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Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
it-2 “Isaia, Libro di”

ISAIA, LIBRO DI

Il libro di Isaia magnifica notevolmente Geova, “il Santo d’Israele”, ripetendo quest’espressione ben 25 volte. Inoltre richiama al di là di ogni dubbio l’attenzione sul Messia o Unto di Geova per mezzo del quale il popolo di Dio sarebbe stato liberato.

Il primo versetto del libro di Isaia ne identifica il contenuto come “la visione di Isaia figlio di Amoz che egli vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme”. Perciò, benché il libro contenga dichiarazioni profetiche riguardanti molte nazioni, non si tratta di una raccolta di dichiarazioni scollegate sul conto di queste nazioni, bensì di una serie di profezie che influivano direttamente su Giuda e Gerusalemme.

Ambiente storico. Da Isaia 1:1 apprendiamo che il profeta ebbe queste visioni ai giorni dei re di Giuda Uzzia, Iotam, Acaz ed Ezechia. Era un periodo di gravi tensioni internazionali e gli abitanti di Giuda risentivano profondamente di falsi atteggiamenti religiosi. Agli inizi della carriera di Isaia il re Uzzia era morto lebbroso per aver cercato presuntuosamente di usurpare i compiti sacerdotali. (2Cr 26:16, 19-21) Si legge che sotto il regno di Iotam figlio di Uzzia, mentre il re faceva ciò che era giusto, “il popolo agiva ancora rovinosamente”. — 2Cr 27:2; 2Re 15:34.

Fu poi la volta del re Acaz, che per 16 anni diede un cattivo esempio alla nazione, praticando l’adorazione di Baal con i suoi sacrifici umani. C’era “grande infedeltà verso Geova”. (2Cr 28:1-4, 19) Fu allora che i re alleati di Siria e Israele assediarono Gerusalemme, per cui Acaz, non tenendo conto del consiglio del profeta Isaia, chiese aiuti militari a Tiglat-Pileser III re d’Assiria. (2Re 16:5-8; Isa 7:1-12) In questo modo Acaz ‘fece della carne il suo braccio, e il suo cuore si allontanò da Geova’. (Ger 17:5) L’Assiria accettò la proposta di alleanza, ma naturalmente mirava soprattutto a estendere il proprio potere. L’esercito assiro conquistò Damasco, in Siria, e a quanto pare portò in esilio quegli abitanti dell’apostata Israele che vivevano a E del Giordano. — 1Cr 5:26.

In seguito Samaria stessa, non avendo pagato il tributo, fu assediata e i suoi abitanti furono deportati. (2Re 16:9; 17:4-6; 18:9-12) Questo segnò la fine del regno delle dieci tribù, e Giuda rimase interamente circondato da nazioni gentili. Successivamente sovrani assiri continuarono a svolgere operazioni militari a O, attaccando città di Giuda e di nazioni circonvicine. Sennacherib arrivò a intimare la resa alla stessa Gerusalemme. Ma sotto il regno di Ezechia la situazione era cambiata. Ezechia confidò in Geova, e Geova mostrò di essere con lui. — 2Re 18:5-7; Isa capp. 36, 37.

Isaia cominciò a prestare servizio come profeta sotto il regno di Uzzia, iniziato nell’829 a.E.V., e continuò fino al regno di Ezechia, conclusosi verso il 717 a.E.V. Isaia capitolo 6, versetto 1, menziona l’“anno che morì il re Uzzia” (ca. 778 a.E.V.) come il tempo in cui Isaia ricevette da Geova l’incarico descritto in quel capitolo, anche se egli poteva aver già messo per iscritto le informazioni precedenti. Poi, nel capitolo 36, versetto 1, si parla del “quattordicesimo anno del re Ezechia” (732 a.E.V.), quando l’esercito di Sennacherib mosse contro Gerusalemme e fu respinto. Oltre a descrivere il minacciato assedio e la liberazione di Gerusalemme, Isaia parla del ritorno a Ninive di Sennacherib e del suo assassinio. (Isa 37:36-38) Se questi cenni storici sono opera di Isaia e non sono un’interpolazione più tarda, potrebbero indicare che profetizzò ancora per qualche tempo dopo il 14º anno di Ezechia. Secondo i documenti cronologici assiri e babilonesi (anche se di dubbia attendibilità) Sennacherib regnò per altri 20 anni circa dopo la campagna contro Gerusalemme. La tradizione ebraica, anch’essa non sempre attendibile, vuole che Isaia sia stato segato a pezzi per ordine del re Manasse. (Non è provato che Paolo si riferisse a ciò in Ebrei 11:37, come alcuni credono). — Isa 1:1.

