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  • w87 15/11 pp. 10-15
  • Non sposati, ma completi per il servizio di Dio

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  • Non sposati, ma completi per il servizio di Dio
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
  • Sottotitoli
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  • Il fulcro della vita cristiana
  • Completi per il ministero
  • Gli sposati sono ‘divisi’
  • La persona sposata è incompleta?
  • Non sposati a motivo del Regno
  • Lodate i cristiani non sposati
  • Una vita soddisfacente senza essere sposati
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
  • Il celibato apre la porta a un’attività senza distrazioni
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
w87 15/11 pp. 10-15

Non sposati, ma completi per il servizio di Dio

“Chi dà la sua verginità in matrimonio fa bene, ma chi non la dà in matrimonio fa meglio”. — 1 CORINTI 7:38.

1. In che modo il matrimonio si è rivelato una benedizione?

NON fu mai nelle intenzioni di Geova che il primo uomo rimanesse celibe. Fu Dio stesso a creare un coniuge per Adamo, progenitore della razza umana. (Genesi 2:20-24; Atti 17:26) E che benedizione si è rivelato il matrimonio! È fonte di compagnia e di reciproco aiuto, un mezzo onorevole per procreare e qualcosa che ha contribuito molto alla felicità umana. Perfino chi è povero e oppresso può godere dell’amore coniugale, qualcosa che non si può comprare con nessuna somma di denaro! — Cantico dei Cantici 8:6, 7.

2, 3. (a) Quale opinione esprime una pubblicazione religiosa a proposito del celibato e del matrimonio? (b) Scritturalmente, come si dovrebbe considerare il matrimonio?

2 C’è però chi considera il matrimonio in modo diverso. Una pubblicazione religiosa afferma: “Nella Chiesa occidentale il diritto canonico impone ai chierici il celibato, vietando l’ordinazione degli sposati e il matrimonio degli appartenenti agli ordini sacri. Esso include l’obbligo di osservare il voto di perfetta castità. Il motivo è che gli ordinati possono servire Dio con maggiore dedizione (1 Cor. 7:32) e che, vivendo in tal modo una vita di continenza, mantengono lo stato verginale, che è più santo e nobile di quello coniugale. Nel NT [Nuovo Testamento] il celibato o stato verginale è considerato una vocazione superiore rispetto al matrimonio”. — The Catholic Encyclopedia, a cura di Robert C. Broderick.

3 È veramente possibile che il celibato obbligatorio sia ‘più santo e più nobile’ del matrimonio? Non secondo il “Nuovo Testamento”, che, come si legge nella Bibbia cattolica della CEI, afferma: “Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità”. (1 Timoteo 4:1-3) In realtà il matrimonio è un dono di Dio, ed è buono. — Rut 1:9.

4. Alla luce di 1 Corinti 7:38, quali domande sorgono?

4 Sebbene il matrimonio sia un dono di Dio, l’apostolo Paolo scrisse: “Chi dà la sua verginità in matrimonio fa bene, ma chi non la dà in matrimonio fa meglio”. (1 Corinti 7:38) Perché Paolo indicò che sarebbe stato meglio non sposarsi? La persona non sposata dovrebbe sentirsi incompleta? Si può avere una vita soddisfacente senza essere sposati?

Il fulcro della vita cristiana

5. Su che cosa dovrebbe imperniarsi la vita del cristiano?

5 Sia che siamo sposati o no, la nostra vita cristiana dovrebbe imperniarsi sul servizio a Geova. Rendendo gioiosamente sacro servizio a Dio diamo prova di attaccamento a lui quale Sovrano universale. Ubbidendogli con tutto il cuore e partecipando zelantemente al ministero cristiano dimostriamo di nutrire tale attaccamento. (1 Giovanni 5:2, 3; 1 Corinti 9:16) Tanto il ministero quanto altre azioni in ubbidienza e conformità alla volontà divina possono essere compiuti anche se non si è sposati.

6. Sia che siamo sposati o no, cosa possiamo fare partecipando con zelo al ministero?

6 Evangelizzatori stanno attualmente compiendo l’opera di predicare il Regno alla lode di Geova. E sia che siamo sposati o no, partecipando zelantemente al ministero possiamo concentrare almeno una parte delle nostre risorse e doti personali nel servizio che rendiamo a Dio. Ma dobbiamo cercare di ampliare e controllare le nostre circostanze affinché il ministero non occupi mai nella nostra vita un posto che non sia quello centrale. Dobbiamo ‘cercare prima il Regno’. (Matteo 6:33) Si prova gioia concentrandosi sugli interessi di Dio anziché su interessi di natura strettamente personale.

