo e lo guarì. Poi disse a Pietro: “Rimetti a posto la spada. Se combatti con una spada, sarai ucciso da una spada”. I soldati presero Gesù e gli legarono le mani, e gli apostoli scapparono. Poi i nemici portarono Gesù da Anna, il capo sacerdote. Anna interrogò Gesù e lo mandò a casa del sommo sacerdote Caiafa. Ma cosa accadde agli apostoli?
“Nel mondo soffrirete, ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo” (Giovanni 16:33)
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Pietro rinnega GesùImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 89
Pietro rinnega Gesù
Quando si trovavano nella stanza al piano superiore, Gesù aveva detto agli apostoli: “Questa notte tutti voi mi abbandonerete”. Pietro aveva risposto: “Io no! Anche se tutti gli altri ti lasceranno, io non ti abbandonerò mai”. Ma Gesù aveva detto a Pietro: “Prima che il gallo canti, per tre volte dirai di non conoscermi”.
Quando i soldati portarono Gesù da Caiafa, quasi tutti gli apostoli scapparono via. Due apostoli però lo seguirono. Uno di loro era Pietro. Pietro entrò nel cortile della casa di Caiafa e si sedette davanti al fuoco per riscaldarsi. Una serva vide il viso di Pietro illuminato dal fuoco e disse: “Io ti conosco! Tu eri con Gesù!”
Pietro disse: “Non è vero! Non so di cosa stai parlando!” Poi andò verso il portone, ma un’altra serva lo vide e disse a quelli che erano lì: “Quest’uomo era con Gesù!” Pietro rispose: “Non conosco Gesù!” Un uomo disse: “Tu sei uno di loro! Dal tuo accento si capisce che vieni dalla Galilea, proprio come Gesù”. Ma Pietro giurò: “Non lo conosco!”
In quel momento un gallo cantò. Gesù si girò e guardò Pietro. Vedendolo, Pietro si ricordò di quello che Gesù gli aveva detto. Allora uscì e pianse molto.
Nel frattempo il Sinedrio si era riunito a casa di Caiafa per tenere il processo contro Gesù. Avevano già deciso di ucciderlo, e ora stavano cercando una scusa per poterlo fare. Ma non riuscirono a trovare niente contro di lui. Allora Caiafa chiese direttamente a Gesù: “Sei il Figlio di Dio?” Gesù rispose: “Sì”. Caiafa disse: “Non abbiamo bisogno di altre prove. Ha bestemmiato!” Erano tutti d’accordo: “Quest’uomo deve morire”. Presero Gesù a schiaffi, gli sputarono addosso, gli coprirono gli occhi e lo colpirono dicendo: “Se sei un profeta, dicci chi ti ha colpito!”
All’alba portarono Gesù nella sala del Sinedrio e gli chiesero di nuovo: “Sei il Figlio di Dio?” Gesù rispose: “Voi stessi dite che lo sono”. Allora decisero che era colpevole di bestemmia e lo portarono al palazzo di Ponzio Pilato, il governatore romano. Cosa accadde in seguito? Scopriamolo.
“Il tempo [...] è già venuto, in cui sarete dispersi, ognuno a casa sua, e mi lascerete solo. Ma io non sono solo, perché il Padre è con me” (Giovanni 16:32)
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Gesù muore sul GolgotaImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 90
Gesù muore sul Golgota
I capi sacerdoti portarono Gesù al palazzo del governatore. Pilato chiese loro: “Di cosa accusate quest’uomo?” I capi sacerdoti risposero: “Dice di essere un re!” Pilato chiese a Gesù: “Sei tu il re dei giudei?” Gesù rispose: “Il mio Regno non fa parte di questo mondo”.
Allora Pilato mandò Gesù da Erode, il governatore della Galilea, per vedere se secondo lui Gesù era colpevole. Erode capì che Gesù non aveva fatto nulla di male e lo rimandò da Pilato. Pilato disse al popolo: “Io ed Erode non abbiamo trovato nessun motivo per condannare quest’uomo. Lo libererò”. Ma il popolo gridò: “A morte! A morte!” I soldati frustarono Gesù, gli sputarono addosso e lo picchiarono. Poi gli misero sulla testa una corona di spine e lo presero in giro dicendo: “Buongiorno, re dei giudei”. Pilato disse di nuovo al popolo: “Quest’uomo non ha fatto niente di male”. Ma loro gridavano: “Al palo!” Alla fine Pilato ordinò che fosse messo a morte.
