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  • w92 15/3 pp. 13-18
  • State saldi nella libertà che Dio dà!

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  • State saldi nella libertà che Dio dà!
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
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  • Libertà dalla schiavitù
  • Un avvincente dramma simbolico
  • Non mettetevi sotto un giogo di schiavitù
  • Schieriamoci a favore della libertà che Dio ci ha dato
  • State saldi!
  • Non veniamo meno allo scopo della libertà che Dio dà
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
  • Un popolo libero ma responsabile
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
w92 15/3 pp. 13-18

State saldi nella libertà che Dio dà!

“Per tale libertà Cristo ci rese liberi. State dunque saldi e non vi fate porre di nuovo sotto un giogo di schiavitù”. — GALATI 5:1.

1, 2. Come fu perduta la libertà che Dio dà?

I SERVITORI di Geova sono liberi. Ma non vogliono essere indipendenti da Dio, poiché questo significherebbe essere schiavi di Satana. Apprezzano l’intima relazione che hanno con Geova e gioiscono della libertà che egli concede loro.

2 I nostri primogenitori, Adamo ed Eva, persero la libertà che Dio aveva dato loro peccando e diventando schiavi del peccato, della morte e del Diavolo. (Genesi 3:1-19; Romani 5:12) Satana ha messo tutto il mondo su una strada, quella del peccato, che porta alla distruzione! Ma quelli che stanno saldi nella libertà che Dio dà camminano sulla strada che conduce alla vita eterna. — Matteo 7:13, 14; 1 Giovanni 5:19.

Libertà dalla schiavitù

3. Quale speranza offrì Dio in Eden?

3 Geova si propose che gli uomini che avrebbero onorato il suo nome fossero liberi, e non schiavi di Satana, del peccato e della morte. Questa speranza fu offerta quando Dio disse al serpente di cui Satana si era servito in Eden: “Porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti schiaccerà la testa e tu gli schiaccerai il calcagno”. (Genesi 3:14, 15) A Gesù Cristo, il Seme proveniente dall’organizzazione celeste di Geova, fu schiacciato il calcagno quando morì sul palo, ma in questo modo Dio provvide un sacrificio di riscatto per liberare l’umanità credente dal peccato e dalla morte. (Matteo 20:28; Giovanni 3:16) A suo tempo, Gesù schiaccerà la testa a Satana, l’originale Serpente. — Rivelazione 12:9.

4. Di quale libertà godette Abraamo, e cosa gli promise Geova?

4 Circa 2.000 anni dopo che fu fatta la promessa in Eden, Abraamo, l’“amico di Geova”, ubbidì a Dio e lasciò la città di Ur per andare in un altro luogo. (Giacomo 2:23; Ebrei 11:8) In questo modo ricevette la libertà che Dio dà e non visse più come schiavo del mondo di Satana fatto di falsa religione, politica corrotta e avido commercio. Alla profezia edenica Dio aggiunse le promesse che tutte le famiglie delle nazioni si sarebbero benedette mediante Abraamo e il suo Seme. (Genesi 12:3; 22:17, 18) Abraamo fu libero da condanna perché “ripose fede in Geova; ed egli glielo attribuiva a giustizia”. (Genesi 15:6) Allo stesso modo, anche oggi Geova Dio fa sì che chi ha una stretta relazione con lui sia libero da condanna e dalla schiavitù del mondo che giace nel potere di Satana.

Un avvincente dramma simbolico

5. Quali circostanze accompagnarono la nascita di Isacco?

5 Per permettere ad Abraamo di avere un seme, la moglie Sara, che era sterile, gli offrì la sua servitrice Agar perché gli partorisse un figlio. Mediante lei Abraamo generò Ismaele, ma Dio non scelse questo figlio quale Seme promesso. Piuttosto, quando Abraamo aveva 100 anni e Sara 90 Geova permise loro di avere un figlio di nome Isacco. Quando Ismaele si prese gioco di Isacco, Agar e suo figlio furono mandati via, lasciando quale incontestato seme di Abraamo il figlio che egli aveva avuto dalla donna libera, Sara. Come Abraamo, anche Isacco esercitò fede e godette della libertà che Dio concede. — Genesi 16:1-16; 21:1-21; 25:5-11.

