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  • Quando morto vuol dire morto
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Svegliatevi! 1998
g98 8/7 p. 31

Quando morto vuol dire morto

“Un cane vivo è meglio che un leone morto. Poiché i viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi è stato dimenticato”. — Ecclesiaste 9:4, 5.

MOLTI hanno qualche vaga idea di un’anima che continua a vivere dopo la morte o passa attraverso cicli di reincarnazione. Alcuni credono persino che si possa tornare da un’esperienza di morte. A Thomas Lynch, impresario di pompe funebri, è stato recentemente chiesto cosa pensasse del problema dell’aldilà. Egli ha detto: “Quelli che vedono tunnel di luce e così via non sono tornati dai morti, sono solo andati al di là della nostra capacità di accertare le funzioni vitali. Perché ‘morti’ si è quando non si torna indietro”. — The New York Times Magazine.

Da millenni la Bibbia dice la verità. “Un cane vivo è meglio che un leone morto. Poiché i viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi è stato dimenticato”. (Ecclesiaste 9:4, 5) Un giretto in qualsiasi antico cimitero confermerà subito questa verità.

Significa questo che non ci sia assolutamente nessuna speranza per i morti? La Bibbia non dà certo motivo di credere che un’anima immortale sopravviva alla morte. (Genesi 2:7; Ezechiele 18:4, 20) Tuttavia Gesù Cristo parlò della risurrezione alla vita in un paradiso ripristinato sulla terra. Marta, ebrea e sua seguace, il cui fratello Lazzaro era appena morto, credeva nella risurrezione, poiché disse di Lazzaro: “So che sorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno”. (Giovanni 11:24) Allora Gesù rispose: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, benché muoia, tornerà in vita; e chiunque vive ed esercita fede in me non morirà mai. Credi tu questo?” (Giovanni 11:25, 26) In precedenza aveva detto: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio”. Ma notate, Gesù non parlò affatto di un’anima immortale! — Giovanni 5:28, 29; Luca 23:43.

[Testo in evidenza a pagina 31]

“‘Morti’ si è quando non si torna indietro”. Thomas Lynch, impresario di pompe funebri

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