Ci sono anche altri riferimenti che aiutano a datare il contenuto di specifici brani del libro di Isaia. Per esempio, il capitolo 7, versetto 1, dice che Peca re d’Israele mosse guerra a Gerusalemme ai giorni del re Acaz. Acaz regnò dal 761 al 746 a.E.V., mentre il regno di Peca terminò verso il 758 a.E.V., per cui l’episodio dev’essere anteriore a quell’anno. Inoltre Isaia 14:28 data una dichiarazione riguardante la Filistea “nell’anno che il re Acaz morì”, ovvero nel 746 a.E.V. Questi riferimenti aiutano a fissare gli avvenimenti del libro di Isaia nel corso del tempo.

Un unico scrittore. In tempi recenti alcuni critici hanno sostenuto che il libro di Isaia non fu scritto tutto da Isaia. Secondo alcuni, i capitoli da 40 a 66 sarebbero stati scritti da un personaggio non identificato vissuto verso la fine dell’esilio degli ebrei in Babilonia. Altri avanzano l’ipotesi che altre parti ancora non siano state scritte da Isaia. Ma la Bibbia non sostiene affatto queste ipotesi.

Ispirati scrittori delle Scritture Greche Cristiane attribuirono al “profeta Isaia” sia il materiale ora incluso nei capitoli da 1 a 39 che quello dei capitoli da 40 a 66. Non lasciarono mai intendere che ci fossero due personaggi omonimi o che parte del libro fosse opera di un anonimo. (Per esempio, cfr. Mt 3:3 e 4:14-16 con Isa 40:3 e 9:1, 2; anche Gv 12:38-41 con Isa 53:1 e 6:1, 10). Oltre a ciò ci sono molti altri passi in cui scrittori delle Scritture Greche Cristiane attribuiscono esplicitamente materiale citato dall’ultima parte del libro di Isaia non a uno scrittore sconosciuto, ma al “profeta Isaia”. (Cfr. Mt 12:17-21 con Isa 42:1-4; Ro 10:16 con Isa 53:1). Nella sinagoga di Nazaret, Gesù Cristo stesso lesse dal “rotolo del profeta Isaia” il passo di Isaia 61:1, 2. — Lu 4:17-19.

Inoltre il Rotolo del Mar Morto di Isaia (1QIsa, attribuito alla fine del II secolo a.E.V.) dimostra che il copista che lo scrisse non sapeva nulla di una presunta divisione della profezia al termine del capitolo 39. Egli infatti iniziò il capitolo 40 nell’ultima riga della colonna che contiene il capitolo 39.

[Immagine a pagina 54]

Isaia 37:24–40:2 come appare nel Rotolo del Mar Morto. Si noti che quello che oggi è il capitolo 40 inizia nell’ultima riga della colonna in cui termina il capitolo 39

L’intero libro di Isaia è stato tramandato per secoli come un’unica opera, non due o più. La continuità fra il capitolo 39 e il capitolo 40 è evidente dalle parole di Isaia 39:6, 7, che costituiscono un chiaro collegamento con ciò che segue.

Coloro che vorrebbero attribuire il libro a più di uno scrittore non ritengono possibile che Isaia abbia predetto con quasi due secoli di anticipo che un sovrano di nome Ciro avrebbe liberato gli ebrei esiliati; perciò pensano che ciò sia stato scritto in epoca più tarda, per lo meno dopo l’inizio delle conquiste di Ciro. (Isa 44:28; 45:1) Ma non tengono conto del significato di tutta questa parte del libro. Infatti il materiale tratta proprio la prescienza di Dio, la sua capacità di predire ciò che sarebbe accaduto al suo popolo. Questa profezia messa per iscritto con quasi 200 anni di anticipo conteneva il nome del non ancora nato conquistatore di Babilonia che avrebbe liberato gli ebrei. Il suo adempimento avrebbe dimostrato in modo inequivocabile che essa era di origine divina. Non era una previsione fatta da Isaia, ma, come egli stesso scrisse, “questo è ciò che Geova ha detto”. (Isa 45:1) Attribuire la stesura di questa parte del libro di Isaia a uno scrittore dell’epoca di Ciro non risolverebbe lo stesso il problema dei critici. Perché? Perché questa parte del libro prediceva nei particolari anche avvenimenti del ministero e della vita terrena del Messia, Gesù Cristo, cose ancora più lontane nel futuro. L’adempimento di tali profezie conferma che la profezia di Isaia è ispirata da Dio e non è una raccolta di opere di impostori.

