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  • g88 8/10 pp. 19-21
  • Come posso avere più intimità?

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  • Come posso avere più intimità?
  • Svegliatevi! 1988
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  • I tuoi genitori: preoccupati o solo curiosi?
  • È sciocco dire bugie
  • ‘Da’ loro il tuo cuore’
  • Quando non hai una stanza tutta per te
  • Seguire la regola aurea
  • Impiega in modo costruttivo il tempo che passi da solo
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Svegliatevi! 1988
g88 8/10 pp. 19-21

I giovani chiedono...

Come posso avere più intimità?

“Mamma!”, esclami, afferrando in fretta una vestaglia. “Ti ho detto mille volte di bussare prima di entrare!” Ma a quanto sembra, il tuo imbarazzo la diverte. Aggiungendo al danno le beffe, ha di nuovo frugato nei tuoi cassetti con la scusa di “metterteli in ordine”. C’è poi tua sorella che pensa di avere l’assoluto diritto di prendere a prestito tutte le tue cose, con o senza permesso.

‘Non c’è proprio nessuno che rispetti la mia intimità?’, ti domandi.

POCHE cose sono più fastidiose del vedere invasa la propria intimità. Oh, non discuti il fatto che i tuoi genitori hanno il diritto di sorvegliarti. Ma devono proprio mettere il naso in ogni minimo aspetto della tua vita? E anche se non ti dispiace dividere la stanza con un fratello o una sorella, qualche volta non hai diritto di startene nella stanza da solo?

Fortunatamente la situazione può non essere così nera come sembra. Con un po’ di abilità e di fantasia, può darsi tu riesca ad accrescere in notevole misura la tua intimità.

I tuoi genitori: preoccupati o solo curiosi?

I genitori hanno diritto di sapere cosa avviene nella vita dei figli. Vogliono che tu fugga “i desideri propri della giovinezza” e che ti risparmi tanti dispiaceri. (2 Timoteo 2:22) Vedono come altre giovani vite sono state rovinate da promiscuità e droga e vogliono qualcosa di meglio per te.

È del tutto naturale, quindi, che si preoccupino di quello che fai quando non sei sotto i loro occhi. Perciò quando tuo padre o tua madre fa un’irruzione poco opportuna nella tua stanza o dà una sbirciatina nel tuo diario, non lo fa per semplice curiosità ma probabilmente perché ti ama e si preoccupa sul serio di te. Quando una ragazza, scrivendo alla rubrica di un giornale, si è lamentata perché la madre esige che lasci la porta aperta quando è sola in una stanza con un ragazzo, il giornalista ha risposto: “Ringrazia quella ‘ficcanaso’ di tua madre perché si interessa abbastanza di te da fare ciò che è suo dovere: ridurre le tentazioni umane che in definitiva si presentano a tutti i ragazzi normali”.

È sciocco dire bugie

Ma come dovresti reagire se i tuoi genitori imponessero limitazioni alla tua intimità che secondo te sono irragionevoli? In un suo libro Andrea Eagan scrive: “Alzare la voce con tua madre perché ritieni che sia irragionevole può non essere la cosa più costruttiva da fare. Probabilmente tu non reagisci molto bene quando qualcuno alza la voce con te, e non dovresti nemmeno aspettarti che tua madre reagisca bene”.

Si può dire la stessa cosa se diventi tortuoso o ambiguo, oppure menti. “La persona tortuosa è detestabile a Geova”. (Proverbi 3:32) Inoltre la persona tortuosa ottiene spesso il risultato opposto. Una ragazza a cui i genitori avevano proibito di legarsi sentimentalmente a un adolescente cercò di corrispondere con lui di nascosto, facendosi scrivere all’indirizzo di un’amica. Non si aspettava che i genitori dell’amica controllassero la posta della figlia!

Nel loro libro Options, le scrittrici Diana Shaw e Caroline Franklin Berry danno un sano consiglio quando dicono: “Mentire [ai tuoi genitori] quando vuoi che si fidino di te ha senso quanto rubare per dimostrare la tua onestà. Se ti scoprono, diventeranno probabilmente anche più severi, proprio per la tua doppiezza”.

‘Da’ loro il tuo cuore’

“Figlio mio, dammi veramente il tuo cuore”, disse lo scrittore di Proverbi 23:26. Senza dubbio i tuoi genitori sarebbero contenti se tu parlassi loro onestamente e con calma. Se hai bisogno di stare un po’ da solo per studiare o semplicemente per scaricarti, non lamentarti e non piagnucolare. Aiuta i tuoi genitori a capire quanto è importante per te l’intimità. Dissipa i loro eventuali timori spiegando esattamente come intendi trascorrere quel tempo. Se sanno che nei periodi in cui sei solo impieghi il tempo per svolgere attività utili come fare i compiti, pulire la stanza o meditare in modo costruttivo, saranno più inclini a considerarlo un tempo speso bene.