Completi per il ministero

7. Quale esempio mostra che un cristiano non sposato può essere completo per il ministero?

7 Sia che siano sposati o no, i cristiani possono essere completi per il ministero. Perciò la condizione di non sposati non richiede necessariamente un cambiamento. (Confronta 1 Corinti 7:24, 27) La Parola di Dio non condivide l’opinione di alcuni secondo cui un uomo non è pienamente realizzato se non è sposato. Gesù Cristo morì celibe, e l’unica moglie che Geova ha autorizzato Gesù ad avere è una sposa spirituale in cielo. (Rivelazione 21:2, 9) Eppure il Figlio di Dio quand’era uomo, pur essendo celibe, fu l’esempio principale di persona completa per il ministero.

8. Come mostra Paolo, quale vantaggio hanno i non sposati?

8 In effetti non essendo sposati si ha maggiore libertà personale e più tempo da dedicare al ministero. Raccomandando il celibato, Paolo disse: “Voglio che siate liberi da ansietà. L’uomo non sposato è ansioso delle cose del Signore, come possa guadagnare l’approvazione del Signore. . . . La donna non sposata, e la vergine, è ansiosa delle cose del Signore”. (1 Corinti 7:32-34) Questo vale per i cristiani non sposati e per quelli che, pur essendolo stati, si trovano ora senza coniuge a motivo di mutate circostanze. — Matteo 19:9; Romani 7:2, 3.

9. In che modo l’esempio di Gesù mostra che il non essere sposati non rende incompleti per il ministero cristiano?

9 Conseguendo la maturità fisica, mentale e spirituale, si diviene completi per il servizio di Dio. Gesù Cristo non ebbe bisogno di un coniuge per essere completo quale principale Ministro di Dio, colui mediante il quale sarebbe stato provveduto il riscatto. (Matteo 20:28) Essendo celibe, Gesù fu libero di concentrare tutte le sue facoltà nel ministero. La sua condizione di celibe era in netto contrasto con la consuetudine giudaica, che attribuiva molta importanza al matrimonio e alla procreazione. Nondimeno Gesù fu pienamente in grado di portare a termine l’opera assegnatagli da Dio. (Luca 3:23; Giovanni 17:3, 4) Quindi il fatto di non essere sposati non rende incompleti per il ministero cristiano.

Gli sposati sono ‘divisi’

10. Tenendo presente il vincolo che fa dei coniugi “una sola carne”, cosa disse Paolo dei non sposati in paragone con gli sposati?

10 A differenza dei non sposati, i cristiani coniugati devono compiere il ministero tenendo conto del vincolo che li rende “una sola carne”. (Matteo 19:5, 6) A motivo di questo vincolo e delle varie responsabilità che esso comporta, Paolo disse che gli sposati sono ‘divisi’. Egli scrisse: “Voglio che siate liberi da ansietà. L’uomo non sposato è ansioso delle cose del Signore, come possa guadagnare l’approvazione del Signore. Ma l’uomo sposato è ansioso delle cose del mondo, come possa guadagnare l’approvazione della moglie, ed è diviso. Inoltre, la donna non sposata, e la vergine, è ansiosa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito. Comunque, la donna sposata è ansiosa delle cose del mondo, come possa guadagnare l’approvazione del marito. Ma dico questo per il vostro vantaggio personale, non per gettarvi un laccio, bensì per indurvi a ciò che è convenevole e a ciò che significa costante assiduità verso il Signore senza distrazione”. — 1 Corinti 7:32-35.

11. Cosa stava indicando Paolo in 1 Corinti 7:32-35?

11 Chiaramente, per avere una vita con minori distrazioni, Paolo raccomandava il celibato. Egli stesso forse era un vedovo che aveva deciso di non risposarsi. (1 Corinti 9:5) Ad ogni modo, sapeva che in questo mondo la vita matrimoniale comporta delle ansietà. Egli stava indicando la relativa libertà di cui godono i cristiani non sposati e come gli interessi dei credenti sposati sono necessariamente divisi fra le cose carnali e quelle spirituali. La persona sposata non esercita completa autorità sul proprio corpo, perché il suo coniuge è una sola carne con lui e vanta perciò dei diritti sul suo corpo. (1 Corinti 7:3-5) Sotto questo aspetto Paolo disse correttamente che il cristiano non sposato può essere santo, cioè pienamente appartato e riservato per essere direttamente impiegato da Geova Dio, sia in quanto al corpo che in quanto allo spirito.

