Significato delle notizie
Monogamia o poligamia?
La chiesa dovrebbe accettare fra i suoi membri persone che hanno più di un coniuge? Per risolvere questa questione, in Uganda la Chiesa Anglicana ha incaricato un gruppo di esperti di studiare l’argomento “poligamia e famiglia cristiana”. Il servizio stampa ecumenico riferisce che secondo un componente della commissione, il vescovo Christopher Senyonjo, avere più di un coniuge è non solo accettabile, ma anche benefico. Perché? I matrimoni poligami, sostiene il vescovo, possono contribuire ad arginare la diffusione dell’AIDS. E aggiunge che la poligamia è facoltativa per i cristiani, in quanto Cristo, a suo dire, “trasformerà i nostri matrimoni ristagnanti e insipidi in vino dolce, sia che si tratti di un’unione monogamica o poligamica”.
Nondimeno la Bibbia mostra chiaramente che Geova Dio, l’Istitutore della monogamia, non è d’accordo. Egli ispirò l’apostolo Paolo a scrivere: “Ciascun uomo abbia la propria moglie e ciascuna donna abbia il proprio marito”. (1 Corinti 7:2) È significativo che in seguito Paolo, parlando dei requisiti di coloro che dovevano pascere il gregge, scrivesse: “Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie”. — 1 Timoteo 3:2, Versione Riveduta.
Pertanto i veri cristiani in Africa, come in qualunque altro posto, considerano la poligamia per quello che è: una violazione della legge di Dio.
Predicano per un prezzo
I sacerdoti della Chiesa Luterana Svedese si lamentano da tempo del loro salario, che giudicano “basso in paragone con quello di altre professioni che richiedono assai meno studio o addestramento”. Comunque, secondo il servizio stampa del Consiglio Mondiale delle Chiese, le cose stanno per migliorare. Dopo “una lunga e a volte esasperata campagna”, i sacerdoti hanno ora ottenuto una settimana di 40 ore lavorative. Che dire però se gli svedesi avessero bisogno di un sacerdote fuori orario di lavoro? Il nuovo contratto sindacale prevede anche una tariffa speciale per ogni ora di straordinario nelle cure pastorali. Si calcola che con lo straordinario il salario annuo dei sacerdoti aumenterà del 10-12 per cento.
In contrasto con la richiesta dei sacerdoti svedesi di essere pagati meglio, quando Gesù mandò i suoi discepoli a predicare disse loro: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non vi procurate oro né argento né rame per le borse delle vostre cinture”. (Matteo 10:8, 9) Cosa voleva dire? La buona notizia del Regno non doveva essere mercificata né usata per egoistico vantaggio personale. I discepoli seguirono le istruzioni di Gesù e riuscirono a compiere il loro ministero. In che modo? Grazie al sostegno che Dio diede loro nel ministero.
Ricetta per un disastro
“Agli inizi delle trasmissioni televisive, le scene di violenza erano meno frequenti e meno realistiche di oggi”, osserva il dott. Paul Wilson dell’Istituto australiano di criminologia. Nel descrivere quella che secondo lui è la ricetta del disastro sociale e dell’anarchia, Wilson aggiunge: “Ora il sangue esce a fiotti da corpi squarciati e l’agonia viene rappresentata in tutta la sua lenta crudezza. . . . Adolescenti vengono presi a colpi d’ascia e agonizzano con la gola sgozzata, mentre la telecamera si sofferma sui loro rantoli di morte”.
Nel suo articolo, apparso sul Sydney Morning Herald, il dott. Wilson si è pronunciato sulla difficoltà incontrata dai giornalisti nel richiamare l’interesse del pubblico australiano sul recente colpo di stato incruento avvenuto nelle vicine Figi. Il motivo? “La violenza è ciò che oggi tiene banco nello spettacolo”, dice Wilson. I servizi della TV e della stampa erano accurati, scrupolosamente controllati e veritieri, ma, ha aggiunto, non c’erano “immagini televisive di violenza e pezzi giornalistici che descrivessero crudamente le sommosse”.
Questa brama di spettacoli violenti ben corrisponde alla descrizione biblica degli “ultimi giorni” dell’attuale sistema di cose. Gli uomini di questa critica generazione finale vengono descritti come “senza padronanza di sé, fieri, senza amore per la bontà”. — 2 Timoteo 3:1, 3.