I soldati portarono Gesù in un luogo chiamato Golgota. Lì lo inchiodarono a un palo, che poi tirarono su. Gesù pregò: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”. Le persone prendevano in giro Gesù dicendo: “Se sei figlio di Dio, scendi dal palo! Salvati!”
Uno dei criminali appesi al palo accanto a lui disse: “Ricordati di me quando sarai nel tuo Regno”. Gesù gli promise: “Tu sarai con me nel Paradiso”. Quel pomeriggio il paese rimase avvolto nel buio per tre ore. Vicino al palo c’erano alcuni discepoli, tra cui Maria, la madre di Gesù. Gesù disse a Giovanni di prendersi cura di Maria come se fosse stata sua madre.
Alla fine Gesù disse: “È compiuto!” Poi piegò la testa e morì. In quel momento ci fu un terremoto fortissimo. Nel tempio la pesante cortina che divideva il Santo dal Santissimo si strappò a metà. Un ufficiale dell’esercito disse: “Quest’uomo era davvero il Figlio di Dio”.
“Le promesse di Dio, per quante siano, sono state ‘sì’ mediante lui” (2 Corinti 1:20)
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Gesù viene risuscitatoImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 91
Gesù viene risuscitato
Dopo la morte di Gesù, un uomo ricco di nome Giuseppe chiese a Pilato il permesso di togliere il corpo dal palo. Giuseppe avvolse il corpo di Gesù in bende di lino con degli aromi e lo mise in una tomba nuova. Poi fece rotolare una grossa pietra davanti all’ingresso della tomba. I capi sacerdoti dissero a Pilato: “Abbiamo paura che i discepoli di Gesù portino via il corpo e dicano che Gesù è stato risuscitato”. Allora Pilato disse: “Chiudete bene la tomba e sorvegliatela”.
Tre giorni dopo, la mattina presto, alcune donne andarono alla tomba e videro che la pietra era stata rotolata via. Dentro la tomba c’era un angelo, che disse alle donne: “Non abbiate paura. Gesù è stato risuscitato. Andate a dire ai suoi discepoli di incontrarsi con lui in Galilea”.
Maria Maddalena andò subito da Pietro e Giovanni e disse loro: “Qualcuno ha preso il corpo di Gesù!” Pietro e Giovanni corsero alla tomba. Ma vedendo che era vuota, tornarono a casa.
Quando Maria ritornò alla tomba, vide che dentro c’erano due angeli e disse loro: “Non so dove hanno portato il mio Signore”. Poi vide un uomo e pensò che fosse il custode del giardino. Così gli disse: “Signore, per favore dimmi dove l’hai portato”. Ma l’uomo le disse: “Maria!” Allora lei capì che era Gesù e abbracciandolo gridò: “Maestro!” Gesù le disse: “Vai a dire ai miei fratelli che mi hai visto”. Maria corse subito dai discepoli e disse loro che aveva visto Gesù.
Quello stesso giorno due discepoli erano in viaggio per andare da Gerusalemme a Emmaus. Lungo la strada un uomo si avvicinò loro e chiese di cosa stavano parlando. I discepoli gli dissero: “Non sai cos’è successo? Tre giorni fa i capi sacerdoti hanno ucciso Gesù, e ora alcune donne dicono che è vivo!” L’uomo chiese: “Non credete ai profeti? I profeti hanno detto che il Cristo sarebbe morto e che sarebbe stato risuscitato”. Poi continuò a spiegare loro le Scritture. Arrivati a Emmaus, i discepoli chiesero all’uomo di rimanere con loro. Mentre erano a tavola, l’uomo pregò per il pane. Allora i discepoli capirono che era Gesù. Poi lui scomparve.
