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  • Un punto di vista equilibrato sulla privacy

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  • Un punto di vista equilibrato sulla privacy
  • Svegliatevi! 1988
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  • Quando c’è bisogno di intimità
  • Ci vuole equilibrio
  • Bisogna rispettare l’intimità altrui
  • Prospettive future
  • Cos’è la privacy?
    Svegliatevi! 1988
  • Perché non posso starmene un po’ in pace?
    Svegliatevi! 1988
  • Come posso avere più intimità?
    Svegliatevi! 1988
  • La vostra vita privata è in pericolo?
    Svegliatevi! 1988
Altro
Svegliatevi! 1988
g88 22/2 pp. 7-9

Un punto di vista equilibrato sulla privacy

LE RAGIONI per cui le persone difendono la propria privacy sono molteplici e svariate. I giovani possono desiderarla per far valere la propria indipendenza. Alcuni vogliono che si mantenga il segreto sulla loro situazione finanziaria a causa di affari disonesti. Chi viene sottoposto a test per identificare il virus dell’AIDS spesso si preoccupa che i risultati rimangano segreti. E molti vogliono un posto tranquillo e solitario in cui meditare.

Quando c’è bisogno di intimità

Chi si trova in situazioni difficili apprezza i momenti in cui può starsene da solo. Secondo Yoko, una giovane di Tokyo, questi momenti di intimità le sono indispensabili perché l’aiutano ad andare avanti. Un giorno, ad esempio, il macellaio portò quello che lei aveva ordinato e il tutto fu preso in consegna dalla suocera che gettò un pollo intero nel bidone dell’immondizia, solo per mettere Yoko in cattiva luce. Poiché episodi del genere si ripetono tutti i giorni, dice Yoko, i momenti che trascorre da sola sono di valore inestimabile.

Ponderare una faccenda quando si è soli può aiutare a decidere la condotta giusta da seguire. “Agitatevi, ma non peccate”, consiglia saggiamente la Bibbia. “Abbiate il vostro dire nel vostro cuore sul vostro letto, e tacete”. (Salmo 4:4) “Realmente”, dice ancora il salmista biblico, “durante le notti i miei reni mi hanno corretto”. (Salmo 16:7) I suoi “reni”, le sue più profonde emozioni, lo correggevano mentre rifletteva sugli avvenimenti.

Gesù Cristo, il fondatore del cristianesimo, riteneva molto importante la privacy. Ricevuta la notizia che suo cugino Giovanni il Battista era stato decapitato, “si ritirò di là in barca in un luogo solitario per isolarsi”. (Matteo 14:13) Anche la sera prima di morire, si prese il tempo per stare da solo a pregare. (Matteo 26:36-47) In precedenza aveva dato istruzioni ai suoi discepoli a questo riguardo: “Quando preghi, entra nella tua stanza privata e, chiusa la porta, prega il Padre tuo che è nel segreto”. — Matteo 6:6.

Ci vuole equilibrio

Tuttavia per quanto abbiamo bisogno di intimità, possono sorgere problemi se vi diamo troppa importanza. “Che la privacy sia troppa o troppo poca”, afferma l’Encyclopedia Americana, “possono crearsi squilibri che mettono seriamente in pericolo il benessere dell’individuo”. Com’è possibile?

In Canada uno steccato che circondava una proprietà, alto poco più di mezzo metro, fu sostituito da un recinto alto quasi due metri per difendere ulteriormente la vita privata dei proprietari. Il risultato? L’amichevole scambio di parole tra vicini fu interrotto. In un altro caso, un caso limite, una famiglia si trasferì in una zona desertica per essere lontana da tutti. I figli ricevettero un’istruzione attraverso corsi per corrispondenza. Purtroppo, però, la coppia si divise e i figli ne soffrirono, perché non erano preparati a guadagnarsi da vivere.

Non è saggio scegliere di isolarsi. Abbiamo bisogno degli altri. Abbiamo bisogno della forza e dell’aiuto che possiamo ricevere da loro. “Chi si isola cercherà la sua propria brama egoistica”, dice il proverbio biblico. “Irromperà contro ogni saggezza”. — Proverbi 18:1.

