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  • Fidarsi o non fidarsi
  • Svegliatevi! 1996
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  • Fidarsi può essere pericoloso
  • Non fidarsi può essere pericoloso
  • Considerate attentamente i vostri passi
  • Ragionevoli ed equilibrati
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Svegliatevi! 1996
g96 8/2 pp. 4-7

Fidarsi o non fidarsi

PUÒ essere difficile stabilire quando fidarsi e quando no. Entrambe le cose sono rischiose, specie in un mondo dove inganno e tradimento sono così diffusi. Ma abbiamo tutti bisogno di amici fidati che ci sostengano nei momenti di difficoltà. (Proverbi 17:17) Circa duemila anni fa il favolista latino Fedro espresse il dilemma in questi termini: “È pericoloso sia fidarsi che non fidarsi”.

Fidarsi può essere pericoloso

Perché fidarsi di qualcuno può essere pericoloso? Ebbene, considerate l’avvertimento dato dalla rivista Psychology Today. Descrive alcuni che sfruttano la fiducia della gente come “predatori” i quali “usano l’attrattiva e cambiano colore come il camaleonte per ingannare e manovrare coloro che li circondano e danneggiare la loro vita”. Ovviamente, visto che esistono imbroglioni di questo tipo, fidarsi troppo è decisamente pericoloso.

Chi ha troppa fiducia può diventare un credulone e, di conseguenza, può farsi facilmente ingannare e manovrare. Un classico esempio di credulità è quello di sir Arthur Conan Doyle, il creatore dell’acuto e abile investigatore Sherlock Holmes. Nel 1917 due ragazze, Elsie Wright e la cugina Frances Griffiths, affermarono di avere giocato con le fate nel giardino della loro casa a Cottingley, in Inghilterra. Per dimostrarlo presentarono perfino alcune foto delle fate.

Conan Doyle, che dopo la morte del figlio si era vivamente interessato di spiritismo, si fidò di loro e credette alle storie delle fate, come ci credettero molti altri dell’epoca. Circa 55 anni più tardi le due donne ammisero che era stato tutto un imbroglio e che le “fate” che avevano fotografato erano state ritagliate da un libro. Frances Griffiths si stupì che qualcuno avesse creduto alla loro storia. Disse: “Come abbia potuto qualcuno essere così tonto da credere che le fate fossero vere è sempre stato un mistero per me”. — Hoaxers and Their Victims.

Riuscite a capire la trappola in cui cadde Conan Doyle? Egli credette ciecamente a quella storia solo perché voleva che fosse vera. Lo scrittore Norman Moss dice: “Possiamo essere ingannati semplicemente perché la nostra percezione è intorpidita dall’abitudine, e guardiamo le cose con gli occhi semichiusi. . . . A volte accettiamo una cosa per vera perché vogliamo che lo sia”. (The Pleasures of Deception) Queste parole ricordano l’avvertimento dato dal famoso oratore greco Demostene circa 350 anni prima dell’era volgare: “Nulla è più facile che illudersi. Perché l’uomo crede vero ciò che desidera”. (E. Spagnol, Il libro delle citazioni, Vallardi, 1984, p. 455) Fidarsi solo dei propri sentimenti può essere pericoloso.

Naturalmente potete pensare che questo sia un caso limite e che Conan Doyle fosse più sciocco di quanto voi non sareste mai. Tuttavia gli ingenui non sono gli unici a correre il rischio d’essere ingannati. Molte persone attente e normalmente caute sono state imbrogliate e ingannate da qualcuno che sembrava degno di fiducia.

Non fidarsi può essere pericoloso

Anche non fidarsi di nulla e di nessuno è rischioso. La diffidenza è come la ruggine. Può intaccare e distruggere relazioni che altrimenti sarebbero felici e strette. Un radicato cinismo e un’ostinata diffidenza possono rendervi molto infelici e senza amici. Possono nuocere così tanto ai rapporti con gli altri che lo scrittore inglese Samuel Johnson scrisse: “È meglio essere ingannati qualche volta che non fidarsi”.

La diffidenza può perfino mettere a repentaglio la salute fisica. Forse sapete che forti emozioni come l’ira possono esporre al pericolo di un attacco cardiaco. Ma sapevate che, secondo alcuni studi, chi è diffidente corre lo stesso pericolo? La rivista Chatelaine dice: “Chi perde facilmente le staffe non è il solo ad avere più probabilità di soffrire di disturbi cardiaci in seguito al suo comportamento. Ora le ricerche indicano che anche chi manifesta sottili forme di ostilità, come la tendenza al cinismo e alla diffidenza, può essere a rischio”.