12. Non avendo un coniuge, cosa può fare la persona non sposata?

12 Lo spirito o inclinazione mentale del cristiano non sposato lo spinge a servire attivamente senza distrazione gli interessi del Regno di Dio. Non avendo un coniuge che esercita un parziale controllo sul suo corpo, egli può seguire lo spirito o inclinazione della sua mente e del suo cuore. Si può specializzare nel servizio di Geova, concentrandovi il corpo e la mente. Perciò l’uomo e la donna non sposati sono maggiormente in grado di piacere solo al Signore con la massima libertà personale. Non abbiamo il diritto di trovar da ridire su ciò che Paolo disse, perché Geova ritenne opportuno farlo mettere per iscritto per nostra istruzione.

La persona sposata è incompleta?

13, 14. Quale comportamento errato, che non tiene conto del vincolo che fa dei coniugi “una sola carne”, renderebbe la persona sposata incompleta per il ministero cristiano?

13 Con l’idea errata di poter fare di più nel servizio di Dio, alcuni cristiani sposati possono relegare il loro matrimonio a un posto abbastanza insignificante nella loro vita. Per esempio, la moglie può cominciare ad agire in modo indipendente dal marito in questioni di una certa importanza. Il marito può essere preso dalle attività di congregazione. In tali circostanze essi potrebbero essere convinti di comportarsi abbastanza bene nel servizio di Geova. In realtà, però, potrebbero aver intrapreso un modo di vivere che non tiene conto del vincolo che li unisce come “una sola carne”. Se così fosse, Geova non lo gradirebbe.

14 In effetti, trascurando il vincolo che fa dei coniugi “una sola carne”, una persona sposata si renderebbe incompleta per il ministero cristiano. Il matrimonio non accresce la completezza per quanto riguarda il ministero, ma riduce l’attenzione personale che si può prestare al ministero. (Confronta Luca 14:16, 17, 20). Tuttavia, se gli sposati vogliono piacere a Dio ed essere completi come suoi ministri, devono assolvere i loro obblighi coniugali.

Non sposati a motivo del Regno

15. (a) Che qualità dovrebbero coltivare i cristiani non sposati? (b) Quale aspetto fondamentale circa il matrimonio e il celibato menzionò Paolo in 1 Corinti 7:36, 37?

15 Mentre i servitori di Geova sposati dovrebbero assolvere i loro obblighi coniugali, i cristiani non sposati dovrebbero imparare ad essere soddisfatti della completezza di cui godono pur non essendo sposati. Paolo disse: “Ora dico a quelli non sposati e alle vedove: È bene per loro che rimangano come sono anch’io [cioè non sposati]. Sei legato ad una moglie? Smetti di cercare uno scioglimento. Sei sciolto dalla moglie? Smetti di cercare moglie”. (1 Corinti 7:8, 27) Con l’aiuto di Geova, la persona celibe o nubile dovrebbe coltivare la stabilità che Dio concede. Qualsiasi mutamento del proprio stato non dovrebbe essere una conclusione scontata, solo per seguire le usanze o a motivo della pressione dei compagni. Dovrebbe essere motivato da una necessità scritturale, poiché Paolo disse: “Se qualcuno pensa di comportarsi indebitamente verso la sua verginità, se questa ha passato il fiore della giovinezza, e così deve avvenire, faccia ciò che vuole; non pecca. Si sposino. Se al contrario qualcuno è fermo nel suo cuore, non avendo alcuna necessità, ma ha autorità sulla propria volontà e ha preso questa decisione nel proprio cuore, di mantenere la propria verginità, farà bene”. — 1 Corinti 7:36, 37.

16. (a) Cosa significa essere “oltre il fiore della giovinezza”? (b) Di cosa dovrebbe essere convinto il cristiano che rimane senza sposarsi?

16 Perciò Paolo spiega che per una persona non sarebbe sbagliato sposarsi qualora dovesse comportarsi indebitamente verso la propria verginità, anche se indubbiamente l’apostolo non alludeva a peccati gravi. Come aveva precedentemente detto, “è meglio sposarsi che essere infiammati dalla passione”. (1 Corinti 7:9) Naturalmente si riferiva al matrimonio in quelle circostanze se la persona era “oltre il fiore della giovinezza”, oltre il tempo in cui l’impulso sessuale aveva cominciato a farsi sentire prepotentemente. Se una persona matura aveva “autorità sulla propria volontà” e aveva fermamente deciso nel suo cuore di non sposarsi, faceva bene. Rimanere felicemente celibi o nubili non significa dover reprimere un tormentoso e forse travolgente desiderio di sposarsi e metter su famiglia. Piuttosto, il cristiano che sceglie di non sposarsi dovrebbe essere pienamente convinto nel suo cuore che nel suo caso è giusto rimanere in tale stato di castità ed essere disposto a compiere qualsiasi sforzo necessario per mantenerlo. Il cristiano che lo fa avrà meno distrazioni e maggiore libertà di servire il Signore.