Di solito quelli che negano che Isaia abbia scritto i capitoli da 40 a 66 negano pure, per le stesse ragioni, che egli abbia scritto il capitolo 13, relativo alla caduta di Babilonia. Eppure il capitolo 13 inizia con le parole: “La dichiarazione solenne contro Babilonia che Isaia figlio di Amoz vide in visione”. Ovviamente si tratta dello stesso “Isaia figlio di Amoz” il cui nome compare nel primo versetto del capitolo 1.

Relazione con altre parti della Bibbia. Gli scritti di Isaia trovano ampio riscontro in altre parti della Bibbia. Un secolo o più dopo Isaia, Geremia scrisse i libri dei Re, ed è interessante osservare che gli episodi descritti in 2 Re da 18:13 a 20:19 sono gli stessi che si trovano in Isaia capitoli da 36 a 39. Non solo altri profeti trattano materiale simile a quello trattato da Isaia, ma altri scrittori biblici più volte fanno specifico riferimento agli scritti di Isaia.

Fra le principali e più citate profezie del libro di Isaia ci sono quelle che predicono certi particolari relativi al Messia. Come si nota dal prospetto alla pagina precedente, molte di queste sono specificamente citate e applicate dagli ispirati scrittori delle Scritture Greche Cristiane. È interessante osservare che Gesù Cristo e gli apostoli citarono soprattutto gli scritti di Isaia per identificare chiaramente il Messia.

Queste non sono certo tutte le citazioni che altri scrittori biblici ispirati fecero delle profezie di Isaia, ma indicano alcune delle profezie per cui Isaia è più conosciuto. Queste profezie, insieme a tutto il resto del libro, magnificano Geova, il Santo d’Israele, Colui che offre al suo popolo la salvezza per mezzo del suo unto Figlio.

SCHEMA DEL LIBRO DI ISAIA

Profezie che esortano i servitori di Geova a temere lui, non le nazioni circostanti, e a confidare in lui, il vero Dio, per essere liberati, nutrendo assoluta fiducia nelle sue promesse di salvezza e restaurazione

Rivolte da Isaia a Giuda e a Gerusalemme negli anni che portarono al fallito attacco di Sennacherib contro Gerusalemme nel 732 a.E.V., e forse anche qualche tempo dopo


Colpe di Giuda e di Gerusalemme; incarico di Isaia (1:1–6:13)

Geova non si compiace dei sacrifici offerti da un popolo colpevole di oppressione, ingiustizia e spargimento di sangue

Sugli infedeli si abbatterà il giudizio, ma a suo tempo il monte della casa di Geova sarà innalzato e molti popoli si volgeranno a lui

Per la disubbidienza di Giuda, Geova farà venir meno cose indispensabili alla vita (pane e acqua) e il fondamento della stabilità sociale

Donne arroganti, elegantemente vestite, saranno costrette a indossare le vesti dei prigionieri

Israele, paragonato a una vigna, non ha prodotto i frutti del diritto e della giustizia

Le labbra di Isaia vengono purificate; egli accetta prontamente l’incarico di profeta, inviato a un popolo insensibile

Minaccia di invasioni nemiche e promessa di liberazione (7:1–12:6)

Il tentativo siro-israelita di detronizzare Acaz fallirà; un segno a conferma di ciò sarà la nascita di Emmanuele

Maher-Shalal-Hash-Baz, figlio di Isaia, sarà un segno che Damasco e Samaria verranno devastate dall’Assiria prima che il ragazzo sappia dire “Padre mio!” e “Madre mia!”

La vera liberazione verrà tramite il Principe della pace

L’Assiria, verga dell’ira di Geova, sarà punita per la sua insolenza; Gerusalemme sarà liberata

Un germoglio del ceppo di Iesse diventerà un governante che avrà lo spirito di Dio e regnerà con giustizia

Dichiarazioni di desolazioni internazionali (13:1–23:18)

Babilonia sarà desolata, il suo “re” finirà nello Sceol

Il giogo dell’Assiria si allontanerà, la radice della Filistea perirà di carestia, Moab sarà desolata e Damasco verrà ridotta in rovina

Egiziani ed etiopi saranno umiliati dagli assiri e portati in esilio

Elam e Media insieme faranno cadere Babilonia

Tiro sarà umiliata e dimenticata per 70 anni

Predetta la salvezza da parte di Geova (24:1–35:10)

Geova farà un grande banchetto per tutti i popoli e inghiottirà la morte per sempre