Considerate attentamente i vostri passi

Che cosa potete fare? La Bibbia dà alcuni buoni consigli al riguardo. “Chiunque è inesperto ripone fede in ogni parola”, dice Proverbi 14:15. Questo non è distruttivo cinismo. Serve a ricordare in modo realistico che bisogna essere cauti. Solo una persona molto ingenua e inesperta si fida ciecamente di ogni parola che sente. A ragione il proverbio biblico continua dicendo: “Ma l’accorto considera i suoi passi”. Il drammaturgo inglese William Shakespeare scrisse: “Non vi affidate a delle tavole imputridite”. (Da Shakespeare — Tutte le opere, trad. di A. Zanco, Sansoni, Firenze, 1980, “Antonio e Cleopatra”, atto III, scena VII, p. 996) Chi pensa che le tavole di un ponte sopra un profondo burrone possano essere marce è molto sciocco se ci cammina sopra. Come si possono dunque ‘considerare i propri passi’ affinché la propria fiducia non sia malriposta?

La Bibbia ci incoraggia a verificare quello che la gente dice anziché accettare ciecamente tutto quello che sentiamo. “L’orecchio stesso prova le parole, proprio come il palato gusta quando si mangia”, dice. (Giobbe 34:3) Non è proprio così? Non assaporiamo di solito il cibo prima di mandarlo giù? Dovremmo anche provare le parole e le azioni altrui prima di accettarle. Chi è sincero non si offende se verifichiamo le sue credenziali. Che si debba verificare la genuinità di una cosa è confermato da un proverbio scozzese che dice: “Se uno mi inganna una volta, è una vergogna per lui; se mi inganna due volte, è una vergogna per me”.

L’apostolo Paolo consigliò: “Esaminate ogni cosa”. (1 Tessalonicesi 5:21, CEI) La parola usata dall’apostolo Paolo per ‘esaminare’ veniva usata anche in relazione all’esame cui erano sottoposti i metalli preziosi per vedere se erano veri. La persona accorta esaminava sempre quello che comprava per vedere se era autentico. Altrimenti poteva ritrovarsi fra le mani dell’oro matto, qualcosa che sembrava oro ma che in effetti non aveva alcun valore.

Ragionevoli ed equilibrati

Naturalmente vogliamo essere ragionevoli e non sospettare ingiustamente degli altri. (Filippesi 4:5) Non siate pronti ad attribuire motivi errati. Fraintendere i motivi altrui può essere il modo più rapido per rovinare belle e intime amicizie. Di solito quando sorgono situazioni difficili è meglio supporre che i vostri amici vogliono fare ciò che è meglio per voi anziché attribuire loro motivi errati.

Tenete conto delle imperfezioni e degli errori altrui. “Essere traditi da un amico equivale a veder tradita la fiducia”, scrive Kristin von Kreisler. Tuttavia questo tradimento potrebbe non essere intenzionale o può essere stato il risultato di una debolezza di cui ora la persona si rammarica profondamente. Perciò essa continua: “Non continuate a pensare al tradimento o non lasciate che vi impedisca di avere fiducia in altri”. Non permettete che esperienze penose o negative vi privino della gioia di stabilire relazioni basate sulla fiducia.

Siate equilibrati. Non bisogna avere i paraocchi quando si valutano le persone; chi è cauto sta all’erta. D’altra parte il dott. Redford Williams sostiene che dobbiamo cercare di pensare che gli altri fanno del loro meglio, di capire il loro punto di vista e di “imparare a fidarci di loro” ogni qualvolta sia possibile. Forse è meglio fidarsi troppo che non fidarsi mai.

Lo scrittore del libro biblico di Proverbi riconosce che “esistono compagni disposti a spezzarsi l’un l’altro”, cioè persone che cercano di approfittare della fiducia altrui. Il mondo ne è pieno. Ma date agli altri il tempo e l’opportunità di dimostrare che meritano fiducia, e troverete degli amici che, in effetti, ‘si tengono più stretti di un fratello’. — Proverbi 18:24.

C’è dunque qualcuno o qualcosa di cui potete fidarvi in maniera assoluta, senza paura che tradisca la vostra fiducia o che ne approfitti? Sì, c’è senz’altro. Il prossimo articolo prenderà brevemente in esame dove potete riporre completa fiducia.

[Testo in evidenza a pagina 6]

“Chiunque è inesperto ripone fede in ogni parola, ma l’accorto considera i suoi passi”. — Proverbi 14:15

[Immagine a pagina 7]

Tenete conto delle imperfezioni e degli errori altrui

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