6, 7. Quale idea avevano accettato alcuni cristiani della Galazia a motivo di falsi insegnanti, ma cosa spiegò Paolo?

6 Questi avvenimenti prefigurarono cose molto significative per coloro che amano la libertà che Dio dà. Ciò fu indicato nella lettera che l’apostolo Paolo scrisse alle congregazioni della Galazia verso il 50-52 E.V. A quel tempo il corpo direttivo aveva già stabilito che la circoncisione non era obbligatoria per i cristiani. Ma falsi insegnanti avevano persuaso alcuni galati che fosse un aspetto essenziale del cristianesimo.

7 Paolo disse ai galati che si è dichiarati giusti mediante la fede in Cristo, non mediante le opere della Legge mosaica. (1:1–3:14) La Legge non aveva annullato la promessa legata al patto abraamico, ma aveva reso manifeste le trasgressioni ed era servita come tutore per condurre a Cristo. (3:15-25) Con la sua morte, Gesù aveva liberato quelli sotto la Legge, permettendo loro di diventare figli di Dio. Pertanto, tornare a osservare giorni, mesi, stagioni e anni significava tornare in schiavitù. (4:1-20) Paolo poi scrisse:

8, 9. (a) Riassumete con parole vostre ciò che Paolo disse in Galati 4:21-26. (b) In questo dramma simbolico, chi o che cosa prefigurarono Abraamo e Sara, e chi è il Seme promesso?

8 “Ditemi, voi che volete essere sotto la legge: Non udite la Legge? Per esempio, è scritto che Abraamo ebbe due figli, uno [Ismaele] dalla serva [Agar] e uno [Isacco] dalla donna libera [Sara]; ma quello della serva fu effettivamente generato secondo la carne, l’altro della donna libera mediante una promessa. Queste cose costituiscono un dramma simbolico; poiché queste donne significano due patti, l’uno [il patto della Legge], del monte Sinai [dove Dio stipulò tale patto con gli israeliti], che genera figli per la schiavitù, e che è Agar. [L’altro patto era quello fatto con Abraamo a proposito del suo Seme.] Ora questa Agar significa il Sinai, un monte dell’Arabia, e corrisponde alla Gerusalemme d’oggi, poiché è in schiavitù con i suoi figli [discendenti di Abraamo, Isacco e Giacobbe]. Ma la Gerusalemme di sopra è libera, ed essa è nostra madre”. — Galati 4:21-26.

9 In questo dramma simbolico Abraamo raffigurava Geova. La “donna libera”, Sara, rappresentava la “donna” di Dio, la sua santa organizzazione universale. Essa produsse Cristo, il Seme di questa donna simbolica e del più grande Abraamo. (Galati 3:16) Per mostrare come essere liberati dall’adorazione impura, dal peccato e da Satana, Gesù insegnò la verità e smascherò la falsa religione; tuttavia Gerusalemme e i suoi figli lo rigettarono, e per questo motivo rimasero nella schiavitù religiosa. (Matteo 23:37, 38) I seguaci ebrei di Gesù furono liberati dalla Legge, la quale rendeva evidente che erano schiavi dell’imperfezione, del peccato e della morte. Tutti gli uomini che accettano Gesù come Colui che è stato generato dalla “donna” di Dio per essere il Re messianico e il Liberatore che ‘proclama la libertà a quelli in schiavitù’ sono davvero liberi! — Isaia 61:1, 2; Luca 4:18, 19.

Non mettetevi sotto un giogo di schiavitù

10, 11. Da quale giogo di schiavitù Cristo liberò i suoi seguaci, e quali paralleli si possono fare oggi?

