Soddisfatte le necessità
MOLTI anni fa fu fatta questa predizione: “Gli occhi dei ciechi saranno aperti, e i medesimi orecchi dei sordi saranno sturati”.
‘È impossibile’, potreste dire. In tal caso, rimarrete probabilmente sorpresi apprendendo che molti biotecnici del nostro secolo non lo considerano più impossibile. Perché?
Vista per i ciechi?
Se vi chiedessero con quale organo vedete gli oggetti, molto probabilmente rispondereste: ‘Con gli occhi’. Il biotecnico, invece, risponderebbe più probabilmente: ‘Col cervello’. E la sua risposta sarebbe più corretta. Infatti, mentre l’occhio è l’organo di senso che capta la luce e produce impulsi elettrici, è la parte posteriore del cervello che provvede alla percezione visiva.
Il periodico francese Science et Vie riassumeva di recente le ricerche compiute per aiutare i ciechi a vedere artificialmente. Piccoli elettrodi impiantati nel centro visivo del cervello e collegati a una videocamera sono in grado di inviare segnali dalla videocamera direttamente al cervello. Si produce una sensazione luminosa, più o meno come quando si ‘vedono le stelle’ se si prende una botta in testa. Con le debite connessioni, il cervello leggerà i lampi di luce così come leggiamo le insegne formate di tante singole lampadine. Mentre coloro i cui occhi sono diventati ciechi possono essere così aiutati a vedere, coloro il cui centro visivo nel cervello è stato leso non possono avvalersi di questo metodo.
Udito per i sordi?
“Con l’orecchio il problema è forse minore che con l’occhio”, afferma il dott. Jean-Michel Bader. Sono stati fatti ottimi passi avanti nella produzione di impianti cocleari per ripristinare almeno in parte la funzione uditiva in coloro che hanno menomazioni dell’udito. Ma che dire di quelli la cui sordità è dovuta a problemi nella trasformazione delle onde sonore in impulsi elettrici da trasmettere al cervello?
Per loro beneficio si sta lavorando a un orecchio interno elettronico. Per mezzo di un dispositivo dotato di un microfono tascabile che converte il suono in impulsi elettrici, i segnali vengono inviati via filo a un piccolo trasmettitore applicato sulla pelle vicino all’orecchio. Un ricevitore miniaturizzato impiantato sotto la pelle e collegato direttamente al nervo acustico trasmette il messaggio al cervello, aggirando il percorso normale.
C’è bisogno di un rimedio definitivo
Nonostante le prospettive che queste ricerche sembrano offrire, gli scienziati realisticamente riconoscono che i tentativi di correggere i difetti del corpo spesso falliscono perché la scienza non comprende i modi complicati in cui funzionano gli organi fisici e i sensi. Perciò si sta lavorando febbrilmente per ottenere un quadro più completo della funzione dei processi dell’organismo.
Sebbene molti ripongano la loro speranza nella scienza per restituire la vista ai non vedenti e l’udito ai non udenti, c’è una base molto più sicura su cui fondare la propria speranza. È la promessa di Geova Dio, il Creatore dei sensi dell’uomo. Fu lui a ispirare tanto tempo fa questa predizione: “In quel tempo gli occhi dei ciechi saranno aperti, e i medesimi orecchi dei sordi saranno sturati”. (Isaia 35:5) Ma come possiamo essere sicuri che queste parole si avvereranno? Qual è “quel tempo” in cui la promessa deve avverarsi?
Un’idea di ciò che doveva avvenire in futuro
Se una cosa è già accaduta in passato, non avreste fiducia che possa accadere di nuovo, specie se chi ha fatto quella cosa ha detto che avverrà? Ebbene, nel I secolo dell’era volgare Gesù Cristo ridiede la vista e l’udito a coloro che li avevano persi, come disse lui stesso in un’occasione: “I ciechi ricevono la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati e i sordi odono”. (Luca 7:22) Per compiere queste guarigioni non ci fu bisogno della tecnologia moderna.
Una volta Gesù guarì perfino un uomo che era nato cieco. Molti vicini e conoscenti riconobbero che era un miracolo. L’uomo al quale era stata restituita la vista disse: “Dai tempi antichi non si è mai udito che qualcuno abbia aperto gli occhi a uno nato cieco. Se quest’uomo non fosse da Dio, non potrebbe fare proprio nulla”. Sì, Gesù restituì la vista a quell’uomo grazie al potere di Dio! — Giovanni 9:32, 33.
Cosa provò questo? Che, con il potere di Dio, tutti quelli che hanno menomazioni di tipo sensoriale possono essere guariti! Pertanto Gesù Cristo compì questi miracoli per dimostrare su piccola scala ciò che avverrà su tutta la terra sotto il dominio del Regno di Dio. Sarà “in quel tempo”, durante il dominio del Regno di Dio, che avrà luogo un grandioso adempimento letterale della profezia biblica: “Gli occhi dei ciechi saranno aperti, e i medesimi orecchi dei sordi saranno sturati”. — Isaia 35:5.
Conoscendo la promessa di Dio relativa al futuro e stringendo una relazione personale con lui, chi è disabile non deve necessariamente sentirsi oppresso dalla sua menomazione. Può avere una vita più felice e più piena sin da ora. E come sarà meraviglioso allorché quelli che un tempo non ci vedevano o non ci sentivano esulteranno e si rallegreranno e quando mestizia e sospiri fuggiranno! — Isaia 35:10.
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Come sarà meraviglioso allorché quelli che un tempo non ci vedevano o non ci sentivano esulteranno e si rallegreranno!