I due discepoli andarono subito a Gerusalemme nella casa dove si erano radunati gli apostoli e raccontarono loro cos’era successo. Mentre erano lì, Gesù apparve a tutti loro. All’inizio gli apostoli non riuscivano a credere che fosse proprio Gesù. Allora lui disse: “Guardate le mie mani; toccatemi. Era stato scritto che il Cristo sarebbe risorto”.
“Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno arriva al Padre se non tramite me” (Giovanni 14:6)
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Gesù appare ai pescatoriImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 92
Gesù appare ai pescatori
Qualche tempo dopo che Gesù era apparso agli apostoli, Pietro decise di andare a pescare nel Mar di Galilea. Tommaso, Giacomo, Giovanni e altri discepoli andarono con lui. Pescarono per tutta la notte, ma non presero nulla.
La mattina presto i discepoli videro un uomo sulla spiaggia. L’uomo da lontano gridò loro: “Avete pescato qualcosa?” Loro risposero: “No!” L’uomo disse: “Gettate la rete dal lato destro della barca”. Quando lo fecero, la rete si riempì di così tanti pesci che non riuscivano più a tirarla su. Allora Giovanni capì che quell’uomo era Gesù e disse: “È il Signore!” Subito Pietro si tuffò in acqua e nuotò fino a riva. Gli altri discepoli lo seguirono in barca.
Arrivati a riva, videro del pane e del pesce messi ad arrostire sul fuoco. Gesù disse loro di portare dell’altro pesce. Poi disse: “Venite a fare colazione”.
Dopo che ebbero mangiato, Gesù chiese a Pietro: “Mi ami più della pesca?” Pietro rispose: “Sì, Signore, lo sai che ti voglio bene”. Gesù disse: “Allora dai da mangiare ai miei agnelli”. Gesù gli chiese di nuovo: “Pietro, mi ami?” Lui rispose: “Signore, lo sai che ti voglio bene”. Gesù disse: “Prenditi cura delle mie pecorelle”. Per la terza volta Gesù gli fece la stessa domanda. Pietro si sentì molto triste e rispose: “Signore, tu sai tutto. Sai che ti voglio bene”. Gesù gli disse: “Dai da mangiare alle mie pecorelle”. E aggiunse: “Continua a seguirmi”.
“[Gesù] disse loro: ‘Seguitemi, e vi farò pescatori di uomini’. Subito abbandonarono le reti e lo seguirono” (Matteo 4:19, 20)
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Gesù torna in cieloImpariamo dai racconti della Bibbia
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CAPITOLO 93
Gesù torna in cielo
Gesù si incontrò con i suoi seguaci in Galilea e diede loro un comando molto importante: “Andate e fate discepoli di persone di tutte le nazioni. Insegnate loro le cose che vi ho insegnato e battezzatele”. Poi promise: “Sarò sempre con voi. Non dimenticatelo”.
Nei 40 giorni dopo la sua risurrezione, Gesù apparve a centinaia di discepoli in Galilea e a Gerusalemme. Insegnò loro delle cose importanti e fece molti miracoli. Poi, sul Monte degli Ulivi, Gesù incontrò i suoi apostoli per l’ultima volta.
Gesù aveva detto loro: “Non andate via da Gerusalemme. Continuate ad aspettare quello che il Padre ha promesso”. Ma i suoi apostoli non avevano capito cosa volesse dire. Così gli chiesero: “Diventerai adesso re d’Israele?” Gesù rispose: “Non è ancora arrivato il momento scelto da Geova. Presto lo spirito santo vi darà potenza e sarete miei testimoni. Predicate a Gerusalemme, in Giudea, in Samaria e fino ai posti più lontani della terra”.
Poi Gesù salì verso il cielo e una nuvola lo nascose. I suoi discepoli continuarono a guardare in alto, ma lui non c’era più.
I discepoli lasciarono il Monte degli Ulivi e andarono a Gerusalemme. Lì si radunavano regolarmente al piano superiore di una casa per pregare. Aspettavano che Gesù desse loro altre istruzioni.
“Questa buona notizia del Regno sarà predicata in tutta la terra abitata, perché sia resa testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine” (Matteo 24:14)
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