10 A quelli che formano il seme di Abraamo insieme a Cristo, che è il più grande Isacco, Paolo dice: “La Gerusalemme di sopra è libera, ed essa è nostra madre. . . . Noi, fratelli, siamo figli appartenenti alla promessa, come lo fu Isacco. Ma come allora quello generato secondo la carne [Ismaele] perseguitava quello generato secondo lo spirito [Isacco], così anche ora. . . . Noi non siamo figli della serva, ma della donna libera. Per tale libertà [dalla Legge] Cristo ci rese liberi. State dunque saldi e non vi fate porre di nuovo sotto un giogo di schiavitù”. — Galati 4:26–5:1.

11 Qualunque seguace di Gesù si sarebbe posto sotto un giogo di schiavitù se si fosse sottomesso alla Legge. La falsa religione è oggi un giogo di schiavitù, e la cristianità è l’antitipo dell’antica Gerusalemme e dei suoi figli. Ma gli unti sono figli della Gerusalemme di sopra, della libera organizzazione celeste di Dio. Né loro né i loro compagni di fede dalla speranza terrena fanno parte di questo mondo, né sono schiavi di Satana. (Giovanni 14:30; 15:19; 17:14, 16) Ora che la verità e il sacrificio di Gesù ci hanno liberati, stiamo saldi nella libertà che Dio ci ha dato.

Schieriamoci a favore della libertà che Dio ci ha dato

12. Quale condotta intraprendono i credenti, e di cosa parleremo ora?

12 Milioni di persone ora hanno vera libertà quali testimoni di Geova. Con altri milioni di persone si tengono studi biblici, e molti di loro sono “giustamente disposti per la vita eterna”. Una volta divenuti credenti, questi si schiereranno a favore della libertà che Dio dà, e lo faranno battezzandosi. (Atti 13:48; 18:8) Ma quali passi precedono il battesimo cristiano?

13. Che relazione c’è tra conoscenza e battesimo?

13 Prima di battezzarsi bisogna acquistare accurata conoscenza delle Scritture e agire in base ad essa. (Efesini 4:13) Per questo Gesù disse ai suoi seguaci: “Andate . . . e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato”. — Matteo 28:19, 20.

14. Quale conoscenza è necessaria per essere battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito santo?

14 Battezzarsi nel nome del Padre significa riconoscere la posizione di Geova e la sua autorità quale Dio, Creatore e Sovrano universale. (Genesi 17:1; 2 Re 19:15; Rivelazione 4:11) Per battezzarsi nel nome del Figlio bisogna riconoscere la posizione e l’autorità di Cristo quale esaltata creatura spirituale, Re messianico e colui mediante il quale Dio ha provveduto “un riscatto corrispondente”. (1 Timoteo 2:5, 6; Daniele 7:13, 14; Filippesi 2:9-11) Chi si battezza nel nome dello spirito santo comprende che esso è la forza attiva di Geova Dio, che egli usò nella creazione, per ispirare gli scrittori biblici e in altri modi ancora. (Genesi 1:2; 2 Pietro 1:21) Naturalmente, ci sono molte altre cose da imparare riguardo a Dio, a Cristo e allo spirito santo.

15. Perché prima di battezzarsi bisogna esercitare fede?

15 Prima di battezzarsi bisogna esercitare fede, una fede basata sull’accurata conoscenza. “Senza fede è impossibile essere accetti a [Geova]”. (Ebrei 11:6) Chi esercita fede in Dio, in Cristo e nel proposito divino vorrà essere un testimone di Geova, vivendo in armonia con la Parola di Dio e partecipando in maniera significativa alla predicazione della buona notizia. Parlerà della gloria del Regno di Geova. — Salmo 145:10-13; Matteo 24:14.