17. Secondo Gesù, perché alcuni non si sposano?

17 I cristiani non sposati saranno aiutati a rimanere in tale stato coltivando la mente di Gesù Cristo. Pur essendo celibe in una cultura che attribuiva grande importanza al matrimonio, egli concentrò il suo tempo e i suoi talenti nel suo ministero, un ministero che sarebbe stato irripetibile. Come Gesù, un cristiano non sposato può rallegrarsi del dono del celibato che Dio dà a quelli che vi fanno posto. A questo proposito Gesù disse: “Non tutti fanno posto alla parola, ma solo quelli che hanno il dono. Poiché ci sono eunuchi generati così dal seno della loro madre, e ci sono eunuchi fatti eunuchi dagli uomini, e ci sono eunuchi che si sono fatti eunuchi a motivo del regno dei cieli. Chi vi può far posto vi faccia posto”. — Matteo 19:11, 12.

18. Cosa trattiene dallo sposarsi gli “eunuchi” a motivo del Regno?

18 Gesù non disse che i non sposati fossero superiori agli sposati. Non invitò a non sposarsi semplicemente per condurre una vita spensierata, e senz’altro non lo disse affinché la persona non sposata potesse rivolgere le proprie attenzioni a varie persone del sesso opposto. No, quelli che si rendono “eunuchi” a motivo del Regno sono persone moralmente rette che fanno posto a ciò nel loro cuore. Cosa li trattiene dallo sposarsi? Non qualche menomazione fisica, ma un preponderante desiderio di dedicarsi il più pienamente possibile al servizio di Dio. Questo servizio è specialmente importante ora, da che nel 1914 il Regno di Dio è stato istituito in cielo e “questa buona notizia del regno” dev’essere predicata in tutta la terra in testimonianza prima che giunga la fine di questo condannato sistema di cose, fine che si avvicina rapidamente. — Matteo 24:14.

Lodate i cristiani non sposati

19. Cosa dovrebbero fare tutti i cristiani verso quelli che non si sposano a motivo del Regno?

19 Tutti i cristiani dovrebbero lodare e incoraggiare quelli che non si sposano a motivo del Regno. Dopo tutto, il non essere sposati “significa costante assiduità verso il Signore senza distrazione”. (1 Corinti 7:35) I genitori farebbero bene a insegnare ai loro figli ciò che la Bibbia dice circa il celibato e i suoi vantaggi nel servizio di Geova. Tutti noi possiamo incoraggiare i nostri compagni di fede non sposati e non dovremmo mai indebolire la loro determinazione a rimanere tali per amore del Regno.

20. Se siete cristiani non sposati, cosa dovreste fare?

20 I cristiani non sposati possono rallegrarsi in qualità di completi ministri di Dio. In questo tempo cruciale sono ben felici di partecipare all’urgente opera di predicare il Regno. Se perciò siete celibi o nubili, rallegratevi del fatto che Geova vi impiega come ministri cristiani, completi anche se non sposati. ‘Operate la vostra salvezza con timore e tremore, mentre risplendete come illuminatori nel mondo, mantenendo una salda presa sulla parola della vita’. (Filippesi 2:12-16) Concentratevi sugli interessi del Regno mentre rimanete uniti alla fratellanza internazionale dei testimoni di Geova e compite il ministero cristiano. Come vedremo, far questo da non sposati è un modo di vivere soddisfacente.

Cosa rispondereste?

◻ Su cosa dovrebbe imperniarsi la vita del cristiano?

◻ Perché i servitori di Geova non sposati possono essere completi per il ministero cristiano?

◻ In che modo una persona sposata potrebbe essere incompleta?

◻ Cosa significa essere “eunuchi” a motivo del Regno?

◻ Perché dovremmo incoraggiare i cristiani non sposati?

[Immagine a pagina 10]

Pur non essendo sposato, Paolo si sentiva completo

[Immagine a pagina 12]

Gesù fu l’esempio principale di persona completa per il ministero

[Immagine a pagina 15]

Lodate quelli che non si sposano a motivo del Regno?

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