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  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
w87 15/4 p. 30

Ricordate?

Avete riflettuto con attenzione sui recenti numeri della Torre di Guardia? Allora riuscirete probabilmente a ricordare i seguenti punti:

□ Perché un cristiano non dovrebbe celebrare il Natale?

Una ragione è che la festa del Natale trae la sua origine dalla celebrazione pagana dei Saturnali, la festa romana in onore di Saturno, dio dell’agricoltura. La Parola di Dio dice: “Non siate inegualmente aggiogati con gli increduli”. (2 Corinti 6:14-17) Un cristiano non può mantenersi separato dagli increduli se continua a celebrare una festa che ha origini pagane. — 15/12, pagina 6.

□ Che cos’è il Giubileo cristiano?

È una liberazione che ha a che fare con “la verità” che può rendere gli uomini liberi “dalla legge del peccato e della morte”. Questa verità si impernia sul “Figlio”, Gesù Cristo. (Giovanni 8:31-36; Romani 8:1, 2, 21) — 1/1, pagina 21.

□ Quando viene celebrato il Giubileo cristiano?

Il Giubileo cristiano cominciò ad essere celebrato alla Pentecoste del 33 E.V. da parte di coloro che erano destinati a vivere in cielo. L’umanità credente che godrà la vita eterna sulla terra sperimenterà un grandioso Giubileo cristiano durante il Millennio, man mano che verranno eliminate tutte le tracce del peccato e dell’imperfezione ereditati. — 1/1, pagine 21, 22, 27.

□ Perché i testimoni di Geova non gestiscono scuole per ragazzi in Asia e altrove?

Come dice la Bibbia, i testimoni di Geova devono interessarsi prima di tutto del loro incarico di predicare il vitale messaggio del Regno. (Matteo 24:14; 28:19, 20) Non sono insensibili alle sofferenze umane e alle ingiustizie del sistema attuale, e offrono aiuto secondo le proprie possibilità. Tuttavia, si rendono conto che il vero rimedio non sta nell’uomo, ma nella liberazione che porterà fra breve il Regno di Dio. (Salmo 146:3-10) — 15/1, pagina 7.

□ Quali sfaccettature della fede possiamo apprendere dagli esempi di Abele, Enoc, Noè, Abraamo e Mosè?

Una fede come quella di Abele ci fa apprezzare di più il sacrificio di Gesù. La vera fede ci aiuta ad essere coraggiosi, come lo fu Enoc. A somiglianza di Noè, la fede ci spingerà a seguire le istruzioni di Dio. La fede di Abraamo ci fa capire il bisogno di ubbidire a Dio e di confidare nelle sue promesse. Dobbiamo mantenerci senza macchia dal mondo e sostenere lealmente il popolo di Dio, come fece Mosè. — 15/1, pagina 20.

□ In che senso la curiosità può essere una benedizione o una maledizione?

Una sana curiosità intorno al nostro Creatore, alla sua volontà e ai suoi propositi può essere molto soddisfacente e utile e può darci gioia e ristoro. D’altra parte, una curiosità sfrenata può farci finire in un groviglio di speculazioni e teorie umane, che minano la vera fede e la santa devozione. — 1/2, pagina 29.

□ Cosa intendeva dire Gesù quando pregò: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice”? (Matteo 26:39)

Gesù era preoccupato per l’accusa di bestemmia che prevedeva sarebbe stata mossa contro di lui. Questo era il peggior crimine di cui potesse macchiarsi un giudeo. In quelle circostanze, pertanto, poteva sembrare che la sua morte recasse biasimo sul suo Padre celeste. — 15/2, pagina 13.

□ Se si devono sopportare sofferenze o afflizioni, qual è la condotta saggia da seguire?

È meglio essere pazienti, sperando fiduciosamente che Dio porti la liberazione, e avvicinarsi a Lui. Sarà così più facile sopportare nella propria vita altre esperienze analoghe senza perdere la speranza. (Lamentazioni 3:25-31) — 15/2, pagina 24.

□ Chi sono “le dodici tribù d’Israele” di cui Gesù parlò in Luca 22:28-30?

Rappresentano tutti i popoli dell’umanità che dovranno essere giudicati da Cristo e dai suoi 144.000 sottosacerdoti in relazione a una rigenerazione di tutto ciò che Geova si è proposto per questa terra. (Matteo 19:28) — 1/3, pagina 28.

□ Cosa si intende per pace divina, e come la si consegue?

È una condizione di serenità di mente e di cuore, uno stato di tranquillità interiore che non dipende da quanto accade. (Salmo 4:8) Può scaturire soltanto da un’approvata relazione con Dio, resa possibile dal sacrificio di riscatto di Cristo Gesù. (Colossesi 1:19, 20) — 15/3, pagine 11, 14, 15.

□ Di quali ausili possiamo avvalerci oggi per conoscere intimamente Dio?

Abbiamo la Bibbia e la storia di secoli durante i quali si sono adempiute le profezie bibliche. Disponiamo anche dei racconti evangelici che parlano della vita, delle opere e delle parole di Gesù Cristo, riguardo al quale Paolo disse: “In lui [Cristo] dimora corporalmente tutta la pienezza della qualità divina”. (Colossesi 2:9) — 1/4, pagina 6.

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