La salvezza da parte di Geova sarà celebrata in un canto

Un re regnerà per la giustizia e principi governeranno per il diritto; ci saranno pace e sicurezza a tempo indefinito

Edom sarà desolata; Sion gioirà della propria restaurazione

Geova libera dall’Assiria; predetto l’esilio in Babilonia (36:1–39:8)

Gli assiri invadono Giuda; Geova salva Gerusalemme esaudendo la preghiera di Ezechia; uccisi 185.000 assiri

Ezechia mostra i tesori a una delegazione babilonese; Isaia annuncia il futuro esilio in Babilonia

Liberazione da Babilonia grazie al vero Dio, restaurazione di Sion, il Messia avvenire (40:1–66:24)

Gerusalemme sarà restaurata dall’Onnisapiente e Onnipotente Creatore

Il ristabilimento del suo popolo rivendicherà Geova come unico Dio, il solo che può predire il futuro, a vergogna degli dèi inanimati di fattura umana

La caduta di Babilonia per mano di Ciro spianerà la via alla ricostruzione di Gerusalemme

La Sion devastata diventerà come il giardino di Geova

Il servitore di Geova, il Messia, morirà per le trasgressioni altrui

La sterile Sion avrà molti figli, e nessun’arma avrà successo contro di lei

Geova invita il suo popolo a rallegrarsi per la creazione di nuovi cieli e di una nuova terra, ma i malvagi non vi avranno parte

Alcune profezie relative a Gesù Cristo

Isaia

Scritture Cristiane

7:14

Nato da una fanciulla, una vergine

Mt 1:22, 23

9:7; 11:1-5, 10

Progenie di Davide figlio di Iesse

Lu 1:32, 33; Ro 15:8, 12

40:3-5

Riguardo alla sua venuta fu fatto l’annuncio: “Preparate la via di Geova!”

Mt 3:1-3; Mr 1:1-4; Lu 3:3-6; Gv 1:23

61:1, 2

Unto da Geova per dichiarare la buona notizia ai mansueti

Lu 4:17-21

9:1, 2

Portò la luce in Galilea

Mt 4:13-16

42:1-4

Fece conoscere la giustizia di Dio; non schiacciò quelli che erano come una canna rotta

Mt 12:10-21

53:4, 5

Portò le infermità altrui; per le sue ferite altri furono sanati

Mt 8:16, 17; 1Pt 2:24

53:1

Non fu creduto

Gv 12:37, 38

53:12

Fu annoverato fra gli illegali

Lu 22:37

8:14, 15; 28:16

Rigettato, pietra d’inciampo, divenne però la principale pietra angolare

1Pt 2:6-8


In altri casi lo scrittore descrive avvenimenti che adempiono certe profezie di Isaia, senza fare riferimento a Isaia

Isaia

Scritture Cristiane

50:6

Fu insultato, schiaffeggiato, coperto di sputi

Mt 26:67; Mr 14:65

53:7

Tacque davanti agli accusatori, non si lamentò

Mt 27:12-14; At 8:28, 32-35

53:9

Fu sepolto nella tomba di un ricco

Mt 27:57-60

53:8, 11

Morì in sacrificio per dare a molti la possibilità di essere dichiarati giusti da Dio

Ro 4:25

Altre profezie adempiute

Alcuni dei numerosi avvenimenti anteriori al I secolo E.V. che adempirono profezie di Isaia

Isaia

1:26-30; 24:1-6; 39:6, 7

Distruzione di Gerusalemme; esilio in Babilonia

43:14; 44:26-28

Liberazione; restaurazione di Gerusalemme; Ciro, strumento impiegato da Geova a questo scopo

23:1, 8, 13, 14

Città continentale di Tiro distrutta dai caldei sotto Nabucodonosor

Maggiori adempimenti presenti e futuri

Dalla lettura della Bibbia è evidente che molte profezie di Isaia hanno più di un adempimento e che gran parte del libro sta avendo o deve ancora avere l’adempimento maggiore e definitivo. Nel solo libro di Rivelazione ci sono molte citazioni o allusioni alle profezie di Isaia, alcune delle quali sono:

Isaia

Rivelazione

21:9

Babilonia è caduta!

18:2

40:10

Geova viene con la ricompensa

22:12

47:5, 7-9

Babilonia, meretrice e padrona di regni, viene distrutta

17:1, 2, 18; 18:7

48:20

Al popolo di Dio è comandato di uscire da Babilonia

18:4

60:1, 3, 5, 11

Nuova Gerusalemme paragonata all’antica Gerusalemme restaurata

21:11, 24-26

66:22

Geova crea un nuovo cielo e una nuova terra

21:1

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