‘Dare il tuo cuore’ significa anche discutere apertamente i tuoi problemi e le tue preoccupazioni coi tuoi genitori. Se lo farai regolarmente, saranno meno inclini a sospettare che nascondi loro qualcosa e più propensi a concederti di stare un po’ da solo. È ovvio che se ti comporti sempre bene i tuoi genitori sapranno di potersi fidare di te. “Anche mediante le sue pratiche il ragazzo [o la ragazza] fa riconoscere se la sua attività è pura e retta”. — Proverbi 20:11.

Infine, ‘dare loro il tuo cuore’ significa fare le cose come vogliono loro. Per esempio, tua madre irrompe all’improvviso nella tua stanza, facendoti immediatamente una ramanzina sulla pulizia? Il libro The Private Life of the American Teenager osserva: “Molti genitori si rifiutano di rispettare l’intimità della stanza di un ragazzo a meno che la stanza non venga pulita”. È vero che forse allo stile più asettico desiderato da tua madre tu preferisci una stanza che abbia l’aria d’essere abitata. Ma non vale la pena di fare le cose come vuole lei se così facendo puoi avere più intimità?

Quando non hai una stanza tutta per te

Se devi dividere la stanza con un fratello o una sorella, può essere molto difficile avere una certa intimità. La situazione diventa particolarmente delicata se un tuo genitore si è risposato e il suo coniuge ha un figlio o una figlia con cui dovrai dividere la stanza. La Bibbia, però, rivolge ai cristiani questa esortazione: “Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ognuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Non cerchi ciascuno il proprio interesse, ma anche quello degli altri”. (Filippesi 2:3, CEI) Sì, i cristiani dovrebbero essere “pronti a condividere”. — 1 Timoteo 6:18.

Perciò anziché litigare, cerca di raggiungere un accordo con il fratello o la sorella con cui dividi la stanza. Forse potete stabilire un programma che consenta a ognuno di passare un po’ di tempo da solo nella stanza. Dite chiaramente quali oggetti si possono usare o prendere a prestito e quali no. A volte basta cambiare la disposizione dei mobili (o anche usare un divisorio) per creare più spazio vitale o come minimo dare l’impressione che c’è un po’ di intimità. Alcuni ragazzi riscontrano che anche alzandosi di buon’ora hanno la possibilità di studiare, dedicarsi a un hobby o anche fare ginnastica in piacevole solitudine.

Seguire la regola aurea

Il segreto per ottenere un po’ di intimità è quello di mostrare riguardo. La Bibbia dice: “Tutte le cose . . . che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente farle loro”. (Matteo 7:12) Se mostriamo riguardo per l’altrui bisogno di intimità, molto probabilmente sarà mostrato anche a noi.

Quindi se la porta della camera dei tuoi genitori è chiusa, bussa prima di entrare; forse loro faranno altrettanto. Se tua sorella vuole studiare o meditare, rimanda a un’altra sera l’ascolto della tua musica preferita se vuoi che in seguito lei ti mostri la stessa gentilezza. Ti secca che altri sbircino il tuo diario? Allora rispetta le cose personali degli altri familiari. “Più la tua famiglia si fiderà di te, più rispetterà il tuo bisogno di intimità”, fa rilevare la rivista Seventeen.

Impiega in modo costruttivo il tempo che passi da solo

Tuttavia, come userai il tempo in cui ti è concesso di stare da solo? Perché non decidi di fare buon uso del tuo tempo personale? Ci sono molte cose utili che puoi fare. La solitudine può fornirti l’occasione per imparare a fare cose nuove, come suonare uno strumento musicale o imparare un’altra lingua. Per la diciottenne Lynn, intimità significa “poter coltivare pensieri e sentimenti o prendere decisioni senza che altri cerchino di farlo al mio posto”. La ventenne Paula aggiunge che “intimità vuol dire anche avere il tempo e un posto per fare le cose da soli, come meditare e pregare Geova senza interruzioni”.

Prendi l’esempio di Gesù Cristo. Era un insegnante e una personalità pubblica che ogni giorno aveva contatti con moltissime persone. Tuttavia sapeva come usare in modo produttivo il tempo che trascorreva da solo. In Marco 1:35 ci è detto che “la mattina di buon’ora, mentre era ancora buio, [Gesù] si alzò e, uscito fuori, si recò in un luogo solitario, e là pregava”. Pregando in privato Gesù rafforzò la sua fede e si preparò per le prove che era destinato ad affrontare. Anche la nostra fede in Dio e la gratitudine per l’amore che nutre per noi possono diventare più forti se cerchiamo le occasioni per meditare e pregare.

Sì, le possibilità sono molteplici. Facendo uno sforzo, essendo disposto a comunicare e mostrando sincera considerazione per gli altri può darsi benissimo che tu ottenga tutta l’intimità di cui hai bisogno.

[Testo in evidenza a pagina 20]

Si ottiene ben poco dando in escandescenze. Aiuta i tuoi genitori a capire i tuoi sentimenti parlando con calma

[Immagini a pagina 21]

Un modo per avere più intimità è quello di sistemare diversamente la tua stanza, ad esempio mettendo un divisorio

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