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Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
it-2 “Letto”

LETTO

Nei tempi biblici, come oggi, il tipo, lo stile e la struttura dei letti variava secondo la ricchezza, la condizione sociale e i gusti di ciascuno. Spesso al povero, al pastore e al viaggiatore bastava la nuda terra, a volte con una semplice imbottita o un pagliericcio; mobili molto ornati e costosi erano usati dai sovrani e dai ricchi nelle abitazioni permanenti.

Il termine ebraico comunemente reso “letto” è mishkàv, dal verbo shakhàv (giacere). (Ge 49:4; Le 26:6) Il termine greco corrispondente è klìne, da klìno (inclinare). (Mt 9:2; Lu 9:58, Int) Un altro termine greco per “letto”, kòite, che fondamentalmente indica un luogo su cui giacere (Lu 11:7), è usato anche per indicare il “letto matrimoniale” (Eb 13:4) e un ‘rapporto sessuale illecito’ (Ro 13:13); per metonimia viene usato nel senso di concepire un figlio. (Ro 9:10) Altri termini ebraici che indicano qualche tipo di giaciglio sono mittàh (letto), ʽères (divano) e yatsùaʽ (giaciglio). Il greco kràbattos indica una branda. (Mr 2:4) Gli scrittori biblici non sempre facevano distinzione fra questi vari termini e spesso ne usavano due o più per indicare la stessa cosa, chiamando un letto divano (Gb 7:13; Sl 6:6), branda (Mt 9:6; Mr 2:11), o giaciglio (Ge 49:4). Il letto serviva per dormire la notte o per il riposo pomeridiano (2Sa 4:5-7; Gb 33:15), per i malati e per avere rapporti sessuali (Sl 41:3; Ez 23:17), e per deporre il morto in una tomba sontuosa (2Cr 16:14). L’usanza di giacere a tavola richiedeva l’uso di divani. (Est 7:8; Mt 26:20; Lu 22:14) Il letto destinato in special modo a trasportare con gran pompa qualcuno veniva chiamato lettiga. — Ca 3:7-10; vedi LETTIGA.

Certi accessori, per esempio un cuscino, facevano di solito parte del letto. Mentre attraversava il Mar di Galilea, Gesù si addormentò “su un cuscino” a poppa della barca. (Mr 4:38) Durante la stagione più fredda ci si copriva con un “lenzuolo tessuto” o con qualche altra cosa (Isa 28:20), ma di solito si dormiva con gli abiti di ogni giorno; perciò la Legge mosaica proibiva di trattenere le vesti altrui dopo il tramonto: “È la sua sola copertura. . . . In che cosa giacerà?” — Eso 22:26, 27.

In Oriente il letto era spesso una semplice stuoia di paglia o di giunchi, forse con una trapunta o una specie di materasso per maggiore comodità. Quando non serviva, questo veniva arrotolato e riposto. Una sistemazione più stabile richiedeva una struttura o un telaio di legno che rialzasse il letto da terra o dal pavimento. (Mr 4:21) Letti di questo tipo servivano come divani su cui sedere di giorno. I letti o brandine più semplici erano leggeri, e facili da alzare e trasportare. — Lu 5:18, 19; Gv 5:8; At 5:15.

I ricchi avevano letti ricoperti di eleganti drappeggi ricamati. “Ho ammantato di drappi il mio divano, di cose dai molti colori, di lino d’Egitto. Ho cosparso il mio letto di mirra, aloe e cinnamomo”, dichiarava la seducente prostituta. (Pr 7:16, 17) Il profeta descrive l’arredamento dell’Israele ribelle come “divani d’oro e d’argento” di un palazzo persiano, e anche come “un letto splendido”, “un divano damasceno” e “letti d’avorio”. — Est 1:6; Am 3:12; 6:4.

Coloro che si potevano permettere il lusso di avere una casa grande avevano stanze da letto separate o interne. (Eso 8:3; 2Re 6:12; 11:2) Nelle calde estati per stare freschi spesso si dormiva sul tetto.

Nelle Scritture letti, divani e giacigli sono menzionati anche in senso figurato. La condizione dei morti, ad esempio, è paragonata a quella di chi giace in un letto. (Gb 17:13; Ez 32:25) Coloro che sono leali a Geova ‘gridano di gioia sui loro letti’, a differenza dei malvagi che urlano e tramano ciò che è male mentre stanno a letto. (Sl 149:5; Os 7:14; Mic 2:1) A differenza di Ruben, che “con avventata sfrenatezza” ebbe rapporti sessuali con la concubina di Giacobbe e in questo modo profanò il letto di suo padre (Ge 35:22; 49:4), i cristiani non devono contaminare in alcun modo la sacra istituzione coniugale, “il letto matrimoniale”. — Eb 13:4.

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