Gesù dimostrò un equilibrio esemplare a questo riguardo. Dopo un periodo di lavoro particolarmente faticoso, Gesù riconobbe che i suoi discepoli avevano bisogno di un po’ di intimità, per cui disse: “Venite in privato, voi, in un luogo solitario, e riposatevi un po’”. La folla, però, li precedette e quando arrivarono era lì ad attenderli. Come reagì Gesù? “Fu mosso a pietà verso di loro, perché erano come pecore senza pastore. E cominciò a insegnare loro molte cose”. Sì, Gesù diede la precedenza all’aiutare altri. — Marco 6:31-34.

Bisogna rispettare l’intimità altrui

L’interesse per gli altri, comunque, deve rimanere entro certi limiti. Le onde che lambiscono dolcemente una spiaggia sono qualcosa di piacevole, ma una violenta onda di maremoto può essere distruttiva. Interessarsi degli altri è bene, ma ficcare il naso nei loro affari può rovinare una relazione pacifica. La Bibbia avverte saggiamente: “Rendi raro il tuo piede nella casa del tuo prossimo, perché non ne abbia abbastanza di te e certamente ti odii”. — Proverbi 25:17.

Un’amichevole visita una volta ogni tanto può essere come placide onde, ma esagerando si possono indurre gli altri a erigere un frangiflutti psicologico per difendersi dalle martellanti onde delle visite continue. Nell’arido terreno delle visite oziose e senza scopo si sviluppano i semi del pettegolezzo e delle dicerie. Se volete che gli altri rispettino la vostra vita privata, voi dovete rispettare la loro astenendovi dal fare quelli che potrebbero essere considerati pettegolezzi e imbarazzanti domande personali.

“Nessuno di voi soffra . . . come uno che si intromette nelle cose altrui”, avverte la Bibbia. (1 Pietro 4:15) Riferendosi ad alcune donne del primo secolo che si intromettevano nelle faccende degli altri, un cristiano dotto scrisse: “Imparano anche ad essere oziose, andando in giro per le case; sì, non solo oziose, ma anche pettegole e intromettenti negli affari degli altri, parlando di cose di cui non dovrebbero”. — 1 Timoteo 5:13.

Prospettive future

“Un luogo appartato, un oscuro recesso per me. Voglio essere dimenticato perfino da Dio”, scrisse il poeta inglese Robert Browning. Comunque, riuscire a difendere in modo assoluto la propria vita privata è solo un miraggio. In Oriente c’è un vecchio detto: “Il cielo sa, la terra sa, io so e tu sai”. L’apostolo cristiano Paolo scrisse: “Tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto”. — Ebrei 4:13.

Anziché voler essere dimenticati da Dio, possiamo essere felici che il nostro amorevole Creatore si interessi di noi! Essendo egli la Fonte della vita, essere dimenticati da lui vorrebbe dire perdere la vita. (Salmo 36:9; 73:27, 28) Tuttavia, l’interesse di Geova nei nostri riguardi non è invadente; egli non osserva ogni nostro movimento allo scopo di trovare da ridire. “Non ci ha fatto nemmeno secondo i nostri peccati”, dice la sua Parola, “né secondo i nostri errori ha recato su di noi ciò che meritiamo. Come un padre mostra misericordia ai suoi figli, Geova ha mostrato misericordia a quelli che lo temono”. — Salmo 103:10, 13.

Com’è piacevole quando familiari e amici, pur riconoscendo che abbiamo diritto a una certa intimità, mostrano anche amorevole interesse per noi! È senz’altro una cosa desiderabile essere equilibrati al riguardo.

Sotto il Regno che Dio promette, con Gesù Cristo come Re, tutti si interesseranno gli uni degli altri. (Daniele 2:44; Rivelazione 21:4) Allo stesso tempo, però, le persone riconosceranno che a volte gli altri hanno bisogno di starsene da soli per studiare, per meditare e per pregare. Si avvererà allora al massimo grado ciò che il profeta Michea predisse: “Realmente sederanno, ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, e non ci sarà nessuno che li faccia tremare; poiché la medesima bocca di Geova degli eserciti ha parlato”. — Michea 4:4.

[Immagine a pagina 8]

‘Nessuno di voi soffra come uno che si intromette nelle cose altrui’

[Immagine a pagina 9]

È prossimo il tempo in cui si potrà godere la propria intimità in modo equilibrato

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