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Serviamo Geova senza distrazioniLa Torre di Guardia 2015 | 15 ottobre
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2 Gesù la amava perché era ospitale e laboriosa, ma soprattutto perché era una donna spirituale. Marta credeva sinceramente agli insegnamenti di Gesù e aveva notevole fede nel fatto che fosse il promesso Messia (Giov. 11:21-27). Come tutti noi, però, Marta non era perfetta. Una volta, mentre Gesù era ospite in casa sua, Marta si prese la libertà di chiedergli di correggere una situazione che secondo lei non andava bene. “Signore”, disse Marta, “non t’importa che mia sorella mi abbia lasciata sola ad accudire alle faccende? Dille, dunque, d’aiutarmi”. (Leggi Luca 10:38-42.) Cosa impariamo da questo episodio?
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Serviamo Geova senza distrazioniLa Torre di Guardia 2015 | 15 ottobre
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4 Invece è tutta indaffarata a preparare qualcosa di speciale e a sbrigare altre faccende per rendere la visita di Gesù il più piacevole possibile. Ma tutto questo lavoro le sta causando inutile apprensione e alla fine se la prende con Maria. Gesù nota che Marta sta facendo più del necessario per cui le dice benignamente: “Marta, Marta, tu sei ansiosa e ti preoccupi di molte cose”. Poi aggiunge che anche una sola pietanza sarebbe stata sufficiente. Quindi Gesù, lasciando intendere che Maria non era stata negligente, dice: “Dal canto suo, Maria ha scelto la parte buona, e non le sarà tolta”. Probabilmente Maria dimenticò in fretta il pasto consumato in quella occasione speciale, ma di sicuro non dimenticò la lode e l’eccellente cibo spirituale che ricevette prestando la massima attenzione alle parole di Gesù. Più di 60 anni dopo, l’apostolo Giovanni scrisse: “Gesù amava Marta e sua sorella” (Giov. 11:5). Queste parole ispirate indicano al di là di ogni dubbio che Marta fece tesoro dell’amorevole correzione di Gesù e si sforzò di servire fedelmente Geova per il resto della sua vita.
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