-
IsmaelePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
-
-
In armonia col significato del suo nome, “Dio udì” l’invocazione d’aiuto di Ismaele, provvide l’acqua necessaria e gli concesse di vivere e diventare un arciere. Ismaele visse da nomade nel deserto di Paran, adempiendo così la profezia che diceva di lui: “Diverrà una zebra d’uomo. La sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti sarà contro di lui; e risiederà davanti alla faccia di tutti i suoi fratelli”. (Ge 21:17-21; 16:12) Agar trovò una moglie egiziana per suo figlio che col tempo ebbe 12 figli, capi principali e capifamiglia della promessa “grande nazione” degli ismaeliti. Ismaele ebbe anche almeno una figlia, Maalat, che sposò Esaù. — Ge 17:20; 21:21; 25:13-16; 28:9; vedi ISMAELITI.
-
-
IsmaelitiPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
-
-
Come Dio aveva promesso, gli ismaeliti crebbero fino a diventare “una grande nazione” che ‘non si poteva contare per moltitudine’. (Ge 17:20; 16:10) Essi comunque preferivano la vita nomade agli insediamenti stabili (costruirono infatti poche città). Ismaele stesso era stato “una zebra d’uomo”, cioè uno che vagava senza posa nel deserto di Paran e si procurava da vivere con arco e frecce. Similmente i suoi discendenti erano in gran parte beduini che abitavano in tende, una popolazione stanziatasi nella penisola del Sinai “di fronte all’Egitto”, vale a dire a E dell’Egitto, e a N dell’Arabia fino all’Assiria. Erano noti per essere violenti, bellicosi e intrattabili come il loro padre Ismaele, di cui era stato detto: “La sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti sarà contro di lui”. — Ge 16:12; 21:20, 21; 25:16, 18.
-