16. Cos’è il pentimento, e che relazione ha con il battesimo cristiano?

16 Un altro requisito necessario per battezzarsi è il pentimento. Pentirsi significa “cambiare opinione rispetto a una condotta o azione passata (o qualcosa che si intendeva compiere), di cui ci si rammarica o si è insoddisfatti”, ovvero “provare dolore o rimorso per ciò che si è o non si è fatto”. I giudei del I secolo dovevano pentirsi dei peccati commessi contro Gesù Cristo. (Atti 3:11-26) Alcuni credenti di Corinto si pentirono di aver commesso fornicazione, idolatria, adulterio, omosessualità, furto, avidità, ubriachezza, oltraggi e rapacità. Come risultato furono “lavati” nel sangue di Gesù, “santificati” come persone separate per servire Geova e “dichiarati giusti” nel nome di Gesù Cristo e con lo spirito di Dio. (1 Corinti 6:9-11) Perciò il pentimento è un passo da fare per ottenere una buona coscienza e la libertà che Dio concede dal tormentoso senso di colpa per i peccati commessi. — 1 Pietro 3:21.

17. Cosa significa convertirsi, e cosa richiede questo da chi pensa di battezzarsi?

17 Prima di potersi battezzare come testimoni di Geova bisogna anche convertirsi. Chi è pentito si converte dopo che rifiuta la sua condotta errata e decide di fare ciò che è giusto. I verbi ebraici e greci relativi alla conversione significano “tornare, allontanarsi, voltarsi”. Usati in senso spirituale e positivo, si riferiscono al tornare a Dio abbandonando una precedente via sbagliata. (1 Re 8:33, 34) La conversione richiede “opere degne di pentimento”: fare ciò che Dio comanda, abbandonare la religione falsa e dirigere il cuore verso Geova senza deviare così da servire lui solo. (Atti 26:20; Deuteronomio 30:2, 8, 10; 1 Samuele 7:3) Ci vuole quindi “un cuore nuovo e uno spirito nuovo”, un mutato modo di pensare, un motivo e un indirizzo diverso nella vita. (Ezechiele 18:31) Con la nuova personalità che ne risulta, caratteristiche non cristiane sono sostituite da qualità sante. (Colossesi 3:5-14) Sì, il vero pentimento induce davvero a ‘convertirsi’, a cambiare vita. — Atti 3:19.

18. Perché la dedicazione va fatta a Dio in preghiera, e perché questo passo è significativo?

18 Prima di battezzarsi bisogna dedicarsi a Dio in preghiera. (Confronta Luca 3:21, 22). Compiere la dedicazione significa separarsi per uno scopo sacro. Questo passo è così importante che dovremmo esprimere a Dio in preghiera la nostra decisione di rendergli esclusiva devozione e di servirlo per sempre. (Deuteronomio 5:8, 9; 1 Cronache 29:10-13) Naturalmente, non ci dedichiamo a un’opera ma a Dio in persona. Questo fu reso chiaro ai funerali del primo presidente della Società (Watch Tower), Charles Taze Russell. In quell’occasione, nel 1916, il segretario-tesoriere della Società, W. E. Van Amburgh, disse: “Questa grande opera mondiale non è l’opera di una sola persona. È di gran lunga troppo grande perché lo sia. È l’opera di Dio e non muta. Dio ha impiegato molti servitori nel passato e ne impiegherà senza dubbio molti nel futuro. Noi non ci siamo consacrati [dedicati] a un uomo, o all’opera di un uomo, ma a compiere la volontà di Dio, come Egli ce la rivelerà per mezzo della Sua Parola e della Sua provvidenziale direttiva. Dio è ancora al timone”. Ma cos’altro bisogna fare in relazione alla dedicazione a Dio?

19. (a) Come si dimostra pubblicamente che ci si è dedicati a Geova? (b) Cosa simboleggia il battesimo in acqua?

19 Chi si è dedicato a Geova lo dimostra pubblicamente battezzandosi. Il battesimo simboleggia il fatto che la persona che viene immersa in acqua si è dedicata senza riserve a Geova Dio mediante Gesù Cristo. (Confronta Matteo 16:24). Quando un battezzando viene sepolto sotto l’acqua e poi ne viene tratto fuori, muore simbolicamente alla sua precedente condotta e sorge a un nuovo modo di vivere, per fare da quel momento in poi la volontà di Dio senza riserve. (Confronta Romani 6:4-6). Quando Gesù fu battezzato, si presentò al suo Padre celeste senza riserve. (Matteo 3:13-17) E le Scritture indicano ripetutamente che i credenti che sono idonei dovrebbero battezzarsi. (Atti 8:13; 16:27-34; 18:8) Oggi per diventare testimoni di Geova bisogna essere credenti, esercitare vera fede e battezzarsi. — Confronta Atti 8:26-39.

State saldi!

20. Quali sono alcuni esempi biblici che dimostrano che saremo benedetti se ci schieriamo quali battezzati testimoni di Geova a favore della libertà che Dio dà?

20 Se vi siete schierati fermamente a favore della libertà che Dio dà battezzandovi quali testimoni di Geova, egli vi benedirà come ha benedetto i suoi servitori del passato. Ad esempio, Geova benedisse gli anziani Abraamo e Sara con un figlio timorato di Dio, Isacco. Per fede il profeta Mosè scelse di essere maltrattato col popolo di Dio “piuttosto che avere il temporaneo godimento del peccato, perché stimò il biasimo del Cristo [cioè dell’Unto di Dio] come ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto”. (Ebrei 11:24-26) Mosè ebbe il privilegio di essere impiegato da Geova per liberare gli israeliti dalla schiavitù egiziana. Inoltre, avendo servito Dio fedelmente, egli sarà risuscitato e presterà servizio come uno dei “principi in tutta la terra” sotto il più grande Mosè, Gesù Cristo. — Salmo 45:16; Deuteronomio 18:17-19.

21. Quali sono alcuni esempi incoraggianti di donne fedeli dell’antichità?

21 Oggi i cristiani dedicati possono trovare incoraggiante anche riflettere sull’esempio di donne che divennero veramente libere e gioiose. Una di queste fu la moabita Rut, che provò sia il dolore della vedovanza che la gioia della libertà che Dio concede dalla falsa religione. Abbandonando il suo popolo e i suoi dèi, Rut rimase al fianco della suocera vedova, Naomi. “Dove andrai tu andrò io”, disse, “e dove passerai la notte tu passerò la notte io. Il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio il mio Dio”. (Rut 1:16) Dopo aver sposato Boaz, Rut generò Obed, nonno di Davide. (Rut 4:13-17) Non c’è dubbio che Geova concesse a quest’umile donna non israelita “un perfetto salario” permettendole di diventare un’antenata del Messia Gesù! (Rut 2:12) Come sarà felice Rut quando risusciterà e scoprirà di aver avuto un simile privilegio! Non c’è dubbio che la stessa felicità la proveranno anche, una volta risuscitate, l’ex meretrice Raab, che fu liberata dall’immoralità e dalla falsa adorazione, come pure Betsabea, che peccò ma poi si pentì, poiché anch’esse apprenderanno che Geova concesse loro di diventare antenate di Gesù Cristo. — Matteo 1:1-6, 16.

22. Cosa tratterà il prossimo articolo?

22 Potremmo continuare a lungo a parlare di persone a cui Dio ha dato libertà. Tra di loro ci sono, ad esempio, gli uomini e le donne di fede menzionati nel capitolo 11 di Ebrei. Essi subirono tribolazioni e maltrattamenti, “e il mondo non era degno di loro”. Non bisogna poi dimenticare i leali seguaci di Cristo che vissero nel I secolo e altre persone fedeli che vennero dopo di loro, compresi tutti coloro — e sono milioni — che ora servono Geova quali suoi Testimoni. Come vedremo, se vi siete schierati con loro a favore della libertà che Dio dà, avete molti motivi di gioia.

Come rispondereste?

◻ Quale speranza offrì Dio quando la libertà che egli aveva dato fu persa?

◻ Da quale “giogo di schiavitù” Cristo liberò i suoi seguaci?

◻ Quali passi bisogna fare prima di battezzarsi come testimoni di Geova?

◻ Quali esempi scritturali dimostrano che saremo benedetti se ci schieriamo a favore della libertà che Dio dà?

[Immagine a pagina 16]

Sapete quali passi bisogna fare prima di battezzarsi come testimoni di Geova?

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